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Butterfly

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  1. Ah sì sì Manu, scusa, non avevo visto! Comunque il rumore del gesso è bello non quando stride ma quando si scrivono le lettere con il tratto sottile e ombreggiato...e il cancellino arrotolato che dopo un po' si scuciva e diventava un nastro ribelle ve lo ricordate? Ok, decisamente off topic, sorry. Butterfly
  2. Ho capito, grazie. Il pacchetto Mozilla mi ha fatto installare anche iTunes e mi chiedevo appunto come utilizzarlo. Vado a curiosare. Butterfly
  3. Scusate l'off topic, ma come funziona l'acquisto di musica su iTunes? Butterfly
  4. Ciao Massimiliano. Butterfly
  5. in arrivo un sacchetto di ceci e una lavagna anche a Butterly [/quote Butterly ? Chi è un nuovo utente? ] Cari Manu e Fernando, il mio incipit è corretto. Significa: "pur rispettando tutte le opinioni finora espresse"... ecc. Potete trovarmi mille difetti, non quello di non saper scrivere correttamente, mi spiace Però i ceci li accetto volentieri, col freddo che fa oggi, una bella zuppa è quel che ci vuole La lavagna l'ho già, ma è una brutta lavagna moderna, appesa alla parete, sulla quale non è possibile far stridere il gesso ma solo usare sporchevoli e appiccicosi pennarelli.... Butterfly ...siete terribili
  6. Per capire i tuoi messaggi, serve un bel po di interpretazione. Se io capisco così è perchè tu non scrivi in modo chiaro. Io accetto tutto, accetto se mi dici che sono un po' provocatorio (ma a fin di bene perchè con le discussioni tranquille si può crescere) accetto se mi dici che la penso sbagliato (perchè ognuno la pensa sempre a modo suo comunque sia). Ma accetto malvolentieri chi scrive in modo ambiguo e pretende di essere stato chiaro e definito. Che si arrampica sui vetri per avere ragione (sempre che ci siano vetri) Pace e Bene Nel rispetto di tutte le opinioni, a me sembra non sembra che Akaros si sia espresso poco chiaramente o con ambiguità. Si possono sostenere idee diverse senza che necessariamente si tratti di idee "giuste" o "sbagliate". Piuttosto caro Waller... con queste due frasi: "soprattutto non devono avere persone che te li faccia odiare" e "accetto se mi dici che la penso sbagliato", un po' di permanenza dietro alla lavagna non te la leva nessuno Butterfly P.S. la Pace e il Bene si devono avere prima nel cuore e poi sulle labbra. Non discutete così, dai...
  7. Secondo me... mica tutti ci riescono, anche studiando dalla mattina alla sera... (specie il congiuntivo presente) ...sempre più di quelli che hanno preso 4... Smile, Fernando, mi è venuta la battuta Butterfly (off topic)
  8. Caro Giulio (e Fernando), credo che si dovrebbero prendere definitivamente la distanze da certi stereotipi, altrimenti non ci si può dolere che anche gli "altri" applichino lo stesso metro al mondo dell'arte. Apprezzare o amare la musica non dipende né è mai dipeso dal titolo di studio. Chi frequenta l'istituto tecnico non è per antonomasia dotato di minore sensibilità o amore per la cultura di uno studente del liceo classico (Eugenio Montale era diplomato in ragioneria), non tutti i laureati occupano posti di lavoro di rilievo, nè tutti guardano dall'alto in basso chi la laurea (antica o moderna), non ce l'ha. Solitamente anzi, capita proprio il contrario. Non vedo poi per quale motivo un laureato abbia l'obbligo morale di ascoltare musica classica e un analfabeta no. La bellezza dell'arte sta proprio nel suo democratico rivolgersi all'animo del laureato in ingegneria spaziale come a quello di un raccoglitore di pomodori. Non per niente Giotto affrescò la basilica d'Assisi perchè ne restassero ammirati tanto i pastori quanto i Pontefici. Iniziare a pensare alla "folla" come a un insieme di singoli e specifici individui permetterebbe di alzare il livello dei giudizi a mete piu' elevate. Butterfly
  9. Scusa Giulio, non capisco perchè i cosidetti "ignoranti" te li immagini "tutti laureati e ben inseriti nella società". In genere gli ignoranti (di musica e non) si riconoscono dalla presunzione di sapere, mentre chi più studia sa bene di non conoscere mai abbastanza. Tra i "ben inseriti nella società", poi, è più facile trovarci calciatori e veline che studiosi chini sui libri... Mah... Butterfly
  10. A volte piu' che la concomitanza di eventi completamente diversi tra loro, capita invece un surplus di offerta "culturale" nella quale è difficile scegliere (un bel concerto la stessa sera in cui si apre la stagione lirica, l'inaugurazione di una mostra importante lo stesso pomeriggio della conferenza di un letterato che viene d'oltreoceano ecc.). Non penso che la strategia sia attirare ad un concerto il pubblico che non sa come trascorrere una serata, oppure obbligarlo a compiere una scelta eroica e penitenziale (conosco raffinati intellettuali che non si scollerebbero dai match race di Coppa America per nulla al mondo), quanto piuttosto saper gestire in maniera intelligente gli eventi che si svolgono su un territorio, sia a livello locale che nazionale (e in certi casi anche internazionale), riuscendo a focalizzare l'attenzione su tutte le cose che varrebbe la pena di conoscere. Giustamente: proposte serie (come ha scritto Matteopesle) e niente doppioni o iniziative svolte a metà o raffazzonate. Ma uno dei problemi principali della frequente cattiva gestione dei beni culturali in Italia è anche la mancanza di coordinamento e la inefficiente e inefficace comunicazione. Saper veramente "far cultura" significa anche saperla "vendere", riuscendo a trasmetterla in maniera trasparente per l'utente, incuriosendolo anche verso nuovi settori. Far pubblicità a un concerto nello stesso modo con cui si reclamizzano i formaggini, o al contrario, con la stessa riservatezza di un editto della loggia massonica, non offre certo molte speranze di successo (di successo della cultura tra il genere umano, intendo). Di arte (come di formaggini, sia chiaro) bisogna saperne parlare, altrimenti è meglio cambiare argomento...purtroppo è già difficile far capire questa semplice verità quando si distribuiscono poltrone in base a criteri che nulla hanno a che vedere con le competenze e le capacità. Butterfly
  11. A me l'e-mail di conferma è arrivata e siccome stavo terminando il secondo modulo, ho richiesto informazioni sulle modalità di fruizione on line dei successivi. La cosa che urta di più, trattandosi di un sito istituzionale, è che non è esplicitato da nessuna parte che si tratta solo di samples di corsi a pagamento e con quali criteri e modalità è stata scelta questa azienda che li fornisce. Collegandosi al sito indicato, inoltre, non è possibile conoscere il prezzo dei corsi se non registrandosi con tutti i propri dati e creando un account. Nella mia città ci sono associazioni culturali e istituti di cultura che propongono corsi linguistici di base in vari periodi dell'anno. Mi rivolgerò a loro, oppure acquisterò per mio conto un corso multimediale scegliendolo in base alle mie esigenze. Perfino la biblioteca civica della mia città offre un servizio più trasparente e completamente gratuito, con un laboratorio linguistico accessibile da tutti i cittadini e completamente gratuito. Mah.....scusate piuttosto se ho comunicato una informazione incompleta. Butterfly
  12. Sono un po' "attapirata". Scrivendo al sito del Portale del Ministero degli Interni per sapere come e quando sarebbero stati messi on line i rimenenti otto moduli di apprendimento linguistico, ho ricevuto questa risposta: "Grazie per aver visitato il Portale ed averne voluto approfondire la conoscenza contattandoci. Siamo spiacenti ma i corsi di lingua non verranno pubblicati nella loro versione completa. Se lo si desidera ci si può rivolgere al fornitore dei corsi stessi. Per tutte le informazioni del caso si consiglia di consultare il sito xxxxxx.com Un cordiale saluto dalla redazione del Portale www.italia.gov.it" Ho omesso volutamente l'indicazione del sito commerciale che vende i restanti moduli di apprendimento linguistico. Come dire che tutta questa bella iniziativa è solo uno specchietto per le allodole. Da un sito di un ministero mi aspettavo qualcosa di più, specie essendo realizzato con denaro pubblico, cioè anche nostro. Res publica. Però il corso di lingue completo te lo paghi. Butterfly
  13. Cari libri di carta, bella carta e bei caratteri, da tenere sulla scrivania come un oggetto amico, da estrarre tra gli altri suoi compagni bene allineati in uno scaffale, ritrovandoci dentro, magari dopo tanto tempo, un foglietto di appunti o un fiore con lo stelo un po' legnoso usato come segnalibro...libri di carta, da leggere tranquilli in giardino o compagni di un lungo viaggio in treno...da rileggere daccapo scoprendoci parole sempre nuove, soprendendosi se all'improvviso portarli in borsa sembra un po' più faticoso di prima... Avevo saputo anche io dall'editore della indisponibilità di copie di questo volume del M.° Gilardino e dell'ipotesi di una nuova edizione. A suo tempo infatti l'ho ricevuto in prestito interbibliotecario da Firenze. Certo la nuova edizione sarebbe interessante, in qualunque formato. Magari meglio ancora se in due formati... Butterfly
  14. Al sito del CEIDA: www.ceida.com si possono consultare i programmi di corsi e master rivolti a diverse figure di studenti, insegnanti e dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Tra quelli del 2007 potrebbe essere interessante questo: Master in "Management Artistico - Musicale", descritto in dettaglio all'url: http://www.ceida.com/corsi/M266V.htm Programma: 1° modulo: 7-8-9 maggio 2007 (orario: 8.45-14.45): "Gestione delle produzioni artistico-musicali: norme, prassi e consuetudini" 2° modulo: 4-5-6 giugno 2007 (orario: 8.45-14.45): "Elementi di marketing e comunicazione delle attività artistico-musicali" Il corso è rivolto a manager e operatori di fondazioni culturali, istituzioni concertistico-orchestrali, associazioni musicali, Istituti di Alta Formazione artistica e musicale, dirigenti e fun­zio­­nari di assessorati alla cultura degli enti locali, enti teatrali, esperti e consulenti di mar­ke­ting, ricercatori, cultori della materia. Oggetto del master è l’approfondimento, attraverso esperti del settore, della formazione come ope­ratore culturale nei vari campi di ideazione, progettazione e produzione di uno spettacolo mu­sicale, con riferimento alla gestione delle pratiche amministrative (contratti, imposte, contributi e fi­nan­zia­menti), le perti­nen­ze dei vari Enti (SIAE, ENPALS) e l’ottimizzazione delle risorse per la migliore resa di un progetto culturale. (La descrizione completa del corso è al'url indicata). La sede dei corsi è a Roma, nella zona di Castro Pretorio, vicino alla città universitaria: CEIDA - Via Palestro, 24 - 00185-Roma Tel. 06.492.531 - 06.4450700 Fax 06.44704462 -06.49384866 seminari@ceida.com Per durare soltanto sei giorni, la quota di iscrizione è un po' alta: 1.020,00 Euro + IVA (esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici), ma chi si iscrive a titolo personale può rateizzarne il pagamento. ----------------------------------------------------------- Butterfly
  15. Circa un annetto fa è stato trasmesso lo spot di una gomma da masticare che aveva per sottofondo Alborada di Tarrega, eseguita con la chitarra classica. Non ricordo la marca del chewing gum ma mi pare che lo spot venisse trasmesso in lingua originale (inglese). Poi c'è il Grand Vals, sempre di Tarrega, usato per le sonerie dei cellulari Nokia, ma non ricordo se è mai stato usato anche negli spot pubblicitari. Avevo letto da qualche parte che era prevista la realizzazione di una versione polifonica in stile rock che Nokia avrebbe usato appunto in una campagna pubblicitaria. Butterfly
  16. De nada, hasta pronto Butterfly
  17. Stavo pensando a come imparare un po' di spagnolo, lingua nella quale eistono molte risorse on line per i chitarristi, oltre a una vasta letteratura didattica. Il problema è che non ho molto tempo e non posso permettermi corsi costosi. Così ho cercato un po' su internet e ho trovato il sito del Portale del Cittadino del Ministero dell'Interno, al quale ci si può iscrivere per fruire gratuitamente di una serie di corsi che vanno dalle lingue straniere all'informatica: http://formazioneonline.italia.gov.it/eLex/catalogue/Catalogue.aspx?tabid=2 L'iscrizione è molto semplice e i programmi interessanti. Per le lingue straniere sono disponibili due moduli di Inglese e Spagnolo. I moduli non sono ancora fruibili nella loro completezza (solo i due del livello elementare) ma per chi non conosce per nulla lo spagnolo, come me, va più che bene, almeno per cominciare. Sono gratuiti, fatti bene e non contengono pubblicità. Se qualcun altro conosce altri siti istituzionali o accademici che offrono corsi on line gratuiti di lingua straniera (spagnola ma, perchè no, anche di altri idiomi), sarei contenta di saperlo e darci un'occhiata. Ciao, anzi... hola Butterfly P.S.: E' anche possibile scaricare l'elenco di tutti i corsi con i programmi dettagliati, sia in formato pdf che rtf. Per evitare pasticci con i file allegati, questa è l'url: http://formazioneonline.italia.gov.it/eLex/catalogue/data/catalogoCorsi.rtf
  18. La programmazione televisiva delle reti pubbliche non è sempre tutta da buttare via (c'è un buon programma sul teatro trasmesso da Rai3 alla mattina, i concerti su Rete4, Art'è o Bell'Italia, qualche buon programma per bambini ecc.), in ogni caso non è nemmeno tanto giusto che un palinsesto di qualità possa essere accessibile solo a chi può permettersi di pagare un abbonamento aggiuntivo. La cosa che urta maggiormente è che i "cervelli" ci sarebbero (bravi giornalisti, personalità del mondo culturale ecc.) ma alla fine tutto ruota intorno agli spazi pubblicitari e il rischio che una trasmissione sia troppo "di contenuto" fa paventare meno ascolti e quindi perdita di sponsor. Succede allora che per rendere agrèable un argomento impegnativo si utilizzi la formula del salotto, che andrebbe anche benissimo, entro certi limiti, ma li passa se finisce per imporre discorsi di livello medio basso a chi assiste da casa. Viceversa dovrebbe proprio essere la televisione pubblica a "fare cultura", obbligando i più a comprare i prodotti di minore valenza (reality, film di cassetta ecc.). In compenso proseguono (alle tre del mattino) i filmati di repertorio con i concerti diretti da Toscanini. Soldi, sesso, successo: le 3 S del nostro tempo... Butterfly
  19. E' possibile acquistarlo on line dal catalogo dell'Editore Rugginenti: http://www.rugginenti.it/catalogo.php Cercando per titolo "Carillon", si ottiene la scheda del CD di Massimo Laura: --------------------------------------------------------------------------- Autore: Benvenuto Terzi Titolo: Carillon Sottotitolo: Musiche di Benvenuto Terzi (1892-1980) Codice: RUS 552083.2 ISBN / EAN: 8008199550834 Prezzo: €14,00 --------------------------------------------------------------------------- Brani contenuti: 1. La Campanella (Paganini / El. Laura); 2. Celebre serenata op11 (Schubert); 3. Preghiera op. 20 (Rossini); 4. Sera di maggio op.2 (Benvenuto Terzi); 5. Danza dei nani (Benvenuto Terzi); 6. Berceuse op.48 n.2 (Benvenuto Terzi); 7. Imitando l?arpa (Benvenuto Terzi); 8. Nostalgie? op.1 (Benvenuto Terzi); 9. Ninna nanna op. 30 n. 2 (Benvenuto Terzi); 10. Melanconie autunnali op. 4 (Benvenuto Terzi); 11. Sorriso di bimba? (Benvenuto Terzi); 12. Serenata op.34 (Benvenuto Terzi); 13. Toccata (Benvenuto Terzi / El; Laura); 14. Appassionata (Benvenuto Terzi / El; Laura); 15. Minuetto op. 24 n. 1 (Benvenuto Terzi); 16. Elegia (Benvenuto Terzi); 17. Nevicata op.29 (Benvenuto Terzi); 18. Trillo-Tremolo (Benvenuto Terzi); 19. Carillon (Benvenuto Terzi). --------------------------------------------------------------------------- Ciao! Butterfly
  20. Non è per fare i moralisti, Manu, è solo che sembra quasi impossibile nei programmi televisivi o in certa saggistica, che si parli di un artista, uno scrittore, un musicista ecc. senza attirare l'attenzione sugli aspetti (possibilmente scabrosi) della sua vita privata. Se ha un senso rispetto all'opera può anche andare bene (insomma raccontare che van Gogh si tagliò un orecchio non è certo fare gossip) ma nel caso di Toscanini, piu' che la contabilità delle amanti e dei figli sparsi per il mondo, ripetuta per tre trasmissioni (con domande agli ospiti del tipo "ma le donne voleva amarle o soltanto possederle?" ), mi avrebbe interessato capire gli aspetti innovativi del suo modo di dirigere l'orchestra o studiare le partiture, i suoi rapporti con la cultura del tempo, l'aver vissuto in due continenti ecc. Butterfly
  21. Bruno Vespa ha invitato a "Porta a porta" ospiti d'eccezione (fra tutti il soprano 97enne Giulietta Simionato e Carla Fracci, con collegamenti al M.° Muti, Pavarotti e Mike Bongiorno) e certamente non credo sia stato facile trovare personalità del mondo dell'arte che potessero ricordare come testimoni diretti, l'attività di Toscanini. Purtroppo l'emotività ha giocato a qualcuno degli ospiti qualche scherzo di troppo e così ognuno continuava a raccontare la sua storia (prezioso ricordo personale ma non particolarmente significativo rispetto al direttore d'orchestra oggetto della trasmissione) ignorando completamente il giornalista che cercava di affrontare temi diversi. Insomma mi sarebbe piaciuto ascoltare qualche intervento un poco piu' approfondito mente è stato un po' tutto all'insegna del "mito". Il programma di Rai2 era invece praticamente senza commento e comprendeva spezzoni di filmati d'epoca relativi a concerti diretti da Arturo Toscanini (Wagner, Mozart ecc.). Alla trasmissione di Gigi Marzullo (non ridete, che colpa ho se ho l'insonnia e in tv non danno niente ) ha infine partecipato l'autore di una biografia di Toscanini che è stato a lungo interrogato sulle vicende amorose del direttore d'orchestra parmense. Voilà, anniversario celebrato Butterfly
  22. Ciao El Moreno, avevo inserito un link sbagliato e e ne sono accorta dopo, sorry! Il "cappellone" è un amico del forum che si è diplomato lo scorso anno con un docente iscritto al forum, dopo aver studiato con un altro docente iscritto al forum Il film su Jacqueline Du Prè che ho segnalato non è stato l'unico lavoro cinematografico dedicato a questa violoncellista. In un altro film "Remenber Jacqueline" so che sono contenute anche delle immagini di repertorio del famoso concerto di Elgar. Io sono a un anno un po' "ritardatario", nel senso che ho ripreso a studiare da poco e in età adulta, però spero di riuscire, prima o poi, a cimentarmi con lo stesso spartito di Bach che ti sta entusiasmando tanto... insomma un bravo maestro e l'ottimismo non mi mancano... Butterfly
  23. Non ho molto tempo per guardare la televisione, ma mi chiedevo se oltre al programma di Rai2 dedicato ad Arturo Toscanini, con filmati di repertorio (che ho visto in replica notturna), e la terrificante puntata di "Porta a porta", in onda stasera su Rai1, è stato dedicato qualche servizio televisivo decente alla figura di questo direttore d'orchestra. Butterfly
  24. Touchée Butterfly
  25. La mia riflessione dava per scontati il valore dell'interprete e la qualità del contenuto, senza che nessuno abbia titolo a dichiararne la presunta noiosità. Non sono in discussione l'interprete, gli autori o gli strumenti, ma certe scelte organizzative e di allestimento.. L’ho notato anche in altri concerti di solisti: sale fredde o troppo calde, piccole o inadeguatamente grandi, foglietti ciclostilati con il programma, scarsa divulgazione dell'evento, giornalisti delle reti locali che parlano di musica classica dicendo le solite quattro banalità preconcette. Racconto un episodio che riguarda un tuo conterraneo, del quale ho assistito a un bellissimo concerto per chitarra e flauto, in un importante museo della mia città: arriva l'ora e il concerto non inizia....personale indaffarato che cammina avanti e indietro...finalmente si viene a sapere che sì è bruciato il faretto che deve illuminare la zona dove i due artisti suoneranno. Passano venti minuti e viene portata nella bellissima e raccolta sala barocca una orrenda lampada da ufficio che viene piazzata sopra un sostegno provvisorio, con una lampadina si e no da 60 Watt. Il concerto è stato bellissimo, gli artisti non hanno fatto una piega, programma entusiasmante, la musica ha fatto scordare l’imprevisto ai tanti spettatori presenti, di tutte le età. Ma era così difficile affiancare alla professionalità dei musicisti un adeguato apparato tecnico che ne valorizzasse la performance? Concordo con Francesco Diodovich quando scrive che non deve essere l'artista ad occuparsi di questi aspetti, ma vista la scarsa conoscenza anche da parte di molti addetti ai lavori del "pianeta chitarra", perchè non pensare anche a un ruolo propositivo (o dispositivo) del musicista nell'allestimento scenico? Chiudersi nella classica torre d’avorio è uno dei rischi della cultura “alta”. Non sono favorevole alla divulgazione dell’arte fine a se stessa o per meri scopi commerciali; le cose "difficili" non sono per loro natura alla portata della comprensione generale, ma resto convinta, nello specifico, che la ricerca della qualità anche nei dettagli, renda l’approccio ai concerti di musica classica più piacevole e invitante. L'ideale sarebbe che accadesse un po' come per la bravura dell'artista, che deve essere così tanta da non "vedersi". Ecco: il buon allestimento di un concerto dovrebbe essere così bello da "passare inosservato". però esserci! Butterfly P.S.: Akaros come faccio a spegnere il metronomo, devo cronometrarmi per tutta la settimana
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