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Vladimir

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  1. Secondo me la Suite funziona bene. Per esempio Pace maker 45 e The riders in the sky ricordano alcuni studi (Capriccio Sopra la lontananza, Toccata dello studio 24). Trovo molto più alieni Araucaria, Abreuana, Luceat, Estrellas para Estarellas e Trepidazioni per Thebit. Mi permetto di dire che forse il brano meno riuscito è Luceat, non so se lei sia della mia stessa idea...
  2. Sì, è un brano interessante proprio per questo motivo. E invece Appaloosa è, mi pare, una razza di cavalli americana...
  3. La ringrazio. Non avevo lo spartito davanti, e non è do diesis, ma re diesis. L'indicazione "una del pulgar muy cerca del puente" cosa significa precisamente? Reputo Araucaria una delle più belle pagine da Lei scritte prima degli Studi. La ringrazio nuovamente.
  4. Sto studiando il brano in questione, e volevo avere dei consigli riguardo all'esecuzione. I due armonici ottavati sulla quarta corda "legati" io li eseguo così (vorrei esserne sicuro): eseguo il primo armonico (Sol) e il secondo (Sol diesis) lo realizzo spostando la mano sinistra e nel frattempo l'indice destro (quello che fa l'armonico) senza pizzicare. La settimina di crome in un tempo così lento, dev'essere solfeggiata rigorosamente o della settimina dev'esserci solo un' idea? La seconda volta in cui si presenta la parte ritmica, Bitetti posiziona il sol diesis sulla prima corda, ma io preferisco di gran lunga suonarlo sulla seconda, tanto nel bicordo successivo c'è sempre il sol a vuoto. Così diventa tutto più facile (anche prendere il do diesis successivo). E' lecita la diteggiatura? L'Araucaria non c'entra con le conifere? Perchè questo titolo?
  5. Bisogna farlo sul pianoforte. Sulla chitarra non serve a niente. Io sul piano prendo l'undicesima.
  6. Forse l'estetica e il fenomeno culturale sono elementi tirati in ballo per coprire la povertà musicale di alcune di queste composizioni.
  7. Beh, doppo un pintone di Barbera a stomaco vuoto, anche io scriverei tranquillamente alla Bach. Grrr... Il capolavoro è relativo. L'Hammerklavier è un brano stupendo, geniale, assurdo, ma non è il capolavoro di Beethoven. Le castagne sono buone, ma è indubbio che il capolavoro di Cuneo siano i Cuneesi.
  8. Sì, infatti, non condivido le sue scelte del repertorio contemporaneo (Boulez, Sciarrino, Nono, Manzoni), ma è una bestia. Un mio amico, pianista, dice che suonare così la seconda sonata di Boulez è un'impresa non da comuni mortali. Poi, a parer mio, è il pianista che suona meglio in assoluto Schoenberg, Webern e Berg (Gould è troppo duro). E' un grandissimo. Che suoni Nono poco importa. Nessuno è perfetto.
  9. Ma è bello che una discussione si evolva! E' molto più divertente. P.S. Matarazzo, la versione dell'Hammerklavier che preferisco è quella di Backhaus. E' insuonabile quella sonata, difatti la registrazione del buon Wilhelm è piena di note sbagliate. Però preferisco dieci volte la sua rispetto a quella di Pollini, per esempio. Senza nulla togliere al pianista italiano che secondo me rimane imbattuto sulla musica del Novecento (Petrushka è una cosa da pazzi!).
  10. Io preferirei averla coi baffi. E della musica dadaista è stata scritta?Magari un passaggio in re bemolle nella K 545 di Mozart, o un cluster in un notturno di Chopin...
  11. Sì, il titolo è bellissimo. Leggi, se non l'hai ancora fatto, la Toccata di Gargiulo.
  12. No, non sono un cannato. Solo... non sapevo che fare. Se non mangiare castagne. Forskalia non mi fa impazzire, se devo essere sincero. Preferisco di gran lunga i primi due quaderni.
  13. 8)
  14. Hai ragione, Vladimir, niente capolavori. Il capolavoro, poi, viene sempre sciupato dalle circostanze: vedi il fagiano alla Mitridate di Fritz Brenner... dralig Aaaaaaaaaaaaaaahhhh noooooooooooooo! Ancora sto fagiano alla Mitridate, Maestro???????????????? magic guitar Si discorreva di capolavori, ed essendo il mio interlocutore nientemeno che Vladimir, quindicenne notoriamente straordinario nel dominare sia la chitarra che la forchetta, mi è sembrato naturale evocare il capolavoro di Fritz Brenner. Quanto a Lei, deploro che, riferendosi all'opera insigne - sebbene sfortunata - ricetta del maestro svizzero, non trovi espressione più devota che quella di "sto fagiano": Vladimir sarà d'accordo con me nel depennarLa senza remissione dall'elenco degli invitati alla cena in cui un cuoco di nostra fiducia tenterà di replicare il prodigio di Brenner. Così impara. dralig Sì, certo, è l'unica cosa da fare. Magic, sei sulla mia lista nera per questa bestemmia rivolta al Fagiano alla Mitridate. Sono stato a Bologna tre giorni fa (a tifare Stoner al Motomondiale a Misano), ringrazia il cielo che non mi trovi lì adesso. Ti avrei portato le castagne dell'anno scorso.
  15. E no, quelle possono definirsi grandiose opere d'arte, ma il capolavoro è uno solo. E' un po' come il discorso dei punti di riferimento quando si parla del moto: tutto va a finire irrimediabilmente in un sacchetto da due euro di castagne. Col latte, per favore.
  16. Ha citato un triste esempio di come il gentil sesso possa influenzare negativamente la vita di un gentiluomo.
  17. Si vede che era cuneese. Alla lunga, castagne, brus, bagna cauda e cuneesi danno alla testa. P.S. Dica a Biscaldi che quello che annusò da Manzo era brus, un misto di formaggi lasciati marcire (letteralmente) in una specie di anfora con del liquore. Per chi non è abituato, può essere fonte di disturbi mentali. Per chi lo apprezza, è una goduria. Ancorché non cuneese, e nonostante sia passato per il patibolo del "brus", il maestro Biscaldi gode di ottima salute mentale (e anche fisica, visti gli allenamenti da maratonera e le sedute in palestra alle quali regolarmente si sottopone). Ho usato il verbo "può" proprio perchè volevo escludere Biscaldi (sono riuscito a percorrere, con fatica grandissima, un ottavo del suo percorso). Pensi che qui l'evento più grande (ad eccezione degli alpini quest'anno) è la fiera del marrone, che consiste nel comprare formaggi, miele e mangiare castagne. Mangiare castagne fino a scoppiare. Vengono allestite mostre nelle chiese sconsacrate in cui si trovano duecento modi per mangiare castagne: con il latte, nelle torte, tutto con farina di castagne o comunque a base di castagne. Passando accanto a parrocchie e asili (ma anche elementari), non si fa altro che mangiar castagne. Anche i ragazzi dimenticano per un momento il gentil sesso per abbuffarsi di castagne. Tutto ciò rende ricchi i venditori di castagne: non uno scontrino e non mi vengano a dire che due euro per un etto di castagne è un buon prezzo. Cuneo, una città fondata sui marroni. Che consolazione!
  18. Poi il termine "capolavori" (plurale) non dovrebbe esistere. Nell'opera di qualcuno, il lavoro migliore è definito capolavoro.
  19. Si vede che era cuneese. Alla lunga, castagne, brus, bagna cauda e cuneesi danno alla testa. P.S. Dica a Biscaldi che quello che annusò da Manzo era brus, un misto di formaggi lasciati marcire (letteralmente) in una specie di anfora con del liquore. Per chi non è abituato, può essere fonte di disturbi mentali. Per chi lo apprezza, è una goduria.
  20. Beh, il clavicembalo ben temperato di Bach è scritto benissimo e suona benissimo.
  21. Il fumo che compra Klira non è buono. Ma almeno Massa Carrara è una provincia rossa come Livorno e Firenze?
  22. No, non la conosco. Sicuramente il fumo che compra non è buono...
  23. Dai Waller, ci sono delle incisioni splendide (Verdi in particolare). Solo che è diventato un divo, ha perso di valore. "c'è la tengo" che vuol dire?
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