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Che i testi scolastici raccontino solo parte della storia, e che la narrazione di quella parte arrivi spesso al limite del ridicolo e del fantasioso è un dato di fatto, politica o meno. Sta poi a chi ne senta la necessità approfondire la conoscenza dei fatti procurandosi cronache e indagando punti di vista diversi.

Non entro nel merito del testo citato da ciccio_matera, in quanto non lo conosco (provederò, appena possibile, a colmare la mia mancanza), ma ho letto spesse volte testi che, proprio per la vocazione di andare contro alle lacune dei testi scolastici, contenevano panzane di egual portata, seppure di impostazione opposta.

Ritengo che lo studio della storia, come fatti, implicazioni e conseguenze, non possa prescindere da una visione globale degli argomenti, visione che si può raggiungere in due soli modi: presenziando ai fatti o docummentandosi approfonditamente su di essi.

 

EB

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Sono cristiano perchè ho saputo ascoltare il Silenzio che mi circonda. E' difficile spiegare solo con le parole cosa vuol dire essere cristiano, la mia non è un ideologia.

Il cristiano è come Dio ma resta sempre una creatura.

Mi piace condividere con voi questo salmo

Salmo 8

O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra: sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.

Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate,

che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi?

Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato:

gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi;

tutti i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna;

gli uccelli del cielo e i pesci del mare, che percorrono le vie del mare.

O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.

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Mi piace pensare che se un Dio esiste, si sia "fatto esplodere".

Sul perché l'abbia fatto, ci sto ragionando ...

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Lo so che è straconosciuta, ma mi casca a fagiolo, scusate ;)

 

 

Butterfly

 

 

P.S.: Penso che discutere di religione o non religione, tra credenti e atei, non porti molto lontano, fino a che lo scopo è far cambiare idea all'interlocutore. Trovo sempre molto arricchente, invece, scambiare idee sul modo di vivere la propria esistenza.

Voglio dire che può esistere un modo "religioso" di vivere che non ha nulla a che fare con un credo piuttosto che con un altro e forse è questo a cui si riferiva Einstein.

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Gaudium et Spes, 59 (7 dicembre 1965)

....la cultura, scaturendo direttamente dalla natura ragionevole e sociale dell'uomo, ha un incessante bisogno della giusta libertà per svilupparsi e le si deve riconoscere la legittima possibilità di esercizio autonomo secondo i propri principi. A ragione dunque essa esige rispetto e gode di una certa inviolabilità, salvi evidentemente i diritti della persona e della comunità, sia particolare sia universale, entro i limiti del bene comune.

 

...... la Chiesa non vieta che «le arti e le discipline umane (...) si servano, nell'ambito proprio a ciascuna, di propri principi e di un proprio metodo »; perciò, « riconoscendo questa giusta libertà », la Chiesa afferma la legittima autonomia della cultura e specialmente delle scienze.

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Gaudium et Spes, 59 (7 dicembre 1965)

...la Chiesa afferma la legittima autonomia della cultura e specialmente delle scienze.

 

Vorrei vedere. Peccato che l'abbia affermata con qualche secolo di ritardo.

 

 

 

 

Butterfly

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Vabbè Fabio, questa è presunzione bella e buona :mrgreen:

Nel caso ci fosse bisogno di modificare una enciclica, ti facciamo Papa :lol:

E se ciccio_matera fa il broncio, lo facciamo Presidente della CEI, va bene?!

Perdincibacco!

 

Butterfly

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Vabbè Fabio, questa è presunzione bella e buona :mrgreen:

Nel caso ci fosse bisogno di modificare una enciclica, ti facciamo Papa :lol:

E se ciccio_matera fa il broncio, lo facciamo Presidente della CEI, va bene?!

Perdincibacco!

 

Butterfly

 

:lol: Per diventare Presidente della Cei dovrei essere Vescovo, e prima ancora sacerdote, e non credo che, almeno allo stato attuale delle cose, sia la mia vocazione.

 

Per Fabio: non metterei mai in dubbio la tua cultura, ma credo che le parole di un pontefice, soprattutto in una Enciclica, per noi Cattolici sono sempre da ascoltare e cercare di cogliere a fondo; l'Enciclica è una lettera aperta a tutti i credenti, impostata su un argomento importante della vita politica, sociale e culturale, o chiarificativa sui punti principali della fede della Chiesa, ed è rivolta al popolo. In realtà la tua "correzione" (perchè in sostanza il concetto non cambia) è a dir poco superflua, non muta la portata e il senso del discorso. Io vorrei portare il discorso su un livello diverso invece, perchè a me non interessano le "circunlocuzioni" linguistiche, non so che farmene: io non sono diventato cattolico leggendo il vangelo, o l'enciclica, o andando a messa la domenica: sono un ragazzo di 21 anni che vuole vivere la sua vita, i rapporti con gli amici, le ragazze, vuole andare nei pub la sera, insomma un ragazzo normale, ma a cui è successo di incontrare delle persone che erano più felici: lo vedevi negli occhi di questa gente. La mia conversione è nata durante una vacanza cui mi hanno invitato e in cui ho guardato un modo diverso di vivere, diverso e affascinante, pieno, vero, e così gli ho chiesto "come mai voi siete così?" e loro mi hanno risposto "perchè siamo stati investiti da un fatto eccezionale: Cristo si è fatto compagno nella vita, attaverso la Sua Chiesa (cioè noi)"...Le parole di Gesù non sono mai state più grandiose di queste (perchè in queste parole ama talmente gli uomini da non lasciarli soli, da dargli una compagnia nel cammino, carnale, concreta) "Dove due o più sono uniti nel mio nome, lì ci Sono io"...da allora la mia decisione: gioco tutta la mia vita in questo rapporto, e così la vita inizia a rifiorire e ti accorgi che i giorni non sono più routine, ma sono l'opportunità di guardare il Suo volto nelle circostanze, nei volti in cui ti imbatti. E tutto questo non ha cancellato i rapporti che avevo prima, la mia attrazione verso il gentil sesso ( :lol: ), le serate nei pub: ma dentro questo ci sto con una letizia di fondo. Ecco di qui la frase del vangelo che ho citato: "Chi segue me, avrà la vita eterna e il centuplo quaggiù". A me non interessa altro.

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... sono un ragazzo di 21 anni che vuole vivere la sua vita, i rapporti con gli amici, le ragazze, vuole andare nei pub la sera, insomma un ragazzo normale, ma a cui è successo di incontrare delle persone che erano più felici: lo vedevi negli occhi di questa gente. La mia conversione è nata durante una vacanza cui mi hanno invitato e in cui ho guardato un modo diverso di vivere, diverso e affascinante, pieno, vero, e così gli ho chiesto "come mai voi siete così?" e loro mi hanno risposto "perchè siamo stati investiti da un fatto eccezionale: Cristo si è fatto compagno nella vita, attaverso la Sua Chiesa (cioè noi)"...Le parole di Gesù non sono mai state più grandiose di queste (perchè in queste parole ama talmente gli uomini da non lasciarli soli, da dargli una compagnia nel cammino, carnale, concreta) "Dove due o più sono uniti nel mio nome, lì ci Sono io"...da allora la mia decisione: gioco tutta la mia vita in questo rapporto, e così la vita inizia a rifiorire e ti accorgi che i giorni non sono più routine, ma sono l'opportunità di guardare il Suo volto nelle circostanze, nei volti in cui ti imbatti. E tutto questo non ha cancellato i rapporti che avevo prima, la mia attrazione verso il gentil sesso ( :lol: ), le serate nei pub: ma dentro questo ci sto con una letizia di fondo. Ecco di qui la frase del vangelo che ho citato: "Chi segue me, avrà la vita eterna e il centuplo quaggiù". A me non interessa altro.

 

 

Caro Ciccio di 21 anni, queste parole non sono per niente originali, si ripetono ogni settimana in tutti i circoli e le associazioni cattoliche. Te lo dice una ex consigliera responsabile della FUCI, nonchè direttore del giornale mensile ecc. ecc. :oops:

Non voglio certo deludere i tuoi ideali, così come, ti assicuro, non sono stati delusi i miei, ma considera la possibilità che sto per enunciarti: la serenità che hai visto negli occhi degli spensierati vacanzieri che pregano e cantano potrebbe essere data solo dal non aver ancora ricevuto qualche solenne tramvata dalla vita.

 

Possa mai succedere, Ciccio, ma non scambiare la poca conoscenza o la fuga dalla vita con la felicità.

Rinforza tutti i muscoli della tua persona, perchè là fuori il mondo è assai coriaceo e le certezze della fede si scontrano con prove e giorni amari. Torna dopo a dirci quanto lo trovi affascinante.

Non vorrei indurti qualche piccola ansia, ma su quel centuplo terrstre, per esempio, non ci farei troppo affidamento :roll:

Ti dirò di più, personalmente la concezione della fede come "premi e castighi" mi è sempre andata molto stretta.

 

Una volta una ragazza del mio gruppo entrò (sembrava in preda a una droga) e esordì alla riunione dicendo: "mi è successa una cosa straordinaria: mi sono innamorata di Cristo!".

Per poco non la prendo a pedate nel sedere, con tutto il rispetto. ;)

 

 

 

 

Butterfly

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