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Ermanno Brignolo

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Risposte pubblicato da Ermanno Brignolo

  1. Secondo me, più che aggiungere degli accenti, bisognerebbe cercare di toglierli... Dal punto di vista tecnico, si tratta di un lungo arpeggio che trova quiete solo nelle ultime due battute e che, per la mano destra, si ripete quasi sempre uguale, veloce e molto leggero... Molto bella l'immagine suggerita dal m° Signorile del moto di risacca. Se inaggiunta alla dinamica nelle ripetizioni (f-mp) aggiungi un'evoluzione timbrica lungo tutto lo studio sfruttando tutta la gamma della chitarra, dal manico al ponticello, riesci ad ottenere un'ampia varietà sonora pur mantenendo uguale il peso relativo di ogni nota e più o meno costante il rapporto dinamico tra le due ripetizioni di ogni battuta.

    Buono studio...

     

    Ermanno

  2. infatti non è bello, e so che è l'esatto contrario, ma le persone non lo capiscono...qui vengono a sentire un concerto di chitarra per sentire il flamenco o la musica carioca...ma il fatto è che uno del tuo calibro, del calibro di Diodovich, può permettersi di fare le sue scelte, chi non è al vostro livello deve, come si dice, dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte.
    ...E restare sempre livello locale? Come hano fatto loro ad arrivare dove sono? Accontentandosi?!?!?! Voglio credere che non sia così!
  3. A mio avviso le variazioni sull Follia non sono certo il più bel pezzo di Giuliani... tenerle anche allo stesso tempo (o quasi) secondo me le ammazza... io sono dell'idea che in un tema con variazioni, in generale ogni variazione abbia una sua identità, pur restando nell'unità della composizione e nella sua derivazione dal tema (appunto!!!), quindi, io preferisco connotare ognuna di esse anche dal punto di vista del tempo, qualora non espressamente inicato il movimento. (penso a Giuliani, ma anche a Sor, Ponce, Britten...).

     

    Magari qualcuno più edotto di me, però, potrà dare una visione diversa, il che sarebbe utile anche per me!

     

     

    Spero di esserti d'aiuto, in qualche modo!

  4. Io le sto studiando in questo periodo, ma non concordo con la tua scelta di tempo univoco dal tema alla V variazione. Personalmente ritengo che il tema come ogni variazione abbia una sua velocità in cui la resa è ottimale (secondo il mio gusto), ma questa è un'opinione personale... ad esempio, io eseguo il tema più lentamente dei 100 bpm (diciamo intorno ai 75~80, ma adesso non ho metronomi per darti un numero), mentre ritengo che I e II variazione siano migliori intorno ai 100 bpm. La III è nuovamente un pòchino più lenta, la IV la suono a 120~130 bpm, la V intorno al tempo del tema e la VI viaggia sui 180 bpm. A me, con questi tempi (approssimativi) piace... anche in relazione ai timbri che voglio ottenere dalla chitarra per colorare questo pezzo...

     

    Non credo di avere tempo di registrarlo, ma se riesco... chissà!!! Non prometto nulla!!

  5. La fatica cui mi riferivo è soprattutto dialettica: non è sempre facile spiegare a parole un brano contemporaneo ad un pubblico abituato a giudicare "bella" la musica "orecchiabile" (termine per il quale ho più volte espresso il mio disappunto!!) e con temi e melodie da "radio pop". Di conseguenza, per poterlo fare (tanto nella musica quanto, ad esempio, nella fisica... mai provato a spiegare la relatività ristretta a chi non conosce la fisica...? :) ) occorre una profonda interiorizzazione del pezzo suonato in termini non solo espressivi, ma anche poetici, compositivi... musicali, insomma: dopo di che, bisogna anche saperli spiegare, predisponendo un pubblico, eventualmente ignorante per condizione, ad ascoltare attentamente e coscientemente quello che si sta per eseguire...

     

    Per il resto... concordo su tutta la linea, in particolar modo sulla pigrizia intellettuale e le sue conseguenze!

  6. Queste discussioni durano da molto tempo (ce ne sono alcune proprio su questo forum) e stentano a trovare una soluzione.

    Il rinnovamento del repertorio da concerti (che, volendo è non priva di ampie scelte), l'invenzione di uno stile, la creazione di qualcosa di stupefacente non è una cosa che si possa concordare teoricamente in gruppo affrontando discussioni eterne... ognuno ha una propria sensibiltà (si spera!!), un proprio gusto ed una propria musicalità... l'unica cosa che separa questi fattori dalla creazione e la messa in atto di uno stile nuovo (comunque lo si voglia chiamare) è il craggio di provarci.

    Spero sia chiaro a tutti che inseguendo qualcuno non si arriva mai primi; quindi, senza voler assolutamente gettare via il passato, bisogna rimboccarsi le maniche e, proprio con la memoria ben intrisa di passato, guardare al futuro attraverso tutte le idee che ogni singolo individuo ha. Fermi restando i canoni estetici e semantici generali e imprescindibili che fanno parte delle basi di ogni musicista (musicista... non solo chitarrista... ma questa è un altra questione che si riallaccia al vittimismo e va dicendo...) e che io non sono nessuno per mettere in discussione, tutto può essere rivisto e riproposto in modo nuovo e originale... volendo anche Asturias. :)

    Io credo che nel presente ci siano tutte le basi per poter ben sperare nel futuro... se così non fosse, oggi suoneremmo tutti come Segovia!

    Quanto alla diffusione della musica "colta" nel grande pubblico, i tempi sono veramente difficili, soprattutto quando Bach si sente soltanto sulle suonerie dei cellulari e Mozart fa da sottofondo ai varietà (figuriamoci Busoni!!!), ma sicuramente un atteggiamento di nicchia, volto a preservare quella musica dalle orecchie degli infedeli, è decisamente meno utile, benché anche meno faticoso, del tentativo di spiegarla a chi non ha i mezzi per capirla da solo...

    Non tutti sanno come investigare un Berio, un Donatoni o un Berg perché non ne hanno le competenze, ma forse chi le ha potrebbe, per amore di quegli ideali nobili ed elevati di cui tanto si parla, provare a portarli in concerto spiegandone prima la strtture, la composizione... Faticoso? Certamente... perché costringe anche noi concertisti a studiare molto più a fondo... ma alla lunga, forse, porterà anche a suonare meglio.

    Io l'ho fatto, una volta, suonando Britten... dopo l'esecuzione del Nocturnal mi hanno applaudito per dieci minuti a metà concerto... numero dei presenti: ~150, chitarristi una decina, musicisti in genere (inclusi i precedenti) una trentina...

     

    Ovviamente, solo un'opinione...

  7. In merito alle legature, esse sono sempre una questione annosa e delicata, sia dal punto di vista tecnico, sia da quello espressivo.

    Per la tecnica, una delle prime cose necessarie è la posizione corretta della mano sinistra: occhio a non irrigidirla e a non percuotere o strappare le corde con troppa forza: i movimenti delle dita devono essere morbidi e il più piccoli possibile (compatibilmente con le corde, il manico, la distanza tra le corde, la diteggiatura, la polifonia...) sia nelle legature discendenti, sia in quelle ascendenti.

    Per l'interpretazione, il legato deve essere un arricchimento del fraseggio e non un mero escamotage tecnico per sviare dal sincronismo delle mani. A tal fine, devi saper dosare con cura i movimenti, la morbidezza e la scioltezza delle dita, porre attenzione al suono che ottieni sulla nota legata.

    E' una costante ricerca personale che durerà molto e molto tempo. Io ti consiglio di affrontarle diteggiatura per diteggiatura andando molto lentamente e - come ha suggerito Giorgio Signorile - studiando la fisica (meccanica) dei movimenti in relazione ai risultati sonori e tecnici che ottieni. I testi sono molti (es. l' op. 1 di Giuliani o il volume apposito di Ruggiero Chiesa, solo per citarne un paio).

    Spero di essere stato utile...

    A disposizione per ogni chiarimento.

     

    Ermanno

  8. Un poema in versi?!?!?! Ohibò, che impresa titanica! Sulla chitarra, invece,che cosa La sta impegnando?

     

    Fra le varie cose la Rossiniana n°1 op.119 di Giuliani, La Catedral, Sueno en la Floresta di Barios.....

     

    magic guitar

    Complimenti! E auguri sia per lo studio, sia per il poema!

     

    A presto!

     

    Ermanno

  9. Effettivamente sono corde molto buone, ma metterle al "Top of the whole thing" è questione soggettiva... Io uso solo i bassi, che effettivamente hanno un suono molto brillante, definito e con un lungo sustain (e oltretutto, resistono all'usura smodata delle mie mani!!), ma i cantini, secondo me e limitatamente alla mia chitarra, cedono il passo alle "Hannabach Carbon"...

    Questioni soggettive!

    In merito, leggi il topic "Corde dilemma finto?" in "discussioni generiche"...

    Ciao

     

    Inizio admin edit

    Link suggerito:

    http://www.cristianoporqueddu.it/forumchitarraclassica/viewtopic.php?t=1867

    Fine admin edit

  10. Non è certo l'istituzione di una giornata "del ricordo" o "della memoria" a rendere omaggio ai milioni di innocenti che hanno perso la vita a causa di soprusi, violenze e oppressioni. Se dedicare UN GIORNO a loro significa tenere a bada la coscienza, allora mi dissocio completamente da ogni tipo di manifestazione di questo tipo... Soprattutto se si è pronti a tirar fuori sempre e solo gli stessi argomenti!! Quando si capirà veramente (e con questo mi riferisco prettamente a chi indice queste giornate) la portata degli eventi che si celebrano con grande spreco di parole e denaro, allora ci si renderà conto che sono molte di più le persone - senza distinzioni - che devono essere onorate e per le quali vale anche la pena di fermarsi a riflettere (pregare, per chi ha fede) ben più che un giorno all'anno!

    Naturalmente, è solo una mia opinione...

  11. Io ho Koyunbaba in repertorio da un annetto... l'ho sentito suonare da Williams a Milano e mi ha incuriosito, così l'ho studiato, l'ho proposto in pubblico e l'ho anche registrato per puro diletto... (la registrazione è rimasta in casa mia!) in realtà credo sia un brano molto "d'effetto" come dice Salvo. Dopo tutto, non è molto difficile (basta superare l'impatto di un'accordatura aperta, ma non è la prima volta che capita...) e, se suonato bene, attira l'attenzione del pubblico medio... Tuttavia, benché in fin dei conti sia un pezzo che incontra anche il mio favore, non andrei oltre a parlarne in un topic dedicato alla Sonata di MCT, pezzo di ben più alta levatura e di notevole spessore...

  12. Leggo nel sito dei chitarristi spagnoli

     

    http://guitarra.artelinkado.com

     

    e mi affretto a riportare qui, la notizia del ritrovamento e della pubblicazione di un pezzo per chitarra del grande compositore catalano Roberto Gerhard.

     

    Si tratta di musica che egli scrisse in occasione della messa in onda radiofonica del famoso romanzo di Ernest Hemingway "For Whom the Bell Tolls" ("Per chi suona la campana"). Da quello che ho capito, il chitarrista che l'ha ritrovato (l'amico Eugenio Tobalina), ha assemblato i diversi frammenti della composizione - ciascuno dei quali era destinato a un particolare momento della rappresentazione - in un unico pezzo. Evidentemente, ciò doveva risultare possibile senza forzature. Non occorre sottolineare l'importanza dell'evento, trattandosi di un compositore di grande caratura, del quale si conosceva fin qui, per chitarra sola, non più di un pezzo: la splendida "Fantasia" (oltre naturalmente al ciclo per voce e chitarra intitolato "Cantares" e al brano "Libra" per organico da camera con chitarra).

     

    dralig

     

    Caro Maestro, la ringrazio per la notizia che credo renderà felici molti altri musicisti oltre a me...

    Ho provveduto ad ordinare la partitura dalla casa editrice immediatamente: vista la portata della Fantasia, credo che ci si possano aspettare grandi cose...

    A presto e grazie ancora!

     

    Ermanno

  13. :D:lol:

    Beh... mi consola sapere che non sono il solo!!!!

    Però ho ottenuto di poter ascoltare musica durante il lavoro... adesso ho in esecuzione Villa-Lobos: quartetto per archi n. 6... prima avevo il 3° conc. Brandeburghese di Bach... Stamattina il COncerto n° 2 di Rachmaninov per pf. e orchestra... sto acculturando un pò di ingegneri e affini!!!

  14.  

    Ermanno scusami, forse hai letto troppo velocemente, ti riporto quanto dissi in quel 3d:

    . Nel campo videoludico sono ormai standard "orchestrazioni" con questi strumenti virtuali, nel campo cinematografico sono ampiamente utilizzati; nelle grandi produzioni tutta la fase di pre-produzione della colonna sonora viene effettuata con questi strumenti...

     

    Non posso che darti ragione... purtroppo non ho avuto il tempo di leggerlo tutto... purtroppo sono in ufficio e queste conversazioni, benché mi prenano molto più del mio lavoro "ufficiale" devono essere gestite di nascosto... almeno qui...! :oops:

     

     

     

    sono d'accordo

    infatti sollevavo problemi di evoluzione dell "orchestrazione" ingestibili (se scrivo materico, alla Sciarrino, con la Vienna non ci faccio molto) non di orchestrazione classico romantica che è quella appunto di cui sopra e al mio post

     

    Non posso che concordare di nuovo!!

  15. Rispondo senza riportare i testi, per non occupare troppo spazio...

    Hai sollevato problemi degni di un 3d a parte...

    Tutto ciò che dici, secondo me, è oltremodo corretto, anzi, dogmatico... :)

    Però bisogna tenere presente alcuni fatti inesorabili:

    1. Come hai riportato in un 3d che mi hai segnalato e che ho scorso velocemente (in merito alla Classical guitar serie Horizon... che secondo me è abbastanza malfatta se paragonata all'Overdrive o al recente Pipe organ...!) questi strumenti non vogliono assolutamente essere la sostitzione di quelli veri (anche se spesso capita questo!!), bensì un aiuto a chi scrive... In particolare, la VSL è nata per aiutare i compositori di colonne sonore a sistemare i tempi sui montaggi avendo un'idea precisa di quello che poi sarà il risultato finale... Io ricordo che quando è uscita la VSL per la prima volta è stato un salto qualitativo ENORME rispetto ai precedenti Akai o EWQL (ahimè, anche per prezzo e prestazioni!!) e questo era il fine voluto...

    2. La composizione non potrà mai essere sostituita da niente (e ci mancherebbe!!!!), ma spesso, quando hai finito di scrivere, saprai meglio di me che un ascolto a quanto è uscito dalla penna può essere utile... se poi si parla di colonne sonore (cinema, teatro...), si pongono due problemi: uno è legato ai tempi di scena che devono rispettare, nella maggior parte dei casi, le volontà di regia e montaggio che vengono prima; l'altro è che non sai di che abilità siano dotati i musicisti che eseguirano e spesso, se anche non te lo chiedono direttamente, è meglio far loro ascoltare che cosa dovranno suonare (a voltel o vogliono sapere anche i registi!!) prima di metterti sul podio!!

    3. Non sempre hai a disposizione un'orchstra (o una forazione da camera) per verificare che cos'hai scritto... o per realizzare un provino... o un demo...

     

    A mio avviso l librerie di campioni devono servire a questo... se poi qualcuno le vuole usare "in sostituzione di..." facca pure... se ci riesce...

  16.  

     

    sono tanti i modelli di pitch tracking...da distinguere poi quelli strumentali da quelli del tratto vocale...per conoscere il modello è necessario simularlo e qui viene il bello...la simulazione del tratto vocale (la modulazione del flusso d'aria tra la glottide e il tratto laringeo) prevede come evidenziavi l'implementazione di un prodotto per convoluzione...tral'impulso del tratto e le formanti delle frequenze...argomento affascinante...

     

    Non so se sei a conoscenza di alcuni plug-in in formato DirectX, VST e RTAS che presentano possibilità straordinarie sul re-sampling della voce umana, quali la modifica del timbro mediante iviluppo sulle formanti d un altro, modifca della "zona di risonanza" nell'apparato fonatorio... Non faccio nomi per evitare di incorrere in pubblicità prive di fondamento, però sono interessanti... e non sono che un minimo esempio... (cito, per dovere di completezza, l'emulazione software di amplificatori ed effetti per chitarra elettrica che ormai ha raggiunto standard così elevati da far tremare le gambe ai produttori di ampli...!)

     

     

     

    non credo siano solo sorprendenti...credo che debbano essere ormai parte integrante della formazione del musicista

    ciaoooo

     

    Alcune, in realtà, sono a dir poco spavetose (mai sentito suonare i campioni orchestrali di ultma genrazone? Trovi i demo qui[web]http://www.vsl.co.at/en-us/67/90.vsl[/web] - rcorda, mentre ascolti, che nulla è reale... Molto MATRIX, ma è così!)

    Io uso queste librerie quasi ogni giorno... insieme a tante altre applicazioni... Credo che siano, come dici tu, molto "formative"!!!

  17. Leggo con vero interesse questo 3d...

    Grazie per i link e gli argomenti che avete sollevato: sono molto interessanti!

    Qanto all'informatica musicale, effettivamente è un campo affascinante... Io ho lavorato in una casa discografica per anni ed ho avuto modo di conoscerne moltissimi aspetti (che sto continuando ad appofondire privatamente giorno dopo giorno) quali - tra gli altri - digitalizzazione, sintesi e campinameto (che in termini matematico/fisci si traducono in trasformte di fourier, integrali di convoluzione , vibrazioni più o meno libere di sistemi a parametri distribuiti e tutta un'altra serie di argomenti carini carini...!), che credo siano proprio le cose che stanno alla base del software di cui parlate...

    Consiglio a chiunque ne abbia la voglia e/o la possibilità, di provare a"smanettare" con i programmi di HD recordig e Audio editing (effettivamente quelli professionali possono essere MOOOOOLTO costosi, ma ne esistono alcuni gratuiti o forniti in dotazione con le schede audio semi-professionali), anche e soprattutto per rendersi conto di come realmente funzionino questi algoritmi (vedendo come cambia un grafico applicando uno sviluppo in serie tramte Fourier o Lalace non è immediato capire come cambierà il suono da esso rappresentato...!). Alcune possibilità sono veramente sorprendenti!!!

  18. Benvenuto, Riccardo!

    Apprezzo e condivido la tua ammirazione per Castelnuovo Tedesco (benchè no sia il mio preferito, è sicuramente ai primi posti della mia "classifica"!!)...

    A tal proposito, hai dato un'occhiata ai manoscritti e alle relative edizioni curate dal m° Gilardino?

    Se già ti piace, lo apprezzerai ancora di più!!

     

    Buono studio e... diplomati!!!

     

    Ermanno :)

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