Lucio Matarazzo Inviato 21 Novembre 2006 Group: Membri Topic Count: 14 Content Count: 255 Reputation: 9 Joined: 08/12/2005 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 21 Novembre 2006 E' un paradosso: la musica "classica", l'unica musica scritta per esteso fin nei minimi dettagli, non la si suona con lo spartito davanti. E' un paradosso. Qualche grande che non suonava a memoria c'era, però. Ricordo un bellissimo concerto di S.Richter a Benevento qualche anno fa. Devo dire che il fatto che girasse le pagine, sarà forse per la mia non abitudine, mi dava un po' fastidio. Sull'altro versante invece ricordo che quando frequentavo i corsi di Angelo all'Accademia di Biella, alcune volte andai nella classe di Aldo Ciccolini: al di là della mostruosità della sua memoria, mi colpì il fatto che ricordasse addirittura i numeri di battuta dei punti su cui si soffermava a discutere con gli alunni, senza naturalmente guardare la partitura: davvero mostruoso! LM
Angelo Gilardino Inviato 21 Novembre 2006 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Autore Inviato 21 Novembre 2006 Mamma mia è una parola!!Ricordare le figure ritmiche, il tempo, i cambi di andamento presenti nel pezzo e le ''sezioni'' armoniche era una tecnica di cui già ero al corrente ma sinceramente tenere a mente tutte le note della partitura mi sembra un tantino faticoso.. Saluti Allora si risparmi la fatica di memorizzare le note e memorizzi i gesti ripetendoli alcune migliaia di volte (operazione che non costa nessuna fatica). Non c'è da vergognarsi a imparare ripetendo i gesti: Darwin ci ha spiegato da dove veniamo, perché non ritornarci suonando la chitarra? dralig
Alfredo Franco Inviato 21 Novembre 2006 Group: Membri Topic Count: 84 Content Count: 1188 Reputation: 77 Joined: 03/12/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 21 Novembre 2006 Battutaccia cattiva: gli interpeti non vogliono suonare con lo spartito davanti perchè il loro ego non deve essere sminuito da quello dei compositori. fine battutaccia. Caro Lucio, tu citi artisti che stanno giustamente alle somme vette della musica, sono eccezioni. Sembra quasi che ci sia una sorta di senso di colpa insito nella musica scritta, che proprio perchè scritta deve disvelare la sua essenza con la negazione della carta che la contiene.
Ospite Alessio Olivieri Inviato 21 Novembre 2006 Inviato 21 Novembre 2006 Sarebbe il massimo riuscire a memorizzare con la tecnica indicata dal M° Gilardino, è da un po (di ore) che ci rifletto su..cerchero di iniziare questo metodo. Pero c'è da dire un altra cosa.. uqesti pensiaeri adesso mi metton leggermente in crisi. tra 3 settimane ho un concerto in cui suono a "memoria" (sempre c hequesta parole abbia ancora significato in questo frangente) un programma per me abbastanza nuovo. E se la mia memoria"gestuale" FALLISSE? PAURA.... Adesso mi ricopio il primo movimento della sonata di jose..partiamo dalla copia perche penso che scriverla tutta "a memoria" sia una operazione proibitiva ( per me adesso)...
Ospite Alessio Olivieri Inviato 21 Novembre 2006 Inviato 21 Novembre 2006 pero per curiosità si potrebbe aprire un sondaggio per sapere, nel forum, quanti tra i chitarristi utilizzano la tecnica di memorizzazione "del gesto" e quanti hanno stampato in testa lo spartito. Questa cosa mi incuriosisce molto e sarebbe interessante analizzare i risultati. ALESSIO
Cristiano Porqueddu Inviato 21 Novembre 2006 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 21 Novembre 2006 pero per curiosità si potrebbe aprire un sondaggio per sapere, nel forum, quanti tra i chitarristi utilizzano la tecnica di memorizzazione "del gesto" e quanti hanno stampato in testa lo spartito. Questa cosa mi incuriosisce molto e sarebbe interessante analizzare i risultati. Non vedo come si possa memorizzare un brano da eseguire in pubblico in modo diverso dallo studio senza lo strumento. La ripetizione continua, oltre che 'logorare' la composizione (a forza di ripetere gli stessi passaggi si perde il gusto di suonarli e di interpretarli per risolvere il problema meccanico), causare blocchi mnemonici nonchè ansia da palcoscenico è anche un po' ottusa: imparare a memoria così, a cantilena, non ha alcun senso logico. Non si studia a memoria perchè 'si deve studiare a memoria' ma perchè - talvolta - la memorizzazione aiuta molto nelle scelte interpretative e rende indipendenti.
Ospite Alessio Olivieri Inviato 21 Novembre 2006 Inviato 21 Novembre 2006 Io non mi riferivo ad una memorizzazione del gesto "ottusa".. E' chiaro che in fase di studio si effettua una analisi anche senza strumento, che le prime diteggiature spesso si pensano e si "virtualizzano" senza lo strumento, e che l' analisi approondita della partitura è indispensabile.Sono daccordo con te che la memoria aiuti e renda liberi nelle scelte interpretative..pero la mia riflessione andava oltre. Quanti chitarristi saprebbero scrivere, anceh sommariamente, su un pentagramma bianco, cio che hanno memorizzato? Un saluto, ALESSIO
Ospite Alessio Olivieri Inviato 21 Novembre 2006 Inviato 21 Novembre 2006 e ho detto "chitarristi" perchè secondo me per noi la cosa è molto piu complessa rispetto , ad esempio, ai pianisti per i quali il gesto e la notazione spesso sono piu ordinati . Ad esempio un pianista si esercita prima con una mano e poi con l' altra..ma noi come facciamo? e poi la prima vista e la lettura per noi sono molto piu complicate dato il prolificare di diteggiature e posizioni. Quando, non troppo recentemente, mi sono ritrovato a dover studiare un po di panoforte ( e male non mi ha fatto di sicuro)..mi sono reso conto del fatto che ero pefettamnte in grado di ricopiare a memoria gli studi ( seppure semplici) che eseguivo, e che los studio risultava molto razionale ed ordinato e alla fine avevo stampato tutto in testa..con la chitarra, tranne che per alcne eccezioni, questo tipo di procedimento è sempre stato imposiibile per me.
Angelo Gilardino Inviato 21 Novembre 2006 Group: Membri Topic Count: 87 Content Count: 2241 Reputation: 100 Joined: 24/11/2005 Status: Offline Device: Macintosh Autore Inviato 21 Novembre 2006 e ho detto "chitarristi" perchè secondo me per noi la cosa è molto piu complessa rispetto , ad esempio, ai pianisti per i quali il gesto e la notazione spesso sono piu ordinati . Ad esempio un pianista si esercita prima con una mano e poi con l' altra..ma noi come facciamo? e poi la prima vista e la lettura per noi sono molto piu complicate dato il prolificare di diteggiature e posizioni. Quando, non troppo recentemente, mi sono ritrovato a dover studiare un po di panoforte ( e male non mi ha fatto di sicuro)..mi sono reso conto del fatto che ero pefettamnte in grado di ricopiare a memoria gli studi ( seppure semplici) che eseguivo, e che los studio risultava molto razionale ed ordinato e alla fine avevo stampato tutto in testa..con la chitarra, tranne che per alcne eccezioni, questo tipo di procedimento è sempre stato imposiibile per me. Per la verità, la memorizzazione della musica per chitarra è più facile di quella della musica per pianoforte. Polifonicamente, il testo chitarristico è ordinariamente assai meno denso di quello pianistico. dralig
Orfeo Inviato 21 Novembre 2006 Group: Membri Topic Count: 3 Content Count: 53 Reputation: 0 Joined: 01/11/2006 Status: Offline Inviato 21 Novembre 2006 Per le tecniche di memorizzazione ricordo un bell'articolo del maestro gilardino apparso sul fronimo un po' di anni fa Se il maestro può ricordare su che numero era...perchè a parlare di memoria ,la mia mi ha tradito
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