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Leo Brouwer "Preludios epigramáticos", Javier Riva
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Interpretazioni
Estratto dal "Concierto en homenaje a Leo Brouwer" per i suoi settant'anni nell'ambito delle "XII Jornadas de Música Contemporánea de Córdoba"- 1 risposta
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Johann Jakob Froberger "Tombeau sur la mort de Monsieur Blancheroche", Giacomo Palazzesi
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Interpretazioni
Johann Jakob Froberger "Tombeau sur la mort de Monsieur Blancheroche", Giacomo Palazzesi https://www.youtube.com/watch?v=XY3YxhcCpX4 -
Dusan Bogdanovic "Sonata II - Mov.I", Angelo Marchese
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Interpretazioni
Dusan Bogdanovic "Sonata II - Mov.I" Angelo Marchese, chitarrista -
Angelo Gilardino "Ikonostas", Cristiano Porqueddu
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Interpretazioni
Ikonostas è una passacaglia che si sviluppa come un’entità dotata di autonomia propria. Gli episodi sono i tasselli un crescendo continuo verso una vera e propria visione di una dimensione non terrena (l’autore usa una intera sezione mescolando corde a vuoto e armonici per renderla al meglio). Nella fanfara finale le sei corde rendono terrena l’apoteosi che chiude grandiosamente una delle più alte pagine del compositore asigliano-vercellese. E’ uno dei pilastri del mio repertorio dall’anno della sua pubblicazione. La registrazione sarà naturalmente inserita nel progetto discografico “Angelo Gilardino Music for Solo Guitar 1965-2013″ che la major discografica Brilliant Classics distribuirà nel 2015. Una mia esecuzione dal vivo (registrazione amatoriale, non completa purtroppo) è disponibile su Youtube. Ikonostas è stata pubblicata nel 2005 dalle Edizioni Orphée (Ohio, USA). Se n’è parlato sul Forum Italiano di Chitarra Classica. Leggi l'articolo originale -
Menzione d’onore per Cosimo Pirisi
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Rigorosamente Off-Topic
Dopo il recente Primo Premio al prestigioso “Kafka” l’amico poeta Cosimo Pirisi riceve una menzione d’onore per la sua silloge poetica “Cento ballate a Sud d’Jchnusa” al Premio Letterario Nazionale per Opere Edite di Poesia “Antonia Pozzi” svoltosi in Dicembre a Varese. “Cento Ballate a Sud d’Jchnusa”, che ha già ricevuto premi in altri importanti concorsi, sembra racchiudere nei suoi versi un tesoro di inestimabile valore quale è l’osservazione sensibile e attenta dell’artista nei confronti della sua terra e del modo che egli ha di plasmarne la visione. L’antichissima isola di Jchnusa vista come materia e come chimera, orma impossibile da cancellare, battuta dai venti del Sud e circondata dal mare. Sono versi nei quali si ritrova la forza e la bellezza misteriosa della natura e, di fronte ad essa, la sofferente impotenza dell’uomo, sofferenza che si ritrova nei nelle sillabe e nei versi che danno forma alle poesie contenute nell’opera. La premiazione avverrà nella Primavera di quest’anno. I libri di Pirisi sono in vendita presso le migliori librerie e online su Amazon e i maggiori eshop letterari. Leggi l'articolo originale -
Alfredo Franco "Fantasia No.3", Giacomo Palazzesi
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Interpretazioni
Giacomo Palazzesi interpreta la Fantasia No.3 del compositore torinese Alfredo Franco. -
Si possono segnalare siti personali?
Cristiano Porqueddu ha risposto a Pasquale Mamone nella domanda Supporto online
Il materiale che riguarda questo forum è disponibile pubblicamente dal 2005, non ho nulla da inviare, solo rimandare a tutto ciò che è disponibile su questa piattaforma. -
Si possono segnalare siti personali?
Cristiano Porqueddu ha risposto a Pasquale Mamone nella domanda Supporto online
Pubblicalo pure nella sezione apposita. -
Si possono segnalare siti personali?
Cristiano Porqueddu ha risposto a Pasquale Mamone nella domanda Supporto online
Ciao Pasquale e benvenuto sul Forum Italiano di Chitarra Classica. La segnalazione è consentita ma il sito web deve trattare di argomenti inerenti il repertorio per chitarra e quindi attività, pubblicazioni, interpretazioni eccetera. Un saluto. -
Miklós Rózsa - Sonata Op.42
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Articoli sul repertorio originale
Nato in Ungheria in una famiglia borghese, Miklós Rózsa studia musica fin dai primissimi anni della sua vita, studia a Lipsia e si perfeziona con Béla Bartók. La sua opera è legata a doppio filo alla produzione di colonne sonore hollywoodiane (ha vinto tre premi Oscar) e la produzione da camera e sinfonica copre sessant’anni. Quando Angelo Gilardino, nel 1972, scrisse al compositore chiedendogli un brano per chitarra, la risposta fu purtroppo “[…] mi piacerebbe tanto accogliere la sua proposta, ma proprio non me la sento di scrivere musica per uno strumento del quale ignoro la tecnica e che non ho tempo di studiare[…]” Era ancora vivo il divieto posto da Hector Berlioz. Quindici anni dopo, anche il chitarrista californiano Gregg Nestor che ebbe occasione di avvicinare il compositore a cui chiese la composizione di una Sonata per chitarra, si sentì opporre un rifiuto. Nestor non si arrese e fece ascoltare al compositore alcuni suoi brani trascritti per chitarra: riuscì a convincerlo. E’ lo stesso Nestor a renderci noto che uno degli ostacoli più difficili di Rózsa fu il timore di sfigurare nel confronto con la Sonata per chitarra (Omaggio a Boccherini) di Mario Castelnuovo-Tedesco. Il chitarrista californiano pubblicò quindi una revisione della Sonata di Rózsa (G. Schirmer - Associated Music Puglishers Inc.) e ne eseguì la prima registrazione. Meno di due anni fa inviai un messaggio a Gregg Nestor domandando lui i dettagli del suo lavoro di revisione. Le mie domande erano varie e numerose e con un gesto di grande gentilezza e cortesia fu lo stesso Nestor a mettermi in condizioni di visionare il manoscritto autografo della Sonata del compositore ungherese. Nonostante l’ottimo lavoro di revisione e editing di Gregg Nestor e nonostante la difficile leggibilità del documento inviatomi presi coraggio e dopo alcune settimane di lavoro per la ristrutturazione delle copie del manoscritto, la versione originale della Sonata di Rózsa era nuovamente leggibile. Costruito su due temi, il primo movimento (“Moderato”) è un esempio da manuale di composizione per chitarra. L’autore fin dalle primissime battute espone il primo tema composto a sua volta da due elementi che si intersecano tra loro e si scambiano vicendevolmente e continuamente i ruoli in una scrittura originalissima e di grande intuizione. Una breve cadenza porta al secondo tema (“Scherzando con spirito”) che appena dopo la sua esposizione cede il passo ad uno sviluppo del primo. L’uso accennato di triadi usate in sequenza e continui richiami a cellule iniziali conducono ad uno sviluppo motivico del secondo tema che stavolta sfocia in un dialogo ritmico serrato per poi riprendere ancora una volta il primo tema sul registro acuto. Il brano si conclude con la ripetizione incrociata del seme tematico che assume diversi significati fino ad dissolversi e diventare nulla. Il secondo movimento (“Molto moderato, quasi canzone”) esordisce con la melodia cantata nel registro basso della chitarra è supportata da leggeri accordi per poi portarsi su sonorità più acute. Una breve progressione porta ad un febbricitante “più mosso” e animate sequenze si alternano statici segmenti che rimandano ai concetti esposti nel primo tema. Segue un’ampia sezione dove triadi ribattute e costrutti melodici portano alla ripresa che enuncia nuovamente il primo tema ma mostrandone duttilità e estensibilità. L’autore procede dunque ad una meditativa elaborazione del materiale esposto fino ad una evanescente richiamo ritmico che non è altro che un inganno che prelude alla conclusione. Il terzo movimento (“Allegro frenetico”) è una danza scritta in 4/4 ma che si rivela un incandescente 8/8 dove parti accordali sottolineano gli accenti di una frenetica linea melodica. Strutturalmente e musicalmente è il movimento più semplice mentre da un punto di vista strettamente meccanico si tratta di una vera e propria sfida lanciata all’interprete specie quando il tema viene esposto, nella parte centrale, su due voci. Un vero e proprio turbinio che progredisce per tutta la durata della pagina in un crescendo costante che esplode nei rasgueados e nel “Vivace” finali. ENGLISH Born into a middle class family in Hungary, Miklós Rózsa studied music from the earliest years of his life; he studied in Leipzig and perfected his technique with Béla Bartók. His work is very closely linked to the production of Hollywood scores (he won three Oscars) and his chamber and symphonic output covers sixty years. When Angelo Gilardino wrote to the composer in 1972 asking for a guitar piece, the answer was unfortunately "[...] I would love to accept your proposal, but I really do not feel like writing music for an instrument whose technique I do not know and that I have no time to study [...]". The “prohibition” laid down by Hector Berlioz was still alive. Fifteen years later, Californian guitarist Gregg Nestor also had occasion to approach the composer, asking him to compose a Sonata for guitar, and he also received a refusal. Nestor did not give up and he made the composer listen to some of his pieces transcribed for guitar: he managed to convince him. It is also Nestor who made known that one of the most difficult obstacles of Rózsa was the fear of looking bad in comparison with the Sonata for guitar (Homage to Boccherini) by Mario Castelnuovo-Tedesco. The Californian guitarist then released a revision of the Sonata by Rózsa (G. Schirmer - Associated Music Publishers Inc.) and the first recording followed. Less than two years ago, in defining the tracklist of this recording project, I decided to include this valuable Sonata among others selected and I sent a message to Gregg Nestor asking him for details of his work of revision. My questions were many and varied, and with a gesture of great kindness and courtesy, it was the same Nestor who enabled me to view the autograph manuscript of the Sonata by the Hungarian composer. Despite the excellent work of revision and editing by Gregg Nestor, and despite the difficult readability of the document sent to me, I plucked up courage and after a few weeks of work on restructuring the copies of the manuscript, the original version of the Sonata by Rózsa was again readable. Built on two themes, the first movement ("Moderato") is a textbook example of composition for guitar. From the very first notes, the author exposes the first theme, in turn composed of two elements that intersect with each other and mutually and continuously exchange roles in a highly original and immensely intuitive score. A brief cadenza leads to the second theme ("Scherzando con spirito") which, just after its exposure, gives way to a development of the first. The mentioned use of triads in sequence and continual references to the initial cells leads to a motivic development of the second theme that this time results in a tight rhythmic dialogue before resuming once again the first theme on the upper register. The piece ends with the repetition of the crossed repetition of the thematic seed that takes on different meanings until dissolving and becoming nothing. The second movement ("Molto moderato, quasi canzone") opens with the melody sung in the lower register of the guitar is supported by light chords and then leading to a more acute sonority. A short progression leads to a feverish "più mosso" and animated sequences alternate with static segments that refer to the concepts presented in the first theme. There follows an extensive section where replayed triads and melodic constructs lead to the recovery that states the first theme again, but showing flexibility and extensibility. The author then proceeds to a meditative elaboration of the material exposed up to an evanescent rhythmic call that is nothing more than a deception which is a prelude to the conclusion. The third movement ("Allegro frenetico") is a dance written in 4/4, but that turns out to be a glowing 8/8 where chordal parts highlight the accents of a frantic melodic line. Structurally and musically, it is the simplest movement while, from a strictly mechanical point of view, it is a real challenge for the interpreter, especially when the theme is exposed, in the central part, on two voices. A real swirl that progresses for the duration of the page in a constant crescendo which explodes in the final rasgueados and "Vivace". § Miklós Rózsa (1907 - 1995) - Sonata Op.42 Cristiano Porqueddu, guitar from "Novecento Guitar Sonatas" (C) 2014 Brilliant Classics View full article on repertoire -
Evgeny Baev, Sonata I
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Articoli sul repertorio originale
Il compositore Evgeny Anatolyevich Baev (1952) nasce a Pervouralsk (Russia) e si forma presso l’Ural’s Conservatory. Premiato al “Competition Composition” di Mosca nel 1999 è un autore molto prolifico: ha scritto 10 Sonate, 5 Suites e vari Studi per chitarra sola; quattro composizioni per duo di chitarra e un concerto per due chitarre, flauto e orchestra. Delle dieci Sonate molte ancora non sono state pubblicate. Tra queste la Sonata I che ha dedicato ad un suo valido allievo, primo interprete del lavoro. La Sonata si articola su tre movimenti tutti di stampo fortemente idiomatico. Il primo (“Allegro”), è interamente costruito su una cellula cromatica di tre sole note che l’autore usa in modo multiforme: sotto forma di melodia, di elemento ritmico ed infine di sottofondo musicale. All’esposizione affidata ad una veloce serie accordale, segue dirompente lo sviluppo del materiale. Spesso diverse osservazioni dello stesso elemento tematico si sovrappongono creando una visione prismatica di uno stesso elemento minimale. L’Andantino centrale, che si sviluppa pacatamente tra la tonalità di la minore e si minore, quieta l’impeto del primo movimento con una sottile linea melodica che colloquia con brevi intrecci polifonici tra il registro medio e basso dello strumento. L’Allegretto finale è di fatto uno scherzo in due parti dove i diversi episodi subiscono ad ogni ripetizione una microscopica trasfigurazione fino a condurre ad un nuovo elemento tematico tonale che si mostra impettito, quasi goliardico. Fa capolino in coda alle due parti un tenebroso rimando all’elemento cromatico scandito nel primo movimento [toggle title="English" state="close" ] Evgeny Baev Anatolyevich (1952) was born in Pervouralsk (Russia) and trained at the Ural State Conservatory. An award-winner at the "Composition Competition" in Moscow in 1999, he is a very prolific author: he has written 10 Sonatas, 5 Suites and various Etudes for solo guitar, four compositions for guitar duo and a Concerto for two guitars, flute and orchestra. Of the ten Sonatas, many have not yet been published. Among these is Sonata I which he dedicated to one of his worthy students, the first interpreter of the work. The Sonata has three movements, all of a highly idiomatic characteristic. The first ("Allegro"), is built entirely on a chromatic cell of just three notes that the author uses in a variety of forms: as melody, as rhythmic element and finally as musical background. The exhibition, which is entrusted to a quick series of chords, is followed by the explosive development of the material. Several observations of the same thematic element often overlap to create a prismatic view of the same minimal element. The central Andantino, which develops quietly between the key of A minor and B minor, calms the impetus of the first movement with a subtle melodic line that converses with short polyphonic interweaving between the middle and low register of the instrument. The final Allegretto is in fact a scherzo in two parts where, with each repetition, the different episodes undergo a microscopic transfiguration eventually leading to a new tonal thematic element that is strutting, almost goliardic. A somber reference to the chromatic element pronounced in the first movement appears in the wake of the two parts. La Sonata I di Baev dal cofanetto "Novecento Guitar Sonatas" (C) 2014 Brilliant Classics View full article on repertoire -
Bachelor all'estero, prestigio o fregatura?
Cristiano Porqueddu ha risposto a Emanuele Addis nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Fai tutto quello che ritieni utile per diventare un musicista. Lascia perdere i pareri sui "percorsi ideali" e dopo aver sentito un consiglio fanne tesoro ma prendi le decisioni con la tua testa. Avrai più responsabilità, è vero, ma in caso di passi falsi saprai chi incolpare e non ripeterai errori. I migliori risultati li ho ottenuti sempre operando in modo indipendente e autonomo, ben al di là del concetto di utile e titolo. Buon lavoro e buona fortuna. -
Eccomi!
una discussione ha risposto a Cristiano Porqueddu in Inizia da qui e presentati alla community
Benvenuto e buona permanenza. -
La veglia eterna: le catacombe di Palermo
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Rigorosamente Off-Topic
Nella bellissima Palermo sono aperte al pubblico (meta famosa per i turisti) catacombe gigantesche abitate da cadaveri umani che nel corso degli anni (grazie anche alla grande abilità dei cappuccini) hanno subito un perfetto processo di mummificazione. Le catacombe dei Frati Cappuccini di Palermo contengono oltre 1200 corpi, i più antichi dei quali risalgono all’inizio del XVII secolo. I più recenti, invece, sono della fine dell’800. Tutta la storia delle catacombe di Palermo e dei suoi occupanti è raccontata nel libro “La veglia eterna” (Logos Edizioni), firmato dal fotografo Carlo Vannini e da Ivan Cenzi, curatore del sito BizzarroBazar.com Leggi l'articolo originale -
Cyril Scott - Sonatina for guitar
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Articoli sul repertorio originale
“Sonatina for guitar”, Cyril Scott (edited by Angelo Gilardino and Luigi Biscaldi - Bèrben Edizioni musicali) A motivo di personale negligenza, conoscevo il compositore inglese per il Piano Concerto n. 1 e brevi altri scorci di pagine, che tuttavia, con maturato interesse, ho ritenuto “rinverdire”, verificando preziose similarità di scrittura con questa Sonata. Il mero intendimento della presente bozza rimane quello di suggerire come l’analisi della struttura armonica possa contribuire al fine del complesso disegno di costruzione interpretativa. I° movimento L’incipit, sottovoce, dichiara in un bicordo di armonici un Sol maggiore, che ritornerà elusivo al termine della prima frase, nell’arpeggio di corde libere, ad eccezione proprio di quel Sol, intenzionalmente evidenziato subito sulla voce acuta. In coerente ossequio alla forma impressionista, l’accordo imponente, naturale per lo strumento, sviluppa tutte le note di un ambiente pentatonico, facilmente realizzabile se dal terzo grado maggiore (in questo caso Si naturale), si suonano per intervalli successivi quarte giuste (Si, Mi, La, Re, Sol). Il gioco lento delle successive triadi maggiori (La e Mi bemolle in tritono, Fa, Sol bemolle), sembra con elegante equivoco, preludere per velati passi a questa maturata conclusione. Le B5-6-7, B19-20, B35, B88-90 a diverso titolo possono venir intese quali ulteriori fraseggi su pentatonica di Sol. Le B22-26, B27-31, B91-94 vivono similare atmosfera di sospensione sul grado di dominante, tuttavia in intorni tonali differenti. B22-26 indugiando verso una tonica mai raggiunta di Do maggiore, con due brevi formule in sequenza. La prima, sul grado di dominante Sol, che evidenzia settima minore, ma anche nona maggiore e tredicesima, con effetto di elegante indugio, ricordando il “Pie Jesu” dal Requiem di G. Fauré. La seconda, ancor maggiormente cara al mondo impressionista francese, con successivi frammenti di accordo di quinta eccedente, che sviluppano un percorso prettamente esatonale. Unica eccezione nel corretto comporsi dei frammenti di scala a toni interi, quel Mi naturale della voce acuta, “intenzionale”, poiché raffinata tredicesima sul già ampiamente menzionato grado di dominante. Le B27-31, con anticipata dichiarazione in B26 dell’accordo di Do diesis con settima minore, indugiano in maniera quasi speculare verso la tonalità di Si maggiore, tuttavia il particolare contesto acquisisce continuità di “peso” modulante, poiché la B32, secondo frammenti di accordo, apparentemente “lontani”, cela significativamente un sostenuto ed elegante successivo Si naturale, quale nuovo grado di dominante, tanto da lasciare avvertire in B33, sotto il solitario Si acuto, un nitido accordo di Mi maggiore, tuttavia prontamente evitato. In ultimo le B91-94 si sviluppano in sospensione verso la tonalità di Si bemolle maggiore. B95-96 rapide presentano tensione cromatica in successione di cadenza via via verso Si, Do, Re bemolle, Re, Mi bemolle. Quest’ultima chiusura verrà evitata in B97 attraverso ulteriore accrescimento cromatico acuto verso il La natura, tritono dell’evitato Mi bemolle, in atmosfera nuovamente esatonale. Raffinatissimo il finale, con accordi di dominante (in successione Sol, Fa diesis e nuovamente Sol), completi di nona maggiore. La prima formulazione addirittura evidenzia nella progressione del basso una quinta diminuita (enarmonico Do diesis). Tutto dovrebbe convenzionalmente spegnersi in Do maggiore. A dispetto, attraverso elegante ripetizione del La acuto (in mutata figura da nona maggiore a terza maggiore), il movimento chiude splendidamente in solenne Fa maggiore. II° movimento Intenzionale e compiaciuta ripresa del modulo esatonale in B49-54. III° movimento B22-28 e B38-45 con rapidi delicatissimi arpeggi su alternati accordi estesi di nona di dominante e di undicesima. B48-51 con estrema raffinatezza, “tranquillo” , ci viene concesso transito, denso di successive presenze in atmosfera di none maggiori, tredicesime e quinte diminuite, verso B52-53 in un elegante, sensuale impressionistico Mi maggiore. Successivamente alla subdola anticipata dichiarazione in B65 della tonalità di La bemolle maggiore, la B67, con maestria di disegno, anticipa singola voce su tempo forte un Mi bemolle, atteso grado di Dominante. Non modula subito naturalmente verso tonica, per transitare su un arpeggio di Re con settima minore, nona maggiore ed undicesima eccedente (sapiente enarmonico “premonitore” Sol diesis). Ciò equivocherebbe un’evidente declinare verso Sol maggiore, ma attraverso tritono (notare anche il La naturale che degrada cromaticamente verso La bemolle, in moto contrario alla voce acuta), la Sonata si spegne, come promesso, in La bemolle maggiore (B68). View full article on repertoire -
Nasce la Riccardo Muti Italian Opera Academy
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Rigorosamente Off-Topic
Nasce la Riccardo Muti Italian Opera Academy Un'autentica accademia dell'opera italiana aperta ai giovani talenti di tutto il mondo. Il Maestro è Riccardo Muti. Riccardo Muti esprime infatti il desiderio di dedicarsi ancora di più alla formazione dei giovani musicisti rispondendo alla pressante richiesta proveniente da ogni parte del mondo di corsi per direttori d'orchestra da lui tenuti. Il percorso di formazione avviato nel 2004 con la costituzione dell' Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, viene così a completarsi rendendo possibile uno sguardo a 360 gradi in tutte le componenti e gli aspetti musicali insiti nella realizzazione dell'opera italiana. Il primo corso per direttori d'orchestra, maestri collaboratori e cantanti che terra' Riccardo Muti sara' incentrato sul Falstaff di Giuseppe Verdi e avra' luogo al Teatro Alighieri di Ravenna nel luglio 2015. La selezione dei cantanti avverrà invece sulla base delle audizioni già realizzate autonomamente da Ravenna Festival. Il bando che regola le modalità di iscrizione e selezione dei direttori d'orchestra e dei maestri collaboratori che vorranno partecipare ai corsi sia come effettivi che come uditori verra' pubblicato sul sito www.riccardomutimusic.com -
Melancholia nella musica di Angelo Gilardino
Cristiano Porqueddu ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Sì, da Angelo Marchese: http://www.amazon.it/gp/product/B009IND8GI/ref=dm_ws_sp_ps_dp -
Centralia, la città che brucia da mezzo secolo
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Rigorosamente Off-Topic
La città sorse in Pennsylvania all’inizio dell’Ottocento sopra un enorme giacimento di antracite, carbone fossile puro al 95%, che venne estratta in quantitativi industriali fino alla fine del secolo diciannovesimo, lasciando infine nel sottosuolo una serie di pozzi abbandonati; caratteristiche della antracite sono la sua estrema durezza, che in passato ne rese difficile l’estrazione, e il fatto che sia di difficile accensione ed ancora più difficoltoso spegnimento. Nel 1962 Centralia contava circa 2.000 abitanti, quando a seguito dell’immissione di rifiuti ardenti in un pozzo dismesso,[1] usato come discarica illegale, la vena carbonifera prese fuoco. Inutili furono tutti i tentativi di estinguere l’incendio sotterraneo, che ben presto manifestò i suoi effetti anche in superficie: ceneri, nuvole di fumo bianco ed acre, moria di alberi, scioglimento dell’asfalto con conseguente formazione di crepe sulle strade e voragini nel terreno. Oggi lo stesso incendio continua a divampare nelle viscere del sottosuolo, cresce di 100 metri all’anno e durerà per secoli. Leggi l'articolo originale -
Antonio Vivaldi Edition (66 CD-box)
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Rigorosamente Off-Topic
Antonio Vivaldi Edition (66 CD-box) Newly recorded Vivaldi works by L’Arte del’Arco, led by the eminent Federico Guglielmo (with numerous record awards to his name), a new recording of the complete Oboe Concertos, Juditha Triumphans by Modo Antiquo under Fedrico Maria Sardelli, the famous Gloria by the Virtuosi Saxoniae, and new recordings by Early Music specialists Stefano Bagliano, Paolo Pollastri & Lorenzo Cavasanti. The master of Italian Baroque music is indisputably Antonio Vivaldi. Throughout his life, he composed hundreds of works, and is remembered perhaps second only to J.S. Bach, ranking as one of the most popular composers of all time. His oeuvre crosses an extraordinarily wide range, from instrumental compositions of all types to sacred cantatas and operatic works, a vast number of which are presented in this comprehensive box set. Info > http://www.brilliantclassics.com/articles/v/vivaldi-edition/ -
Marco De Biasi vince il concorso di composizione Fernando Lopes-Graça (Portugal)
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Il chitarrista-compositore italiano Marco De Biasi vince la prima edizione del Concorso Internazionale di Composizione "Fernando Lopes-Graça" (Portogallo) con l'opera per chitarra sola "Lumen et Umbrae" Una analisi del brano sarà pubblicata a breve sul blog "I Colori della Chitarra". Link al bando di concorso: http://mmp.cm-cascais.pt/museumusica/mmp/premio/regulamento.htm Link al sito web di Marco De Biasi: http://www.marcodebiasi.info/ -
700mila visite al Vademecum per iscriversi alla SGAE
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Rigorosamente Off-Topic
Il vademecum che scrissi nel corso dell’estate del 2013 ha raggiunto l’impressionante traguardo di 700mila visualizzazioni! Centinaia di post da utenti interessati a passare alla SGAE per la protezione dei diritti di autore e liberarsi di costi assurdi e ingiustificabili sopportati dagli autori (di qualsiasi genere musicale o letterario) e di come avere il pieno controllo delle proprie opere depositandole gratuitamente, senza ridicole tasse annuali e pagando una tantum, per sempre, per la protezione dei propri diritti 15 EUR. Sì, quindici. Una pizza e una bibita, da queste parti. Sono cinque puntate che nel tempo, grazie a molti interventi, ho perfezionato e arricchito con dettagli e immagini. Se siamo in Europa cerchiamo almeno di approfittarne. Link alla prima puntata > http://cristianoporqueddu.it/CPBlog/2013/07/17/iscrizione-alla-sgae-per-la-protezione-dei-diritti-di-autore-1/ Leggi l'articolo originale -
Repertorio per chitarra ne “La Feltrinelli”
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Rigorosamente Off-Topic
Foto dagli scaffali de “La Feltrinelli” di Palermo (Ottobre 2014) Angelo Marchese, amico e collega, pubblica sulla sua pagina Facebook questa foto fatta presso la sede di Palermo de La Feltrinelli. Vogliamo fare l’elenco dei compositori inclusi in questi quattro progetti discografici? Anzi, no, fatelo fare a chi pensa che la chitarra “non abbia un repertorio”. Leggi l'articolo originale -
Melancholia nella musica di Angelo Gilardino
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
La celeberrima incisione di Dürer qui sopra riprodotta è una straordinaria allegoria della necessità di cercare lontano dal tangibile, dell’uomo che non di accontenta di sondare la realtà circostante esclusivamente attraverso i suoi cinque sensi. La figura alata raffigurata nell’opera, circondata dagli oggetti per costruire, calcolare e verificare il tangibile mostra rassegnazione, un tetro stato di impotenza e di incapacità di azione che si riscontra anche nel disordine e nei gelidi oggetti che lo circondano. Ne “La vita e le opere di Albrecht Dürer“, Erwin Panofsky (a proposito, ve lo straconsiglio!) spiega che con il titolo l’autore fa riferimento alla teoria dei quattro umori secondo la quale il corpo dell’essere umano è sottomesso e condizionato da quattro fluidi che corrispondono ai quattro elementi, alle quattro stagioni, ai quattro venti, alla scansione del giorno e alle fasi dell’esistenza. Tra questi, quello che corrisponde alla terra, al’autunno, alla sera e all’età matura è quello melancolico (dal greco “bile nera”). Ecco perché nell’antichità è considerato lo stato d’animo peggiore. Quando nel 1991 Gilardino scrive “Musica per l’angelo della melancholia” (suite in cinque movimenti) si rifà a questo stato d’animo, esplora le possibilità idiomatiche ed espressive dello strumento come aveva già fatto nei suoi celebri 60 Studi di Virtuosità e di Trascendenza prendendo a piene mani da ciò che aveva lui stesso forgiato. Continua a leggere > http://goo.gl/JMfzk2 -
Las Seis Doncellas - Elegía di Marzo de Angelo Gilardino
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
© Angelo Gilardino Poema de Juan Ramón Jiménez Interpretado por Silvia Nogales Barrios (Guitarra Clásica) www.silvianogales.com Esther Acevedo (Actriz) Audio grabado en Estudios Rimshot (Pozuelo de Alcorcón - Madrid) por Carlos Lillo Mezcla y mastering por Pablo Despeyroux en Barcelona (Alevare Producciones) Dirección de fotografía por Ismael Muñoz www.imaudiovisual.com Auxiliar de cámara y eléctrico Adrián Fernandez Sánchez Ilustraciones creadas por Laura Ferreiro (sozosuru.com) Logos creados por Ismael Muñoz Grabado en Madrid en 2014 Producido por Ismael Muñoz | www.imaudiovisual.com- 1 risposta
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Ciao Eros, benvenuto e buona permanenza.