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Cristiano Porqueddu

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Tutti i contenuti di Cristiano Porqueddu

  1. Dariomas, provi a contattare l'utente bob54 via email o con un messaggio privato.
  2. Una galleria di foto rarissime da un passato nascosto. Fonte: Vanilla Magazine Leggi l'articolo originale
  3. Andrés Segovia - Las seis cuerdas de una guitarra Documentario del 1972.
  4. Le Edizioni Bèrben di Ancona pubblicano la "Sonata No.1 per chitarra sola" del compositore russo Evgeny Baev (1952). L'opera è inclusa nella tracklist del progetto discografico "Novecento Guitar Sonatas" (C)2014 Brilliant Classics Il brano si articola in tre movimenti: Allegro Andantino moderato Allegretto Maggiori informazioni: http://www.cristianoporqueddu.com/works-for-guitar/sonata-1-evgeny-baev/ Leggi la scheda di questo/a pubblicazione
  5. Ho usato straordinaria perché da quel che so è l'unica foto che ritrae l'insegnante del celeberrimo duo in quel periodo. Sul periodo ho inviato la richiesta a chi me l'ha spedita. Circa il nome: è giusto. E' il cognome del marito (Elysiário Távora) e ho trovato riscontro anche nella pagina che annuncia al sua scomparsa e nel più importante forum di chitarra sudamericano. E' il nome che è andato anche ai figli: Ruy Alejandro Távora e Virgílio Raitzin Távora. Monina Távora è il nome d'arte che la chitarrista usò a partire dal 1950. Il primo concerto che fece usando questo nome fu presso la Scuola Nazionale di Musica di Rio de Janeiro proprio nel 1950. Se parla di curiosità, con me, sfonda una porta aperta.
  6. Straordinaria fotografia del duo Abreu (Sergio y Eduardo) insieme alla loro insegnante, la chitarrista brasiliana Adolfina "Monina" Raitzin de Távora (1921 - 2011). E' una rara foto della chitarrista, figura chiave della chitarra in Brasile in quel tempo.
  7. Grazie per gli auguri. Ho deciso che festeggerò il mio compleanno Mercoledì, quando il tempo qui sarà praticamente estivo. Mollerò tutto e andrò a farmi una nuotata al mare.
  8. Off Topic Maestro Carfagna,non faccio l'avvocato di Alfredo Franco, dico solo che essere ultimi in europa nel leggere un giornale online, nel comprare una muta di corde o nel ricevere informazione è un dato di fatto.
  9. Tutt'altro. L'analfabetismo informatico (a tutti i livelli, figuriamoci nella composizione musicale...) è una amarissima realtà italiana.
  10. Ringrazio Rossano e ti suggerisco di non considerare la velocità di esecuzione se non come ultimo parametro. Accertati solo che la pronuncia di cellule, frasi e periodi sia comprensibile e che il messaggio sia chiaro e limpido. A dimostrazione di ciò, recentemente nella registrazione della Sonata del Guadalquivir di Angelo Gilardino ho letteralmente stravolto l'indicazione di tempo suggerita usando un andamento non suggerito dal compositore ma dalla musica e dal modo di leggerla. Se conosci la composizione, qui trovi una versione dimostrativa della traccia. https://soundcloud.com/cristianoporqueddu/demo-angelo-gilardino-sonata?in=cristianoporqueddu/sets/novecento-guitar-sonatas
  11. Ho appena acquistato sul notafina.de lo spartito della Petite Suite (Schott) ma ci sono molte differenze rispetto alla versione che Yepes interpreta in questo video. Mi risulta infatti che originariamente la Petite Suite para guitarra venisse inclusa nei programmi da concerto a partire dal 1954 con titoli come "Suite" o addirittura "Suite Romantica" (titolo che diede lo stesso Yepes quando curò la pubblicazione) e che - per l'appunto - l'ordine dei movimenti fosse diverso rispetto a quello pubblicato da Schott (IV - II - III V. Il primo è tagliato). Possibile che qui venga suonata la versione originale (1950) dell'opera?
  12. Salvador Bacarisse "Suite for Guitar", Narciso Yepes
  13. Che in questo periodo cerco di perfezionare più possibile il mio modo di comunicare con l'ascoltatore anche usando pagine che non "accarezzano le orecchie", come ha detto un collega recentemente. Sono convinto che la musica di spessore abbia bisogno di un interprete di spessore; se l'interprete non è all'altezza il messaggio non passa.
  14. Ciao Antonella. Sperando possa esserti utile, ecco le mie risposte: Ti è mai capitato di avere ansia, panico, perdita di concentrazione e di fiducia in te stesso prima e/o durante un’esibizione? Raramente e solo nei primissimi anni di attività. Quando sbagli, durante una performance, cosa pensi? Per quanto mi riguarda è impossibile rispondere a questa domanda. Mentre suono in pubblico il mio pensiero è proiettato alcuni secondi avanti rispetto all'esecuzione. L'errore (di natura meccanica o - più grave - interpretativa) è figlio di un pensiero già passato e pertanto non causa una processo mentale di reazione immediato, ma solo al termine del movimento o del brano. Secondo te quanto possono influenzare la tua performance fattori come agitazione, stress, dubbi e mancanza di motivazione? Scelgo: Hanno una reale influenza sulla performance In caso di preparazione per una competizione, a cosa dai piu’ importanza: Scelgo: A migliorarmi al massimo. Questa volta voglio vedere di cosa sono capace. Al di lá della preparazione tecnica, cosa ti piacerebbe perfezionare in vista di un’esibizione: Molte cose. Nessuna tra quelle elencate ma quelle a cui tengo di più, in questo momento, sono: 1) Capacità comunicativa con un linguaggio non semplice e con costrutti musicali complessi 2) Eliminazione di piccoli rimasugli di gestualità sostanzialmente inutile (a volte necessaria a scaricare la tensione ma musicalmente inutile).
  15. Ten Short Studies in Kaleidoscope by Mark Delpriora Interpretati dal compositore. 1) Allegro 2) Andante 3) Tempo di Mazurka 4) Allegretto 5) Lento 6) Moderato 7) Hommage a Slim Pickins 8) Ballad for Baden 9) Tempo di Giga 10) Moderato Info e acquisto online | http://www.editionsorphee.com/solos/Deletude.html The composer says: The title of the “10 studies in Kaleidoscope” refers to the wide variety of styles and various techniques contained therein. Like a rotation of the kaleidoscope, with each turn of the page the guitarist will encounter something different to entertain, amuse and consider. These studies were written not only for the student in need of fresh material that deals with traditional technical and musical problems but also for the diversion of more advanced players, who can perhaps spot the specific stylistic references and for whom this collection may also resemble a pleasant afternoon of cloud-gazing. Mark Delpriora has performed throughout the United States, Canada, Mexico, Brazil, and Uruguay. He has been the recipient of grants and awards including the first Andrés Segovia Award from the Manhattan School of Music, the Beards Fund Award, a Cooper Institute of the Arts and Humanities Grant, The Artists International Distinguished Artist Award, a Meet the Composer Grant, and a United Nations Travel Grant. He was twice chosen to perform in the New York Masterclasses given by Andrés Segovia in 1982 and 1987. Mr. Delpriora has recorded for Koch International Classics, Soundspells, Philips, and CRI. As a composer, his “Sonata Nº 3” (Gilardino) is published by Edizioni Musicali Bèrben and his “Four Images” are published by Guitar Arts Publishing. His work appears in anthologies by Mel Bay (the Contemporary Guitar, ed. Stanley Yates) and Dover (American Folk Songs, ed. David Nadal). Mark Delpriora is currently on the guitar faculty of the Manhattan School of Music.
  16. Ciao Rosario e benvenuto. TI auguro buona permanenza e ti ricordo che puoi personalizzare il tuo profilo o collegarlo direttamente a Facebook.
  17. Le Edizioni Musicali Bèrben pubblicano un nuovo CD dedicato alla musica di Angelo Gilardino. Il progetto è stato registrato dai giovani virtuosi della Manhattan School of Music (NY, USA) e finanziato dalla Augustine Foundation. Il CD è stato ristampato dall'etichetta discografica dotGuitar. Maggiori informazioni: https://itunes.apple.com/us/album/gilardino-a-salute-from-new-york/id968314135 Leggi la scheda di questo/a novità discografica
  18. Svelato il mistero. La composizione è di di Tristram Cary (1905-2008).
  19. Mark Delpriora: "The composer gave me this rare recording with the stipulation that the MI6 will come after me if I make this public. But I take the risk for my friends" Ecco un altro clip. Interpretazione di Julian Bream della musica del misterioso compositore... A me pare John Duarte.
  20. Su Youtube, il chitarrista compositore Mark Delpriora, ha scovato un video di Julian Bream che interpreta un brano sconosciuto. Avete idea di che cosa possa essere?
  21. Se lo ritieni opportuno, puoi anche usare il pulsante Like (o "Mi Piace" se hai scelto la visualizzazione in italiano della piattaforma). Equivale ad un "grazie" o a un "sono d'accordo". E' per me un grande piacere leggerti qui.
  22. Ricevo la nuova composizione per chitarra sola “7 Preludi per chitarra” di Alfredo Franco. Si tratta di 7 piccole miniature che in spazi ridottissimi riescono a germogliare in nitidi pensieri musicali . Il primo preludio (“Adagio”) è un lento e riflessivo procedere di una malinconica melodia che pare non trovare quiete tra le varie tonalità e registri. Attraverso costrutti musicali composti sempre da due battute, il compositore da forma ad un’entità ben definita che si sviluppa da un registro medio basso fino ad una illusoria scheggia di luce la cui visione conduce solo ad un nuovo acchetarsi. Il secondo (“Allegretto con spirito”) è un pettegolo ostinato sul quale galleggia una linea melodica singhiozzante, quasi alla ricerca di una forma e di un’identità. Dopo una brevissima esposizione l’autore rovescia i ruoli nell’intelaiatura polifonica a due voci e chiude con parti accordali quasi-improvvisative. La codetta finale svela il vero ruolo della cellula tematica riposizionandola, per un solo istante, nel ruolo che gli compete. Nel terzo preludio (“Cantabile”) le tessiture polifoniche a due e tre voci si alternano a brevi sezioni accordali che ne riprendono la costruzione armonica quasi come osservando da un prisma un medesimo soggetto. Le due linee che del semplice ma efficace disegno polifonico del quarto preludio (“Adagio”), interrotte solo da una cellula quasi-improvviso, caratterizzano l’intera pagina che ricorda il procedere inesorabile del tempo. Nel quinto preludio (“Un po’ grottesco”) l’uso che il compositore fa di diverse figurazioni ritmiche in uno spazio relativamente ristretto (mi ritorna in mente la geniale costruzione della cellula fondamentale del terzo movimento della Sonata Mediterranea di Angelo Gilardino) e dei repentini cambi di registro, guida l’ascoltatore in un percorso dove il virtuosismo è affidato interamente alla capacità dell’interprete di attingere dalla propria tavolozza timbrica. Il sesto preludio (“Alla rimembranza”) è quello più criptico. Le improvvise alterazioni della quantità di volume e della velocità di esecuzione con l’uso di una figurazione che si contrae e si distende quasi a ricordare un primordiale movimento respiratorio, rendono l’andamento instabile e incerto. L’ultimo preludio (“Vivo”) è un dirompente divertimento dove delle ossessive ottave – sul registro grave e su quello medio-alto – marcano a fuoco il battito cardiaco della pagina. L’insistente andamento si rarefa prima con un disegno dove la prima corda è un ricordo del martellante inizio e poi in parti più dense che smarriscono il continuum e portano alla fine. La sensazione finale è quella di una serie di preludi concepiti per essere eseguiti uno dietro l’altro, magari all’inizio di un recital. Ringrazio Alfredo Franco per la dedica.
  23. Ci ho pensato più di una volta sai? E credo sia un'idea che andrà in porto presto.
  24. Cosa intendi, Carlo? Una nuova produzione su vinile?
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