

GiulioTampalini
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studio e analisi Elogio di un albatro, Angelo Gilardino
GiulioTampalini ha risposto a Paolo_ nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Per alcuni musicisti suonare un brano dedicato ad altri è leggermente fastidioso, tant'è che alcuni si rifiutano di suonarlo, altri invece lo prendono come un incontro amoroso con un amante clandestino, di proprietà non esclusiva, ma non per questo meno disponibile. -
Sonata "Omaggio a Boccherini"
GiulioTampalini ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Se mi fai sapere quando vieni, ti accompagno volentieri alla mostra. (e ad un ottimo ristorantino in centro) -
Mozart genio della sua epoca
GiulioTampalini ha risposto a monch nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Io ci vedo soprattutto l'eccellenza nella rielaborazione dei modelli, che porta alla creazione anticipatrice rispetto ai tempi, per forza di cose più lenti. -
Mozart genio della sua epoca
GiulioTampalini ha risposto a monch nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Parliamoci chiaramente, nel'700 quante erano le persone in grado di studiare, quante disponevano dei mezzi? Pochissime. Il resto era miseria e sopravvivenza, destini segnati dalla nascita, condizioni dalle quali non era possibile affrancarsi in alcun modo, guerre, carestie, pestilenze, quello che ancora oggi riguarda purtroppo buona parte del pianeta. Mozart ha avuto un padre che oggi finirebbe in galera per la tirannia che ha esercitato sul figlio. In questo senso la genialità oggi è semplicemente più distribuita. Un tempo c'era l'obbligo di una piccola parte della società di eccellere sulla totalità della mancanza di mezzi e di conoscenza, oggi la maggior diffusione delle potenzialità del sapere consentono di produrre la genialità come frutto dell'unione di più menti, senza addossare ad un malcapitato "eletto" il peso della sua geniale (spesso tragica) storia personale. -
Perfezionamento tecnica del 'tremolo'
GiulioTampalini ha risposto a loredana nella discussione Quinto anno, Ottavo anno, Diploma
Ed. Berbèn. n. cat 2864 ciao -
Nuovi Video di Giulio Tampalini
GiulioTampalini ha risposto a GiulioTampalini nella discussione Interpretazioni
Sì, sono d'accordissimo. Fantasia e ispirazione melodica, elaborazione con grande naturalezza istintiva, varietà di registri e mancanza di punti statici, sono caratteristiche rare da trovare negli altri primi tempi di sonata per chitarra dell'Ottocento. -
studio e analisi Opinioni sulle composizioni di Roland Dyens
GiulioTampalini ha risposto a Waller nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Il Tango en Skai però è intenzionalmente un falso. Lo dice il titolo ( oltre a Dyens in un'intervista). Lo skai è materiale sintetico che imita il cuoio, il Tango in questione è quindi dichiaratamente una patacca. Infatti, l'intenzione sembra ancora più vuota del risultato... Divertente per le mani ma non basta, a questo punto meglio un bel tangaccio di periferia francese unto e un po' lascivo trascritto per chitarra. Da Dyens! -
Nuovi Video di Giulio Tampalini
GiulioTampalini ha risposto a GiulioTampalini nella discussione Interpretazioni
Allora, nel video di Paganini suono una chitarra in cedro di Angelo Armanelli, dal suono brillante e molto maneggevole, in tutti gli altri suono su una preziosa chitarra di Luìs Arban del 1976, appartenuta in passato ad un utente di questo forum... 8) -
studio e analisi Opinioni sulle composizioni di Roland Dyens
GiulioTampalini ha risposto a Waller nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Pienamente d'accordo, è una questione anche di originalità e autenticità, oltre che di cultura e talento. Il Ragtime di Stravinsky suona "vero" come un ragtime di Joplin, perchè unisce ed esalta culture differenti. Molti lavori per chitarra Bogdanovic suonano "veri" perchè celebrano culture diverse tra loro unendo o enfatizzando le divergenze. Ma la penna del compositore esce sempre forte e limpida. Non nego il piacere immediato dell’esecuzione della Libra Sonatine o di un Tango en skai, ma se confrontiamo quest’ultimo con un Tango di Piazzolla, non ci suona altrettanto “vero” e non vola perchè da un lato non si stacca dal modello del tango di periferia a cui vorrebbe fare solo il verso e dall'altro non escono lo stile e la personalità del compositore che compie la rielaborazione. In un’epoca di unione delle culture si rischia altrimenti di andare verso l’unione delle “non culture”. -
Nuovi Video di Giulio Tampalini
GiulioTampalini ha risposto a GiulioTampalini nella discussione Interpretazioni
Grazie a te. Sono a disposizione per altre domande. -
Nuovi Video di Giulio Tampalini
GiulioTampalini ha risposto a GiulioTampalini nella discussione Interpretazioni
L'esecuzione dello studio n. 1 con ripetizioni ad eco è interessante e, secondo Carlevaro, corrisponde all'intenzione del compositore. Il motivo che mi ha spinto a percorrere un'altra strada non riguarda il mio gusto personale, che non è mai il termine principale con cui mi confronto quando cerco di interpretare un brano. Sovrane per me sono le idee, il perchè delle scelte e la ricerca che porta a sprigionare i sentimenti, le energie che le note suggeriscono. C'è un perchè dietro ad ogni scelta e il perchè dovrebbe governare e illuminare il lavoro di ogni interprete musicista. Nel caso dello Studio n. 1 di Villa-Lobos, esistono all'interno del brano alcuni archi di frase molto ampi, costituiti da percorsi armonici che aumentano o diminuiscono la tensione espressiva generale. Per esempio, l'arpeggio culminante dal mi acuto al fa diesis basso con le legature di battuta 24 viene preparato da una larga sezione cromatica con accordi diminuiti che conduce lentamente ma inesorabilmente verso questa esplosione liberatoria, così come dall'accordo iniziale di mi minore all’accordo di si settima di battuta 11, c'è un crescendo espressivo che descrive il passaggio da uno stato di quiete del grado fondamentale ad uno stato di tensione nella dominante. Per sottolineare questi percorsi armonici ed espressivi bisogna sfruttare al massimo le dinamiche e non è semplice, visto che si tratta di gestirle su tempi molto lunghi. Le esecuzioni che ho sentito con ripetizioni ad eco spesso si limitano a proporre un modello dinamico che si ripete per tutto il brano in modo abbastanza statico e ripetitivo, senza creare movimenti espressivi profondi e archi di frase. Producono un buon effetto ma non descrivono del tutto il racconto di questo splendido brano. -
Nuovi Video di Giulio Tampalini
GiulioTampalini ha risposto a GiulioTampalini nella discussione Interpretazioni
Grazie a tutti per l'apprezzamento, sono contento che vi piacciano, quando suono cerco sempre di approfondire molte idee e leggendo i vostri interventi sul forum devo dire che le idee non mancano davvero mai. Per Mary, spero di tornare nel sole della calda Sicilia prima possibile. -
Nuovi Video di Giulio Tampalini
GiulioTampalini ha risposto a GiulioTampalini nella discussione Interpretazioni
Forse è il caso di specificare che un paio di questi hai girati tu, per non rischiare di prenderti un altro cartellino giallo... -
Segnalo a tutti gli interessati la presenza di alcuni miei nuovi video di concerti su YouTube. Per trovarli basta digitare "Tampalini" nel campo di ricerca di YouTube oppure seguire i link indicati sotto. Mauro Giuliani: Variazioni op. 107 su un tema di Händel Heitor Villa-Lobos: Dodici Studi (dal n. 1 al n. 4) Heitor Villa-Lobos: Dodici Studi (dal n. 5 al n. 8 ) http://www.youtube.com/watch?v=s5LFzoJmkVw Heitor Villa-Lobos: Dodici Studi (dal n. 9 al n. 11) Heitor Villa-Lobos: Dodici Studi (n. 12) Francisco Tarrega: Maria (Gavotta) Francisco Tarrega: Capriccio Arabo Niccolò Paganini: Gran Sonata in la (1° mov.) ciao a tutti!
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Suite Populaire Brésilienne, Heitor Villa-Lobos
GiulioTampalini ha risposto a Frédéric Zigante nella discussione Pubblicazioni
Complimenti vivissimi a Frédéric per l'ottimo lavoro svolto.- 12 risposte
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- max eschig
- heitor villa-lobos
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Cosa è successo alla Scala di Milano
una discussione ha risposto a GiulioTampalini in Rigorosamente Off-Topic
calma dai, quella di waller era solo una battuta in un thread dal carattere di una chiacchierata... -
info Fantasia concertante sul Gran Solo op. 14 di Fernando Sor, Angelo Gilardino
GiulioTampalini ha risposto a akaros nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Ce l'avrei io. Allora, la mando all'onnipotente Cristiano, che provvederà a metterla on line. L'ho riascoltata per l'occasione e devo dire, o Giulio, che eri in serata devastante: una belva. Ti facesti un boccone solo del Gran Solo e anche del trio d'archi, che ti seguiva come un portaborse segue un ministro. dralig La cosa mi spaventa un po'. -
info Fantasia concertante sul Gran Solo op. 14 di Fernando Sor, Angelo Gilardino
GiulioTampalini ha risposto a akaros nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Grazie akaros, sì in effetti a 17 anni vinsi il concorso di Lagonegro con un programma preparato l'estate sotto l'ombrellone. Grazie anche ad un simpatico amico appassionato di musica che seguiva tutte le mie sessioni di studio leggendo "Gente"... Tra i pezzi che ricordo c'erano la prima sonata di Bogdanovic, la piccola suite intervallare di Giacometti, gli studi 7-12 di Villa-Lobos, due Studi di Gilardino e il Tiento di Ohana. -
info Fantasia concertante sul Gran Solo op. 14 di Fernando Sor, Angelo Gilardino
GiulioTampalini ha risposto a akaros nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Bisognerà chiedere a Giulio il permesso di convertirla in file mp3. Da parte mia, nessun veto.Giulio domina la parte di chitarra con padronanza insolente. Non altrettanto si può dire degli altri strumentisti. dralig Per me va benissimo. L'unica cosa è che non so dove sia e chi abbia questa registrazione... -
La scelta del repertorio. Paura di esporsi?
GiulioTampalini ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Un ritorno modernizzato a quella di ieri Domanda splendida, merita un thread a parte. Comunque più o meno: sintesi, elaborazione e superamento dei modelli. Senza che ci sia più nulla di simile al passato, ma che allo stesso tempo ne sia intriso. -
La scelta del repertorio. Paura di esporsi?
GiulioTampalini ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Altre discussioni sul repertorio
non è meglio salire e scendere da un aereo per andare in vacanza a quel punto...? -
La scelta del repertorio. Paura di esporsi?
GiulioTampalini ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Tutti i giorni a pranzo e cena? 8) -
La scelta del repertorio. Paura di esporsi?
GiulioTampalini ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Se non si osa nella musica colta, dove si può osare? Se non si sperimenta dove esistono contenuti e possibiltà dove altro lo si può fare? E' una questione anche di lucidità mentale, conoscere la musica contemporanea, approfondire la musica "difficile" dal punto di vista costruttivo ed espressivo, esplorare il senso in Berio, Donatoni, Carter, Petrassi o Dillon può aiutare a trovare nuovi percorsi mentali anche quando si suonano Tarrega e Sor, per avere spunti diversi dal solito e per far crescere l'interpretazione anche del repertorio tradizionale. Se si rinuncia ad osare con la chitarra classica, è un'occasione sprecata. Sarebbe come avere una solida preparazione gastronomica con centinaia di ingredienti a disposizione e limitarsi, per sicurezza, a preparare un "sicuro" piatto, ben rifinito e ben servito, di pasta al pomodoro. Con tutto il rispetto per il pomodoro... -
Memorizzazione e tecniche per la memoria
GiulioTampalini ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Il motivo di non dare un titolo ad una composizione serve a offrire molteplici piani di interpretazione a chi legge (o ascolta) il brano, senza veicolarne in alcun modo la lettura e le sensazioni che provoca. Nel caso delle opere strumentali, la musica offre uno dei suoi lati più suggestivi, cioè la sua impalpabilità, avendo il potere di non dire mai completamente quello che intende offrire e dimostrando quanto possa essere libera e in(de)finita. Un oceano. Nessun titolo può catturare completamente l'essenza di un brano musicale, ma può solamente suggerire un percorso, un sentiero. -
Immagine e il carisma per un musicista
GiulioTampalini ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Il carisma e il magnetismo del musicista sono fondamentali per una resa dell'aspetto spettacolare del concerto, tanto nella musica pop quanto nella musica classica. I più grandi interpreti della musica classica hanno talento, intelligenza e carisma. E il pubblico resta lì a bocca aperta e occhi spalancati...