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Butterfly

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  1. C'è anche un sito dedicato alla musica, fra i sette siti identificati dal Progetto Maratona Arte 2007, che si svolgerà dal 5 al 7 Ottobre con il supporto delle reti Rai. Si tratta della Scuola di restauro di strumenti musicali di Cremona, che prevede tre iniziative volte all’avvio dei tre filoni portanti dell’attività del Centro: 1) Restauro degli Strumenti musicali del Civico Museo Correr di Venezia. L’intervento riguarderà l’intera collezione (69 pezzi), che contiene strumenti di pregio e due violini attribuiti ai cremonesi Antonio Stradivari e Nicola Amati. Esso sarà condotto presso i laboratori del Centro e comprenderà attività diverse: studio, indagini diagnostiche, manutenzione e restauro. 2) Creazione di un Centro di Documentazione degli Strumenti musicali. Sarà il primo polo specialistico per il territorio nazionale che svolgerà attività di ricerca e diffusione di informazioni, in coordinamento con il Museo Nazionale degli strumenti musicali di Roma e con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione 3) Avvio della Scuola di Alta Formazione e Studio. Maratonarte è una iniziativa promossa dall'omonimo comitato Onlus, i cui promotori sono il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo. La campagna pubblicitaria del progetto è stata affidata a volti noti delle arti e della cultura, fra cui Riccardo Muti. Ecco il video dello SPOT dell'iniziativa che riguarda la Scuola, presso il Palazzo pallavicino di Cremona e lo SPOTgenerale del progetto. Per informazioni: Comitato Maratonarte Onlus Via del Collegio Romano 27 00100 Roma CF 97474350580 e-mail: info@maratonarte.it website: Maratonarte Butterfly
  2. Hai ragione Ermanno, credo che gli utenti dei forum che creano scompiglio nelle discussioni si chiamino troll. Capirai tuttavia che non è possibile inserire nuove proposte di discussione o annunci di eventi sapendo che entro 30 secondi saranno farcite di repliche inaccettabili e senza rispetto. Tornando al tema: la coda davanti all'ingresso degli Uffizi c'era anche il giorno in cui ho assistito alla performance del musicista in oggetto. Come osservi tu, probabilmente molte persone si fermano solo per curiosità, d'altra parte proprio la scelta di un luogo frequentato da tanti appassionati d'arte potrebbe far pensare anche a un interesse piu' motivato di una sosta distratta. Di CD ne ho visti acquistare diversi, in pochi minuti, quindi anche una traccia nel tempo viene lasciata. Il repertorio è sicuramente quello più "ad effetto" ma mi domando cosa potrebbe accadere se occasioni simili venissero sfruttate in altro modo. Ovviamente non voglio fare paragoni, ma mi pare che in alcuni festival per chitarra siano state organizzate anche delle performance all'aperto, molto informali. Oppure pensate di no, che sia comunque meglio usare sempre i luoghi piu' tradizionalmente deputati a un concerto? Butterfly
  3. Waller, mi attribuisci pensieri che non ho mai espresso. Ritengo il contenuto del tuo messaggio offensivo nei miei confronti, oltre che assolutamente fuori contesto, pertanto l'ho segnalato ai Moderatori. Non permetterti in futuro altre affermazioni del genere. Se proprio non ti riesce di esprimere pensieri di senso compiuto, almeno impara ed applica un po' di elementare buona educazione quando ti rivolgi a qualcuno o parli di qualcuno, sul forum. Akaros non c'entra niente. Preoccupati del tuo comportamento, non di inesistenti complotti. Sei tu che fai il tuo male. Butterfly EDIT: Hai fatto bene a modificare il post cancellando ciò che avevi scritto. Spero comunque che sia rimasto nella cache del sistema, perchè questa volta hai passato il limite.
  4. Tranquillizzati, Waller, tu non puoi offendermi in nessun modo, tanto meno sull'età. Peraltro anche l'ultimo degli Equus asinus sa che non si devono mai fare illazioni sull'età di una gentil pulzella Il concetto che volevo trasmetterti riguardava il luogo comune secondo il quale le chiese sono frequentate soprattutto dalle persone anziane, perchè non è vero, quantomeno nelle grandi città. A teatro viceversa, la scarsa frequentazione giovanile (soprattutto alle prime e agli spettacoli dei grandi nomi) non corrisponde sempre a una programmazione di scarso interesse ma piu' spesso ai costi degli abbonamenti e dei biglietti. Ma anche qui ci sarebbero da fare delle distinzioni fra prosa, musica classica, opera lirica, musicals, balletto e fra tipi di teatro e promozioni offerte dai diversi enti ecc. Il problema quindi è di tipo comunicativo: quando in un forum (ma anche in una normale conversazione) si propone un argomento, si dovrebbe cercare di interagire restando in tema. Se parli per conto tuo, non puoi pretendere che gli altri interlocutori comprendano. Ti suggerisco di scrivere prima in bozza i tuoi interventi e di renderli piu' essenziali e mirati all'argomento, cercando di metterti nei panni di chi legge. E' un peccato che tutti gli argomenti che si sfiorano, finiscano così... non credi? Il senso del topic era: a Firenze si esibiscono per strada alcuni musicisti di trazionale formazione al conservatorio, suonando un repertorio classico. Cosa pensate di questa scelta? Cosa pensate che i passanti, evidentemente interessati all'ascolto, percepiscano dello strumento che ascoltano in tale contesto e con un'amplificazione artificiosa? Non si parlava nè del M.° Tampalini, che saluto cordialmente, nè di pappagalli, nè delle esigenze di conversione religiosa in tarda età. Aspetto una decorazione al merito da Maria Montessori o San Giovanni Bosco. Butterfly
  5. Non è questione di terminologia, Waller, ma di concetti. Comunque in chiesa non vanno solo i vecchiettini, come del resto a teatro. E non è nemmeno questione di età. Tra l'altro per riuscire ad entrare nel duomo di Firenze, stando alla coda chilometrica che si forma fin dal mattino, occorre un fisico da atleta; probabilmente all'inizio della coda avevano 18 anni, per quello quando sono dentro ti sembrano tutti vecchi. Scherzi a parte, ho sempre trovato insensata la necessità di piacere ai "giovani" a tutti i costi, specie quando ci sono ragazzi che hanno la pesantezza d'animo di centenari e centenari ai quali ridono gli occhi come a un bambino. Mi pare che l'argomento non riscuota molto interesse. Butterfly
  6. Io no. Chi era? 1) Non è vero (nè per la chiesa nè per il teatro) 2) Aspetta di diventare vecchiettino pure tu 3) Ci rinuncio. Butterfly
  7. Però quando Joshua Bell ha suonato nella metropolitana, quasi tutti gli sono passati di fronte indifferenti. Non porrei la questione dal punto di vista economico. Mi sembra piu' interessante capire cosa pensano le persone che si fermano ad ascoltare (a Firenze c'era moltissima gente che si è fermata a lungo). Si tratta comunque di professionisti e non di dilettanti che possono anche rendere mediocramente un brano. Anni fa poi, ricordo anche delle esecuzioni non amplificate (nella piazza del duomo). Sinceramente le apprezzai. La sparo grossa: un concerto dentro a una chiesa o fuori di una chiesa, se l'artista è bravo, in cosa differisce? Butterfly
  8. non hai tutti i torti. A volte per esempio, capita che il genio immediatamente compreso, non lo resti a lungo. Ma non è sempre detto. Comunque credo che la conoscenza di un periodo artistico e la sua più erudita comprensione passino attraverso uno studio molto profondo e vasto. Forse qualcosa piu' di un certo numero di ascolti di un'opera. E' anche vero che, in generale, è sempre piu' difficile comprendere la propria contemporaneità storica sia perchè è ancora in evoluzione che per un linguaggio che risulta inevitabilmente più complesso di quelli già storicamente nalaizzati e definiti. Accade la stessa cosa anche per l'arte figurativa. Ma insomma, cosa ne pensate di questi musicisti "di strada"? Mi pare che Piotr Tomaszewski provenga da una formazione piuttosto rigorosa. Cosa c'è dietro questa scelta di vita? Butterfly
  9. Grazie, spero di poter sentire quest'opera in questa esecuzione o in qualche prossima occasione o incisione. Congratulazioni, ovviamente. Mi piacerebbe saper fare domande piu' profonde dal punto di vista musicale, perchè credo che poter parlare con un autore della sua opera sia un privilegio raro, ma nel frattempo spero che sia vero che "essere curiosi", diceva una mia insegnante, "è già quasi un po' imparare". Grazie. Butterfly
  10. Un po' off topic. La chitarra di questo musicista è amplificata e non credo che il concerto di Aranjuez suonato così possa essere paragonato con l'interpretazione di qualcune altro chitarrista, magari impegnato con un'orchestra. Non era questo il senso del topic. Butterfly
  11. Quali sono e cosa rappresentano per l'Autore le "feste lontane"? Butterfly
  12. E adesso chi mi dice che tu sei tu e non una copia fatta a Pechino? Butterfly
  13. Ma allora quell'angolo di Piazza della Signoria, a Firenze, è proprio un ritrovo fisso! Piotr Tomaszewski: Butterfly
  14. Nel sito ufficiale della Ramirez ci sono i recapiti dei distributori ufficiali, compreso quello italiano. Forse potrebbe esserti d'aiuto, non so... Visitando il sito ho notato che non tutti i modelli hanno la classica forma della paletta, qualcuno sa dirmi come mai? Butterfly
  15. Corretto anche quello. Almeno le note ci sono tutte? Butterfly
  16. infatti...per questo penso che il valore di una partitura trascenda il suo valore di scambio economico così come lo trascende ciò che può essere considerato un bene culturale... Infatti...purtroppo è piu' facile che venga pubblicato un romanzo della collezione Harmony, sotto pseudonimo, che non qualche riga capace di far riflettere o di illuminare l'anima. Piu' facile vendere "Chi" che non qualche biografia interessante da scoprire. Ne deduco che accada lo stesso per la musica, altrimenti non saremmo perseguitati da "brucia la città" Butterfly
  17. Ho corretto. Adesso Mozart non ha piu' la zeppola Butterfly
  18. E' una prassi diffusa anche in campo letterario (specie poetico) e grafico, dovuta anche all'aumento delle opere creative e alla difficoltà di imporre nuovi autori all'attenzione del grande pubblico. Se si tratta di un editore-tipografo, in effetti corri il rischio che la tua pubblicazione giaccia a pacchi nel deposito dello stampatore o che debba tu stesso promuoverne la distribuzione e pubblicità, con costi supplettivi non indifferenti. Quindi è importante capire se l'opera viene edita o stampata, perchè sono due cose ben diverse. Obbligarti ad acquistare le copie del tuo lavoro è solo un escamotage contrattuale non solo per farti pagare la stampa, ma per far spazio negli scaffali, il che non è davvero nemmeno troppo elegante. L'invio di una pubblicazione fatta dal diretto autore poi, non ha lo stesso peso di una copia offerta a titolo di saggio gratuito direttamente da un editore, specie se specializzato. Concordo con chi ti sconsiglia questa strada, anche perchè spesso oggi l'autofinanziamento editoriale non riesce a dare quei frutti talvolta eccezionali che si verificarono invece nei secoli scorsi. Probabilmente i presupposti erano differenti, così come i fruitori. Anche il premio Nobel per la letteratura Patrick Victor Martindale White esordì proprio nel 1925 con una raccolta di poesie pubblicata a spese proprie dalla madre dello scrittore. In tempi piu' recenti Pier Paolo Pasolini autofinanziò la pubblicazione delle "Poesie a Casarsa" e analoghe operazioni vennero attuate, in tempi diversi, da Guido Gozzano, Montale, Moravia, Cesare Pavese, Italo Svevo ecc. All'estero capitavano cose simili, anche in campo scientifico, medico e astronomico. Nietzsche pubblicò a proprie spese "Al di là del bene e del male" e "Zarathustra"... Insomma: se aspettavamo che gli editori comprendessero le potenzialità del talento di tutte queste persone... Butterfly
  19. 40° Concorso Internazionale di Chitarra classica "Michele Pittaluga", Alessandria Wolfgang Amadeus Mozart, Marcia Turca, da Sonata in La Maggiore KV 331 Marco Tamayo e Anabel Montesinos Video Youtube (1,40 min.) Butterfly
  20. Grazie Neuland per la gentile spiegazione. Sai cosa mi aveva colpito in un articolo letto tempo fa? Che a causa delle particolarità tecniche del repertorio dell'Ottocento e in particolare di questo autore, era piu' facile che gli specialisti di questo periodo potessero incorrere in problemi patologici di tipo meccanico alle mani. Adesso vado a vedere dove si potrebbe trovare quel libro Butterfly
  21. Probabilmente c'era un'ironia che non sono in grado di cogliere. Comunque grazie lo stesso Butterfly
  22. Grazie ntancredi, speravo proprio in una risposta così esaustiva Butterfly
  23. Ho ascoltato questo chitarrista polacco in piazza della Signoria: Leszek Rojsza e mi chiedevo se qualcuno ha notizie di questo musicista. Offre un CD in due parti intitolato "Romantic of ibero and latin guitar". Butterfly
  24. Il formato pdf di Acrobat è un formato "proprietario" (un po' come il ".doc" di Winword). Sostanzialmente, ogni formato elettronico contiene un insieme di codici che rendono quel formato compatibile con i programmi in grado di leggerlo. Questi codici hanno anche lo scopo di mantenere la coerenza e la leggibilità dei dati nel tempo (in caso di diverse versioni di software o tipi di hardware) ma come per altri tipi di file (fogli elettronici, testi, immagini), esistono parecchi software in grado di interpretarli o crearne di analoghi. Piu' recentemente tuttavia, sono stati introdotte tecniche di "blindatura" in alcuni formati pdf, al fine di impedire l'apertura in editing dei file, con copiatura dei testi o delle immagini. L'editoria elettronica cerca, in questo modo, di ottemperare alle normative sui diritti d'autore e, nel caso degli e-books o degli e-articles, è anche possibile tracciare i file pdf in modo da poter ricostruire l'esatto percorso che un file acquistato può fare, venendo trasferito illecitamente. Per questo, ad esempio, le biblioteche pubbliche che forniscono copie in formato elettronico di articoli editi da certi consorzi editoriali internazionali, hanno l'obbligo di avvisare l'utente che una volta stampato il documento, dovrà distruggere la copia elettronica ricevuta. E' un campo in continua evoluzione, considerando che l'editoria elettronica non ha sostituito quella cartacea, ma ampliando notevolmente le sue potenzialità, ha messo in luce anche nuovi e diversi problemi derivanti dall'enorme e più facile diffusione dei documenti. Butterfly
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