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Vladimir

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  1. Pensa che io conoscevo, fino ad un paio di anni fa, il libro "Piloti che gente" di Enzo Ferrari in maniera quasi perfetta, da Guy Moll a Ayrton Senna, passando per Achille Varzi, Phil Hill, Chris Amon, Jacky Ickx, Nigel Mansell e Jody Sheckter. Era una passione bellissima.
  2. No, anzi, stanno molto meglio di me. Cuccano, vanno in discoteca, vanno al cinema, hanno una pessima tolleranza all'alcool...
  3. No, perchè consoliderei ulteriormente la fama di "sfigato" e la risposta sarebbe "Guarda quella che gnocca!". Io però mi trovo bene con gli "ignoranti" (molto più bravi di me a scuola) in musica e arte, basta essere di sinistra.
  4. E' pieno di miei coetanei che preferiscono DJ Fargetta a Beethoven, Federico Moccia a Dino Buzzati, ma non me ne frega proprio niente. Anzi, alcuni di questi si rivelano ottimi amici, ed è questo quello che più conta. "La Rivoluzione francese è stato un crimine"- dice X. "Guarda che ha portato la democrazia"- replico io. "Sì, però non sono d'accordo con le ribellioni al potere"- afferma X. Questo mi fa incazzare per davvero.
  5. A parer mio, lei dà il meglio di sè nei lavori modali e polimodali. Ne è un esempio quello che io considero il Suo capolavoro, la Sonata n.1 (Omaggio ad Antonio Fontanesi). Brano eccellente, Bruno Bettinelli ci scrisse addirittura un articolo.
  6. Anche io non apprezzo alcune pagine di Gilardino. Infatti suono e studio quelle che mi piacciono, senza farmi problemi nel dire che una composizione è meno riuscita di un' altra. Il mio giudizio globale non cambia. E meno male che c'è ancora qualcuno che non pretende che gli esecutori della propria sappiano trasfigurare, frase buffissima che ho visto su un documentario su uno dei più importanti (ma è meglio "famosi") compositori contemporanei.
  7. Quindi la pubblicazione comprenderà solo quei tre lavori?
  8. Beh, Sting che suona il liuto può essere discutibile, ma quando era con i Police ha fatto delle cose splendide (Message in a bottle, Every little thing she does is magic, Synchronicity...).
  9. A che punto è il Suo lavoro?
  10. Quali sono le problematiche delle materie da te citate? Anche io remo come un dannato a scuola, e abbiamo fatto a greco in due mesi dai temi in dittongo all'aoristo secondo. Trecento pagine di eccezioni. Non studio dal primo novembre. Idem di latino, dai passivi alla perifrastica passiva in un mese e mezzo. Non ho mai studiato. Non oso dire nulla: non posso permettermelo.
  11. Avevo mandato due o tre messaggi a Gilardino, spiegando punti poco chiari, da specificare meglio, e di diteggiatura. Questo passaggio mi era sfuggito. Tuttavia, penso che sia un si quello da eseguire. La scrittura degli armonici qui è "semplificata", nel senso che sono indicate le posizioni in cui eseguire gli armonici, non il suono risultante. Ecco, consiglierei a Gilardino, per la pubblicazione di Juvenilia, di mantenere (e di specificare) la stessa scrittura degli armonici. Per esempio, tra Canzone Notturna e Trepidazioni per Thebit.
  12. Sì, mi piace molto la moto, ma i miei mi hanno proibito (giustamente) di prenderne una. Comunque, seguo il motomondiale, segno i punti dei piloti su una griglia. Peraltro sono andato a vedere la gara a Misano, e devo dire che è stata un' esperienza fantastica. Però preferisco il rally. Addirittura avevo chiesto la giacca a Gronholm, e la conservo gelosamente nel mio armadio. Anche guidare è un'arte.
  13. Esattto. Specie l'ultima emoticons. No, non ricorre ogni anno. Solo nel periodo pre-esame, in cui faccio "riposare" i pezzi.
  14. Anche il Viale Angeli di Cuneo, lungo tre chilometri, col traffico chiuso e la neve è meraviglioso.
  15. Bene, allora la studierò nel periodo di "cazzeggio" musicale che andrà da marzo a giugno.
  16. Non è forse un po' eccessivo paragonare Gilardino a Part?
  17. Il concerto a cinque è per archi. Avevo ordinato la Sonata n.4, ma mi hanno mandato questo concerto a cinque. Vabbè... Di Haug ho solo la riduzione chitarra/pianoforte. Lo fai abbastanza tranquillamente, solo devi trascrivere la parte per chitarra, il manoscritto è noioso da leggere. Sono belli i concerti di Dodgson, ma ci sono anche Denis Apivor e Jean Absil. Quello di Absil è bello, ben orchestrato, un po' difficile a quanto ricordo (non ho la partitura dietro). Oppure il Concerto di Bettinelli. Vedi tu. Cosa suoni al diploma?
  18. Perchè non Giuliani? Non è molto diverso da una Rossiniana come difficoltà, gli orchestrali ne sarebbero felici. Io avevo studiato l'anno scorso il primo concerto. Ci sono punti un po' duri, ma con lo studio si superano. Oppure se vuoi buttarti sul Novecento consiglio autori come Haug, Santorsola (il Concerto a cinque)... Un concerto dal limitato organico è la cosa migliore. Assicurati soprattutto del suono dell'orchestra: meglio buttarsi su Castelnuovo-Tedesco che su Villa-Lobos.
  19. Sì, certo, ma non succederà mai.
  20. Ben più grave è il fatto che gli operai di un'acciaieria muoiono sul posto di lavoro. In Italia non ci sono le condizioni per poter pensare all'arte, e sono il primo a dire che i soldi andrebbero impiegati in altro modo. Che schifo.
  21. Vladimir

    Giant Step

  22. Letta. Un gran bel pezzo. La Fanfara al regno dei lillipuziani è difficile, cavolaccio...
  23. Nel pianoforte, ci sono gli integrali delle Sonate di Beethoven, del Clavicembalo ben temperato, dell'Opus Clavicembalisticum di Sorabji (immenso, enorme, difficilissimo, ma terribilmente noioso). E' bello vedere che anche la chitarra e i chitarristi possano reggere un'impresa tale, che non ha nulla da invidiare agli integrali più spaventosi dei colleghi pianisti. Bravo, sono felice per te.
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