-
Numero contenuti
3658 -
Iscritto
-
Ultima visita
-
Giorni Vinti
148
Tipo di contenuto
Profili
CD della collana CGWC
Forum
Download
Tutti i contenuti di Cristiano Porqueddu
-
studio e analisi 60 Studi di Virtuosità e di Trascendenza, Angelo Gilardino
Cristiano Porqueddu ha risposto a Simosva nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Troverai tutte queste informazioni (e molte altre) su "I Colori della Chitarra" ( http://www.icoloridellachitarra.it ), un nuovo progetto maturato in 4 anni e che ha preso il via da poche settimane. Inizia a metterlo tra i preferiti... -
studio e analisi 60 Studi di Virtuosità e di Trascendenza, Angelo Gilardino
Cristiano Porqueddu ha risposto a Simosva nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Cristiano, se ritieni puoi rispondermi anche tu? Grazie. Non credo sia possibile collocare su una griglia di difficoltà composizioni come queste. Credo invece sia più opportuno partire da una osservazione interna (lettura della musica) e soggettiva (interpretazione). Mentre a livello tecnico-meccanico, ad eccezione delle estensioni orizzontali e verticali, la richiesta fatta all'interprete è modesta ad un livello di tenuta, di profondità del suono su bicordi quasi filiformi e di varietà timbrica la pagina non è per niente facile. Una soluzione che spesso ho sentito adottata per semplificare l'esecuzione (per eseguire in pubblico un brano simile devono avere doti ben al di là di quelle circensi) è quella di muovere il tactus ritmico (a mio parere disgregando l'immagine portante del brano) o preferire un suono monocromatico. Se invece si scava nell'anima candida dei fiori (registri alti) che galleggiano su un fondo scuro (registri bassi), si percepisce la quiete di uno specchio d'acqua quasi immobile e l'inutilità del Tempo nell'osservazione, il lavoro da svolgere è molto più complesso, ma ci arricchirà di più. -
studio e analisi 60 Studi di Virtuosità e di Trascendenza, Angelo Gilardino
Cristiano Porqueddu ha risposto a Simosva nella discussione Altre discussioni sul repertorio
In qualità di moderatore la invito ad evitare di scrivere su questo Forum evitando questo genere di interventi. -
Andrés Segovia. L’uomo, l’artista , Angelo Gilardino
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Pubblicazioni
Titolo: Andrés Segovia. L’uomo, l’artista Autore: Angelo Gilardino Formato: 14,5x21 Pagine: 256 ISBN: 9788863951349 Prezzo: € 19,00 Edizione: Edizioni Curci, Milano 2012 «Esimio Maestro Segovia, Lei ha lasciato questo mondo la mattina del 3 giugno 1987, un quarto di secolo fa. In questo periodo, la Sua memoria non è sbiadita – i chitarristi seguitano l’evocazione del Suo nome, e anche i nuovi mezzi di comunicazione telematica hanno preso possesso dei filmati in cui Lei suona o parla, e li fanno rimbalzare in tutto il pianeta – ma la conoscenza della Sua figura umana, al di là della mitologia e dell’aneddotica, non ha fatto grandi passi in avanti». Angelo Gilardino (dal Prologo in forma di epistola) Inizia così con un “Prologo in forma di epistola”, Andrés Segovia. L’uomo, l’artista, prima biografia in italiano sul più grande chitarrista dei nostri tempi: a scriverla uno dei massimi esponenti del mondo delle sei corde di oggi, Angelo Gilardino, che è stato, tra l’altro, direttore artistico della Fondazione Segovia di Linares dal 1997 al 2005. Ed è fin da queste primissime parole che il lettore si sente come guidato per mano in un affascinante viaggio alla scoperta di un grandissimo musicista e di un personaggio-mito dalla vita e dalla carriera esemplari. E fin da subito risultano chiari ed evidenti e l’itinerario che si seguirà e le modalità del viaggio stesso. L’idea del “Prologo in forma di epistola” è un bellissimo espediente letterario, senza dubbio: ma ciò che più importa è che fa capire la sensibilità e la grandezza di chi scrive. Un approccio alla vita dell’artista dalla parte dell’artista: è come se fosse Segovia stesso a parlare attraverso la scrittura di Gilardino, narratore silenzioso come solo i grandi sanno essere. Una scrittura bellissima, non solo per l’uso sapiente della lingua (non c’è una virgola o un aggettivo di troppo, non una parola che stoni o fuori posto… ) ma anche e soprattutto per la straordinaria capacità narrativa che trascina il lettore come un fiume in piena. Una narrazione avvincente quella di Angelo Gilardino che, stilisticamente, si avvicina a quella di un romanzo supportata, però, dalla profonda conoscenza: conoscenza documentatissima, frutto di lunghe e accurate ricerche. Al centro c’è lui, Andrès Segovia, con la sua straordinaria vita; la vita dell’artista, da Linares la cittadina andalusa che gli diede i natali alla fama conquistata nelle più prestigiose sale da concerto di tutto il mondo; e, allo stesso tempo, la vicenda dell’uomo - tre mogli, quattro figli, la guerra civile spagnola, la fuga a Montevideo, il saccheggio della sua casa di Barcelona, il secondo conflitto mondiale, gli anni di New York e gli incontri con tanti protagonisti della grande musica, fino al sereno declino nella patria ritrovata. Una storia dove, intorno all’artista, grande protagonista del Novecento, ruotano i liutai che hanno costruito strumenti diventati leggendari, i compositori che hanno rinnovato il repertorio della chitarra, le incisioni discografiche, le edizioni musicali, il rispettoso atteggiamento della comunità musicale. La biografia, avvincente e documentata, di un uomo il cui destino era diventare il più grande chitarrista dei nostri tempi. Una biografia che nasce non solo dall’amore e dalla stima per il grande artista ma anche da due esigenze profondamente sentite da Angelo Gilardino. Da un lato, la volontà di porre fine a tutta una serie di aneddoti, dati e chiacchiere senza fondamento che circolavano su Segovia; inoltre, le biografie già esistenti sul chitarrista e la sua stessa, parziale autobiografia, abbondano di notizie, ma mancano di un profilo e di una linea interpretativa dell’artista e del personaggio, e non rispondono a una domanda fondamentale: “Chi era Segovia?”. Dall’altro lato, la necessità di Gilardino di rispondere “a quel bisogno di sapere e di comprendere che avverto nelle inquietudini dei giovani chitarristi che – appena usciti dalle aule del conservatorio o tuttora impegnati nella loro formazione di studenti – si interrogano ogni giorno sul senso del loro fare musica con la chitarra: io credo che la Sua lezione, letta senza l’inganno delle passioni e depurata di ogni falsità, possa essere loro maestra”. Angelo Gilardino si rivolge ai chitarristi, naturalmente: ma, dopo aver letto questa bellissima biografia non ho dubbi nell’affermare che la lezione di Segovia può essere maestra non solo a loro, e ai musicisti in generale, ma anche ai semplici appassionati e a chiunque abbia la sensibilità e la volontà di imparare dall’esempio di uno straordinario artista e uomo. -Adriana Benignetti Maggiori informazioni: http://www.suonare.it/SUONARESHOP/Segovia.html Leggi la scheda di questo/a pubblicazione- 7 risposte
-
- edizioni curci
- angelo gilardino
-
(and 1 più)
Taggato come:
-
Rassegna stampa su Andrés Segovia - Archivio
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Il forum guitarra.artepulsado sta procedendo a passi da gigante nella creazione di una ampia e ricchissima sezione dedicata alla rassegna stampa su Andrés Segovia. Un archivio storico organizzato per compositori e per luoghi. Il link | http://guitarra.artepulsado.com/foros/showthread.php?9939-Andr%E9s-Segovia-en-la-prensa-diaria -
Sono un nuovo arrivato? Ma no...
una discussione ha risposto a Cristiano Porqueddu in Inizia da qui e presentati alla community
Ciao King, benritrovato. Ri-prepara di nuovo le valigie. In autunno è previsto il porting completo del Forum su una nuova piattaforma. Trovi le informazioni qui > http://www.cristianoporqueddu.it/forumchitarraclassica/viewtopic.php?t=8609 -
Ninna nanna d'Agosto
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Il regista Manuele Cecconello pubblica un video dedicato alla figura del pittore vercellese Gastone Cecconello con musica di Angelo Gilardino intrpretata dal chitarrista italiano Alberto Mesirca. Link | http://angelogilardino.com/2012/08/21/ninna-nanna-dagosto-regia-di-manuele-cecconello/ -
Barrios Competition Laureate Series Vol.1, Elise Neumann
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Novità discografiche
Barrios Competition Laureate Series - Elise Neumann In veste di direttore artistico del Agustin Barrios International Guitar Competition annuncio con grande entusiasmo che dal mese di Luglio 2012 la major discografica olandese Brilliant Classics inizierà la distribuzione del primo volume della nuova collana "Barrios Competition Laureate Series" dedicata alla musica originale per chitarra del Novecento e Contemporanea. Nel dettaglio, la tracklist di questo primo volume: ------------------------------------------------------------------- Agustin Barrios (1885-1944): 01. Pais de abanico 02. Medallon Antiguo 03. Habanera 04. Valp Op.8 n.4 05. Gavota al estilo antiguo 06. Vals Tropical Mario Castelnuovo-Tedesco (1895 - 1968): 07. El sueño de la razón produce monstruos Vicente Asencio (1908 - 1979) "Collectici Intim" 08. I - La Serenor 09. II - La joia 10. III - La calma 11. IV - La gaubança 12. V - La frisança Manuel Maria Ponce (1882 - 1948) "Sonata Romantica" 13. I - Allegro non troppo, semplice 14. II - Andante 15. III - Moment musical 16. IV - Allegro non troppo e serioso ------------------------------------------------------------------- L'intero lavoro di registrazione ed editing è stato affidato al Me.To. Recording Studio di @Ermanno Brignolo che ha svolto un lavoro impeccabile sotto tutti i punti di vista. Me.To. Recording Studio | http://goo.gl/HDxfC Maggiori informazioni: http://www.barrioscompetition.com Leggi la scheda di questo/a novità discografica-
- brilliant classics
- laureate series
- (and 3 più)
-
Chi suona uno strumento classico suona musica classica?
Cristiano Porqueddu ha risposto a MicheleDeiana nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Anch'io sono sorpreso di tanto interesse: è strano come una persona che abbia definito questo forum come - non ricordo le parole esatte, non vogliatemene - una perdita di tempo che si chiude a riccio su se stessa abbia nel suo staff chi si scalda tanto per il tipo di attenzioni che vengono concesse al suo operato, Ricordo bene Ermanno e puoi star certo che lo ricorda bene tutto lo staff che lavora dietro il Forum. Ma l'off-topic non si nega nemmeno ai lettori di Moccia o (Dio ce ne guardi) Fabio Volo. -
Chi suona uno strumento classico suona musica classica?
Cristiano Porqueddu ha risposto a MicheleDeiana nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Bene! Adesso cari lettori del forum sapete tutti come si fa: una bella minaccia di querela e si fa cadere qualunque discussione. Complimenti anche ai gestori del forum: levate di scudi quando c'è una parola in maiuscolo di troppo, ma non fate un piega per le minacce di querela funzionali a stoppare lo sviluppo di un argomento. Frédéric, non è la minaccia di querela che mi da fastidio (anzi non me ne importa proprio niente!). Ma è la testardagine e la chiusura mentale della gente. Non riesco a discutere in questi termini, la discussione dev'essere condivisione, non affermazione delle proprie idee! Mi permetta, Michele, ma la chiusura mentale parlando di musica per chitarra non è tutto sommato un fatto talmente grave da indurre ad un abbandono della discussione, anzi! Se fossi in lei e avessi altro da aggiungere le farei senza indugio. Chi legge sono oltre 15mila utenti ogni mese ed i potenziali interlocutori sono centinaia. Luoghi virtuali come questo sono ideali non per abbattere questi atteggiamenti ma, peggio, identificarli. Il resto è frutto di una autogestione che da sola fa tutto, senza interventi esterni. -
Chi suona uno strumento classico suona musica classica?
Cristiano Porqueddu ha risposto a MicheleDeiana nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Maestro, ma quale minaccia e minaccia?!? Se uno vuole dire che certe musiche sono un ammasso di vomitevole spazzatura, può dirlo tranquillamente e chi può denunciarlo??? ora non si può neanche più avere un'opinione personale??? ma stiamo veramente scherzando? Siamo veramente all'assurdo. Credo che Zigante si riferisse ai post riguardo la graduatoria di Padova. -
Chi suona uno strumento classico suona musica classica?
Cristiano Porqueddu ha risposto a MicheleDeiana nella discussione Rigorosamente Off-Topic
La discussione (?) non è affatto caduta, anzi vedo che si continua ad intervenire liberamente. Non ci è sembrato nemmeno il caso di intervenire: tutto è scritto molto chiaramente in questa discussione, Frédéric. Non c'è bisogno di aggiunte. -
Chi suona uno strumento classico suona musica classica?
Cristiano Porqueddu ha risposto a MicheleDeiana nella discussione Rigorosamente Off-Topic
[sarcasm mode ON] Come osi, tu, Massimiliano, sostenere che tico-tico è inferiore alla Sonata para Guitarra di Antonio José? Non sai che a me il tico-tico ricorda le vacanze estive del 1991? Come osi, tu che componi musica dopo aver perso anni di studio sostenere che La Lambada non è paragonabile agli Studi di Liszt? Sei veramente un arrogante: non sai che La Lambada ha fatto ballare centinaia di migliaia di vacanzieri mentre gli studi di Liszt no? Per non parlare della tua assurda ostinazione a non comprendere che gli ultimi successi degli AfterHours non sono inferiori al Rito della Primavera di quell'incomprensibile scrittura per tanti strumenti di quel russo, com'è che si chiama, Igor' Fëdorovič Stravinskij. Insomma, lo vuoi capire o no che sono sempre note? [/sarcasm mode OFF] -
British Guitar Music, Alberto Mesirca
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Novità discografiche
British Guitar Music, nuovo CD di Alberto Mesirca Data di pubblicazione: 15 Agosto 2012 Etichetta: Paladino Music Artisti: Alberto Mesirca, Martin Rummel Musiche di: John Dowland, Benjamin Britten, Sir Lennox Berkeley, Robert Fripp, Graham Whettam, Sir Peter Maxwell Davies Music in England has always had a specific and definite character, from its very early period. Award-winning guitarist Alberto Mesirca has compiled some of Britain’s finest music to a spectacular album of known and new repertoire. Dowland and Britten are both milestones for any guitarist. Alongside Sir Lennox Berkeley’s relatively newly discovered “Four Pieces” and a transcription of Sir Peter Maxwell Davies’ “Farewell to Stromness”, this disc also contains two world premiere recordings of works by Graham Whettam (1927–2007). Tracklist: John Dowland Preludium Benjamin Britten Nocturnal after John Dowland op 70 Sir Lennox Berkeley Four Pieces for guitar Moderato ma con brio Andante, con moto Lento (Mouvement de Sarabande) Allegro, energico Robert Fripp from "Fracture" Moto perpetuo Graham Whettam Serenade for cello and guitar WW 45/5 Guitar Partita WW 57 . Preludio . Scherzo spiritoso . Canto del Bardo . Finale fuocoso Sir Peter Maxwell Davies (arr. T. Walker) "Farewell to Stromness" Maggiori informazioni: https://www.paladino.at/cds/pmr-0027 Leggi la scheda di questo/a novità discografica-
- benjamin britten
- sir lennox berkeley
- (and 5 più)
-
Aljibe de Madera - Homenaje a Andrés Segovia, Javier Riba
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Novità discografiche
Ricevo dall'amico e collega Javier Riba il nuovo CD "Aljibe de Madera - Homenaje a Andrés Segovia". Distribuito dall'etichetta discografica Tritò SL (Luglio 2012), è un omaggio al Maestro spagnolo non nella celebrazione della sua gloria ma in una rivisitazione di "[...]alcune delle pagine più famose del suo repertorio – ma ha invece voluto visitare i luoghi musicali della sua giovinezza, con l'intento di ravvivare, nelle penombre della storia, le fiammelle e le scintille che alimentarono la vocazione di colui che sarebbe diventato l'emblema vivente dell'arte della chitarra nel Novecento.[...]" (Angelo Gilardino, dalle note di copertina). Tracklist: Francisco Tàrrega 1-7. Preludios 1 al 7 Claude Debussy 8. Deuxième Arabesque Jaume Pafissa 9. Cançó del mar Manuel de Falla 10. Homenaje a Debussy 11. Romance del pescador de El Amor Brujo 12. Canción del fuego Fatuo, del Amor Brujo Ernesto Halffter 13-15 Peacock-Pie (tres piezas infantiles) José María Franco 16. Romanza Vicente Arregui 17. Canción lejana Gaspar Casasdó 18. Catalanesca Adolfo Salazar 19. Romancillo Pedro Sanjuán 20. Una leyenda Isaac Albéniz 21. Córdoba Informazioni sull'interprete: http://es.wikipedia.org/wiki/Javier_Riba Maggiori informazioni: https://www.amazon.com/Aljibe-Madera-Homenaje-Andr%C3%A9s-Segovia/dp/B00C8YQNSO Leggi la scheda di questo/a novità discografica -
I 12 Preludi di Boris Asaf'ev
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Articoli sul repertorio originale
Nel mese di settembre del 1939 il musicista russo Boris Vladimirovič Asaf’ev (1884 – 1949) – figura dominante in patria, più nell'area estetico-filosofica e teorica della musica che in campo compositivo, dove era peraltro attivissimo – fu preso da una sorta di febbre chitarristica che lo spinse, nel giro di una sola – si suppone febbrile – giornata a scrivere (e sarebbe poco dire: di getto) la raccolta dei 12 Preludi. L'aspetto strano della vicenda sta nel fatto che Asaf'ev, che nel 1926 aveva autorevolmente sancito con una lusinghiera recensione il successo della prima tournée russa di Andrés Segovia, si decise a rispondere all'appello lanciato dal grande chitarrista solo tredici anni dopo, quando ormai i contatti diretti tra i due si erano perduti. Il musicologo israelo-americano Matanya Ophee, che ha recuperato l'opera chitarristica di Asaf'ev nel 1992, ritiene che il compositore abbia beneficiato, nella tarda estate del 1939, della vicinanza del chitarrista Vasilii Yashnev, che era stato suo compagno di studi alla scuola di Liadov e di Rimsky-Korsakov. I due erano vicini di dacia, e può darsi che Yashnev abbia rinfocolato in Asaf'ev la passione chitarristica: infatti, dopo i Preludi, in soli tre giorni il compositore terminò anche il suo Concerto per chitarra e orchestra. Nella raccolta di Asaf'ev si avverte l'unità di un pensiero musicale compatto, e anzi si potrebbe dire che i 12 Preludi del maestro russo sono, in realtà, un solo brano, un'ampia narrazione musicale suddivisa in dodici episodi la cui interrelazione giunge al punto di prescrivere, al culmine del dodicesimo preludio, prima di imboccarne la coda, una ripetizione a partire dal Preludio n. 10. Il carattere della musica di Asaf'ev è marcatamente russo, anche se non si riesce a percepire, nel suo stile, alcuna affinità con quello di uno dei suoi più stretti amici: Sergej Prokof'ev. Asaf'ev sembra più rivolto al passato e meno tentato dal demone modernista: forse, si sentiva osservato dal compagno Ioseb Besarionis dze Jughashvili... § ENGLISH VERSION In September 1939 the Russian musician Boris Asaf’ ev – a prolific composer renowned in his country more for his work in the field of the aesthetics, philosophy and theory of music – experienced a sudden burst of passion for the guitar which drove him to compose his collection of 12 Preludes, supposedly in a great hurry (and, you could say, on the spur of the moment) within a single day. What is curious is that Asaf’ev had written a laudatory, authoritative review in 1926, effectively sealing the success Andrés Segovia’s first “tournée” in Russia, but did not take up the lead of the great guitarist until thirteen years later, after they had fallen out of touch. The American-Israeli musicologist Matanya Ophee, who recovered Asaf'ev’s guitar music in 1992, believed the composer may have benefitted, in the late summer of 1939, from the neighbourhood presence of the guitarist Vasilii Yashnev, with whom he had studied at the school of Liadov and Rimsky-Korsakov. By living nearby, it is possible Yashnev rekindled Asaf'ev's passion for the guitar: in fact, after the Preludes, the composer completed his Rimsky-Korsakov Concerto for guitar and orchestra in three days. The unity of a compact musical idea is even more noticeable in Asaf’ev’s collection than in Ponce's 24 Preludios. It could be argued that the 12 Preludes by the Russian master are effectively a single piece, an extended musical narrative divided into twelve episodes which interrelate to the point that, at the end of the twelfth prelude, you are required to repeat the final three, from Prelude no. 10, before playing the coda. Asaf’ev’s music is markedly Russian in character, even though his style in no way resembles that of one of his closest friends: Sergej Prokof'ev.Asaf’ev appears to look more to the past and is less tempted by the demon of modernism: he may have felt the eyes of his companion Ioseb Besarionis dze Jughshvili bearing down upon him… § I 12 preludi di Asaf'ev; Prelude I Prelude II Prelude III Prelude IV Prelude V Prelude VI Prelude VII Prelude VIII Prelude IX Prelude X Prelude XI Prelude XII View full article on repertoire -
biografia Angelo Gilardino (1941)
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Articoli sul repertorio originale
Nato a Vercelli nel 1941, ha studiato nelle scuole musicali della sua città (chitarra, violoncello, composizione). La sua carriera concertistica, svoltasi dal 1958 al 1981, ha fortemente influito sull’evoluzione della chitarra quale strumento protagonista nella musica del Novecento: centinaia sono le nuove composizioni dedicategli da autori di tutto il mondo, da lui presentate in prima esecuzione. Dal 1967, le Edizioni Musicali Bèrben gli hanno affidato la direzione di quella che è poi divenuta la più importante collezione di musica per chitarra del Novecento, e che porta il suo nome. Dal 1981, ha preferito ritirarsi dai concerti per dedicarsi alla composizione, all’insegnamento e alla ricerca musicologica. Come compositore, ha pubblicato, dal 1982, la raccolta dei sessanta Studi di virtuosità e di trascendenza, definiti da John W. Duarte “pietre miliari del nuovo repertorio della chitarra”, Sonate, Variazioni , quattro Concerti multichitarristici, dieci Concerti con orchestra e numerose composizioni di musica da camera con chitarra concertante. Le sue opere sono eseguite frequentemente nelle sale da concerto di tutto il mondo, incise in dischi e programmate nei concorsi. Come didatta, ha insegnato dal 1965 al 1981 al Liceo Musicale “G.B. Viotti”di Vercelli e, dal 1981 al 2004, al Conservatorio “Antonio Vivaldi” di Alessandria. Dal 1984 al 2003 ha tenuto i corsi superiori di perfezionamento dell’Accademia Superiore Internazionale di Musica “Lorenzo Perosi” di Biella. Dal 2005, tiene un corso annuale di perfezionamento alla Scuola Musicale “F.A. Vallotti” di Vercelli. Ha tenuto circa 200 corsi, seminari e masterclasses in vari paesi europei, invitato da università, accademie, conservatori, società musicali, festivals. Per l’attività didattica da lui svolta nei programmi del Festival Internazionale della Chitarra, la città di Lagonegro gli ha conferito nel 1989 la cittadinanza onoraria. Nel 1993, l’ Università di Granada lo ha chiamato a tenere un corso in occasione delle celebrazioni del centenario segoviano. Come musicologo, ha ritrovato i manoscritti originali di lavori fondamentali del Novecento, quali le Variazioni per chitarra di Ottorino Respighi e la Sonata para guitarra di Antonio José. e ha recuperato un vasto corpus di composizioni scritte per Andrés Segovia da autori spagnoli, francesi e britannici negli anni Venti e Trenta, opere mai eseguite, che si riteneva fossero andate perdute per sempre. Ha curato la pubblicazione di tali opere nella collana The Andrés Segovia Archive, in trenta volumi, delle Edizioni Musicali Bèrben. Ha ricostruito il Concerto per chitarra e orchestra del compositore russo Boris Asafiev, pubblicato dalle Editions Orphée e ha realizzato l’orchestrazione dell’Hommage à Manuel de Falla del compositore polacco-francese Alexandre Tansman, lasciato incompiuto dall’autore. Tali recuperi e le conseguenti pubblicazioni hanno dato nuova sostanza al repertori storico della chitarra nel secolo XX. Ha inoltre realizzato versioni per chitarra e orchestra di brani storici del repertorio per chitarra sola. Dal giugno del 1997 alla fine del 2005 ha ricoperto l’incarico di direttore artistico della Fondazione “Andrés Segovia” di Linares (Spagna). Nel 1998, gli è stato conferito il premio “Marengo Musica” del Conservatorio di Alessandria. Il Convegno Nazionale di Chitarra gli ha conferito per tre volte (1997, 1998, 2000) il premio “Chitarra d’oro” rispettivamente per la composizione, la didattica e la ricerca musicologica. Nel 2009, la Guitar Foundation of America gli ha conferito l’ “Artistic Achievement Award – Hall of Fame”. Nel 2011, il Festival di Córdoba (Spagna) gli ha intitolato le sue “Jornadas de Estudio”, dedicandogli concerti e conferenze. Ha messo a punto i princìpi della scuola chitarristica di cui è fondatore in due volumi sulla tecnica dello strumento. Ha pubblicato inoltre La grammatica della chitarra, un manuale destinato ai compositori che non conoscono lo strumento. Si è dedicato anche agli studi storici, pubblicando un Manuale di storia della chitarra, un volume intitolato La chitarra e un considerevole numero di saggi e articoli. Non si contano le affermazioni dei suoi allievi in campo internazionale e le sue partecipazioni alle giurie dei più importanti concorsi. View full article on repertoire -
Boris Asaf'ev - Prelude V
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Articoli sul repertorio originale
Boris Asaf'ev - Prelude V da "12 Preludes for Guitar" Cenni analitici Il brano, scritto nella tonalità di Fa Maggiore, è costruito intorno ad un rigoroso inciso ritmico che si contrappone a degli accenni melodici su un registro medio alto sempre pronunciato in crome. La prima sezione (B1 - B14) espone tutti gli elementi che l'autore nella seconda sezione (B15 - B34) sviluppa, anche se non in modo ampio; questi elementi sono l'inciso iniziale (B1), la cellula melodica anacrusica, la colorazione cromatica e l'uso - ritmico - della terzina. La terza sezione , con una breve ripresa e la materializzazione della melodia anche sulla nota in levare che da armonico viene ripresentata con il rinforzo dell'ottava, si chiude con una coda (B41 - B43) e la conferma della tonalità. Tecnica e scelte interpretative Il contrapporsi dell'elemento ritmico (B1-B2) alla linea, poco più libera ed in crome della melodia (B3-B4) rende semplice il rilievo dei due elementi che, esposti su registri diversi, non hanno necessità di grandi interventi di timbrica o dinamica. Gli armonici di B3 e B5 sono originali: seppur il loro utilizzo non faciliti la prima esposizione della melodia, ho ritenuto opportuno mantenerne l'esecuzione che lo stesso autore in B37 e B39 sostituisce con delle ottave. L''uso che l'autore fa dei cromatismi (B8, B23, B24, B28 ecc) in veste accordale o monodica ha sempre una funzione di collante tra due contesti; alla luce di questo ho preferito non appesantirne mai l'esecuzione e nel caso di triadi ottenute sui mezzo-capotasto (B8) ho evitato l'uso del portamento del dito 1 della mano sinistra intervenendo con capotasti premuti con il dito 3 e/o 4. La chiusura della prima sezione (B13-B14) è l'introduzione del nuovo elemento (terzine) con l'uso del cromatismo sul tempo forte della battuta, anche in questo caso utilizzato per condurre alla ripresa della cellula ritmica iniziale. La seconda sezione si apre nello stesso modo della prima ma presenta uno sviluppo orientato alla tonalità di la minore (sulla chitarra timbricamente più sonora di quella di impianto) di tutti gli elementi presentati nella prima sezione. Le triadi sono usate come rinforzo alla melodia (B17 - B19) ed con duplice ruolo di melodia e supporto armonico nelle B23-24; la melodia, prima stretta in una singola battuta, trova un piccolo spazio per la pronuncia poco più espressiva (B22-B24) e la parte che chiude la seconda sezione (B27-B34) ha come personaggio principale l'elemento della terzina in semicrome, usato quasi come evocazione di un timpano. Il manoscritto originale riporta la dicitura "Da capo al [segno]" alla fine della B36. Il revisore non riporta questa dicitura perché nel manoscritto non è indicato alcun [Segno] di riferimento. E' molto probabile, tuttavia che per mantenere una struttura a rondò tale segno si trovasse alla fine della misura 14. In ogni modo, ho preferito non ripetere alcune sezione. L'ultima sezione (B35-B44) che riprende le due cellule iniziali rinforzando la seconda, quella melodica, con delle ottave, potrebbe essere eseguita con un suono più chiaro per evocare un effetto di lontananza di concetti già esposti. View full article on repertoire -
biografia Ferenc Farkas (1905 - 2000)
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Articoli sul repertorio originale
Nacque il 15 dicembre 1905 a Nagykanizsa (Ungheria), morí il 10 ottobre 2000 a Budapest. Ferenc Farkas studiò la composizione all'Accademia di Musica di Budapest con Leò Weiner ed Albert Siklòs, poi con Ottorino Respighi all'Accademia di Musica Sta Cecilia di Roma (1929-1931). Dal 1932 al 1936 soggiorna a Vienna ed a Copenhagen dove scrive numerose musiche di film per il regista Pàl Fejös. Di ritorno in Ungheria assume diverse funzioni musicali a Budapest, Kolozsvàr e Székesfehérvàr ed insegna la composizione all'Accademia Franz Liszt di Budapest dal 1949 al 1975, anno del suo ritiro. Fra i suoi numerosi discepoli ebbe György Ligeti, György Kurtag, Emil Petrovics, Zsolt Durkò, Sàndor Szokolay, Attila Bozay, Zoltàn Jeney. L'opera di Ferenc Farkas é immensa (più di 700 titoli) e fu realizzata attingendo dalle fonti sia dalla musica popolare ungherese che dalla tradizione musicale italiana come della dodecafonia. Essa ricopre tutti i generi della musica : opera, commedie musicali, balletti, musica per scena, opere per orchestra, concerti, musica da camera, messe e cantate, cori e Lieder. Un' invenzione melodica, un gusto del ritmo, vivo e spontaneo, una maestria per scrivere in tutti gli stili e per tutti gli strumenti, una cultura cosmopolita, un desiderio costante per conciliare tradizione e modernità sono i componenti del microcosmo molto personale di Ferenc Farkas. La sua opera arricchì la musica ungherese di una nuova prospettiva. Fra le numerose distinzioni: Premio Kossuth (1950, 1991) Premio Gottfried von Herder (1979) Cavaliere dell'Ordine della Repubblica Italiana (1984) Per chitarra compone le Six pièces breves, una Sonata, la serie di 24 Preludi “Exercitium Tonale” e Tiento. Sito internet ufficiale | http://www.ferencfarkas.org/ View full article on repertoire -
Boris Asaf'ev - Prelude IV
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Articoli sul repertorio originale
Boris Asaf'ev - Prelude IV da "12 Preludes for Guitar" Cenni analitici Costruito su otto episodi con uguale struttura metrica, il Preludio IV ha carattere di virtuosismo sia strettamente tecnico che idiomatico. Nei primi due episodi (B1-B9 e B10-B18) viene introdotto il modello tematico e, lo stesso, osservato da diverse angolazioni senza che vengano effettuati interventi di rilievo. Uno sviluppo motivico viene introdotto nei tre successivi episodi (B19-B26; B27-B32; B33-B38) in differenti tonalità. L'accostamento arriva con un salto V-I sempre costruito cromaticamente (B30-B32 e B37-B38). La ripresa del modello tematico iniziale (B39-B44) è rapida e porta senza indugio ad un nuovo episodio con un registro più acuto che non ha sviluppo e cede subito il passo dopo un ponte di 4 battute (B49-B52) che riportano al registro basso dello strumento (B53) per poi chiudere con uno slancio finale e accordo in tonalità di impianto. Tecnica e scelte interpretative L'indicazione di tempo Allegro originale spazza via i dubbi sul moto continuo che dovrebbe scaturire dall'esecuzione. E' anche palese quali siano le note debbano essere messe in rilievo ma credo che, da questo punto di vista, l'intervento dell'interprete sia affatto difficoltoso: la scrittura e il modello utilizzato risaltano naturalmente le note più importanti. Per evitare salti che avrebbero potuto alterare la fluidità della pronuncia proprio all'inizio del brano, eseguo le note DO SOL MIb della B2 con un mezzo capotasto con il dito 4 della MS mentre nella B4 ho preferito eseguire tutte le note con la sola mano sinistra con un glissato tra il RE# e il MI : [1-1 2 4 2 1]. Nella B9, per ottenere un effettuo impetuoso (consiglio di evitare i rallentando in questo frangente) ho scelto questa soluzione: (C) 1994 Editions Orphèe L'intervento della MD è tutto [p] dal MI della 6a al RE della 4a con legatura su MI e poi [i,m,a] sulle prime tre corde. Nel passaggio tra la B26 e la B27 ho preferito abbandonare la prima posizione per un maggior controllo delle vibrazioni e ho optato per questa soluzione: (C) 1994 Editions Orphèe In tutto il brano ho comunque tentato di mantenere un'esecuzione che più che la tecnica delle scale rievocasse quella dell'arpeggio e quindi una maggiore attenzione alle scelte di diteggiatura per la MD e la sostituzione di alcune legature (tutte editoriali) della mano sinistra. Esempio di questa impronta è la soluzione adoperata per la parte finale del brano: (C) 1994 Editions Orphèe View full article on repertoire -
Cristiano Porqueddu - Paysage de Chassy di Angelo Gilardino
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Interpretazioni
Il lavoro di registrazione integrale di tutta la musica per chitarra sola del compositore vercellese contemporaneo Angelo Gilardino è iniziato da alcune settimane e anche se sono all’inizio di un lungo percorso di approfondimento che dovrebbe prendere forma nell’inverno del 2014, dell’obiettivo finale non intravedo ombre ma un’immagine reale qui davanti, sopra la scrivania coperta da spartiti di musica e libri da leggere, appunti, bozze. Questa è una delle tracce già registrate, uno dei nuovissimi Preludi che Gilardino ha scritto alcune settimane fa e che le Edizioni Curci pubblicheranno nei prossimi mesi. Si tratta del secondo preludio “Paysage de Chassy (Balthus)”, un vero e proprio omaggio all’atmosfera di quiete e osservazione di questa che il pittore francese Balthasar Kłossowski de Rola (1908 - 2001) (in arte Balthus) ha saputo magistralmente riportare in uno dei suoi dipinti più importanti, Paysage de Chassy.c -
Boris Asaf'ev - Prelude III
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Articoli sul repertorio originale
Boris Asaf'ev - Prelude III da "12 Preludes for Guitar" Cenni analitici Il tema principale nella tonalità di impianto di la maggiore ha due momenti espositivi. Il primo va dalla B1 alla B7, il secondo dalla B8 alla B10. In entrambi i momenti viene fatto uso dell'inciso iniziale - che come nel Prelude II fa uso di elementi melodici e di accompagnamento non graficamente separati - senza modifiche ma la seconda parte rafforza l'uso di un abbellimento (quartina di biscrome ripetuta) ed estende la melodie principale ad un registro più acuto. La sezione centrale del brano (B11-B19) si divide in due parti rinnovate da una nuova figurazione ritmica (B11 e B15) basata su terzine di semicrome che contrastano l'andamento iniziale. L'escursione continua tra registro medio e acuto è mantenuta in scala più ampia rispetto all'inciso iniziale ma è comunque evidente. La ripresa non dà spazio a sviluppi ma conferma l'elemento tematico (con il supporto di intervalli di terza che rendono la visione tonale del brano ancor più chiara), prosegue con una coda dove la melodia, che galleggia su accordi di tre note, da un registro medio-acuto (B24) si porta ad un registro medio-basso (B29), e chiude con una piccola scala di semicrome che riporta al registro acuto e precede l'accordo staccato finale. Tecnica e scelte interpretative Anche se non indicate, prima di effettuare ogni scelta interpretativa ritengo necessaria l'aggiunta di indicazioni di agogica e di alcuni respiri (quando non sono corone) per una migliore definizione delle singole frasi. Un esempio di applicazione di questo procedimento, nella B6, a chiusura della prima esposizione del tema, così come nella B10, che chiude la seconda parte della prima sezione del brano. Stessa soluzione andrebbe applicata nella B14 e B19. Nella prima sezione suggerisco un suono chiaro sulle parti strette e, per tutto il brano, volumi di suono non superiori al mf. La modulazione ex-abrupto dalla B10 alla B11 rende facile l'individuazione di un timbro leggermente più scuro - anche a seguito della modifica del registro - e un maggior rigore metrico nella pronuncia del nuovo inciso ritmico composto da terzine congiunte il cui flusso è interrotto dalla croma e dalle due semicrome. Dalla B11 alla B13 sarebbe meglio non alterare il tactus ritmico, operazione più consona nella B14 dove il canto (registro acuto) viene lasciato solo. La seconda parte di questa sezione centrale, dato lo sviluppo del concetto espresso nelle B11-B12, apre ampi spazi a scelte interpretative con sostituzioni timbriche, inversioni dinamiche ecc. L'unico punto fermo dovrebbe essere l'aggiunta di un lieve rallentando in B19 per consentire una ripresa del primo tema. Nella coda finale ho preferito staccare il fondo accordale della melodia (V-I) in prima corda che invece viene lasciata vibrare. Si tratta di una sezione che non dovrebbe necessitare di grandi interventi a livello ritmico cosa invece che potrebbe funzionare nella chiusura con la tre quartine di semicrome, pronunciate con un leggero accelerando. View full article on repertoire -
Boris Asaf'ev - Prelude II
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Articoli sul repertorio originale
Boris Asaf'ev - Prelude II da "12 Preludes for Guitar" Cenni analitici L'autore mescola sapientemente l'elemento di sottofondo e di canto in un'unica cellula composta da due quartine di semicrome. E' infatti pressoché impossibile non percepire il rilievo melodico delle tre note (le ultime due della prima quartina di semicrome e la prima della seconda) anche se questo, graficamente, non risulta. La prima parte (le prime 8 battute), con carattere espositivo, hanno proprio la funzione di evidenziare questo disegno per chiudersi, quasi subito (B7-B8) con un breve ma fantasioso agglomerato sul registro medio-basso dello strumento. La ripresa (B9), conferma l'elemento iniziale e si differenzia con uno sviluppo cromatico (B13-B15) che appare come un'improvvisazione all'interno della breve pagina per poi richiudere (B16) con una breve escursione diatonica che riporta al re maggiore iniziale. La coda non è altro che la doppia ripetizione del primo inciso e una chiusa sul registro alto. Tecnica e scelte interpretative La fusione dell'elemento secondario con l'elemento principale a livello di scrittura era presente anche nel Preludio I ma qui l'autore, considerata la vicinanza dei registri, pare quasi divertirsi a mascherare continuamente la melodia principale con il sottofondo. E' anche per questo motivo che nella scelta di un tactus ritmico da adottare ho preferito un allegretto ad un più apparentemente congruo andantino. Grazie ad un movimento più rapido è infatti più semplice rilevare nelle singole immagini due veri e propri lati, uno solare, l'altro un poco più scuro ed evitare di cadere in pronunce stucchevoli causate anche alla triplice ripetizione (in 20 battute) dello stesso elemento tematico. Il breve divertimento cromatico (B13-B15) esula dal contesto tonale ed è inserito repentinamente rispettando l'andamento oscillatorio (registro medio-basso / registro medio-acuto) per poi stabilizzandosi su un breve inciso cromatico tra la prima e la seconda corda, in prima posizione. E' un buon momento per deformare l'andamento ritmico a piacere, preferibilmente rallentando considerata la forma metrica della B15. Nella ripresa, dopo la B16, sarebbe preferibile non riprendere la dimensione sonora iniziale ma usare l'inciso tematico ripetuto per terminare su un mp, intento evidenziato anche dall'uso del registro nella B19 e dall'armonico. View full article on repertoire -
Sigla di spot anti-pirateria... piratata!
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Rigorosamente Off-Topic
L'abbiamo visto tutti quel filmato, prima di qualche film: "Non ruberesti mai un'auto, non ruberesti mai una borsa...", uno spot in cui si mette sullo stesso piano il download illegale e il furto di beni materiali. È notizia di questi giorni, riportata da Paolo Attivissimo, che la musica di quello spot è piratata. L'ha stabilito il tribunale di Amsterdam, dando ragione a Melchior Rietveldt, musicista olandese che nel 2006 aveva composto la musica in occasione di un festival cinematografico e che, tempo dopo, aveva scoperto che quella stessa composizione era stata usata nello spot in questione. Ovviamente senza autorizzazione e senza versamenti di diritto d'autore. Adesso arriva la sentenza: Rietveldt ha ragione e dovrà ricevere quanto dovuto. Sono proprio una manica di imbecilli. Paragonano chi scarica una traccia mp3 da internet (o un film) a chi ruba un'auto ma non si rendono conto nemmeno di quello che fanno. Dai, c'è più da ridere che da piangere. -
Laura Husbands plays Gilbert Biberian's Prelude no. 8
Cristiano Porqueddu ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Interpretazioni
Il volume dei preludi è stato pubblicato nel 1999 dalle Orphée Editions. http://www.editionsorphee.com/solos/biberi-ii.html Io ci sto lavorando da qualche mese e ne consiglio la lettura. La musica per chitarra del compositore è invece disponibile qui: http://www.gilbertbiberian.com/Solo%20guitar%20by%20Gilbert%20Biberian.pdf