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Tutti i contenuti di Cristiano Porqueddu
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Ciao, sono Minie!
una discussione ha risposto a Cristiano Porqueddu in Inizia da qui e presentati alla community
Benvenuta Minie. E buona permanenza. -
Compositori 2014
Cristiano Porqueddu ha risposto a Emanuele Addis nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Non ne ho mai dubitato e come sono certo può immaginare non era mia intenzione offenderla. Se questo è accaduto sono qui a porgerle le mie scuse. E' solo che leggendo il post, l'immagine del compositore che traspare è quella di una persona interessata più al compenso che alla musica. -
Compositori 2014
Cristiano Porqueddu ha risposto a Emanuele Addis nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Maestro Carfagna, va bene che anche i compositori sono persone che devono mangiare e pagare bollette, ci sta anche che davanti ad una commissione importante siano più allegri ma descrivere così Federico Moreno Torroba mi pare indecoroso. -
Giulio Regondi "Introduction et Caprice, Op.23", Florian Larousse
Cristiano Porqueddu ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Interpretazioni
Gli studi sono dei veri gioielli musicali. Questa pagina, poi, è un vero capolavoro della musica romantica per chitarra. -
Giulio Regondi "Introduction et Caprice, Op.23", Florian Larousse
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Interpretazioni
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Che repertorio nelle finali dei concorsi?
Cristiano Porqueddu ha risposto a Emanuele Addis nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Sono perfettamente d'accordo. Incolpare le giurie dei propri limiti non è una scusante. -
studio e analisi Johann Sebastian Bach - Suite BWV 1006a
una discussione ha risposto a Cristiano Porqueddu in Altre discussioni sul repertorio
Questa è una eccellente soluzione. -
Ferenc Farkas - Prelude IV
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Articoli sul repertorio originale
Ferenc Farkas - Prelude IV da "Exercitium Tonale" - 24 Preludes for Guitar Cenni analitici Nella tonalità di impianto di Do# minore, il brano è strutturato in quattro episodi (A - A - B - A') tutti caratterizzati dalla presenza di una nota ostinatamente ribattuta che funge da sottofondo a linee più importanti. Nelle prime due sezioni (identiche, fatta eccezione per la 6a battuta dell'episodio) la melodia è esposta sulle corde rivestite e la nota ribattuta ha un carattere impalpabile rispetto alla melodia principale. Nella sezione B, la nota ribattuta passa al registro basso e evocando l'incisività di un timpano, traccia una implacabile linea ritmica che mette in evidenza la sequenza di triadi sostituenti la melodia; triadi che procedono quasi sempre per cromatismi o gradi congiunti e che prima della ripresa (A') si riducono a bicordi e poi, nuovamente, ad una singola nota. Tecnica e scelte interpretative L'elemento ritmico e la pronuncia chiara dell'elemento melodico sono due parametri che andrebbero resi chiari fin da principio senza esasperarne la velocità di esecuzione; se infatti è vero che per sua stessa natura, anche a livello strumentale, la pagina consente e necessita di un andamento fluente, si dovrebbe prestare attenzione ad un fraseggio bene evidenziato e articolato, specialmente nelle prime due sezioni e nella ripresa. Ho preferito differenziare l'uso che l'autore fa delle note ribattute tra le sezioni A, A' e B. Nelle sezioni A e A' (rispettivamente B1 - B8 e B9 - B16) eseguo la nota Mi (ribattuta) su due corde invece che su una utilizzando la seguente diteggiatura: (C) Edizioni Musicali Bèrben - www.berben.it Il risultato è un tappeto risonante come una campanella sulla terza della tonalità di impianto che consente una differenziazione ancora maggiore dell'uso del ribattuto rispetto alla sezione B dove, invece, il Mi sulla 6a è necessariamente adoperare la medesima corda. Anche a seguito di questa scelta trovo importante l'uso dello sff sul 3° movimento delle B5 e B14, che interrompe l'andamento quasi onirico anticipando l'elemento accordale che caratterizza la sezione B. Questa (B17 - B26), preferibilmente mantenendo rigorosamente lo stesso tactus ritmico, dovrebbe essere costruita su una pronuncia un poco meno orientata alla cantabilità e più incentrata sul lato ritmico. L'evocazione dei timpani (6a corda) non lascia dubbi sul carattere della sezione nella quale le triadi che sostituiscono la linea melodica hanno il ruolo principale. Per questo motivo ho sostituito il mp indicato in B19 - e di conseguenza ignorato il diminuendo della misura precedente - con un suono forte. Nella prima battuta delal ripresa (B27) è indicato un f, ma ho preferito riprendere i volumi iniziali (mf) e ri-evidenziare il carattere melodico su 4a e 5a corda. Nelle ultime tre battute del brano, i ruoli del registro basso e acuto si invertono e la linea sul registro più alto (da nota ribattuta) assume il ruolo principale mentre al basso resta un rimasuglio di ciò che è stato ritmicamente esposto chiaramente nella sezione B. Per questo suggerisco di evitare finali con cambi di ritmo (rallentando ecc.) e tenere un andamento rigoroso fino all'ultima battuta da dove lo sff indicato dovrebbe abbracciare gli ultimi due o tre movimenti. View full article on repertoire -
Ferenc Farkas - Prelude II
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Articoli sul repertorio originale
Ferenc Farkas - Prelude II da "Exercitium Tonale" - 24 Preludes for Guitar Cenni analitici Nella tonalità di impianto di Do minore, la pagina è sostanzialmente costituita da un inciso tematico composto da sole 4 note a cui risponde ostinatamente una cellula sul registro grave. Le due due sezioni in cui è diviso, fatta salva la coda finale, sono identiche (B1 - B10 e B11 - B21) e sono unite tra loro da un breve passaggio in semicrome composto da piccoli agglomerati di 4 note congiunte (B9 - B10), disegno ripetuto anche nella coda finale ma con direzione opposta (B19-B20). Tecnica e scelte interpretative Il carattere della pagina, mesto e riflessivo, non lascia molti spazi a escursioni dinamiche ma grazie ad un dualismo netto esposto fin dalla prima battuta - elemento costante in tutta la composizione - è possibile dar forma ad un vero e proprio impianto timbrico che trova il limite nelle capacità dell'interprete. L'indicazione mf sull'inciso [DO RE MI FA] che apre la B1 e il conseguente p sulla risposta che segue è una realizzazione dinamica di quanto sopra detto: più che una differenziazione di volume di suono trovo sia preferibile far sì che le due parti dialoghino tra loro alterando di volta in volta il tipo di attacco sulla corda. A tale scopo è importante seguire i valori delle pause ove indicati. Suggerisco, sempre in questa fase, un maggiore rigore ritmico nel registro basso e maggior flessibilità sulla cellula del registro medio a cui è dato il compito di aprire le battute. Tale flessibilità dovrebbe essere sostituita da un andamento più regolare quando il registro grave scompare e l'inciso iniziale assume un ruolo da protagonista (B7 - B8) duplicandosi e trasformandosi nel ponte (B9 - B10) che conduce alla ripresa. La riesposizione dell'elemento iniziale in B11 dovrebbe avvenire in modo più deciso. Ho preferito, qui, abbandonare l'andamento cantabile dell'inciso superiore per dare maggior rigore e continuare a lavorare sulla timbrica. Tale attenzione al tactus ritmico può essere meno accentuata quando viene riproposta in B18 la stessa situazione della B8 e dove, per aumentare la drammaticità, ho preso la libertà di anticipare lievemente il RE al basso rispetto al DO sulla 1a corda. Nella coda finale suggerisco un lieve accelerando e un appena tenuto sull'ultima quartina di semicrome, prima del pp finale. View full article on repertoire -
studio e analisi Preludio en do menor, Agustín Barrios Mangoré
Cristiano Porqueddu ha risposto a Harry nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Harry, di che genere di consigli hai bisogno? Parli della tenuta? -
Ferenc Farkas - Prelude III
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Articoli sul repertorio originale
Ferenc Farkas - Prelude III da "Exercitium Tonale" - 24 Preludes for Guitar Cenni analitici Il brano è diviso in tre sezioni strutturate in maniera simile: una parte iniziale con un continuum di crome che perlustrano cromaticamente o con intervalli mai ampi un delimitato registro dello strumento ed una seconda parte dove al basso evidenziato replicano brevi incisi accordali. La terza sezione è quella dove la parte cromatica viene sviluppata e abbraccia un registro più ampio. La parte accordale è costruita sulla tonica della tonalità di impianto (Re bemolle maggiore) Tecnica e scelte interpretative Se la la costruzione risulta sostanzialmente semplice, non lo è l'esecuzione considerato anche l'andamento indicato (Allegro). Nelle tre sezioni, le parti monodiche (B1-B5; B10-B14; B19-B26) andrebbero pronunciate nel modo più fluido possibile e senza grandi slanci dinamici, salvo quello necessario nelle ultime 6-8 crome in preparazione del f per le parti accordali. La diteggiatura per la MS che consiglio per le prime 5 battute è quella che segue: (C) Edizioni Musicali Bèrben - www.berben.it E' indicato un "mf quasi staccato" nella seconda sezione proprio come nella terza. Ho preferito tenere fluida l'esecuzione delle B10-B14 della seconda sezione e staccare lievemente le prime note della terza (B19). Suggerisco inoltre un lieve tenuto in chiusura e un crescendo. View full article on repertoire -
inediti Rongé d'ombres atemporelles, Carlo Francesco Defranceschi
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Altre discussioni sul repertorio
Carlo Francesco Defranceschi termina la stesura di una nuova composizione per chitarra sola dal titolo "Rongé d'ombres atemporelles - Petite rhapsodie onirique pour guitare". Il lavoro è dedicato al chitarrista italiano Angelo Marchese. A breve notizie sulla pubblicazione. -
inediti A double registre, Carlo Francesco Defranceschi
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Altre discussioni sul repertorio
Carlo Francesco Defranceschi termina la stesura del suo nuovo brano per chitarra "A double registre - Petite rhapsodie mandaine pour guitare". La composizione è dedicata a Ermanno Brignolo e verrà pubblicata a breve. -
Che repertorio nelle finali dei concorsi?
Cristiano Porqueddu ha risposto a Emanuele Addis nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Ed è musica di grandissimo spessore! E' davvero incredibile come esistano pagine come quelle citate e si continuino a tritare le solite lagnandosi dell'assenza di repertorio e, di conseguenza, operando quelle che si chiamano scelte - quando invece sono imposizioni belle e buone - imbarazzanti tra cui trascrizioni per chitarra sola (sic) di musica orchestrale, musica da ascensore e pagine che sembrano scritte da un dilettante nel 1700. E centinaia di opere di pregio accantonate con le solite scuse: il pubblico, il mercato, la comprensione, la difficoltà. Tutti problemi che, ovviamente, appartengono a chi li descrive. Emanuele, ti prendo in parola e ti domando: a che cosa serve fare una scelta simile? O meglio: a che cosa serve vincere un concorso suonando musica imposta da uno standard che non appartiene a chi suona? E quindi: che senso ha definirsi musicisti se la musica è scelta da altri (e non parlo di composizioni obbligatorie, ma quelle a cui ti riferisci, quelle che "si suonano nelle finali dei concorsi")? -
Angelo Gilardino "Ophélie", Cristiano Porqueddu
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Interpretazioni
“Ophélie” da Studi di Virtuosità e di Trascendenza, di Angelo Gilardino. Leggi tutto: https://www.cristianoporqueddu.com/3804-ophelie-millais-gilardino-rimbaud-porqueddu/ -
Compositori 2014
Cristiano Porqueddu ha risposto a Emanuele Addis nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Lo spostamento di messaggi avviene se il messaggio può essere interessante per la creazione di un nuovo thread o se, di per sé, forma una novità. -
Compositori 2014
Cristiano Porqueddu ha risposto a Emanuele Addis nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Off Topic Gianluca, non solo il post è stato cancellato ma ha uno spazio intero (con la cover del CD) nella sezione Registrazioni per Chitarra. Lo ripeto dal 2005, anno di fondazione del Forum: nessun post viene cancellato se non viola il manifesto. Da una decina di giorni abbiamo iniziato una massiccia operazione di riorganizzazione e tag di migliaia di post e entro Giugno passeremo alla nuova piattaforma Invision Power Board denominata Community Suite con potenzialità che vi lasceranno di stucco. E' mia intenzione e di tutti gli admin creare una community che creda nel sistema: che senso avrebbe censurare? Lo fanno altri Forum, qui non accade. Ecco, vedi? Link > http://www.cristianoporqueddu.it/forumchitarraclassica/index.php/topic/10636-passaggio-su-piccoli-ponti-gianluca-vanit%C3%A0/ -
Compositori 2014
Cristiano Porqueddu ha risposto a Emanuele Addis nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Off Topic Ricevuta. Verrà pubblicata nel blog I Colori della Chitarra a breve. Vero, non avevo fatto caso a questo importante dettaglio. Ho interpretato - forse erroneamente - la proposta di Addis come limitata al repertorio per chitarra. Chiediamo a lui lumi... -
Compositori 2014
Cristiano Porqueddu ha risposto a Emanuele Addis nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Esiste un mare di musica da suonare. Ci sto mettendo il naso da una decina d'anni ma ci vorranno vite intere solo per leggere tutto. Proprio qui si parlava dell'ennesimo disco con lo stesso identico concerto per chitarra e orchestra e continuano a uscire CD anche autoprodotti (e che quindi non hanno nessun vincolo o imposizione editoriale) con gli stessi identici pezzi, meno di una cinquantina in tutto. Vogliamo fare settanta? Ottanta? Non fa molta differenza. Sul libro che cita, anche se l'ho solo sfogliato rapidamente, è evidente che la ricerca che riporta è autoreferenziale, una summa dell'ovvio, una celebrazione della muffa e una conferma che ciò che si suona (quella cinquantina di brani di cui sopra) va suonato sempre perché lo suonano le dive e i divi dei video con i filtri da telenovela. Solo in America poteva essere pubblicata una roba del genere. -
Foto di 100 anni fa.. a colori!
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Rigorosamente Off-Topic
Le foto dei primi anni del Novecento, per lo più, sono tutte in bianco e nero, siano esse foto storiche o comuni foto di famiglia. La tecnologia per creare foto a colori, infatti, si è diffusa solo dopo il 1935. Tuttavia ci sono stati diversi sperimentatori che hanno provato a realizzare foto a colori fin dalla fine dell’Ottocento. Tra questi, nel 1910, c’è Sergey Prokudin-Gorsky, queste sono le sue foto della Russia del 1910 e sembrano realizzate ai giorni nostri, invece hanno più di 100 anni! Per realizzare queste immagini Prokudin-Gorsky scattava contemporaneamente tre fotografie in bianco e nero dello stesso soggetto, ma sovrapponendo dei filtri alla lente dell’obiettivo: una con un filtro rosso, una con un filtro verde e una con un filtro blu (RGB, proprio come adesso). Successivamente le tre immagini monocromatiche venivano proiettate riapplicando gli stessi filtri su uno schermo e restituendo così un’immagine finale ricomposta a colori. In pratica delle diapositive ante litteram. Lo Zar Nicola II di Russia fu impressionato dal lavoro di Prokudin-Gorsky e decise di commissionargli una serie di immagini in giro per la Russia. Durante la Rivoluzione d’Ottobre i negativi vennero in parte confiscati e sparirono e in parte furono acquistati dalla U.S. Library of Congress nel 1948 e pubblicati nel 1980. Fonte: DailyBest Leggi l'articolo originale -
Heitor Villa-Lobos "Choros No.1" (Versione del 1928), Antonio Rugolo
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Interpretazioni
Choros n° 1(Tipique) (1928) "Pour Miguel Lobet avec mon admiration et sincere sympathie" -
Heitor Villa-Lobos "Étude Nr.10" (versione 1928), Frèdèric Zigante
Cristiano Porqueddu ha risposto a Alfredo Franco nella discussione Interpretazioni
Interpretazione notevole. Il brano è 70 anni avanti rispetto alla data della composizione. -
Il vecchio diploma mi risulta equiparato a laurea di primo livello, anche se voci di corridoio prevedevano la equiparazione a laurea di secondo livello, o meglio a diploma accademico di secondo livello. Perché questo accada, però, dovrebbe andare a regime il biennio, cosa che ancora non è successa. Una volta che il biennio diventasse ordinamentale credo che il vecchio diploma sarebbe equiparato a quello e quindi, dal punto di vista dei titoli in un pubblico concorso, ad una laurea di secondo livello.