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Un buon insegnante deve essere un buon concertista?


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Ospite Matteo Pesle
Scusate, ma in questo forum quando si va OT?

 

Mai, basta eventualmente riportare il discorso sul tema originario.

Ad esempio, così: secondo voi un buon insegnante deve essere anche un buon lanciatore d'arance?

 

:roll:

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Io credo di si. Di sicuro deve essere un buon defenestratore di allievi...

:mrgreen:

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Gli allievi è consigliabile che siano buoni mangiatori di arance...vitamina C, antiossidante, fa bene per un sacco di cose.

 

 

 

Butterfly

 

 

Mi auto offtopicco ;)

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Scusate ma non capisco che topic è questo??

Si intitola "un buon insegnante ecc ecc" ma non parla quasi mai della questione.

Due cose sull'argomento: io non sono un concertista, o meglio, non ci vivo, insegno, faccio delle cose con e grazie alla chitarra, che mi danno da vivere. Il mio insegnante non è mai stato un concertista, ma in lui ho riconosciuto una persona umile e competente, gioiosa e vogliosa di conoscere e distribuire la sua conoscenza.

Ho frequentato corsi tenuti da grandi concertisti, riconoscendo in loro una competenza tecnica assoluta ma sovente una difficoltà di relazione umana notevole. E non mi stupisce la cosa, perchè è umano, perchè per insegnare bisogna aver voglia di entrare nella persona che hai davanti, non basta buttargli delle idee, bisogna saperle buttare nel modo giusto, individualizzare lo studio, avere chiari gli obiettivi e la metodologia.

E un genio, come posso considerare io un grande concertista, non vive sempre nel mondo normale, deve vivere nel suo mondo per essere ciò che è.

Dal grande"concertista" voglio l'esempio, lo stimolo, dall'"insegnante", bravo certo, preparato e competente come tanti fortunatamente ormai sono, voglio la strada, la direzione di guida, il metodo.

Ciao!

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perchè per insegnare bisogna aver voglia di entrare nella persona che hai davanti, non basta buttargli delle idee, bisogna saperle buttare nel modo giusto, individualizzare lo studio, avere chiari gli obiettivi e la metodologia.

 

Bravo.

Con questa frase,per quanto mi riguarda, sei andato al ''nocciolo'' della questione.

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Spero che non riguardi solo te! Bisogna pretendere dai propri insegnanti, chiedere, esigere, sono (siamo) pagati per quello!!

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Scusate ma non capisco che topic è questo??

Si intitola "un buon insegnante ecc ecc" ma non parla quasi mai della questione.

Due cose sull'argomento: io non sono un concertista, o meglio, non ci vivo, insegno, faccio delle cose con e grazie alla chitarra, che mi danno da vivere. Il mio insegnante non è mai stato un concertista, ma in lui ho riconosciuto una persona umile e competente, gioiosa e vogliosa di conoscere e distribuire la sua conoscenza.

Ho frequentato corsi tenuti da grandi concertisti, riconoscendo in loro una competenza tecnica assoluta ma sovente una difficoltà di relazione umana notevole. E non mi stupisce la cosa, perchè è umano, perchè per insegnare bisogna aver voglia di entrare nella persona che hai davanti, non basta buttargli delle idee, bisogna saperle buttare nel modo giusto, individualizzare lo studio, avere chiari gli obiettivi e la metodologia.

E un genio, come posso considerare io un grande concertista, non vive sempre nel mondo normale, deve vivere nel suo mondo per essere ciò che è.

Dal grande"concertista" voglio l'esempio, lo stimolo, dall'"insegnante", bravo certo, preparato e competente come tanti fortunatamente ormai sono, voglio la strada, la direzione di guida, il metodo.

Ciao!

 

Caro Giorgio, concordo in gran parte. Non ho parlato solo di arance, a pagina 2 di questo sfortunato 3D ho espresso anche la mia semplice opinione sull'argomento, ma è rimasta "spiaccicata" in mezzo ad altre considerazioni. Quando i leoni lottano, dicono in Kenia, è l'erba che viene calpestata :D Detto con simpatia, per carità.

Credo comunque che sul piano pratico la trasmissione di un certo tipo di esperienza possa essere più "mirata" se praticata direttamente dall'insegnante, anche se non a un livello di impegno esclusivo.

 

 

Butterfly

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Scusate ma non capisco che topic è questo??

Si intitola "un buon insegnante ecc ecc" ma non parla quasi mai della questione.

Due cose sull'argomento: io non sono un concertista, o meglio, non ci vivo, insegno, faccio delle cose con e grazie alla chitarra, che mi danno da vivere. Il mio insegnante non è mai stato un concertista, ma in lui ho riconosciuto una persona umile e competente, gioiosa e vogliosa di conoscere e distribuire la sua conoscenza.

Ho frequentato corsi tenuti da grandi concertisti, riconoscendo in loro una competenza tecnica assoluta ma sovente una difficoltà di relazione umana notevole. E non mi stupisce la cosa, perchè è umano, perchè per insegnare bisogna aver voglia di entrare nella persona che hai davanti, non basta buttargli delle idee, bisogna saperle buttare nel modo giusto, individualizzare lo studio, avere chiari gli obiettivi e la metodologia.

E un genio, come posso considerare io un grande concertista, non vive sempre nel mondo normale, deve vivere nel suo mondo per essere ciò che è.

Dal grande"concertista" voglio l'esempio, lo stimolo, dall'"insegnante", bravo certo, preparato e competente come tanti fortunatamente ormai sono, voglio la strada, la direzione di guida, il metodo.

Ciao!

 

Caro Giorgio, concordo in gran parte. Non ho parlato solo di arance, a pagina 2 di questo sfortunato 3D ho espresso anche la mia semplice opinione sull'argomento, ma è rimasta "spiaccicata" in mezzo ad altre considerazioni. Quando i leoni lottano, dicono in Kenia, è l'erba che viene calpestata :D Detto con simpatia, per carità.

Credo comunque che sul piano pratico la trasmissione di un certo tipo di esperienza possa essere più "mirata" se praticata direttamente dall'insegnante, anche se non a un livello di impegno esclusivo.

 

 

Butterfly

 

 

??????? Quindi vengono calpestati quelli che vegetano !! :lol: ...............

stavo scherzando !!! ;)

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