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Insegnare musica per chitarra
Cristiano Porqueddu ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Oh, invece, al mattino, leggono tutti Dante. E Foscolo. E Leopardi, nei momenti bui. Io non sottovaluterei la capacità di ragionamento di un 15enne che svolge un tema su Kant. -
Insegnare musica per chitarra
Cristiano Porqueddu ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
C'era una cosa che mi domandavo, sempre, quando ascoltavo pareri discordanti in merito a questo argomento. In terza elementare i bambini affrontano materie come storia, matematica, geografia, lingue straniere e materie che necessitano di tutto fuorché di un approccio superficiale. Nella musica - qualsiasi strumento, è vero, ma in particolar modo con lo strumento a sei corde, che deve essere necessariamente qualcosa di facile - questo è inconcepibile. Quando un adolescente di 14/15 anni (I e II superiore, ossia, si studia letteratura, chimica, matematica, informatica, economia, filosofia, greco, latino ecc.) chiede di poter imparare a suonare la chitarra, "per farlo divertire" gli si propongono cose ridicole e ipotizzare qualcosa di troppo distante dal Jingle Bells natalizio (per una ventina di chitarre) è considerato pretestuoso e richioso. Mi domandavo, che cosa c'è di rischioso? Ho sempre pensato che la cosa fosse rivolta al rischio (visto che di rischio di parla) di perdere l'allievo o, nei casi più avanzati, di metterlo in tale difficoltà da avere il timore che non ne venisse fuori. Ebbene in quattordici anni, (mia breve esperienza di docente) mi sono reso conto che questa è una bugia bella e buona. I docenti che si mascherano dietro questa storia, hanno una fifa blu di proporre - che so - i Preludi di Farkas non perché siano strumentalmente difficili (perché non lo sono affatto) ma perché per loro, sono difficili e perché necessiterebbero di sessioni di studio ausiliarie, lontane dal ciò che si conosce. E allora giù con trascrizioni per una dozzina di chitarre all'unisono e un'altra dozzina che tamburellano sul fondo, giù con robaccia da televisione e monodie che devono far felici genitori e zii con videocamere ai saggi invernali ed estivi, giù con metodi dove la musica è presentata come una barzelletta a giovani menti perfettamente in grado invece di affrontare Dante Alighieri, equazioni di secondo grado, riclassificazione del bilancio, algoritmi per la soluzione di problemi di varia natura. E' una scusa e non dà alcun frutto se non quello di trasformare la lezione di musica (di chitarra, nella fattispecie) in una specie di sala giochi. Può andar bene a 3, 4 anni, persino a 5. Ma dopo un corso biennale (o triennale) di propedeutica io sono dell'opinione che la materia vada affrontata nel modo più serio possibile. E' inammissibile che un giovane o giovanissimo allievo perda l'occasione (perché successivamente è molto più difficile cominciare da zero) di conoscere a fondo la musica per colpa dell'incompetenza del docente. P.S. E pensandoci bene è la stessa scusa di interpreti che per "far contento il pubblico" suonano da 25 anni lo stesso repertorio fatto di polpettoni da V-I e qualche tango. E colonne sonore di pellicole cinematografiche come bis. Non è vero. Non lo fanno per il pubblico, lo fanno perché è finito l'entusiasmo, la voglia o il tempo di rimettere il fondoschiena sulla sedia e sgobbare. -
pubblicazione Studi Facili, Angelo Gilardino
Cristiano Porqueddu ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Altre discussioni sulle pubblicazioni
Il volume delle Edizioni Curci include anche un CD con l'interpretazione di Alberto Mesirca dei 20 Studi. Il CD del sottoscritto verrà pubblicato entro l'inverno. Spero entro l'anno. Il CD "Angelo Gilardino - 20 Studi Facili" verrà pubblicato e distribuito da Brilliant Classics nel mese di Giugno 2012. -
pubblicazione Studi Facili, Angelo Gilardino
Cristiano Porqueddu ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Altre discussioni sulle pubblicazioni
Da questo link http://goo.gl/kjJUc è possibile ascoltare - Fontanella - Tzigane - Tropicale -
pubblicazione Studi Facili, Angelo Gilardino
Cristiano Porqueddu ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Altre discussioni sulle pubblicazioni
Angelo Gilardino - Studi Facili [+Zoom] Le Edizioni Curci hanno terminato la fase di stampa della nuova serie di studi "Studi Facili" del compositore vercellese Angelo Gilardino (1941). Dall'introduzione: "Questi Studi facili per chitarra sono stati composti per offrire un apporto agli insegnanti e ai loro scolari. Ce n'è bisogno? La letteratura didattica della chitarra è ricca, e non si avverte alcuna necessità di nuovi metodi. Tuttavia, mentre il repertorio di studi composti dai maestri dell'Ottocento e del Novecento tradizionalista (da Sor, Aguado, Carulli e Giuliani fino a Pujol e a Castelnuovo-Tedesco) e destinato agli studenti dei primi corsi è ampio e soddisfacente, non si dà uguale ricchezza negli studi introduttivi alla musica moderna, e pochissime sono, in questo campo, le opere universalmente riconosciute. Esiste quindi un vuoto da colmare, e questa raccolta punta a occuparne una parte, aggiungendosi, con una fisionomia stilistica propria, alle opere didattiche scritte dai grandi maestri del passato. Gli insegnanti che attuano i loro programmi didattici curando fin dall'inizio non soltanto l'apprendimento della tecnica, ma anche la formazione musicale degli allievi, troveranno qui brani che, trattando aspetti ben individuati del lessico della chitarra, collocano ogni procedimento tecnico in un discorso musicale compiuto, vincolando la diteggiatura a precise finalità di ritmo, di espressione, di fraseggio, di colore. Il primo e fondamentale obiettivo al quale ho mirato è dunque la simbiosi tra tecnica e musica: l'allievo deve imparare a subordinare sempre ogni suo gesto meccanico a un risultato estetico, e io ritengo che non esista motivo ragionevole per non stimolarlo a lavorare in questa direzione fin dai suoi primi contatti con lo strumento. E' ovvio che, per realizzare un progetto didattico di autentico valore formativo in diretta relazione con il repertorio del Novecento una raccolta di studi non si deve porre l'obiettivo di intrattenere l'allievo con epidermici – quanto inutili - divertimenti: il lato “facile” di queste piccole composizioni sta nel fatto che, dal punto di vista tecnico, esse sono abbordabili da chi si trova nella fase iniziale della sua formazione, a patto che sia capace di riflettere sugli aspetti musicali (e, a questo riguardo, la funzione dell'insegnante è fondamentale e decisiva) e disposto a spendere un impegno non minore di quello che, nelle fasi successive della sua crescita, gli verrà richiesto dalle opere maggiori del repertorio. Già sento levarsi il critico lamento di coloro che protesteranno per la difficoltà di alcuni di questi piccoli brani: ebbene, credo che si tratti di una manifestazione tipica della pigrizia che affligge insegnanti e allievi assestati nella convinzione che sia loro dovuto il piacere di suonare in stato di inerzia mentale. Io ritengo invece che il potenziale di molti scolari sia assai superiore a quello che certi autori di volumi didattici sembrano presumere, e con questi studi mi propongo di invitare al lavoro chi vuole davvero accostarsi al repertorio del Novecento, indicandogli una via che lancia sì alcune sfide, ma che offre anche le relative, e proporzionate, ricompense[...]" Gli studi: 1. Stendardo 2. Nuvole 3. Sera 4. Gloria 5. Scolastica 6. Notte 7. Saturno 8. Papillon 9. Fontanella 10. Domande 11. Unruhe 12. Tropicale 13. Tombeau 14. Burlesca 15. Pastorale 16. Escheriana 17. Tzigane 18. Zivago 19. Ghirlanda 20. Ventanas Entro alcuni giorni i rivenditori (librerie incluse) disporranno del volume per l'acquisto. Maggiori informazioni su http://www.angelogilardino.com -
pubblicazione Four Pieces for Solo Guitar, David Leisner
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Altre discussioni sulle pubblicazioni
Le Merion Music/Presser Co. Publications annunciano la pubblicazione dei "David Leisner’s Four Pieces" "[...]delightful and captivating with his characteristic explorations of fascinating colors, freshly exotic scales, mystic poetic images, whiffs of popular music, and spicy ostinatos. For advanced players. [...]" Acquisto onLine: http://www.presser.com/rental/ Sito web del chitarrista-compositore David Leisner: http://www.davidleisner.com/ -
pubblicazione Concertino del Falco, Angelo Gilardino
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Altre discussioni sulle pubblicazioni
Il compositore vercellese Angelo Gilardino ha terminato la stesura del nuovo lavoro per chitarra e orchestra da camera "Concertino del falco". Anteprima del lavoro disponibile in formato PDF autorizzata dal compositore per il Forum Italiano di Chitarra Classica qui > http://goo.gl/JD4NR Maggiori informazioni sul compositore sul sito web http://www.angelogilardino.com -
Il diritto di autore su Internet
Cristiano Porqueddu ha risposto a graf nella discussione Leggi e musica
ti vedo convinto ed entusiasta Convinto, quasi. Entusiasta?! Di non beccare un euro dopo un lavoro? Direi proprio di no. Ma certo! Lo sappiamo bene. Lo dico fin dall'inizio: è un concetto di protezione che è morto e sepolto e che deve adeguarsi a ciò che sta accadendo. Ma se non altro, Fabio, nel frattempo lasciami il contentino di vedere i miei lavori protetti senza dover essere costretto a pagare cifre per proteggere i miei diritti superiori a quelle che incasso! Sulla cosa ho già scritto quello che penso. Recentemente, tanto per metterci anche il braccio, nella piaga, ho appreso che esistono interpreti che si fanno filtrare i pezzi da suonare dalla manager/moglie/marito/fidanzata/o. Ossia, compositori che scrivono una pagina dedicandola ad un interprete (naturalmente di grido) e questi invece di ringraziare e quantomeno leggere il contenuto preferiscono seguitare in stornellate Piazzollane trascritte dal bandoneon in rigoroso la minore e affidare la scelta del repertorio (il proprio!!) ad un terzo. -
Il diritto di autore su Internet
Cristiano Porqueddu ha risposto a graf nella discussione Leggi e musica
è ovvio che poco importa che leggi applico fin quando la cosa è gestita da un ente come la siae Sono lì ancora con i timbri e i moduli da compilare a mano. E usano programmi sotto MS-DOS. Sono degli zombi. Perché nessuno si lamenta dell'incremento dei supporti digitali? Dove diavolo sono finiti quei soldi? A me non sembra giusto nell'accezione stretta del termine ma consequenziale che un utente con una media abilità informatica e che legge qualcosa di diverso dai giornaletti quotidiani che ci propinano sia incazzato nero. E visto e considerato che pagare una tassa significa anche usufruire di un servizio, lo stesso utente, si colleghi ad un server emule e faccia man bassa di tutto ciò che può stare sul suo HD esterno. Pagato di più senza alcun motivo. Il diritto di autore è un diritto fondamentale. Ma qui nessuno lo sa proteggere. Ecco perché sono quasi certo che la spallata che la rete e i suoi meccanismi darà a questa catapecchia non solo porterà giovamento a chi lavora con l'intelletto ma spazzerà via mentalità di sudditanza verso chi, invece, dovrebbe essere subordinato. -
Il diritto di autore su Internet
Cristiano Porqueddu ha risposto a graf nella discussione Leggi e musica
è ovvio che poco importa che leggi applico fin quando la cosa è gestita da un ente come la siae infatti scrissi che ad oggi non esiste (perchè la siae non è in grado di garantire nulla) il detto ignorantia legis non excusat purtroppo vale solo per la gente comune purtroppo non possiamo fare nulla a garanzia dell'intelligenza del legislatore Per la stesura delle leggi, no. Ma per proteggere i nostri diritti di autore, sì. E a fronte di un sistema di distribuzione centuplicato rispetto a solo 20 anni fa, non credo sarà certo qualche PDF scaricato da reti p2p a bloccare le vendite della musica o a danneggiare irrimediabilmente un autore. Anzi, sai meglio di me che il formato "zip" per la compressione dei file che usiamo oggi su ogni piattaforma si è affermato come uno standard-de-facto grazie alla diffusione pirata praticamente globale che il software nativo subì nei primi anni Novanta. Occorre, a mio modesto parere, studiare il problema direttamente, senza basarsi su ciò che già esiste. Nel mio piccolo, anzi microscopico, ho bypassato il deposito Siae. Non è certo la soluzione, ma è una soluzione. Parlando con compositori giovani e meno giovani ho sempre sentito di proventi proporzionalmente se non inesistenti, esigui. Mi sono detto: se non altro, invece di pagare tasse annuali (a che scopo, ad oggi, non l'ho ancora capito) e non vedere un euro, non pago alcuna tassa (se non i 15,00 EUR - si, quindici - una tantum all'atto dell'iscrizione) e non vedo un euro. -
Il diritto di autore su Internet
Cristiano Porqueddu ha risposto a graf nella discussione Leggi e musica
Ci manca solo che riponiamo fiducia nelle multinazionali! Mi affido solo ai risultati che leggo su riviste specializzate (certo non dal TG4) e ciò che sta accadendo è una rivoluzione sotto tutti i punti di vista. Questo paese - un fanalino di coda europeo anche per quanto riguarda Internet - non se n'è accorto e pensa di poter risolvere una questione simile aumentando le multe o (SIC!) tassando i trailer online. Barzellette. Te l'immagini la nostra polizia postale - che a stento blocca siti pedopornografici - che rastrella milioni di siti web per multare chi pubblica un link ad un video di un trailer? Sai bene che hanno già tassato CD e HD (come dire, non siamo in grado di beccare i colpevoli: pagate tutti) e ti sembra che la cosa sia cambiata? Per chi casca dalle nuvole, questi i dettagli di una legge passata in sordina nella primavera del 2010: Supporti Audio Analogici: 23 centesimi per ogni ora di registrazione musicale; Supporti Audio Digitali (CD, DVD, ecc): 22 centesimi per ogni ora di registrazione musicale; CD-R: 15 centesimi ogni 700 Mb di capacità dati e 0.22 per ogni ora di registrazione audio; Supporto Video analogico: 0.29 centesimi ogni ora di registrazione; Supporto Video digitale: 0.29 centesimi ogni ora di registrazione; DVD riscrivibili: 41 centesimi ogni 4,1 GB Masterizzatori: 5% sul prezzo; Mi faresti la cortesia di informarti se chi riceveva i diritti di autore prima del 2010 ha visto incrementare i propri introiti dalla SIAE grazie a questa necessaria manovra attuata per la protezione per i diritti di autore? Scusa se insisto, posso adesso scaricare tutto quello che mi pare perché pago - volente o nolente - questa tassa? E dopo tutto questo, che fine ha fatto il concetto elementare di intelligenza? -
Il diritto di autore su Internet
Cristiano Porqueddu ha risposto a graf nella discussione Leggi e musica
E inutile. Anzi, utile ad ingrassare i soliti. I grandi cambiamenti necessitano di sacrifici. Quando la pellicola delle macchine fotografiche venne sostituita da memorie il dilettantismo imperante si è fatto strada nella fotografia e oggi, nella maggior parte dei casi, basta essere di sesso femminile, pesare 45-48 kg ed indossare una sciarpa kilometrica sopra una t-shirt e comprare una macchina da 600 EUR per essere etichettate "fotografa professionista". Da quando i CD sono uno dei vettori di distribuzione della musica (non più l'unico) gli mp3 player, i negozi online e persino i flash player dei siti web fanno ciò che i PDF fanno per i compositori: mettono in condizioni tutti (più o meno capaci) della medesima distribuzione (davvero?) E così via. Sta accadendo in modo più violento e veloce per i libri e per il software. Il supporto e la sua lavorazione (che ha raggiunto costi assurdi) sta pian piano scomparendo lasciando spazio al contenuto. Esattamente e chi non si adeguerà rimarrà fuori e dovrà chiudere bottega. Proprio come è accaduto in tutti gli altri campi (artistici, commerciali, produttivi). Conosco molte (troppe!) persone che fanno finta che tutto ciò non stia accadendo e poche (troppo poche!) che hanno capito dove porta questa strada. Nessuno perderà il proprio diritto d'autore e - perdonatemi se insisto su questo punto - se esistesse un supporto affidabile e completo per la musica come esiste per gli Mp3 (iTunes) i Videogames (Steam) gli eBook (Amazon ma anche l'italiano IBS, mia personale libreria dal 2002) e persino foto (shutterstock.com o istockphoto.com) i pirati rimarrebbero pirati ma chi necessita di uno spartito per studio, in tempi brevi, senza rischi e con servizi di qualità (affidabilità, assistenza e convenienza) andrà da un'altra parte invece di imparare le regole delle giungle p2p dove il materiale si trova è vero, ma la ricerca stessa necessita di esperienza e non è mai garantito il risultato. Per inciso: il sito-forum vietnamita di quegli incivili e criminali che distribuiscono musica (CD e PDF), libri e quant'altro ad una community di poco più di 600 persone andrebbe sì, chiuso, ma solo dopo avere dimostrato che con pochi euro è possibile accedere a banche dati 10 volte più grandi, sicure e legali. -
Il diritto di autore su Internet
Cristiano Porqueddu ha risposto a graf nella discussione Leggi e musica
Carburante di tutte le mie azioni, Fabio. E, credimi, mai infondato. -
Il diritto di autore su Internet
Cristiano Porqueddu ha risposto a graf nella discussione Leggi e musica
Per fare questo ci vuole l'autorizzazione dell'autore, che stipulò un contratto-tipo (credo) e pertanto i cui diritti rimangono fatti salvi, a meno di rinunce o modifiche obsolete. Non credo proprio che il direttore delle Edizioni Bèrben mi abbia risposto all'acqua di rose e sono quasi convinto che sia a conoscenza di queste regole. Come è evidente che si fa finta di non capirsi. Va bene, venditore. Domando scusa. Se avesse la possibilità di vendere copie digitali, il venditore, venderebbe più delle copie cartacee. Meglio, così? -
Il diritto di autore su Internet
Cristiano Porqueddu ha risposto a graf nella discussione Leggi e musica
Fabio, ma guardiamoci intorno, accidenti! Tutti i prodotti cartacei stanno trasformandosi in digitale e il mercato in questo senso sta esplodendo con le cifre che ho citato nel post sopra. iTunes vende Mp3: cosa c'è su internet più piratato degli Mp3? Nulla. Eppure fatturano miliardi di dollari. Amazon (mica la macelleria sotto casa) ha da meno di due anni iniziato a vendere ebook in alternativa ai libri in formato cartaceo: gli eBook sono file da 16K (guerra e pace pesa 112K!!). Ma costano 90 cents. E oggi hanno superato le vendite (ven-di-te, non copie) dei libri. http://www.ebookreaders.it/amazon/amazon-ebook-vendite-libri.html Come si può, dico io, far finta che questo non stia accadendo? -
Il diritto di autore su Internet
Cristiano Porqueddu ha risposto a graf nella discussione Leggi e musica
ma siamo d'accordo! secondo me non hai capito le questioni tirate in ballo da dralig! premesso ciò che sostieni di cosa campa allora oggi un compositore? come fa a tutelare un suo lavoro? siamo almeno d'accordo sulla tutela di questo diritto? Io l'ho capito benissimo, Fabio. Probabilmente non hai capito, invece che è possibile continuare a vendere il proprio lavoro in formato digitale ed in quantità decuplicate con una lieve flessione iniziale ma senza danni catastrofici (gli esempi di Steam e iTunes sono persino troppo banali ma pensa a ciò che sta accadendo ai libri con gli eBook e con la diffusione dei Kindle: ci chiudiamo gli occhi? Chi scrive eBook non guadagna? Ma dai!). Chi vìola il diritto di autore lo fa a prescindere e chi non vende il cartaceo stai tranquillo non venderà neanche il digitale. Circa la tutela del diritto di autore mi sembra persino ovvio dire che è d'obbligo. Si devono adeguare. O, sì, come dici, tireranno a campare. E' accaduto per la fotografia, per il cinema e per molte altre cose. Tassiamo anche l'aria che ci circonda, dico io. E magari multe salate e redistribuzione dei proventi (stai fresco!) per chi fischietta le melodie protette da diritti di autore in strada. Ma per favore! Sai meglio di me dove andrebbero a finire i fondi incassati da queste tasse. -
Il diritto di autore su Internet
Cristiano Porqueddu ha risposto a graf nella discussione Leggi e musica
Concludo: le Edizioni Bèrben, come sa, hanno autorizzato la vendita dei "60 Studi di Virtuosità e di Trascendenza" online, in formato PDF, singolarmente. Se tutto va bene e salvo imprevisti entro la fine di Gennaio 2012 sarà attivo l'eShop per l'acquisto. Tutto il ricavato andrà all'editore di Ancona che potrà valutare la bontà dell'operazione. -
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Cristiano Porqueddu ha risposto a graf nella discussione Leggi e musica
Non mi sembra una domanda insensata, anche se non è il caso di precipitarsi a dare - o a darsi - risposte catastrofiche. Grazie per la risposta. Vorrei essere più chiaro: l'uso della rete per la diffusione è da intendere, nel caso dell'editoria, in due modi. Il primo - quello a cui mi riferisco - è la capacità distributiva intesa come possibilità per un editore di rendere noto (siti web, blog, eShop online eccetera) a chi vive a Tokio o a Bangkok o a Mosca che la mia composizione è stata pubblicata. Se si impara il meccanismo di funzionamento si hanno a disposizione potenziali decine di milioni di utenti e questa capacità è oggi, in Italia soprattutto, quasi del tutto ignorata almeno per quel che concerne la musica. Alcuni distributori (il primo che mi viene in mente La Stanza dell Musica) che hanno alle spalle chi ha compreso a fondo il sistema di funzionamento credo possano testimoniare se non un "successo" quantomeno una innegabile capacità di diffusione. Da ragazzino recarmi nello stesso negozio a Roma era cosa che potevo fare una volta ogni 6 mesi, quando andava bene: oggi ce l'ho a un clic di distanza. Come può un editore (ma estenderei la domanda anche a case discografiche) ignorare questo vantaggio? Il secondo modo - decisamente molto più semplice - è quello a cui lei si riferisce ma che non incontra il mio interesse. La copia sfrenata di materiale cartaceo (scansioni, PDF, interi libri) diffuso sui sistemi p2p o addirittura da comunità digitali che hanno i server in paesi dove il diritto di autore è una specie di barzelletta (e che, per inciso, distribuiscono allegramente PDF quanto MP3). Ma, mi domando, dove sta la novità? Quando non si aveva questa possibilità si fotocopiava. Quando c'erano le musicassette si metteva la matrice sul lato sinistro quella vergine nel lato destro e si premeva PLAY con REC. Ora: considerato che è tecnicamente impossibile impedire l'abuso del secondo sistema e che leggi e leggine scritte per impedirne l'attuazione non sono altro che un dito usato per tappare una falla di metri che continua ad ingrandirsi, perché non fondere le due cose? Si crede veramente che se esistesse un negozio digitale (con costi ridotti del 70-80%) di tutta la musica presente nel negozio di Roma sopra citato qualcuno andrebbe davvero a caccia di materiale pirata su siti illegali? Se fosse così iTunes non sarebbe il sito di musica digitale più grande del mondo. Eppure anche da lì si scarica materiale distribuibile, eppure raggiungerà un fatturato di 13 miliardi di dollari nell'anno fiscale 2013, con una crescita prossima al 40% per i prossimi tre anni. Steam, la piattaforma di distribuzione di giochi PC di Valve (altro settore che si dice 'martoriato' dalla pirateria: fandonie!), ha raggiunto un fatturato di quasi un miliardo di dollari nel 2010. La divisione "ricerca e analisi" dell'azienda Forecasting and Analyzing Digital Entertainment, LLC (FADE) ha stimato che il fatturato di Steam è stato all'incirca di 970 milioni di dollari, con dicembre che si sarebbe dimostrato il mese d'oro grazie a vendite per 213 milioni di dollari. Un esempio banale ma calzante: MelBay ha stampato due volumi con tutta la musica di Agustin Barrios (fra l'altro musica non protetta da diritti di autore). Qualcosa come un centinaio di pezzi per chitarra in due mallopponi ciascuno dei quali costa oltre 40 EUR. Con quella cifra si paga l'abbonamento a Fastweb 20 Mega per un mese e ne avanza. Perché invece non vendere a 1 EUR ogni brano da un sito di riferimento unico? Chiunque avrebbe voglia di comprare uno spartito del compositore paraguayano saprebbe dove andare, cosa fare. In soldoni: chi si impossessa di materiale protetto da diritto di autore in modo illegale lo fa o per risparmiare o perché non comprerebbe mai e poi mai uno spartito originale. I primi - continuo a credere - sono molto più numerosi dei secondi. -
Il diritto di autore su Internet
Cristiano Porqueddu ha risposto a graf nella discussione Leggi e musica
Iinfatti, Maestro, non vi è alcun intento di contraddizione. Il mio è un intervento volto a confermare ciò che sostiene e, detto tra noi, la cosa mi sembrava palese. Ecco perché l'uso del quoting è fondamentale. Ed ecco perché è altrettanto fondamentale comprenderne l'uso. Imbecilli coloro che definiscono il lavoro da tavolino come da sfaccendato. Eccellenti interpreti ma che si prestano anche a suonare nuove composizioni solo dietro un compenso. Era solo un esempio anche se su cifre che - ahimé - non sono del tutto inventate. Non mi risulta vi sia certezza non confermata dal tempo. Tuttavia, dal mio punto di vista, è molto meglio rischiare ed esporsi per dire senza timori ciò che si reputa valido o non valido (musica o interpreti, faccia lei) invece di attendere in poltrona che il calendario definisca ciò che è buono e ciò che non lo è. Troppo comodo, dico io, e potremmo persino non conoscere mai la risposta. Un po' come - vado off-topic ma l'esempio calza perfettamente - chi per acquistare una chitarra da un giovane liutaio aspetta che altri suoi 100 colleghi ne comprino una dallo stesso o che per l'ordine vi sia una lista di attesa di 3-4 anni. Quelli non sono chitarristi, sono consumatori. E neppure tanto in gamba. Più da intelligenti (ma molto più difficile, no?), invece, se si è alla ricerca di un nuovo strumento, visitare due o tre mostre, ascoltare 10-15 buone chitarre di liutai sconosciuti e scegliere da soli. Altro che aspettare che sia il tempo a parlare: quello significa riuscire a viverlo, il proprio tempo, e persino a comprenderne i valori. P.S. Rispondere ad un thread non significa solo contraddire, vuole dire anche partecipare o argomentare. [Molto OT] P.P.S. Quando il poeta scrive "La vita fugge, et non s’arresta una hora" lo fa perché non trova più alcun conforto in ciò che ha vissuto e perché, più che in ogni altro momento della sua vita, avverte il passo della morte. Negli ultimi 16 mesi mesi ho perduto due persone care a me vicine ed e sono stati gli unici momenti in cui la morte mi è passata vicina e nonostante questo ho realizzato che per poter apprezzare (o anche rinnegare) ciò che si è stati e ciò che si è vissuto si debba essere sull'orlo dell'esistenza o si debba vivere necessariamente a lungo. Lo si può fare ogni mattina senza sentirsi inadeguati a farlo perché invece di 70 anni se ne hanno 35. In questo modo, invece di aspettare che sia il tempo a descriverci il percorso e la bontà di questo, possiamo prendere in mano le redini della giornata e non aspettare la sera per tirar le somme. [/Molto OT] -
Il diritto di autore su Internet
Cristiano Porqueddu ha risposto a graf nella discussione Leggi e musica
Ed era anche ora, che venisse sconvolto. Non vedo che cosa ci sia di male. I vecchi e obsoleti sistemi di distribuzione sono morti o stanno morendo. La rete, Internet, con tutti i suoi mezzi (blog, social networks, siti web e forum) è un potenziale che, saputo sfruttare, nessun musicista o artista della storia passata ha mai avuto a disposizione. Solo i più svegli - anche di generazioni passate - hanno compreso a fondo il potere di questo sistema e ne fanno un uso intelligente e proficuo. Maestro, il culto della propria personalità - nel quale non vedo che cosa ci sia di male, se condotto con decenza e con rispetto per le altrui, di personalità - è sempre esistito. E sono quasi convinto che qualsiasi artista del passato con a disposizione un sistema di diffusione come quello della Rete, con le capacità di utilizzo e con l'intento di diffondere il proprio lavoro non avrebbe mai rinunciato ad una possibilità simile. E in fin dei conti, dove sta la differenza? Non è meglio, invece, essere completamente autonomi da questo punto di vista? Perché devo contattare una terza persona quando con una mezza dozzina di clic posso inoltrare all'interprete una pagina? Questi non sono interpreti, sono imbecilli. Con mia sorpresa, ho solo da poco scoperto un mercato sepolto delle prime esecuzioni dove interpreti (anche eccellenti) domandano un compenso per eseguire in pubblico la prima di un nuovo lavoro. Per non parlare di registrazioni. Ovverosia, compongo una schifezza, pago 5.000,00 EUR e l'artista-scimmia (con mani ottime ma cervello in formalina) porta la "prima" al festival di grido. Tutti contenti. Soprattutto l'interprete. -
Andrea Dieci plays Nocturnal by B. Britten
Cristiano Porqueddu ha risposto a Matteo Vitali nella discussione Interpretazioni
Matteo, aprire un nuovo thread, in questi casi, è la cosa migliore. Ho fatto dividere la discussione in modo che questa interpretazione venga individuata tra quelle già esistenti. -
Cancellati i permessi artistici nei conservatori
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Rigorosamente Off-Topic
"Con permesso" di Emanuele Arciuli Era del tutto prevedibile che, prima o poi, qualche parlamentare avrebbe fatto propria quest’idea. Del tutto prevedibile, diremmo, dato l’attuale spessore culturale del parlamentare medio italico: aboliamo i permessi artistici dei docenti di Conservatorio! Basta, dunque, con questi privilegi, con questa diseguaglianza rispetto ad altre scuole italiane in cui il permesso artistico non c’è. Ve lo immaginate un docente di matematica in permesso artistico? E allora, basta sperequazioni! Leggendo alcuni forum dedicati ai docenti dei Conservatori italiani, per la verità, si incontrano spesso attacchi ai loro privilegi veri e presunti: si insegna solo dodici ore alla settimana, si fanno lunghe vacanze, si può organizzare il proprio monte ore e, in più, godere di permessi artistici retribuiti. Insomma una pacchia. Al di là dell’ovvia osservazione per cui nemmeno nel Pataffio di Luigi Malerba (un romanzo di strepitosa attualità) vi è un contrasto così stridente e grottesco fra lo zelo con cui la classe politica abolisce i privilegi dei cittadini e la cupidigia con cui si appresta ad incrementare i propri, sarebbe il caso di vedere la questione in maniera meno superficiale. Il Conservatorio è una scuola cui si accede innanzitutto legittimando il proprio status di artista, e in virtù di una attività artistica. Certo, il concerto nella parrocchietta col proprio insegnante nella commissione giudicatrice dei titoli artistici che lo ritiene alla stregua di un concerto al San Carlo, esiste. E questa è l’anomalia, il guasto da sanare. Non certo il principio, elementare, secondo cui non si può insegnare qualcosa che non si sappia fare, non si può imparare ad operare il cuore da chi non sia cardiochirurgo e a guidare un aereo da chi non sia un pilota. E in Conservatorio, al di là della piccola o grande ciurma di miracolati, esiste una nutrita (ben più di quanto non piaccia pensare) schiera di strumentisti, musicologi, compositori, che svolgono una attività artistica, in alcuni casi prestigiosa e internazionale. Di solito sono anche insegnanti bravi – con eccezioni, ovvio – perchè possono trasmettere un sapere acquisito e sviluppato sul campo. Senza nulla togliere ad alcuni valorosi didatti puri, che anche svolgono la loro attività con successo. Sono scelte, opzioni, situazioni, tutte rispettabili. Se davvero passasse lo scellerato disegno di legge cui accennavamo prima, di evidente valore demagogico e concepito senz’altro da chi non ha nemmeno idea delle differenze, delle specificità della pratica artistica e musicale, si impedirebbe di fatto ai docenti di avere un’attività artistica. Oppure ai Conservatori di annoverare tra le loro fila chi suona, porta lustro alla scuola e trasmette agli allievi esperienza, sapere e soprattutto gioia di vivere e far musica. Il tentativo di svincolare il Conservatorio da ogni rapporto con la pratica artistica rischia non solo di snaturarlo, di mortificarne le migliori professionalità, ma anche di distruggerne ogni residua memoria storica. Scorrendo i nomi dei docenti e direttori si percorre infatti la storia della musica italiana degli ultimi cento anni. Cancellati - ironia delle parole – da un disegno. Un disegno di legge cupamente bipartisan, e sarebbe auspicabile che bipartisan fosse la reazione. Dai musicisti me l’aspetto. Ma qualche politico con un fremito d’intelligenza e di buon senso esisterà? Fonte: http://www.giornaledellamusica.it/blog/?b=223 -
La SIAE tassa anche i trailer
Cristiano Porqueddu ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Prossima tappa prima del crack, multare chi fischietta melodie per strada. Per quanto può valere, nel mio piccolo ho optato per la spagnola S.G.A.E. Quota di iscrizione associativa di 15,00 EUR (quindici, sì). A vita. Nessun altro importo dovuto. Registrazione delle opere online, supporto tecnico e amministrativo telefonico e via email (con risposte in 48 ore). E, da poche settimane, un forum dove avanzare proposte direttamente alla Società per il miglioramento del servizio (che, fino ad oggi e per quello che mi ha riguardato direttamente, è risultato impeccabile). -
La SIAE tassa anche i trailer
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Rigorosamente Off-Topic
La Società Italiana degli Autori ed Editori torna in campo con una novità destinata di certo a fare scalpore. Sommersa dei debiti, che sta cercando di ripianare, la società che difende i diritti di vendita e riproduzione di libri e materiale multimediale ha scovato un nuovo cavillo legale per spillare soldi. Fonte > http://www.itnews.it/news/2011/1028201259285/siae-confermata-la-nuova-tassa-sui-trailer.html -
Non amo le citazioni ma dopo alcune recenti letture credo sia d'obbligo ricordare che Ferenc Farkas sosteneva che "[...]for composing, knowing one's craft is as important as inspiration[...]."