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Cristiano Porqueddu

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Tutti i contenuti di Cristiano Porqueddu

  1. Dammi qualche giorno. Faccio una verifica.
  2. La migliore edizione, ad oggi, sono i manoscritti.
  3. Figura coltissima e artista nell'accezione più alta del termine (fu, oltre che compositore, anche poeta e pittore) Georges Migot scrisse opere, musica orchestrale, corale e da camera e si avvicinò alla chitarra in più fasi della sua vita artistica. La raffinata e solida scrittura della Sonate pour guitare composta nel 1960 rende la pagina uno dei più importanti lavori sonatistici della prima metà del Novecento. Quasi completamente ignorata dai chitarristi, si articola in quattro movimenti tra i quali è facile individuare un impalpabile filo conduttore che si snoda su agili abbellimenti, melodie di chiara origine vocale e intrecci polifonici. Il primo movimento (“Prelude”) si compone di due sezioni. La prima mostra un’indefinita melodia comparire e scomparire da un oscuro fondo che insiste sulla stessa cellula sul registro basso; i due elementi, apparentemente agli antipodi, si fondono nella seconda sezione dando origine ad una fitta trama polifonica a cui seguono voli pindarici fatti di riecheggiamenti e ariosi abbellimenti. Da questi si intravede appena l’enunciazione di una nuova delicata linea melodica, esposta sul registro acuto, che risuona in lontananza e che, nel momento in cui pare prendere corpo, si smaterializza per dare origine alla ripresa della scura cellula iniziale che, abbellita e con un accenno di sviluppo, porta alla chiusura. Il secondo movimento (“Allant”) è un brioso arabesco nel quale rapidi e leggeri passaggi monodici su due registri creano inizialmente una dimensione responsoriale per poi mostrare le loro affinità in un breve episodio polifonico a cui segue un breve frammento quasi-improvvisativo. La pagina si chiude con la ripresa dell’elemento iniziale sostenuto da bassi e abbellimenti. Degli agili disegni che hanno caratterizzato il primo ed il secondo movimento, nel terzo (“Andante”) non rimane traccia. La pagina è un mesto corale da toni scuri e di abbandono. L’autore porta sulla chitarra una straordinaria scrittura polifonica di ampio respiro nella quale gli intrecci delle linee melodiche, accostati a parti accordali, non sembrano soffrire dei limiti imposti dalla fisicità dello strumento: siamo fi fronte ad una preziosa gemma di rara bellezza. Il “Final” che chiude la Sonate è un virtuosismo tecnico-meccanico dove strette figurazioni, fioriture, elaborati arpeggi e scale mettono alla frusta le capacità dell’interprete. Lo strumento diviene una tavolozza dalla quale l’autore – senza mai rinunciare a elegante leggiadria – estrae colori, materia sonora e abbaglianti sprazzi di luce che alterano in continuazione il materiale tematico originale, in una esplorazione musicale che riporta alla memoria i capolavori (e in questi proprio il ruolo della luce) di Claude Monet. Ascolta un'anteprima su Spotify § ENGLISH A cultured figure and an artist in the highest sense of the term (besides being a composer, he was also a poet and painter), Georges Migot wrote operas, orchestral, choral and chamber music and approached the guitar in several phases of his artistic life. The refined and solid writing of Sonate pour guitare, composed in 1960, makes the page one of the most important works for guitar in form of Sonata of the first half of the twentieth century. Almost completely ignored by guitarists, it is divided into four movements within which it is easy to spot an impalpable thread that runs on agile embellishments, melodies of clear vocal origin and polyphonic interweavings. The first movement ("Prelude") consists of two sections. The first shows an indefinite melody appearing and disappearing against a dark background that insists on the same cell on the lower register; the two elements, seemingly worlds apart, come together in the second section, giving rise to a dense polyphonic texture followed by Pindaric flights made up of echoes and airy embellishments. From these there is just a glimpse of the enunciation of a new delicate melodic line, exposed on the upper register that rings out in the distance and which, just when it seems to take shape, dematerializes to give rise to the recovery of the initial dark cell which, embellished and with a hint of development, leads to the closure. The second movement ("Allant") is a brisk arabesque in which rapid and light monodic passages on two registers initially create a responsorial size and then show their affinity in a short polyphonic episode followed by a short quasi-improvised fragment. The page ends with recovery of the initial element sustained by bases and embellishments. No trace remains in the third movement ("Andante") of the agile designs that characterized the first and second movements. The page is a sad choral with dark tones and neglect. The author carries an extraordinary far-reaching polyphonic writing on the guitar, in which the plots of the melodic lines, combined with chordal parts, do not seem to suffer from the limitations imposed by the physical nature of the instrument: we are faced with a precious jewel of rare beauty. The "Final" which closes the Sonata is a technical-mechanical virtuosity where narrow representations, flourishes, elaborate arpeggios and scales, putting the ability of the interpreter to the test. The instrument becomes a palette from which the author - never giving up elegant grace - extracts colour, sound material and dazzling flashes of light that continuously alter the original thematic material in a musical exploration that brings to mind the masterpieces (and in these, precisely the role of light) of Claude Monet. Preview on Spotify View full article on repertoire
  4. Non è facile, reperire questa composizione. E' pubblicata dalle Ediciones Art (Montevideo, Uruguay). Questa potrebbe essere una buona partenza per la ricerca: https://plus.google.com/110049410859509709466/about Oppure contattare Eduardo Fernández che oltre ad essere il dedicatario dell'opera, con la stessa casa editrice ha già lavorato in passato. http://www.guitarsint.com/artist/Eduardo_Fernandez
  5. Angelo Gilardino (1941) - "Memorias" from "Sonata del Guadalquivir" Cristiano Porqueddu, Chitarra © 2014 Brilliant Classics Da "Novecento Novecento Guitar Sonatas" CD Set
  6. Hai provato a consultare il Catalogo Pocci Online sul Forum Italiano di Chitarra Classica per verificare se qualcosa è già stato pubblicato?
  7. Intervista su GuitART di Luglio 2014 > http://goo.gl/Ii8NGg

  8. Leo Brouwer "Preludios epigramáticos" Javier Riba, guitarra
  9. 00:00 I. Allegro risoluto 06:32 II. Romance 10:52 III. Andantino variato Info | www.facebook.com/eugeniodellachiaraguita­rist
  10. La Eudora Record pubblica il nuovo disco del chitarrista spagnolo Ricardo Jesús Gallén. La tracklist è composta dalle seguenti composizioni per chitarra di Fernando Sor (1778 - 1839) Grande Sonate Op.25 Sonate Op.15b Grand Solo Op.14 Grande Sonate Op.22 Dal booklet The earliest-known editions of the Grand Solo, op. 14 and the Sonate, op. 15b were printed (as the Sonata prima pour la guitare 2 and Sonata seconda pour la guitare respectively) in the Parisian Journal de Musique Étrangère pour la Guitare ou Lyre published by Salvador Castro de Gistau. Brian Jeffery dates these editions to around 1810,3 and the sonatas are thought likely to have been composed several years before this. The most in-depth study of them is by Stanley Yates, whose article “Sor’s Guitar Sonatas: Form and Style” was published in 2003.4 He suggests that it may have been the Grand Solo that Sor performed in Barcelona on 7 May 1802 at the home of the Marqués de Castellbell,5 and that Opp. 14 and 15b may both have been written in Barcelona, between 1796 and 1800.6 The Grande Sonate, op. 22, dedicated to Spanish statesman Manuel Godoy (1767-1851), was published in Paris by Antoine Meissonnier, with a listing appearing in the Journal Général d’Annonces, on 19 August 1825.7 On 19 June 1807, the same piece had been advertised in the Diario de Madrid as a “new work” on sale at the music store on the Spanish capital’s Carrera de San Gerónimo.8 Josep María Mangado believes it may have been originally conceived as early as 1802, during a visit Godoy made to Barcelona with the royal family.9 The Deuxième Grande Sonate, op. 25, was also published in Paris by Meissonnier, this time listed in the Journal Général d’Annonces of 24 March 1827.10 It is believed to have been composed at a much later date than its three predecessors. According to Yates, it “must have been written either during [sor’s] London period (1815-23) or during [his] travels in Eastern Europe (1823-7)”.11 Maggiori informazioni: https://eudora.nativedsd.com/albums/fernando-sor-guitar-sonatas Leggi la scheda di questo/a novità discografica
  11. Benvenuto sul Forum Italiano di Chitarra Classica e buona permanenza.
  12. https://soundcloud.com/cristianoporqueddu/evgeny-anatolyevich-baev
  13. Novecento Guitar Sonatas (C) 2014 – Brilliant Classics Anno di pubblicazione: 2014 Etichetta discografica: Brilliant Classics Periodo: 19 Ottobre 2012 – 23 Gennaio 2014 Sede: Chiesa della Solitudine (NU) Chitarra: Giuseppe Guagliardo Corde: Augustine Imperials, Savarez Crystal Novecento Guitar Preludes è il primo tassello della serie di pubblicazioni discografiche "Novecento Guitar". La serie prevede le seguenti uscite: Novecento Guitar Preludes (2012) Novecento Guitar Sonatas (2014) Novecento Guitar Sonatinas (2018) [Info] Novecento Guitar Variations (2020) La tracklist completa: Scarica facendo clic qui. Da IBS.it Opere di Gilbert Biberian, Franco Cavallone, Georges Migot, Evgeni Anatolyevich Baev, Alfred Uhl, Angelo Gilardino, Cristiano Porqueddu e Miklós Rózsa Questo splendido cofanetto di cinque CD tratteggia un quadro molto affascinante della produzione per chitarra del XX secolo. Ad accompagnarci in questo esaltante viaggio è Cristiano Porqueddu, definito dalla stampa specializzata «un punto di riferimento per la nuova generazione di chitarristi», che esegue con brillantezza e assoluta padronanza stilistica un ampio ventaglio di sonate per chitarra di Evgeni Baev, Gilbert Biberian, Franco Cavallone, Joan Manén, Georges Migot, Angelo Gilardino, Miklós Rósza e – last but not least – un brano di sua composizione. Queste opere spaziano tra stili molto diversi, dall’impressionismo all’espressionismo, dalle scritture più semplici alle architetture più complesse, dai motivi di origine popolare, ai toni descrittivi e alla musica assoluta. A proposito dell’antologia di preludi di autori del XX secolo realizzata qualche tempo fa da Porqueddu, il critico di Musicweb ha scritto: «Questa splendida raccolta pone la chitarra sullo stesso piano degli altri strumenti classici [...] dimostrando che si tratta di uno strumento degno della massima considerazione», un giudizio molto lusinghiero, che può essere esteso anche a questo cofanetto di sonate, che costituisce un titolo al tempo stesso interessante e molto gradevole, che saprà piacere sia agli studiosi, sia ai chitarristi sia ai semplici appassionati. Questo cofanetto è corredato da esaurienti note di copertina firmate dallo stesso Cristiano Porqueddu. Originario di Nuoro, Cristano Porqueddu ha iniziato a studiare chitarra classica con il padre e in seguito ha conosciuto il compositore-chitarrista Angelo Gilardino, che gli ha dedicato il Concerto di Oliena per chitarra e orchestra. Dal sito dell'editore: Pioneering guitarist Cristiano Porqueddu follows his fascinating set of Novecento Guitar Preludes – released on Brilliant Classics in 2012 and hailed by MusicWeb International as ‘a most compelling collection [where] the guitar is placed on a par with other classical instruments: something to be treated seriously’ – with this equally intriguing selection of 20th-century guitar sonatas. Featuring a wealth of world premiere recordings, the collection is yet another showcase for Porqueddu’s spirit of adventure.Once again, Porqueddu takes us on a colourful journey that passes through all kinds of different styles and moods: from Gilbert Biberian’s fusion of traditional formal structures with the dance and folk music of the Middle East to Franco Cavallone’s four sonatas that are inspired by such diverse influences as Ravel, Ponce, Bernstein and the 20th-century Italian composers Frazzi and Lupi; from Angelo Gilardino’s evocative sonatas that recall great Italian paintings and warm Mediterranean winter days to Georges Migot’s refined and virtuosic sonata, to name just a few examples. And one of the many world premiere recordings featured here is an exciting new sonata by Porqueddu himself. Cristiano Porqueddu, described as “a point of reference for the new generation of guitarists”, graduated from the Lorenzo Perosi International Academy in Biella, Italy. With an extensive knowledge of the technique and interpretation of 19th- and 20th-century music, he has won numerous international awards and now sits on the jury of several major guitar competitions. Porqueddu has made many acclaimed recordings for Brilliant Classics. Maggiori informazioni: http://www.cristianoporqueddu.com/discography/novecento-guitar-sonatas/ Leggi la scheda di questo/a novità discografica
  14. Ferenc Farkas - Prelude XVIII From "Novecento Guitar Preludes" (75 preludes for guitar - 3 CD Set) Cristiano Porqueddu, guitar © 2012 Brilliant Classics https://soundcloud.com/cristianoporqueddu/ferenc-farkas-prelude-xviii
  15. E' online da poche ore il nuovo sito web del chitarrista spagnolo Javier Riba. Link | http://javierriba.com/
  16. Spiace sempre dover parlare di una delle proprie attività (in questo caso la docenza) senza citarne i lati positivi, i risultati, l’impegno e la passione profusi per svolgerla. Purtroppo mi ritrovo nuovamente a dover rendere noto un lato spiacevole del modo in cui le amministrazioni comunali gestiscono le Scuole Civiche di Musica dell’isola. I corsi che tengo presso tre scuole che ho selezionato tra quelle in cui sono primo nella graduatoria in Sardegna si sono conclusi il 30 Maggio con il completamento dei programmi, con risultati tangibili (allievi che sosterranno esami di conservatorio, accessi al triennio, allievi che vincono concorsi, ecc.) e con la mia presenza, la mia professionalità e il rispetto di chi pagava le rette per poter partecipare alle lezioni. Nonostante ciò i comuni di Oristano e di Macomer, con mia grande amarezza per il poco rispetto per il lavoro altrui, hanno tenuto un comportamento poco corretto nei miei confronti. Il Comune di Oristano, a cui in tutta onestà devo riconoscere una grande disponibilità al dialogo e la cortesia di rispondere alle mie richieste di informazioni, sta in queste ore provvedendo al pagamento di quanto dovuto dopo avermi inoltrato (con oltre un mese di ritardo rispetto a quanto previsto dal contratto) copia del mandato di pagamento. Grazie a questa disponibilità a risolvere il problema, alla collaborazione e nonostante il ritardo ho deciso di non intraprendere altre azioni. Il Comune di Macomer, invece, non solo non ha rispettato il contratto ma non ha mai risposto alle mie richieste di informazioni inoltrate per raccomandata PosteItaliane, P.E.C. e eMail ordinaria. Ieri, 19 Giugno a quasi 20 giorni dalla fine dei corsi, ho definitivamente perso la pazienza e ho incaricato i miei legali di far inviare loro una lettera di diffida con la quale si chiede – entro gg.10 – il saldo di quanto dovuto. Questo non significa che non sappia quali sono le difficoltà e quali siano i problemi che il patto di stabilità causa ai comuni. No, non significa questo. In qualità di direttore artistico dal 1998 di un ente organizzatore di manifestazioni, so cosa significa accedere ai finanziamenti regionali, conosco bene i tempi e le modalità di liquidazione, conosco le procedure e conosco anche la possibilità – grazie all’impegno dello sponsor Regionale – di recarsi in banca e chiedere una fideiussione, ovvero, una anticipazione immediata (15-20 gg dal momento della richiesta) da parte della banca stessa per una cospicua percentuale (che va dal 60 all’80 percento a seconda dei casi) sul contributo regionale concesso. In questo modo verrebbero salvaguardati i costi e i compensi ai docenti, si potrebbero programmare con più serenità le attività interne e chi lavora sa di non dover essere costretto a perdere tempo per chiedere ciò che gli spetta di diritto. Le domande che mi pongo sono sempre le stesse. 1. Ai signori responsabili della gestione amministrativo/contabile della scuola: avete idea di quanto sia umiliante per una persona che dedica una porzione di tempo della sua esistenza a lavorare per uno scopo così nobile, essere costretta ad elemosinare il proprio sacrosanto compenso? 2. Perché un docente è tenuto a svolgere puntualmente il suo lavoro, nel rispetto di orari, di formazione della classe, di programmi, di risultati e la controparte fa quello che gli pare? Perché devo iniziare a far lezione alle 15:00, con puntualità al minuto, e il mio compenso arriva con settimane, mesi di ritardo? 3. Se ad un dipendente comunale lo stipendio, invece di arrivare il 27, arrivasse il 10 del mese successivo, poi il 12, poi due mesi insieme, poi nulla per tre mesi e via discorrendo, che cosa succederebbe? 4. Aprire una Scuola, per un comune – lo so bene -, ha un valore soprattutto politico. Signori sindaci, vi sembra intelligente aprire una struttura, far iscrivere centinaia di utenti e non garantirne il funzionamento? Dall’anno prossimo, per quanto mi riguarda, le cose saranno diverse. Non saranno tollerati giorni di ritardo sui pagamenti e le conseguenze saranno ben diverse sia per i Comuni che per lo svolgimento dei corsi. A proposito, nella classe di chitarra della Scuola Civica di Musica di Macomer, tra gli altri risultati raggiunti, quest’anno per la prima volta, ai primi del mese di Luglio, una giovanissima allieva sosterrà un esame di Licenza Pre-Accademica presso un conservatorio e la stessa allieva, poche settimane fa, si è aggiudicata il primo premio presso un Concorso di Interpretazione eseguendo musica del Novecento e Contemporanea. Leggi l'articolo originale
  17. Io penso che sia un modo elegantissimo di omaggiare un compositore; rievocandone il suo stile, ovvero, il suo più alto risultato artistico. Non trovi? P.S. Benvenuta.
  18. Recensione sul concerto tenuto a Firenze il 6 Giugno > http://goo.gl/8YOyZp

  19. Luigi Biscaldi suona "Studio" di Giorgio Federico Ghedini (1892 - 1965) https://soundcloud.com/old-vinyls/luigi-biscaldi-studio-giorgio-federico-ghedini
  20. Una traccia in regalo dal cofanetto “Trascendentia” che registrai tra il 2005 e il 2007. Che sia di buon auspicio per il nuovo progetto dedicato a questi Studi che sta per andare online. Buon ascolto. Marzo “Tú acompañas mi llanto, marzo triste, con tu agua Jardín, !cómo tus rosas nuevas se pudren ya en el fondo de mi alma!” Juan Ramón Jiménez (1881 – 1958) https://soundcloud.com/cristianoporqueddu/elegia-di-marzo
  21. Benvenuto Luigi. Prenda visione del Manifesto del Forum e, se lo desidera, personalizzi il suo profilo inviando al server un'immagine per il suo avatar. Buona permanenza.
  22. Canadian pianist Glenn Gould was one of those child prodigies whose spectacular talents were matched by some serious eccentricities. As an infant, Gould reportedly hummed rather than cried, he had perfect pitch at age 3, and he graduated at the age of 12 from the Royal Conservatory of Music in Toronto. Unlike just about every other musician on the planet, Gould reportedly didn’t seem to need to spend hour upon hour practicing his instrument. Instead, he had the enviable ability to practice in his head. His interpretations of Brahms, Beethoven and especially Bach were hailed as genius. Gould also tended to dress in a winter coat and gloves no matter what the temperature was outside. This resulted in Gould getting arrested in Miami for being a suspected vagrant. While performing, he would fall into something close to an ecstatic state, shaking his head and twisting his torso in a manner that raised more than a few eyebrows in the buttoned-down world of classical music. But perhaps his most famous eccentricity was that, like Jazz pianist Thelonious Monk, Gould had a habit of humming along as he played. Wolf Koenig and Roman Kroitor made a pair of gorgeously shot documentaries about the pianist in 1959. Glenn Gould – Off the Record, which you can see above, shows Gould relaxing at his lakeside cottage north of Toronto. In the movie, we see that he leads a solitary life – his only companions are his piano and his pet dog – where he can focus completely on his music. In Glenn Gould – On the Record, below, Koenig and Kroitor show Gould in the studio trying to get a recording to match his precise vision. It also focuses on the harried recording engineers who struggle to record the music coming out of Gould’s piano and not his mouth. Both films released by the National Film Board of Canada will be added to our list of Free Documentaries, part of our larger collection, 675 Free Movies Online: Great Classics, Indies, Noir, Westerns, etc.. Glenn Goud – Off the record Glenn Goud – On the record Leggi l'articolo originale
  23. Ciao Antonio e bentornato.
  24. In un video pubblicato su Youtube, Microsoft, nel lontano 1999, mostra come sarebbe dovuta essere la casa del futuro. E’ incredibile come avesse le idee chiare sulla domotica, sul mobile, sull’home entertainment eccetera e come invece si sia fatta superare da Google e Apple! Sono comunque incredibili i richiami alle periferiche (un cellulare-smartphone grande come un libro), monitor e tastiere invasive… Insomma, un video che, sì, è vero, fa sorridere, ma prima provate a riportare la tecnologia a quel tempo. Leggi l'articolo originale
  25. Un articolo del 1962 (!) che preannuncia l’arrivo degli smartphone odierni. Con una incredibile capacità di preveggenza (o forse iniziavano a lavorarci da allora?) tre studiosi americani anticipano le capacità di connessione, scambio di informazioni e alcuni servizi dei moderni telefoni. Il pezzo fu pubblicato sul quotidiano TrapaniNostra del 1962. La fonte in PDF è qui > http://goo.gl/J7FkWe Articolo completo Articolo completo Leggi l'articolo originale
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