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Butterfly

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  1. Ma cosa vuole "concludere"... gentile maestro, scriva ancora tanta musica, bella e originale! Solo i grandi grandi artisti, iniziando una nuova opera, si sono sentiti "intimiditi" dai predecessori della medesima iconografia, e in genere ne è sempre scaturito un progresso per l'arte. Congratulazioni per il premio. Butterfly
  2. Avevo dimenticato una carica ecclesiastca anche per Domenico Ho confuso, è vero, la Gaudium et Spes non è una enciclica ma una costituzione apostolica pastorale. Ecco come ci si giocano i posti da badessa Butterfly
  3. Caro Ciccio di 21 anni, queste parole non sono per niente originali, si ripetono ogni settimana in tutti i circoli e le associazioni cattoliche. Te lo dice una ex consigliera responsabile della FUCI, nonchè direttore del giornale mensile ecc. ecc. Non voglio certo deludere i tuoi ideali, così come, ti assicuro, non sono stati delusi i miei, ma considera la possibilità che sto per enunciarti: la serenità che hai visto negli occhi degli spensierati vacanzieri che pregano e cantano potrebbe essere data solo dal non aver ancora ricevuto qualche solenne tramvata dalla vita. Possa mai succedere, Ciccio, ma non scambiare la poca conoscenza o la fuga dalla vita con la felicità. Rinforza tutti i muscoli della tua persona, perchè là fuori il mondo è assai coriaceo e le certezze della fede si scontrano con prove e giorni amari. Torna dopo a dirci quanto lo trovi affascinante. Non vorrei indurti qualche piccola ansia, ma su quel centuplo terrstre, per esempio, non ci farei troppo affidamento Ti dirò di più, personalmente la concezione della fede come "premi e castighi" mi è sempre andata molto stretta. Una volta una ragazza del mio gruppo entrò (sembrava in preda a una droga) e esordì alla riunione dicendo: "mi è successa una cosa straordinaria: mi sono innamorata di Cristo!". Per poco non la prendo a pedate nel sedere, con tutto il rispetto. Butterfly
  4. Vabbè Fabio, questa è presunzione bella e buona Nel caso ci fosse bisogno di modificare una enciclica, ti facciamo Papa E se ciccio_matera fa il broncio, lo facciamo Presidente della CEI, va bene?! Perdincibacco! Butterfly
  5. Vorrei vedere. Peccato che l'abbia affermata con qualche secolo di ritardo. Butterfly
  6. Lo so che è straconosciuta, ma mi casca a fagiolo, scusate Butterfly P.S.: Penso che discutere di religione o non religione, tra credenti e atei, non porti molto lontano, fino a che lo scopo è far cambiare idea all'interlocutore. Trovo sempre molto arricchente, invece, scambiare idee sul modo di vivere la propria esistenza. Voglio dire che può esistere un modo "religioso" di vivere che non ha nulla a che fare con un credo piuttosto che con un altro e forse è questo a cui si riferiva Einstein.
  7. Non chiederci la parola che squadri da ogni lato l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco lo dichiari e risplenda come un croco Perduto in mezzo a un polveroso prato. Ah l'uomo che se ne va sicuro, agli altri ed a se stesso amico, e l'ombra sua non cura che la canicola stampa sopra uno scalcinato muro! Non domandarci la formula che mondi possa aprirti sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo Eugenio Montale Preferisco sempre un po' di dubbio a certe folgoranti certezze che fanno vedere tutto in un un'unica chiave di interpretazione. Scriveva Charles De Foucauld: "Bisogna passare attraverso il deserto e soggiornarvi per ricevere la grazia di Dio". Ma non si dovesse mai attraversarlo, quel deserto... Butterfly
  8. Grazie Marcobaz, ho letto con interesse il tuo intervento. Butterfly
  9. E' comparsa su e-bay la seguente inserzione: "Ottima chitarra classica, ahimè sfondata" La descrizione dell'oggetto dice: "la chitarra è del liutaio giapponese Hiroshi Tamura, una P-50 del 1972, di notevole qualità, sia acustiche che di materiali, meccaniche dorate e chiavi in madreperla. la tavola di abete rosso è stata sfondata per un disgraziato incidente. la cassa, il manico, la paletta, in palissandro, sono invece perfetti. completa di custodia rigida". Scherzi a parte, da un simile disastroso danno, non è possibile salvare nulla? Gli strumenti di questo liutaio, in altre inserzioni, hanno buone quotazioni. Non oso pensare che dispiacere possa fare subire un simile incidente. Butterfly
  10. E' vero, innegabilmente si tratta di musica più "familiare", almeno per le mie capacità di ascolto. Ho anche l'impressione che, almeno tecnicamente, si tratti di un brano studiabile prima di altri, fra i Suoi Studi (e per questo nutro la remota speranza, e sicuramente l'ambizione, di arrivarci, prima o poi). Però devo dire che riprendendo a studiare musica ho anche ripreso ad ascoltare con una attenzione diversa e che proprio attraverso queste opere, credo di essere riuscita a migliorare la mia comprensione della musica contemporanea, che sinceramente peraltro conosco ancora poco. Butterfly
  11. Non scordiamoci Marco de Santi, mai sentiti degli studi così! Non l'ho scordato, purtroppo non posseggo registrazioni di questo musicista ed ho elencato quelle che ho potuto ascoltare. Insomma non ne ho imbroccata una. Prima di dire nuovamente che una qualche opera mi piace, ci penserò! Butterfly
  12. Non che sia importante per l'ascolto, ma "Elegia di marzo" è un brano diatonico-modale, non atonale. dralig Mi sono espressa male. Volevo dire che questa è la prima delle Sue opere che mi è stata fatta ascoltare e da questa sono venute le altre. Butterfly
  13. [OT] E' un gran peccato. Non che tu, Butterfly, ami questa composizione ma che si conosca principalmente questa degli Studi (e Ophélie). Ci sono altri 58 studi che devono (scusate l'enfasi) essere letti da chi dice di preferire l'Elegia di Marzo perché ce ne sono tanti che potrebbero piacere allo stesso modo e (sono pronto a scommettere quello che volete) molto di più. [Fine OT] Non sapevo che fosse tra le composizioni piu' conosciute. Tra l'altro, Cristiano, ne ho ascoltate parecchie, anche della collana di CD degli Studi di Virtuosità e Trascendenza che hai inciso tu e altri brani interpretati da Lucio Matarazzo, Marcello Rivelli, Luigi Biscaldi, Giulio Tampalini e ancora altri musicisti e davvero mi sono piaciuti, tutti in modo diverso, ma forse perchè ho ascoltato questa musica la prima volta proprio nel mese di Marzo o perchè mi toccano in modo particolare il tema e l'atmosfera, sta proprio lì in cima a quei famosi spartiti che vorrei suonare. Considera anche che la musica atonale è una esperienza di ascolto abbastanza nuova per me e questa composizione mi ha un po' trainata verso l'ascolto della musica del M.° Gilardino. Butterfly
  14. E' una delle Sue composizioni che preferisco. Davvero è di una bellezza straordinaria e anche prima di leggere sullo spartito la citazione poetica, ascoltandolo mi ha suggerito l'immagine della neve che si scioglie gocciolando. Butterfly
  15. Ti ringrazio Giovanni, anche se sinceramente non riesco a cogliere nell'armonia di questa canzone la stessa linea del brano "Que ne suis-je la fougère". Eppure, da appassionata ascoltatrice di musica e anche di musica popolare, ho come una sensazione di déjà vu, anzi di "déjà écouté" di questa melodia. Magari sto prendendo una cantonata. Mi piacerebbe chiedere lumi al M.° Gilardino o a Matanya Ophee (che mi pare di aver capito siano esperti anche di questo contesto musicale), ma non so bene come formulare la domanda: è come se riconoscessi una specie di modello musicale, non so spiegarlo bene, magari posso indicare a quali battute dello spartito mi riferisco. Butterfly P.S.: Spero che esista qulche altra registrazione del brano di Youtube. La ripresa dei bambini che cantano nelle strade di Mosca chiedendo l'elemosina è raccapricciante.
  16. Io l'ho fatto abbastanza spesso ma non per lavoro, forse per questo lo trovo "divertente". Una volta ho cucinato una frittata con 300 uova (rompendole una a una) e 10 kg. di prosciutto e a volte lavato certe pentole che avrei potuto entrarci dentro. Per quanto si tratti di clienti per niente esigenti, tengo sempre a decorare i tavoli. Senza retorica, sono tra i pranzi che ricordo con più soddisfazione. Niente è piu' bello per chi serve ai tavoli, che vedere le persone che mangiano di gusto. L'unica cosa un po' buffa, qualche volta, è stato andare a fare la spesa col carrello....ops...carro armato Butterfly
  17. I clienti sono un po' tarozzi, ma la cucina sembra buona Però l'omelette fa "scrunch" come l'insalata...e i cavalieri iniziano a masticare prima delle signore... Butterfly
  18. Pensavo all'analogia con certe mostre di pittura, specie i grandi eventi culturali degli ultimi decenni. In effetti elaborare un percorso ideale, di scuola, periodo o monografico, pone problemi sorprendentemente analoghi. Butterfly
  19. Grazie Antonio, sei stato molto gentile. Sai che non conoscevo quest'opera di Haendel? Grazie anche per la segnalazione dei video, che ho guardato con interesse. Butterfly
  20. Esiste musica per chitarra ispirata ai fuochi d'artificio? La curiosità mi è venuta pensando a quanto il fuoco, elemento simbolico e fisico di ancestrale attenzione da parte dell'umanità, abbia ipirato anche i musicisti (penso di primo acchito a Musorgskij). Ma ai fuochi d'artificio è mai stata dedicata qualche composizione? L'8 settembre in Liguria è festa di fuochi. A Recco (vicino a Genova) la festa della Natività di Maria viene celebrata con uno spettacolare apparato pirotecnico che raggiunge il culmine a mezzanotte, quando i fuochi d'artificio si alzano contemporaneamente dal mare e dal cielo, creando un ombrello coloratissimo tra il fragrore degli scoppi. Butterfly Ed ecco i fuochi d'artificio veri: http://it.youtube.com/watch?v=Kos4tmAKo2A&feature=related
  21. Ecco un esempio (proprio di questi giorni) dei risultati delle riforme scolastiche: http://www.ansa.it/documents/1220547942419_test1.pdf Fa proprio paura che un aspirante medico non sappia dove sia nato Giuseppe Verdi, o che confonda Montale con Pascoli. E non perchè sia importante per la su professione saperlo ma perchè....a ognuno le sue riflessioni roll: La notizia viene dal sito dell'ANSA: http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_759662191.html Butterfly
  22. E no...tinta unita, classico, elegante, va-su-tutto. Completo di fiocco, con le cocche ben pareggiate...è quasi come la "black tie" degli inviti a certe occasioni Una cosa utile da ripristinare sarebbe il panierino con la mela o la fetta di torta fatta in casa, considerato l'alto numero di bambini obesi già in età scolare, grazie alle patatine astrogalattiche aromatizzate e strasalate e fritte nell'olio di chissà che. Mah...forse aveva ragione Proust: "Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi". Butterfly
  23. io sono per la maestra (unica e mitica) e il grembiulino Ohhhhhh! Questo sì che è parlar chiaro! Butterfly
  24. Va bene Fabio, accelerazionista, sostenitore della singolarità tecnologica e simpatizzante tipleriano .... ma io non ho capito se tu preferisci il maestro unico oppure no Butterfly
  25. Baricco non l'ho ancora letto, sinceramente non ho ascoltato le interviste su Youtube, ma avevo già formulato qualche riflessione e ve la propino così come è Scriveva Manzoni che "non sempre quello che viene dopo è progresso" (vi risparmio quella delle "spalle dei giganti" di Newton) I tempi sono cambiati, ma anche i maestri, e oggi hanno una formazione multidisciplinare, esistendo addirittura una specifica facoltà dedicata alle "scienze della formazione". Se consideriamo che i primi anni dell'età scolare (se non di vita) sono quelli che determinano l'imprinting formativo dell'individuo, la questione non è di poco conto. Gli unici tempi che purtroppo sembrano aver subito un drastico cambiamento sono quelli verbali. Così può capitare che alla soglia della laurea ci siano studenti che sbagliano l'uso del congiuntivo, o scrivono xkè oppure xo', e altri che prendano un bel voto rispondendo cortettamente ai quiz a risposta multipla su Petrarca, ma non riescano a dire con parole proprie nulla di originale sulle "chiare, fresche e dolci acque". E' importante saper usare un pc o apprendere più di una lingua straniera, ma se poi non si è in grado di collegare fra loro le diverse "competenze" si corre il rischio di formare tanti specialisti privi di autonomia di pensiero. Il vero problema non è trasmettere l'onniscenza ma la "cultura", che è cosa diversa. Personalmente sono favorevole alla presenza di più insegnanti (tra l'altro, ai miei tempi ne esisteva una sola, ma la mia scuola aveva attivato dei corsi sperimentali di lingue e così ne ho avute due). Ben venga il ritorno alla semplicità SE garantisce la certezza di una buona formazione di base, che insegni prima di tutto.....ad apprendere Sul ritorno al grembiule mi sono fatta una risata di cuore, magari per i bambini delle scuole elementari può essere utile nell'ora di disegno, tutto qua. Non mi preoccuperei troppo invece del pericolo segnalato da Domenico Scaminante. Già chiedere cortesemente di spegnere i cellulari durante la lezione può costare un sonoro "vaf" di risposta... Chi li metterebbe in fila ordinata oggi, i Balilla? Butterfly
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