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Verissimo. E, scendendo ancora più in basso, il fare del bene per persone meno fortunate e invece che goderne personalmente darne dimostrazione pubblica. Non mi hai quotato, ma hai replicato allusivamente riferendoti al mio messaggio. Che la retorica tu l'avessi vista nel messaggio di Magic era chiaro (anche se dopo averlo spiegato a me lo hai negato con lui La mia risposta voleva appunto dire che non si deve scambiare il sentimento con la retorica, nè avere paura di esprimerlo e ognuno lo fa a modo suo. Il debole non è chi non teme di mostrarsi ferito. Sapessi poi quanto annoiano me certe lapidarie supponenze post giovanili(parlo in generale, per carità...); fortunatamente per offendermi o denigrarmi ci vuole ben altro (professionalmente poi, vorrei proprio vedere!) ma confido che chi ha letto abbia capito perfettamente il tenore di questa sequenza di messaggi. Sinceramente passerei ad altro argomento. Per quel che ne so, Una limosna por el amor de Dios venne composta da Barrios pochi mesi prima di morire, quando probabilmente lui stesso si era reso conto che la sua esistenza volgeva al termine. E' un brano che amo molto e che a volte considero una specie di "prova del nove" nelle interpretazioni di un artista (un altro è Julia Florida). Al di là del tremolo e degli altri aspetti tecnici (che onestamente non saprei giudicare nella loro singola perfezione), provo ad ascoltarlo ad occhi chiusi per apprezzare nelle note quel che sembra assomigliare a un senso di rimpianto e di malinconia per la vita che finisce, pur essendo ancora forti, eppure aggraziate, tutte le sensazioni di ogni suo palpito. La frase che il compositore avrebbe pronunciato in extremis: "Non ho paura del passato, ma non so se potrò varcare il mistero della notte" si associano bene all'atmosfera di questo brano. Non deve essere facile coniugare la bellezza di una esecuzione con la resa del senso profondo di una musica. Mi sembra che questa musicista ci riesca molto bene. Butterfly P.S.: Dimenticavo anche io un ultimo dettaglio: "non tirare la coda al gatto"
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Sinceramente non mi sembra che le tue risposte siano sempre così distaccate: certo, un conto è citare una frase prescindendo dall'autore, un altro è ignorarlo, cosa un po' più difficile quando magari ci si conosce anche di persona. Ho trovato la tua replica (non la tua persona o quel che fai) un po' cinica (nel senso filosofico del termine) e non ho avuto difficoltà a fartelo notare, quotandone il testo: argomentare significa scambiarsi opinioni in modo civile anche quando non si è d'accordo, senza trattare il proprio interlocutore con sufficienza o cercando di fargli la morale, magari somministrando qualche colpetto basso. Invitare un iscritto a un forum a "non leggere" equivale invece ad alzare il ponte levatoio. In un forum ci si rivolgere comunque all'interezza della comunità virtuale, per questo certe regole sono ancora più importanti che nelle conversazioni reali. Se ciò che scrivo viene citato e commentato, anche quando faccia riferimento a un'idea generale, ritengo lecita, anzi dovuta, una replica o un chiarimento, tanto più quando si vanno a toccare certi valori. Cordialmente Butterfly
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postato doppio, scusate.
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Ho segnalato il video di una musicista, come ne ho segnalato parecchi altri, ultimamente, scrivendo sempre qualche commento. Ho scritto "una musicista", non "una musicista cieca". Ho affermato che mi ha lasciato senza parole. Per la sua bravura, non perchè è cieca. Chiunque raggiunga un livello di alta professionalità nonostante una qualche oggettiva difficoltà, mi fa riflettere su come a volte si permetta alle piccole difficoltà di angustiarci oltremodo l'esistenza. Non credo di aver fatto retorica, è stata solo una riflessione umana e naturale per chi è abituato a guardare alla vita con un briciolo di sensibilità nonostante, magari, qualche avversità del passato o del presente. Anzi, a essere proprio sincera mi sono ritrovata a sorridere pensando che pochi giorni prima mi era stato suggerito di attaccare un adesivo bianco sul manico della chitarra per riconoscere il decimo tasto. Non ho parlato del "bene che faccio" ma di una mia esperienza professionale, essendo storica dell'arte e avendo avuto occasione di occuparmi anche di didattica museale all'interno di uno specifico programma per "diversamente abili". Tempo fa ho anche segnalato una risorsa musicale on line relativa al metodo Braille. Chi mi conosce sa che la locuzione "fare del bene" non appartiene al mio lessico e che la naturale solidarietà tra esseri umani in cui credo (e che è molto diversa dal c.d. "fare del bene"), non mi ha mai portato a "vantarmi" pubblicamente delle attività di volontariato che svolgo (e che non c'entrano niente col mio lavoro). Sarebbe meglio evitare certe affermazioni quando non si conosce la persona alla quale si rivolgono perchè si può anche ferirla ingiustamente. Butterfly
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Mi occupo da molto tempo di didattica artistica e museale per i disabili. La retorica è altrettanto esecrabile del cinismo. Butterfly
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Ho appreso il nome di questa musicista dal liutaio Roberto Tomasi. Sono rimasta senza parole. A volte ci preoccupiamo di cose piccole piccole... Ioana Gandrabur "Una limosna por el amor de Dios", A. Barrios Mangoré Il sito della musicista è all'url: http://www.ioanagandrabur.com/ Butterfly
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Daniele Magli
Butterfly ha risposto a Daniele Magli nella discussione Inizia da qui e presentati alla community
ex ex ex.....va bene però ora fermati un po'! Butterfly -
Mi presento
Butterfly ha risposto a Alle nella discussione Inizia da qui e presentati alla community
Ciao Alle! Butterfly -
Uhmmm...mi riferivo a quel passaggio a 2,07 minuti, comunque grazie andrò a riascoltare. Butterfly
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Grazie Pietro! Butterfly
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Edizioni di musica a stampa per chitarra
Butterfly ha risposto a Butterfly nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Grazie Giorgio. Certo che chiederò sempre al mio insegnante, è che lavoro vicino a Ricordi e ci sono talmente tanti testi interessanti ed edizioni musicali che a volte ho la tentazione di "portarmi un po' avanti" con gli spartiti Butterfly -
Interessante. Se non sbaglio, è lo stesso brano al quale accennano nel filmato sul compleanno di Barreuco, con David Russel ecc. Però non so di che brano si tratta. Butterfly
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Gli errori nei trattati di armonia
Butterfly ha risposto a Butterfly nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Caro Marcello, l'orologio del forum segna un'ora avanti, comunque hai ragione Temo poi che se non smetterò di preoccuparmi per letture di questo genere finirò con diventare una vampiressa. Butterfly -
Gli errori nei trattati di armonia
Butterfly ha pubblicato una discussione in Rigorosamente Off-Topic
Stavo cercando i dettagli editoriali di un testo di Vittorio Vinay, intitolato "Come si analizza un testo musicale" (Edizioni Musicali Sinfonica) e mi sono imbattuta in questo documento di Alessandro Corti che tratta di alcuni errori nei trattati di armonia: http://xoomer.alice.it/alessandro_corti/gli_errori_nei_trattati_d'armonia.htm Volevo sapere cosa ne pansate... Butterfly -
Edizioni di musica a stampa per chitarra
Butterfly ha pubblicato una discussione in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Mi piacerebbe capire se c'è un criterio di riferimento quando si deve scegliere l'edizione di un'opera da studiare. Sfoglio spesso i cataloghi delle case editrici di musica e ci sono molte pubblicazioni che mi piacerebbe "mettere da parte" ma capisco che non posso orientarmi da sola, come faccio in altri campi. Presumo che la scelta del revisore sia la più importante ma mi chiedevo se in qualche modo le case editrici si sono specializzate nel corso del tempo in specifici "settori" della musica per chitarra, in base all'epoca o al tipo di musica; inoltre per la scelta del revisore: si impara a scegliere solo con l'esperienza dello studio o esistono anche per questo aspetto dei criteri di base da tenere presenti? Oppure è sempre meglio chiedere all'insegnante che sa quale tipo di diteggiatura o di revisione è meglio far studiare a ognuno dei suoi allievi? Grazie a chi risponderà! Butterfly -
Fate di più vi prego
Butterfly ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
A una mostra fiorentina sulla natura morta dal Caravaggio al Settecento mi è capitato di udire due visitatori che si interrogavano sulle quotazioni al chilogrammo che avrebbero potuto avere alcuni funghi porcini raffigurati in un dipinto... Butterfly -
Fate di più vi prego
Butterfly ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
"Non ti piacciono gli spinaci, broccoli, il sedano....e la zuppa di coccodrillo!?" Butterfly (pubblicità del passato di verdura Knorr, 2007) -
Romanzi e racconti sulla chitarra classica
Butterfly ha risposto a Butterfly nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Grazie! A me è venuto in mente anche il romanzo dal quale è stato tratto l'omonimo film, "Il mandolino del capitano Corelli", anche se non so se può essere inserito nei grandi romanzi o nei "classici". Sulla presenza della chitarra in "Guerra e Pace" ho trovato questa citazione su internet (non sono a casa e non posso guardare il libro) che mi pare confermi la citazione della chitarra eptacorde di cui ha scritto il M.° Gilardino: "In Guerra e Pace di Lev Tolstoj, dopo una lunga e faticosa battuta di caccia, la contessina Nataša Rostova trova un momento di ristoro presso la casa di campagna di un anziano parente. Lo zio Michail è un militare in pensione che si è ritirato nelle sue terre insieme ad Anis’ja Fëdorovna, governante fedele e ormai moglie di fatto. Incantata da questa ospitalità rustica ma piena d’affetto, Nataša si mette in ascolto di un languido motivo tradizionale eseguito con la balalajka da un servitore. Lo zio, piacevolmente sorpreso del rapimento musicale della giovane, imbraccia con decisione la sua chitarra e la invita a ballare una popolare quanto scatenata danza russa." Ho trovato anche questo riferimento relativo a un saggio, ispirato al personaggio di Nataša: ""La danza di Nataša. Storia della cultura russa (XVIII-XX secolo)" (Einaudi, Torino 2004, pp. 618, 48 euro). La Nataša del titolo è la tolstoiana Nataša Rostova di Guerra e pace, la contessina educata in un ambiente nobiliare pietroburghese di stretta osservanza filoparigina, la giovane donna che, al termine di una giornata dedicata alla caccia, nel sentire un motivo popolare appena accennato alla chitarra, inizia a ballare. E non segue le regole dei valzer cui è stata educata, vale a dire non si limita al movimento delle gambe nella fissità del busto, ma, come rispondendo a un imperativo atavico, fa emergere una sorta di primigenia attitudine alla danza orientale, in cui anche le spalle e la testa devono seguire il ritmo, ignorando la divisione in coppie e presupponendo invece la disposizione a cerchi concentrici. D’altro canto la stessa chitarra russa, con cui i passi di Nataša vengono accompagnati, altro non è che un adattamento della dombra, presa in prestito dalla steppe dell’Asia centrale" Butterfly -
Fate di più vi prego
Butterfly ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Touchée. Mi evaporo Butterfly -
Fate di più vi prego
Butterfly ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Gli studenti si sono annoiati ad assistere al Giardino dei ciliegi. Poverini. Fargli ascoltare tutti quei madrigali, poi (quelli simili ai cori alpini): che crudeltà inaudita. Dopo aver visto chissà quante rappresentazioni di Checov, essere profondi conoscitori della letteratura russa e aver passato una vita a studiare madrigali (nonchè a cantare Il testamento del Capitano, con la bottiglia della grappa), nessuno ha pensato di offrire loro qualcosa di nuovo, originale, una pièce della post avanguardia o un a jam session multistrumentale. Perchè sicuramente un pubblico così esigente e raffinato coglierebbe al volo la musica contemporanea, verrebbe colto da sindrome di Stendhal alla Biennale di Venezia, farebbe la coda per assistere a un'opera di Peter Brook o a una coreografia di Kylian. Qualcuno dovrebbe pensare seriamente a fargli vedere "nuove robe" se no si staccano dall'arte. Senza contare gli attori adottati che vengono rispediti all'orfanotrofio, loro davvero sì, poveri "sfigati". Il problema per cui le dissonanze vengono percepite come errori e a Ciccio_Matera viene chiesto di suonare pezzi "meno da intenditori" è che in realtà se gli spettatori fossero intenditori di musica classica, saprebbero capire anche le dissonanze o quantomeno non le scambierebbero con stonature accidentali. Per apprezzare e capire l'arte contemporanea (per farlo davvero e non come operazione di snobbismo culturale), occorrerebbe una migliore diffusione e comprensione dell'arte che chi chiama "del passato" o "le solite cose" non sa evidentemente cogliere nella sua essenza. Una tragedia greca possiede una carica di attualità maggiore di certi articoli di fondo dei quotidiani. Non si illuda chi pensa di saltare a piè pari la storia per comprendere perfettamente il suo tempo. E' l'abbassamento generale del livello di percezione dell'arte che provoca un continuo scollamento con il pubblico. Non contensto Francesco, nè approvo chi gli suggerisce di non leggere le riviste specialistiche, ma non sono del tutto convinta che la voglia di nuovo sia sempre un reale desiderio di cultura. La noia (ce ne sarebbe da dire su questa parola) non è sempre legata per l'appunto a mancanza di stimoli. Butterfly -
Fate di più vi prego
Butterfly ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
E' un "dilemma" che interessa tutta l’arte da quasi un secolo ma che spesso si risolve in una specie di ripiegamento, a partire dagli stessi "fruitori". Il problema è che solo l'arte può rigenerare se stessa e così accade che mentre i più discutono (magari dentro alle accademie), qualcuno fra i “pochi” riesca a far nascere una nuova corrente di pensiero o sappia stupire con un’opera che davvero rompe tutti gli schemi del passato. Il più delle volte accade senza sponsor, senza musei, senza forse che nemmeno lo stesso artista se ne renda conto e nemmeno immagini la valanga di critiche che gli pioveranno addosso, prima che la sua idea venga compresa e riconosciuta. Sai Francesco, non è per disprezzare il tema lanciato da Waller, certo per esprimerlo usa un linguaggio diciamo "originale" Butterfly -
Fate di più vi prego
Butterfly ha risposto a Waller nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Che ne dici dell'Attack Butterfly -
Romanzi e racconti sulla chitarra classica
Butterfly ha risposto a Butterfly nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Grazie! Mi avete fatto venire in mente anche la balalaika del dottor Živago di Pasternàk, che nel film anzi svolge un ruolo simbolico non da poco (nel libro non ricordo bene perchè confesso di non essere mai riuscita a portarlo a termine causa l'edizione in mio possesso che aveva i nomi dei personaggi scritti in cirillico ) Evidentemente (ma potrebbe essere la mia ignoranza in materia) anche se nell'immaginario collettivo l'immagine della chitarra si lega più spesso ai paesi latini, forse abbondano maggiori riferimenti nella letteratura dell'Est. Mi incuriosisce il riferimento ai due tipi di chitarre, in "Guerra e pace". Butterfly -
studio e analisi Tre canzoni per chitarra e voce, op. 95, Mauro Giuliani
Butterfly ha risposto a Butterfly nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Sì ho sbagliato il numero, ora lo correggo nel titolo del post Grazie, leggerò con interesse l'articolo del supplemento di Guitart! Come per altri settori della musica, una voce strepitosa potrebbe rivelarsi anche attraverso un repertorio meno conosciuto mentre una performance "stiracchiata" non porta mai molto lontano... Butterfly -
Romanzi e racconti sulla chitarra classica
Butterfly ha pubblicato una discussione in Rigorosamente Off-Topic
Esistono romanzi o racconti celebri nella cui trama si ritrovi la chitarra classica o qualche strumento antico, liuto ecc.? Stavo cercando di fare mente locale ma non me ne viene in mente nessuno, a differenza delle poesie che invece annoverano anche autori famosi... Butterfly