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Premio 'Hall of Fame GFA 2009' per Angelo Gilardino
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Durante l'evento International Convention and Guitar Competiotion GFA 2009 verrà consegnato al compositore vercellese il premio "Hall of Fame" della Guitar Foundation of America. Maggiori informazioni e comunicazione ufficiale disponibili sul sito internet di Angelo Gilardino. -
Scelta personale destini e morte
Cristiano Porqueddu ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
L'esatto opposto. Ci si getta a capofitto nelle cose in cui si crede e quando si arriva all'obiettivo prefisso, ci si rende conto che nessuno altro l'ha voluto così intensamente. Pensare invece che il raggiungimento di un qualsivoglia obiettivo sia già impostato ("non sei tu che decidi dove vanno le tue gambe") mi fa inorridire. Un po' come dire che qualsiasi cosa si faccia, per qualsiasi ideale si combatta, per tutti gli obiettivi per cui si è lavorato alla fine non si ha capacità di scelta. No, grazie: non fa per me. -
Scelta personale destini e morte
Cristiano Porqueddu ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Un OT nell'OT. Mea culpa. -
Scelta personale destini e morte
Cristiano Porqueddu ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Mi spiacerebbe. Questo è confondere le cose, ciccio_matera. Si parlava di gambe che camminavano e di cuore che batteva non di sentimenti. Certo, ma l'unica differenza tra il mio e il tuo punto di vista è che la causa non è une decisione altrui ma una tremenda malattia riconducibile al nostro corpo fatto di carne, muscoli e sangue. Sei stato tu a dirmi come le cose si svolgono e in quale modo queste influenzano la mia vita (non la tua), senza conoscermi e senza avere idea di come io proceda. Sei stato tu a dire che esiste un destino, una via già scritta e la mia risposta la puoi leggere qualche post sopra. Io, conscio del mio stato di essere vivente appartenente ad una specie come tutte le altre (solo più presuntuosa, devastatrice ed egoista) ti ho solo risposto che il mio cuore batte per ragioni già note alla scienza, che le mie gambe si muovono perchè io gli comunico dove portarmi e che le mie mani agiscono a seconda delle mie necessità. Tu, invece, avevi già tutto preimpostato. Incasellato per bene. Faccio parte - per te - di un meccanismo che già conosci e che in qualche modo deciderà per me. Non mi sorprende e non mi offende ma non mi chiedere di non parlarne. Per quanto mi riguarda le vie già tracciate, sono il nulla. Le decisioni prese da altri per me, sono il nulla. La cecità (a tutti i costi) di fronte all'evidenza, è il nulla. -
Scelta personale destini e morte
Cristiano Porqueddu ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Cito: "Incoraggia piuttosto i finanzieri cristiani a operare cristianamente." Mi domando come si possa portare avanti una operazione finanziaria in modo 'cristiano'. Forse donando ai più poveri? Niente di che, tutto sommato. La solita minestra riscaldata, tra la televendita e la cecità indotta. -
tecnica Che libro di tecnica mi consigliate?
Cristiano Porqueddu ha risposto a TavolaAbete nella discussione Suggerimenti per tecnica e programmi
Dipende dal livello di preparazione. -
Scelta personale destini e morte
Cristiano Porqueddu ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Sarebbe un incubo, per quanto mi riguarda. Sono il padrone delle mie azioni e decido in ogni momento cosa fare, come agire e se farlo. Il 'destino' a cui ti riferisci non è altro che una difficoltà di presa di coscienza del fatto che ciò che ci circonda è frutto del caos, della casualità. Ci terrorizza essere oggetti di qualcosa che non possiamo controllare, vogliamo la sicurezza della protezione assoluta. Quando sento parlare di destino o di onnipotenza di un qualsivoglia dio o dea (scegli tu la religione) ripenso sempre alle dichiarazioni allucinatorie di una delle persone scampate allo Tsunami nel 2004 che (non sono racconti, questi) fece circa 230.000 morti. Coperto dal fango, su una barella, gli si avvicina la giornalista di turno che gli fa la solita domanda intelligente appartenente alla categoria "Come si sente?" Il disgraziato che in quel momento probabilmente avrebbe avuto difficoltà a ricordare il suo nome dice "Mi ha salvato Dio grazie alle mie preghiere." Mica male. Gli altri probabilmente non pregavano. O non pregavano abbastanza. Certo che no. Mi hanno concepito 33 anni fa nei modi che conosci. Fa parte della categoria dei muscoli involontari, che si contraggono a prescindere dalla volontà dell’individuo, sono cioè sotto il controllo del sistema nervoso periferico autonomo Ti sembrerà strano, ma lo decido io eccome. Il giorno che dovessi perdere questa capacità di selezione delle mie azioni o sarò morto o mi sarò ammalato di qualche grave malattia nervosa. La materia che studia il funzionamento del cervello è la cosiddetta neuroscienza; quello che riguarda la psiche è invece compito della psicologia. La prima usa strumenti 'oggettivi' - l’EEG, la TAC, la PET, e così via –, la seconda strumenti ‘soggettivi’: l’intuito, l’introspezione, l’empatia, eccetera. Ma che guardi l'una o l'altra o entrambe fuse in un unica conoscenza troverai che la spiegazione è in tutti i luoghi fuorché fuori dall'organo stesso. La mia realtà non ha nulla a che vedere con questa dipendenza, ciccio_matera, e nonostante i miei sforzi non vedo alcun mistero nel mio vivere quotidiano: sono stato generato, vivrò per un numero di anni scritto nel mio codice genetico e poi morirò. In mezzo c'è quella che si chiama vita. C'è una intera letteratura legata a questo mistero ma si dovrebbe guardare la cosa dall'alto come quando si guarda un aeroporto al momento del decollo. Si percepirebbe il disegno generale e si comprenderebbe, senza presunzioni o antropocentrismi da medioevo, che l'unico mistero degno di nota è l'atto del cercarne uno. Allora, la scrive il tuo dio. O per le cose cattive ci pensano gli uomini? E se invece ci fosse un terrore cieco della morte e la specie a cui apparteniamo (dotata in una buona percentuale da intelletto) avesse costruito un sistema per cercare di vincere questa paura? La vita eterna? E chi la vuole? A 80 anni avrò le tasche piene della vita terrena, immaginati se dovessi mettermi a caccia della vita eterna. Il vangelo di Matteo, Parabola dei lavoratori delle diverse ore, recita "[...]Questi ultimi non han fatto che un'ora e tu li hai fatti pari a noi che abbiamo portato il peso della giornata e il caldo. Ma egli, rispondendo a un di loro, disse: Amico, io non ti fo alcun torto; non convenisti meco per un denaro? Prendi il tuo, e vattene; ma io voglio dare a quest'ultimo quanto a te. Non m'è lecito far del mio ciò che voglio? o vedi tu di mal occhio ch'io sia buono? Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi.[...]" Non sto poi così messo male, no? -
Scelta personale destini e morte
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Rigorosamente Off-Topic
Inizio Admin Edit Questo thread è stato creato dividendo l'argomento Banche che divorano. Cittadini in tendopoli. Va tutto bene. a causa dell'OT venutosi a formare. Fine Admin Edit Anche i crack finanziari? Non me ne volere, ciccio_matera, ma se credessi in un dio, uno qualsiasi, eviterei di invocarlo per questioni così bieche, da squali, tipiche del genere umano alle prese con la religione che governa il mondo: quella del denaro. -
tecnica Come perfezionare la fluidità nei movimenti della MD e MS?
Cristiano Porqueddu ha risposto a TavolaAbete nella discussione Suggerimenti per tecnica e programmi
E' una domanda molto - forse troppo - generica; la fluidità, intesa come linearità del movimento, dipende dal modo in cui si struttura la tecnica fin dai primi passi. Per la mano sinistra la si può migliorare in modo considerevole lavorando con estrema cura (e lentezza) sulla precisione della pressione dei tasti (posizione e forza impiegata) e sui alcuni principi base dell'estensione orizzontale e verticale tra cui la cura minuziosa del movimento essenziale e la mobilità del polso. Per la mano destra il lavoro è invece da orientare alla velocità di attacco e svincolo dalla corda inteso come tempo necessario a produrre una singola nota o un'insieme di note. E' necessario alla base, inoltre, un lavoro di tecnica giornaliera per il bilanciamento (leggi capacità di reazione e resistenza) delle dita m-a e per le estensioni (salti di corda). Dal primo numero del Recital Magazine sarà possibile, tra le altre cose, seguire una serie di appuntamenti con dei percorsi di tecnica curati direttamente da Christian Saggese. -
Eravate in tanti stamattina...
Cristiano Porqueddu ha risposto a Giulio nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Giulio! Un tavernello!? Ma che orrore. Stappiamo un Barolo del 78 o un Turriga dell'anno scorso, piuttosto. -
studio e analisi Serenata Española, Joaquín Malats
Cristiano Porqueddu ha risposto a Luciana nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Per poter entrare in possesso della musica ti conviene contattare Filippo Michelangeli ( http://www.seicorde.it ) o l'autore. Per quanto riguarda la registrazione non conosco alcun CD che contiene questa trascrizione. -
studio e analisi Serenata Española, Joaquín Malats
Cristiano Porqueddu ha risposto a Luciana nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Non è una bufala è vero. E' stata pubblicata dalla rivista "SeiCorde" http://www.seicorde.it ma non stampata da altri editori. -
Saluti
Cristiano Porqueddu ha risposto a Giulio.S nella discussione Inizia da qui e presentati alla community
Benvenuto sul Forum Italiano di Chitarra Classica. La invito a prendere visione quanto prima del Manifesto del Forum e la informo che può personalizzare il suo avatar (immagine che la identifica nella community) dalla pagina del suo Profilo Personale. Buona permanenza. -
studio e analisi Double Fantasy, Mark Delpriora
Cristiano Porqueddu ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Il terzo non lo conoscevo. Grazie Fabio. -
studio e analisi Double Fantasy, Mark Delpriora
Cristiano Porqueddu ha pubblicato una discussione in Altre discussioni sul repertorio
Ho appena terminato la lettura di una composizione per chitarra del compositore Newyorkese Mark Delpriora che trovo stia compiendo un importante percorso evolutivo in una direzione interessante. Questa 'Double Fantasy' - pubblicata sull'ultimo numero di Soundboard - mostra un tentativo apprezzabile ed estremamente originale. Il compositore ha infatti immaginato le due mani come due 'interpreti' diversi, come facenti parte di un duo e gli ha quindi scritto una parte a testa. Il risultato (spero che Mark non se la prenda se pubblico l'incipit del suo lavoro) è un brano da suonare con 'due mani' nel senso più puro del termine: Va da se che mentre la mano destra suona sempre corde a vuoto o armonici ottavati, la mano sinistra lavora esclusivamente con legature ascendenti e discendenti per ottenere il suono. Ho ovviamente smontato tutta la diteggiatura personalizzandola e il brano - per allievi davvero in gamba - potrebbe tutto sommato essere preso per un ottimo (e ambizioso) obiettivo nella scelta di uno studio sulle legature da presentare ad un esame di compimento inferiore (V anno) -
Una composizione di rilevante impegno virtuosistico 8° anno
Cristiano Porqueddu ha risposto a Syd nella discussione Quinto anno, Ottavo anno, Diploma
Di chi è la colpa? -
Una composizione di rilevante impegno virtuosistico 8° anno
Cristiano Porqueddu ha risposto a Syd nella discussione Quinto anno, Ottavo anno, Diploma
A parte concordare con le opere consigliate da Bonaguri trovo sempre un pò imbarazzante, nell'ambito de un forum, ricevere richieste di questo tipo. Fossi l'insegnante e scoprissi che un mio allievo chiede consigli ad altri un pò patirei...ma se li chiede significa che non trova soddisfazione nel mio insegnamento, o non ci capiamo...ed è meglio allora parlarsi, avviare nuove relazioni, confrontarsi insomma. Il programma di studio è un percorso che l'insegnante disegna insieme a te, certe tappe sono prefissate, altre sono personalizzate in base ai gusti; è difficile per chi non ti conosce suggerirti un'opera anzichè un'altra: se lavori bene, ad esempio, di tecnica (e devi perchè è un VII), l'op 107 è un ottimo lavoro, per l'Elegiaca devi essere molto padrone del senso interpretativo ecc...parlane e fidati del tuo insegnante, credo sia la cosa migliore, ciao! Non sono d'accordo Giorgio. La possibilità di avere tante fonti di informazioni non possono che rendere più facile il raggiungimento di un obiettivo finale. Un insegnante che limita la ricerca di informazioni anche su un Forum, da collega in un Corso o anche semplicemente in chat con allievi di altre classi non fa del bene al suo allievo. Oggi le opportunità rispetto a 10/15 anni fa sono centuplicate e l'entusiasmo di un allievo che vuole 'avere di più' non dovrebbe far patire ma obbligare l'insegnante al perfezionamento e allo studio. Per quello che mi riguarda tendo a fare l'esatto opposto e a costringere gli allievi a cui faccio lezione ad ascoltare più campane possibili, mettere in discussione, confrontarsi con l'opposto, sbatterci la faccia, sbagliare, correggersi. Non vedo l'ora che i miei allievi facciano lezione con te, Giulio Tampalini, Adriano del Sal, Paolo Pugliese, Claudio Maccari, Luigi Biscaldi e con tutti gli altri colleghi con cui ho avuto il piacere di collaborare in passato per ricevere informazioni nuove, opposte, simili, identiche a quelle che gli ho fornito io. Fidarsi del proprio insegnante è fondamentale ma è altrettanto fondamentale la costruzione di una personalità in grado di scegliere la via migliore. -
studio e analisi Elegia di Marzo, Angelo Gilardino
Cristiano Porqueddu ha risposto a Paolo_ nella discussione Altre discussioni sul repertorio
E hai fatto la cosa più giusta. Meglio esprimere un'opinione su qualcosa di tangibile, che si è provato direttamente che ripetere pappagallescamente quello che può essere raggruppato sotto il solito "si dice che". In ogni caso ti consiglio caldamente di ascoltare le interpretazioni degli Studi anche di Marco de Santi. -
Procedere da soli. Come?
Cristiano Porqueddu ha risposto a Gianmattia Loretti nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Perchè scoprirai che alla fine del percorso solo apparentemente più tortuoso o difficile come tu dici, il panorama che si gode è più bello, più ampio e soprattutto non vedrai l'ora di scoprirne altri. Nuovi. Rifiuta sempre la superficialità e la banalità e leggi dietro le note. -
studio e analisi Elegia di Marzo, Angelo Gilardino
Cristiano Porqueddu ha risposto a Paolo_ nella discussione Altre discussioni sul repertorio
[OT] E' un gran peccato. Non che tu, Butterfly, ami questa composizione ma che si conosca principalmente questa degli Studi (e Ophélie). Ci sono altri 58 studi che devono (scusate l'enfasi) essere letti da chi dice di preferire l'Elegia di Marzo perché ce ne sono tanti che potrebbero piacere allo stesso modo e (sono pronto a scommettere quello che volete) molto di più. [Fine OT] -
Chitarristi e pistoleri
Cristiano Porqueddu ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
La libertà di opinione e di pensiero e libera in questo Forum e non si deve dar conto a nessuno del proprio punto di vista. L'importante è essere pronti a scoprire che questo non è quel gioiello di intuizione che si immaginava. -
Chitarristi e pistoleri
Cristiano Porqueddu ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Chi ha detto una cosa simile? Mi sembra, in un post di un altro thread, di aver affermato l'esatto contrario. Ti invito ad una rilettura attenta: Non leggo nessuna offesa verso Salvatore Zema il cui concerto (che non ho avuto il piacere di ascoltare) non mi sono mai sognato di citare o (lungi da me!) criticare; leggo invece un audace tentativo (dralig le chiama allucinazioni ma per me sono azioni ben consce) di spostare l'attenzione della discussione verso altri obiettivi. -
Chitarristi e pistoleri
Cristiano Porqueddu ha risposto a Angelo Gilardino nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
E' un chiaro sintomo di desertificazione mentale. Il tentativo (fallito in partenza, beninteso) di convincere se stessi che si è in grado di fare qualcosa meglio degli altri arrampicandosi alla miseria della propria cultura personale. Mi ricordano i "docenti" che cercano di fare lezione e conoscono uno o due elementi di interesse dell'argomento che cercano disperatamente di trattare davanti all'allievo/classe. Un paio di mesi fa parlando con degli amici mi si raccontava di uno di questi soggetti che per dare delucidazioni sulla struttura di una composizione ha usato questa letterale spiegazione "Vedi, questo brano ha una introduzione, una parte centrale e una conclusione." Illuminante. Sono atteggiamenti più da compatire che da criticare che gettano il ridicolo su chi senza vergogna li assume. E anche in quel contesto hanno un che di puerile. Non è del tutto negativo, tutto sommato, sapere dell'esistenza di queste marionette sorridenti (sempre sorridenti), impettite da fili di apparenza e di superficialità. Non risolvono ma aiutano nella ricerca di una propria dimensione, se non altro per ricordare da quale parte potrebbe condurre la stagnazione culturale e l'esibizionismo fine a se stesso. -
La cameriera.
Cristiano Porqueddu ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Mi è sempre piaciuto il lavoro del cameriere. Mi sarebbe piaciuto servire ai tavoli per qualche stagione e sono sicuro che l'avrei fatto bene. A volte lo dico alla mia ragazza che mi guarda sbigottita. Forse non ci crede ma io dico sul serio. E' un lavoro che avrei fatto volentieri e con entusiasmo. -
Riscaldamento della terra.
Cristiano Porqueddu ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Rigorosamente Off-Topic
Ahi ahi, Nicola. Mi cadi proprio su Matrix? "Desidero condividere con te [Agente Smith che si rivolge a Morpheus] una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d'istinto sviluppano un naturale equilibrio con l'ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l'unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un'altra zona ricca. C'è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus. Gli esseri umani sono un'infezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga. E noi siamo la cura."