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visto che ho tirato fuori l argomento "tarrega" voglio precisare che le mie intenzioni erano ben diverse... io non ho mai citato l opera gangi-carfagna ma mi riferivo alla mancanza dell autore stesso.

 

sono un semplice studente di conservatorio qui per imparare da chi ne sà più di me e pensavo che la risposta alla mia domanda iniziale (come mai nel piano completo dell opera, quindi volume 1+2, non è presente tarrega) sarebbe stata all incirca "c'è un volume apposito su di lui si intitola "tot" vai e compralo"

 

invece mi sembra di capire che la "mancanza" sia voluta e sto attentamente leggendo le risposte di tutti, vi ringrazio comunque per le spiegazioni e le precisazioni.

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Forse sarebbe il caso di scrivere nuovamente anche un primo volume, magari riservato alla letteratura dell'800 (ho sempre trovato il lavoro di dall'Ara un po' stringato, cosa inevitabile data la mole di letteratura presa in esame). Anche perchè le scoperte relative a quel periodo storico si sono notevolmente arricchite nel corso di questi anni, e figure come quelle di Regondi o di de L'Hoyer necessiterebbero di una rilettura che ne tenga conto.

 

Credo che nel volume potrebbe trovare una collocazione adeguata anche Tarrega, chitarrista-compositore legato (a differenza di Llobet) a principi estetici ancora eminentemente ottocenteschi.


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sì sì bellissimo ma le fonti?? le prove?? su che ci basiamo su intuizioni da dimostrare su illazioni personali o su una ponderata ricerca in grado di dimostrare co un "falso" acune composizioni attribuite a Tarrega anche da M. Gange e C. Carfagna???

Perchè se sono dei falsi sarebbe bello dimostrarlo e portare nuova luce tra noi chitarristi

 

con stima Damiano Mercuri

 

Nuova luce?

Guardi che è tutto chiarissimo.

Preludio n. 11: è il tema della Fantasia op.7 di Sor.

Preludio n.17: è la sezione centrale della Canzonetta di Mendelssohn, Quartetto op 12 n.1, peraltro presente nel Vol. IV (trascrizioni) per intero.

Preludio n. 14: sono due frammentini della fuga BWV 1001 di Bach.

E ho citato solo tre casi più eclatanti…


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sì sì bellissimo ma le fonti?? le prove?? su che ci basiamo su intuizioni da dimostrare su illazioni personali o su una ponderata ricerca in grado di dimostrare co un "falso" acune composizioni attribuite a Tarrega anche da M. Gange e C. Carfagna???

Perchè se sono dei falsi sarebbe bello dimostrarlo e portare nuova luce tra noi chitarristi

 

con stima Damiano Mercuri

 

Nuova luce?

Guardi che è tutto chiarissimo.

 

E per molti, per fortuna, lo è da un bel pezzo, Frédéric.

Ma, puoi anche non crederci, durante la finale di un concorso internazionale venne fatto notare ad un candidato finalista che Torre Bermeja di Isaac Albéniz non è un brano scritto per chitarra. A questa affermazione la risposta immediata fu "Are you joking?"("Stai scherzando?")


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sì sì bellissimo ma le fonti?? le prove?? su che ci basiamo su intuizioni da dimostrare su illazioni personali o su una ponderata ricerca in grado di dimostrare co un "falso" acune composizioni attribuite a Tarrega anche da M. Gange e C. Carfagna???

Perchè se sono dei falsi sarebbe bello dimostrarlo e portare nuova luce tra noi chitarristi

 

con stima Damiano Mercuri

 

Nuova luce?

Guardi che è tutto chiarissimo.

Preludio n. 11: è il tema della Fantasia op.7 di Sor.

Preludio n.17: è la sezione centrale della Canzonetta di Mendelssohn, Quartetto op 12 n.1, peraltro presente nel Vol. IV (trascrizioni) per intero.

Preludio n. 14: sono due frammentini della fuga BWV 1001 di Bach.

E ho citato solo tre casi più eclatanti…

 

Fermiamoci qui...

 

dralig


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Ma, puoi anche non crederci, durante la finale di un concorso internazionale venne fatto notare ad un candidato finalista che Torre Bermeja di Isaac Albéniz non è un brano scritto per chitarra. A questa affermazione la risposta immediata fu "Are you joking?"("Stai scherzando?")

 

hahaha... forse questo libro avrà mille difetti, però almeno potrebbe chiarire un po le idee a quel chitarrista forse confuso dall'emozione! :)


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[

 

Ebbene, si parte proprio dall'assenza più o meno giustificata e giustificabile di Tarrega in questa nuova opera, per "rigirare la frittata" e andare a fare la critica ad un opera in quattro volumi, scritta quasi quarant'anni fa (quindi con le fonti reperibili all'epoca), che comunque anche con tutte le sue possibili manchevolezze, rimane il lavoro italiano più completo she esista sul chitarrista spagnolo.

 

Roberto Fabbri

 

.

 

L'assenza di Tárrega in un libro di storia della chitarra dedicato al Novecento (come il suo titolo esplicitamente recita) può costituire una mancanza solo agli occhi di quegli storici che non conoscono le date di nascita e di morte degli autori di cui si occupano: per sua fortuna, Nuti non appartiene a questa eletta categoria.

 

Il Trio della Canzonetta di Mendelssohn e la Fuga in La Minore di Bach, e le relative trascrizioni di Tárrega, nonché la Fantasia op. 7 di Sor, quarant'anni fa erano brani noti a chiunque avesse un minimo di conoscenza del repertorio: presentarli come Preludi originali di Tárrega è stato un infortunio che io mi sarei guardato bene dal ricordare oggi (non ho la vocazione a fare il Maramaldo), se qualcuno non avesse sinistramente sollevato il sospetto che tale edizione "musicologica" fosse stata messa volutamente in ombra da qualche complotto: e dopo le precisazioni di Zigante ho proposto di chiudere il capitolo della sfortunatamente indifendibile edizione.

 

In fatto di completezza, ha ragione, la suddetta edizione non lascia proprio a desiderare. E' decisamente abbondante.

 

dralig

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sì sì bellissimo ma le fonti?? le prove?? su che ci basiamo su intuizioni da dimostrare su illazioni personali o su una ponderata ricerca in grado di dimostrare co un "falso" acune composizioni attribuite a Tarrega anche da M. Gange e C. Carfagna???

Perchè se sono dei falsi sarebbe bello dimostrarlo e portare nuova luce tra noi chitarristi

 

con stima Damiano Mercuri

 

 

Nuova luce?

Guardi che è tutto chiarissimo.

Preludio n. 11: è il tema della Fantasia op.7 di Sor.

Preludio n.17: è la sezione centrale della Canzonetta di Mendelssohn, Quartetto op 12 n.1, peraltro presente nel Vol. IV (trascrizioni) per intero.

Preludio n. 14: sono due frammentini della fuga BWV 1001 di Bach.

E ho citato solo tre casi più eclatanti…

 

 

Fermiamoci qui...

 

dralig

 

 

 

Tutto il mondo chitarristico le suona come Tarrega ergo???

Qui siamo ancora nella fase di supposizioni personali i documenti dove sono??? Non li vedo e nessuno è in grado di citarmi fonti, catalogazione delle fonti, luogo di conservazione delle fonti esami al carbonio su manoscritti, perizie calligrafiche etc etc.. le comparazioni su cosa le fate su gusti personali?? E' sicuramente sfizioso ma privo di fondamento e rigore filologico

 

Scusate pensavo che la "querelle" ventilata dallo studioso Gilardino, sulla falsa attribuizione a Tarrega di alcune composizioni e trascrizioni aveva ale spalle uno studio e una documentazione e quindi mi ero appassionato

ma stando ancora sul piano del "a me sembra..." c'è poco di cui interessarmi.

 

Saluto lo studioso Gilardi aspettando in futuro le vere prove delle false attribuizioni a Tarrega e nel frattempo continuiamo a ringraziare il combo Gangi-Carfagna e la Bérben per averci dato i 4 volumi che contengono capolavori del repertorio chitarristico.

 

Un caro saluto a tutti gli intervenuti Damiano Mercuri


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Ebbene, si parte proprio dall'assenza più o meno giustificata e giustificabile di Tarrega in questa nuova opera, per "rigirare la frittata" e andare a fare la critica ad un opera in quattro volumi, scritta quasi quarant'anni fa (quindi con le fonti reperibili all'epoca), che comunque anche con tutte le sue possibili manchevolezze, rimane il lavoro italiano più completo she esista sul chitarrista spagnolo.

 

Roberto Fabbri.

 

No. Si è semplicemente risposto ad una sollecitazione di un lettore del forum.

L'argomento che l'edizione Berben ha il pregio di essere "il lavoro italiano più completo che esista sul chitarrista spagnolo" è, permettimi, irrilevante. In musicologia contano i contenuti non la nazionalità del curatore e dell'editore.

L'edizione è stata pubblicata tra il 1971 e il 1979 in un periodo in cui certamente l'accesso alle fonti era possibile e .... mi fermo qui accogliendo l'invito di Dralig.

Chi vuol conoscere Tárrega e il suo universo chitarristico ha, per fortuna, a disposizione l’edizione Reprints of early editions in due volumi curata da Rafael Andia e Javier Quevedo per la Chanterelle. La musica di Tárrega non necessita di alcuna revisione in effetti.


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ma stando ancora sul piano del "a me sembra..." c'è poco di cui interessarmi.

 

 

No, no!

Non mi è sembrato che a pag .12 del volume dei preludi ci sia un pezzo in do maggiore presentato come Preludio n.11 di Tárrega e che invece io conosco come tema (seguito da variazioni) della Fantasia op.7 di Fernando Sor pubblicata da Pleyel a Parigi nel 1814. Era proprio lui...

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