Nessun compositore dell'800 classico, con l'eccezione di Sor, ha usato gli armonici come modulo stilistico.
L'uso che ne è stato fatto si limita semplicemente ad una concezione coloristica ed artigianale ed effettivamente, quasi sempre, nel sostituire agli armonici le note reali, si perviene allo stesso risultato espressivo.
Sor, dal canto suo, riuscì ad isolare stilisticamente i suoni armonici e ne fece un uso molto più avanzato e circoscritto a momenti ben definiti all'interno delle proprie composizioni...generalmente code e codette nelle chiuse di un brano o di una sezione di questo.
Altrove utilizzò la combinazione di armonici e note reali con il proposito di creare una dimensione armonica di attesa (ad esempio nelle battute conclusive dell'introduzione della Fantasia op. 7).
Pleonastico ribadire la superiorità intellettuale della visione stilistica di Sor applicata alle sei corde rispetto ai suoi contemporanei.
E' anche interessante notare che l'unico altro chitarrista-compositore in grado di tenergli testa nei risultati, ovvero Giuliani, abbia utilizzato gli armonici in maniera diametralmente opposta.
Se guardiamo ad esempio al famoso passo dell'introduzione della Rossiniana numero 1, ci accorgiamo che Giuliani usa gli armonici con una funzione strettamente melodica.