Vai al contenuto
Novità discografiche:

Butterfly

Membri
  • Numero contenuti

    1196
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di Butterfly

  1. Lo scopo di questa community è abbastanza palese e nessuno credo abbia nulla a che ridire su di esso. Non definirei però "lievi divergenze di opinione" il tentativo di spegnere, a volte nemmeno con tanta classe, chiunque esprima un dubbio o chieda un chiarimento. Il mondo non finisce qua, guarda che anche il "dilettantume" non è sempre così sprovveduto come si pensa, in nessun campo. Credo che quel che scrivo venga sempre capito perfettamente, e lo dico come segno di stima nei confronti di chi legge. Ora, se non mi cercate, io seguo il forum con interesse e rispetto e mi limito a porre qualche domanda sulle cose che non so (rientrando nei ranghi se mi fate notare che non l'ho posta nella sezione adeguata), o a partecipare cercando di offrire un qualche contributo nei topic piu' alla mia portata; ma se accerchiate le persone in questo modo, trovate pane per i vostri denti (metaforicamente parlando ) e come vedi non solo da me... Volersi distinguere creando qualcosa di diverso da tutto il resto è comunque lodevole; forse la creazione di una sezione FAQ dove i neo iscritti possano trovare risposta ai quesiti piu' semplici, potrebbe limitare la reale partecipazione a chi ha effettivamente la preparazione per farlo in un simile contesto, evitando conflittualità che nascono solo da reciproche e spiacevoli incomprensioni. Butterfly
  2. postato per errore, sorry Butterfly
  3. No, ho solo risposto alle considerazioni di Lucio sui forum e i chitarristi dilettanti ("categoria" alla quale appartengo), esponendo il mio punto di vista, come lecito in qualunque forum. Mi ero già ritirata dal topic, ma sono stata chiamata indietro dai commenti sul mio ultimo scritto. Niente di peggio di chi cerca di mettere il bavaglio al prossimo, Giulio, chiedendo per giunta i rinforzi Buon proseguimento, ciao. Butterfly
  4. Ciao Lucio, Il tuo messaggio e il successivo spiegano bene l’impronta del forum, piu’ che il suo manifesto ufficiale. Grazie per le precisazioni e scusate l'off topic. E’ vero che ai forum “dilettantistici” si rivolgono spesso "le persone che non hanno una minima cultura specifica di base". In senso strettamente musicale però. Per questo può succedere che anche la disamina su cosa mangiare prima di una esibizione pubblica o un esame, sicuramente banale per dei musicisti di professione, possa diventare interessante e istruttiva se dibattuta con un medico o un biologo, anche se la loro esperienza di chitarrista si limita a qualche concerto nella sala parrocchiale. Viceversa, può capitare di restare ammirati e di leggere sicuramente con interesse i contributi di artisti di spicco e di vasta cultura, ma anche di essere colti da una sconfortante caduta delle braccia quando si leggono, da parte di qualche studente di musica per esempio, certe elucubrazioni sulle presunte scelte stilistiche di un poeta del Settecento che si inserirebbero già male in una lezione all’aperto di una classe di terza media. Ecco perciò quale può essere il valore aggiunto di una partecipazione piu' ampia a un forum e la valorizzazione delle diverse "umanità" (in questo senso ho citato il termine), al di là che le diverse sezioni possano prevedere la trattazione di argomenti tecnici a livello di una professionalità musicale piu' avanzata. Il “dilettantume” che vedi ovunque, a un certo punto talvolta opera una scelta e cerca, nel suo piccolo, di fare un salto di qualità approcciandosi a uno studio difficile e lungo, con umiltà, pazienza e consapevolezza dei propri limiti. In questo senso, non sentendosi tutto sommato né carne né pesce, può magari trovare piu’ rilassante partecipare a confronti di idee semplici ma condivise con sincera simpatia e "amicizia" virtuale, piuttosto che ritrovarsi a subire il superficiale giudizio di ragazzi molto giovani che probabilmente in alcuni casi, con tutto il rispetto e i migliori auspici per il prosieguo dei loro studi musicali, se posassero la chitarra e passassero davanti allo studio professionale di qualcuno di quei dilettanti, altro non sarebbero che ragazzi che camminano. E’ quello che accade sovente nel sistema universitario e che alimenta, a mio parere, un livello sempre piu’ basso di formazione. Meno si sa e piu’ è opportuno chiedere e farlo ai migliori. Sono certa che anche tutti voi avete fatto così, per diventare bravi come siete. Con simpatia. Butterfly
  5. Premesso che la polemica, esercitata correttamente, cioè riguardo le idee e gli argomenti, e con pieno rispetto delle persone, è strumento civilissimo di cultura e di relazione, faccio notare che io non ho mai detto che non si dovrebbe discutere di tecnica. Infatti, stavo partecipando a una discussione sulla tecnica. Proprio perché non esistono divieti, mi sono sentito in diritto di osservare come, a parer mio, risultasse sorprendente che un noto concertista sopravvenisse a rendere noto il fatto che, nella sua storia personale, si era verificato, a un certo punto, il superamento delle tecniche manualistiche: e la mia sorpresa derivava dal fatto che questa "personalizzazione" della tecnica è normale in tutti coloro che abbiano raggiunto uno stile personale. Il maestro Catemario ha poi soggiunto che il Suo intervento aveva una valenza didattica, e io ho accettato questa Sua conclusione. Riconosciuto tutto ciò, ribadisco la mia osservazione. Non so di che cosa parlino, nei loro club, i dentisti, gli avvocati e i giocatori di hockey, ma so per certo che, nei convegni tra letterati, si parla di poesia, di romanzi e di saggi, non di ortografia, grammatica e sintassi, dando per scontato che chi partecipa alla vita letteraria non abbia più bisogno di tornare sugli argomenti insegnati nella scuola primaria. Prego di cogliere la differenza esistente tra il manifestare stupore perché a un certo punto, nel dibattito su un argomento, è affiorata una dichiarazione sorprendente, e il voler mettere all'indice l'argomento stesso: a me non sembra una sottigliezza e, visto che le regole della corretta polemica non permettono di attribuire a qualcuno cose che non ha detto, per poi prendere posizioni contrarie, mentre l'amabile conversazione sembra invece ammetterlo, esorto a polemizzare senza problemi. Ne guadagnano la sostanza e la correttezza del dibattito. dralig dralig Avevo estrapolato alcune frasi della discussione che mi avevano colpita e posto questa domanda, nel modo piu' sincero e spontaneo in cui l'avevo formulata a me stessa. Non credo si possa entrare in polemica o discutere alla pari con persone che hanno piu' preparazione in uno specifico campo, al massimo si può chiedere "amabilmente" spiegazione di qualcosa che che si desidera approfondire o inquadrare correttamente. Ognuno di noi è specialista in qualche materia. La parola "polemica" ha insito il significato di "combattimento", evento che eticamente dovrebbe svolgersi solo ad armi pari e tra persone che abbiano voglia e/o motivo di farlo. Non era mia intenzione attribuire a nessuno cose non dette; chi mi conosce sa che non è mia abitudine dibattere scorrettamente, mi spiace se l'impressione è stata diversa. Mi è stato segnalato di porre le domande di tipo "scontato" o "noioso" per chi le ha già sentite tante volte, nelle sezioni del forum riservate alla richiesta di suggerimenti tecnici; non appartenendo a nessuna delle categorie indicate in quella sezione e non potendo partecipare a questa conversazione, mi ritiro dal dibattimento, sinceramente un pochino delusa, ma piu' per l'aspetto umano che non per la questione in sè. Butterfly
  6. Anche se non sei d'accordo con me non devi offendermi, Cristiano, non stai parlando con una cretina. Ciao Butterfly Scusa, ho sbagliato, volevo modificare il messaggio precedente.
  7. Beata te. Per chiarire brevemente...non è nemmeno che mi diverta sempre pazzamente , ma penso che quando non si ha più voglia di rispondere a un bambino che ti chiede dove va a finire il sole quando tramonta, non si ha più niente da dare, nemmeno se si è fisici nucleari. Lo dico riferito a me e al mio lavoro, sia chiaro, non a voi. Comunque la netta divisione in sezioni va più che bene, mi scuso anche io per le domande inopportune. Ciao Butterfly P.S.: "Signorsì" racconta in sostanza, l'accettazione del proprio destino; non credo sia un romanzo molto letto, ma ogni tanto mi piace andare in vacanza anche con l'encefalo Però Liala ultimamente è stata molto rivalutata. Non offenderti mica, eh.
  8. Grazie Cristiano, per la risposta. Magari Andres Gonzales ci resterà un po' male perchè la sua domanda era finalizzata allo studio in vista del diploma, ma certamente troverà numerose risposte nell'area appropriata che hai indicato. Chiarita la mission di questo forum, ci si regola di conseguenza, evitando interventi di scarso interesse e quelle domande, che personalmente, non oso farmi nemmeno più davanti allo specchio, tanto è lo sgomento che noto a volte suscitano. E' che quando non capisco qualcosa mi sembra più intelligente chiedere. Nel mio lavoro è diverso, sono abituata a rispondere da anni alle stesse semplici domande e non ne traggo stanchezza, ma comprendo anche quel che dici. Ognuno deve sapere stare al suo posto, no? Peccato perchè mi incuriosiva l'argomento. Abbi pazienza, perchè oggi non sono di ottimo umore e magari domani risponderei diversamente, tu sei sempre molto gentile ma a volte mi ricordi il titolo di un bellissimo romanzo di Liala: "Signorsì". Te lo dico con simpatia, non fraintendere, so che non è facile gestire un forum. Butterfly
  9. Caro Christian, se una categoria che si dedica professionalmente alla musica si ritrova a parlare di tecnica, vuol dire che molti dei suoi esponenti non sono professionisti. dralig Sono d'accordo con te, fortunatamente non ne parlo mai. Per adesso non ho di questi problemi. Scusa ma adesso vado a fare un po' di scale.... CS Sono un poco perplessa, non capisco perchè in un forum anche i professionisti, essendo tali, non dovrebbero discutere di tecnica o di altri temi basilari. Lo chiedo senza nessun intento polemico. Se una comunità virtuale è aperta a tutti (quindi anche ai principianti o agli studenti ecc.) credo che si impari di più ascoltando dei professionisti discutere che non scambiandosi gli auguri per le vacanze. Direte: il forum non ha lo scopo di istruire queste persone. Ok. Ma in tutte le categorie professionali ci si confronta comunque anche su cose in apparenza scontate e i più "piccoli" imparano dai più "grandi". Succede nel giornalismo, tra insegnanti, tra medici e anche nei lavori più semplici, al di là eventualmente dei modi di farlo (e in questo lo scarno e un po' freddo linguaggio della tastiera non sempre aiuta) o di una palese intenzione di entrare in conflitto (che in questo scambio di vedute però io non ho colto, almeno in forma intenzionale). Mi sfugge qualcosa? Partecipando a un'altra discussione, dove si trattava del tema "suonare per piacere", ho scritto che non mi sembrava coerente scegliere un repertorio perchè non si ha abbastanza tecnica per affrontarne un altro e che comunque facendolo si ammettesse che il vero motivo è quello e non una scelta ispirata da ragioni diverse. Non tutti hanno concordato con questo punto di vista, sostenendo che si sceglie anche di quale tecnica appropiarsi, fin dall'inizio, in base al repertorio che si ama di più. Ora, non vorrei fare la parte della "puce avec la toux" ma le vostre parole mi hanno incuriosita e mi piacerebbe qualche chiarimento semplice semplice. Sono un po' preoccupata dall'"alto" dei miei 1,58 cm. .... Grazie. Butterfly
  10. Il senso delle mie osservazioni, sottolineando che non sono un medico ma sto spesso nella posizione di chi ne vede i successi e talvolta i palesi errori o i limiti (a volte umani a volte più determinati da superficialità e indifferenza) è che per alcuni degli aspetti che Lei citava le risorse di guarigione non sono prescrivibili in pillole, mentre in altri casi si etichetta con un disturbo psicosomatico una qualche condizione fisica reale ma non ancora chiaramente identificata nelle cause (e terapie) oppure apprezzabile nelle sue evidenze se non quando troppo tardi (ergo,ogni tanto c'è chi muore di infarto sulla soglia dell'ospedale dal quale è appena stato dimesso per sindrome ansiosa). Non è una contraddizione, esprime solo la difficoltà di definire per ognuno le "cure" più appropriate se non con una visione un poco più olistica della medicina, assai poco praticata. Vivere serenamente e trovare il proprio equilibrio, qualcunque "sorpresa" ci riservi il destino è indubbio segno di intelligenza e carattere, ma di Simon Dinningam non si sa ancora come l'abbia presa. Se da un lato un artista trasfonde la sua anima in qualunque cosa a cui si dedica, a volte, come l'albatro di Baudelaire, può essere un poco ostacolato proprio dalle sue grandi ali. Per questo mi farebbe piacere leggere che anche Simon Dinningam ha trovato un altro cielo in cui dispiegarle con convinzione. Questo volevo dire. Butterfly
  11. Gentile Maestro, io non voglio contraddirla perchè la Sua esperienza nel campo della musica è sicuramente tale da farle affermare quanto scrive a ragion veduta...ma ho visto sul campo tante vittime della "dissociazione" di cui Lei parla e che a volte invece non sarebbe stato impossibile risolvere, con le corrette diagnosi e le opportune terapie e che non è da escludere che prima o poi lo siano... L'animo di un artista è molto più misterioso del sistema nervoso e di tutte le cellule dell'universo ma anche la medicina a volte è estremamente ingannevole e proprio perchè non "comprende", a volte non "accetta" e preferisce incasellare ciò che non comprende (o non comprende ancora) in qualche nome che non intacchi la sua autorità e l'aurea di scienza massima sul potere di vita e di morte. La migliore terapia per le frane interiori non è scritta sui libri della Facoltà di Ippocrate... Per questo è triste che Simon Dinningam abbia abbandonato tutto e "nessuno sappia dove si trova ora". Ma è un argomento che mi rende triste, in un modo particolare, e non vorrei aprire una discussione pericolosa, anche perchè nei forum si scrive ma c'è anche chi legge e la salute è un tema che non ammette superficialità di espressione. Vorrei solo dire che le parole "mai" o "più" non si confanno a chi sa riempire con l'arte quel "cielo infinito" di cui anche Lei ha parlato... Butterfly
  12. A questa illuminante rivelazione della verità dobbiamo concedere almeno un'eccezione: Le assicuro che, se anche Lei si ammalasse o rendesse l'anima a Dio, in questo forum nessuno spenderebbe una parola buona per Lei. Come diceva d'Annunzio: ho quel che ho donato. dralig Ma anche stando in buona salute, direi. De Gustibus, stai esagerando... Butterfly
  13. Mah...non ne sarei mica tanto sicuro...comunque scusa, ma hai scritto una cosa molto brutta. Butterfly
  14. Grazie! Butterfly
  15. Cosa significa placcare? Grazie... Butterfly
  16. La distonia focale può manifestarsi in vari distretti corporei e in forme e gravità diverse, essendo talvolta correlata all'alterazione di uno specifico locus genetico. E' un tema molto delicato. Se è vero che le diverse possibili terapie possono avere risultati piu' o meno risolutivi per il ripristino di funzionalità muscolari complesse come quelle coinvolte nella pratica musicale, occorre anche sottolineare che esiste una soggettività di reazione ai diversi tipi di cura e che, come per molte altre patologie, non si può escludere a priori anche risultati positivi e inaspettati. Non è improbabile che nel prossimo futuro la medicina possa avvalersi di nuovi protocolli terapeutici, correlati agli studi piu' avanzati in campo neurologico. La cosa che mi ha colpito di piu', leggendo la notizia su Simon Dinningam riportata dal forum olandese, è che "nessuno sa dove si trovi attualmente". In qualunque evenienza della vita, niente è piu' doloroso di una sofferenza solitaria e senza speranza. Forse tutti coloro che hanno beneficiato della bellezza di tanta arte potrebbero manifestare una solidarietà morale e una utile vicinanza a questo musicista, il cui valore non diminuirà mai, anche se colpito da questo problema. Butterfly
  17. Questo sito: http://www.xray.it/octo/ è dedicato all'octobasse, strumento realizzato dal liutaio parigino J.B. Vuillaume, verso la metà dell'800. Esistono ulteriori notizie storiche o bibliografiche su questo strano strumento? Che suoni possono mai uscire da una simile cassa armonica? Se è stato pensato per la musica da camera, è certo che l'ideatore aveva in mente anche una camera molto grande... Butterfly
  18. Tre bellissime notizie. Butterfly
  19. Il martin pescatore Gloria del disteso mezzogiorno quand’ombra non rendono gli alberi, e più e più si mostrano d’attorno per troppa luce, le parvenenze, falbe. il sole, in alto, è un secco greto. Il mio giorno non è dunque passato: l’ora più bella è di là dal muretto che rinchiude in un occaso scialbato. L’arsura, in giro; un martin pescatore volteggia s’una reliquia di vita. La buona pioggia è di là dallo squallore, ma in attendere è gioia più compita. Eugenio Montale Dal momento che gli artisti le ali le hanno "dentro", non credo che anche a seguito di qualche sfortunato caso, gli si possano mai spezzare... Butterfly
  20. Ma cosa ha suonato, le lamentazioni di Serse dai Persiani di Eschilo? Non vorrei sminuire l'apprezzamento per un musicista che sicuramente vi ha trasmesso tanta emozione (e che spero di ascoltare prima o poi), però stavo riflettendo sull'efficacia di un maggiore equilibrio quando si commenta o si valuta qualcosa di artistico (a parte il fatto che, scusate l'approccio un po' dilettantistico, ma preferisco non sentire troppe stecche ai concerti: anche nella bellezza formale di una performance può esserci tanto sentimento). Direi che in generale ci si commuove poco per tutto; probabilmente siamo bombardati ogni giorno (non solo in senso figurato, purtroppo) da notizie e scene così tragiche e impressionanti che l'emotività è messa a dura prova e in qualche modo costruisce una corazza anche verso le cose più struggenti come la musica, la natura, la bellezza in generale. Quando capita ci sembra allora di essere di fronte a tutta la poesia dell'universo. Non sempre è così. Imparando a trascendere la complessità dell'infinitamente piccolo, del colore assoluto, del suono più puro, si può travalicare l'emotività momentanea e scoprire la bellezza più nascosta dell'espressività artistica. Non significa perdere l'immediatezza delle cose semplici, ma saper guardare anche oltre esse. Butterfly
  21. Grazie per le spiegazioni! In effetti leggendo le parole di Carlevaro mi sembra una pratica abbastanza complicata e non certo per principianti. Mi ricorda in generale, ditemi se sbaglio, un certo tipo di approccio agli sport che richiedono un perfetto controllo muscolare e la dissociazione o meglio l'indipendenza dei movimenti in alcune parti del corpo (mi ricordo l'uso degli attrezzi nella ginnastica artistica). Ho notato che a volte riesco ad avere maggiore controllo su certi passaggi se suono ad occhi chiusi oppure guardando solo lo spartito (non credo però che sia una abitudine molto proficua per il futuro) ma mi ha confortato apprendere che prima o poi riuscirò a suonare e parlare contemporaneamente (anche se probabilmente una delle due cose mi verrà fatta smettere subito. Non so quale...) Butterfly
  22. Ma davvero Aedo? Credevo che fosse un matrimonio che celebravi tu... Allora ti faccio anche io i miei più cari auguri e piu' tardi ti mando la Preghiera degli sposi, spero che ti piaccia. Butterfly
  23. Ma Aedo... ti sposi in continuazione! Butterfly
  24. Temo che gli utenti non possano cancellare i propri messaggi, Marcello. Prova a chiedere ai Moderatori, oppure riaprilo, cancella il testo e precisa il motivo della modifica. Che cosa sarebbe la "tecnica della fissazione muscolare", puoi riassumere cosa scrive Carlevaro? Non oso più chiedere niente pubblicato dalla Barry di Buenos Aires nel negozio che mi procura solitamente il materiale librario; per fortuna ho una amica argentina che forse va a trovare dei parenti tra qualche tempo Butterfly
×
×
  • Aggiungi...

Informazioni importanti

Usando il Forum dichiari di essere d'accordo con i nostri Terms of Use.