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Cristiano Porqueddu

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Tutti i contenuti di Cristiano Porqueddu

  1. Ma no, Giorgio. Non è il caso. E e sai meglio di me che viviamo troppo poco per sprecare tempo nell'arrabbiarci per simili bazzecole. Era ora che qualcuno venisse fuori, però.
  2. Non mi è sembrato che Tortora facesse riferimento a lavori di composizione ne mi è sembrata una composizione da inserire in una delle tue antologie per ragazzi, differenti per contenuto e orientamento musicale. Il nocciolo del suo messaggio era l'approccio alla musica e il buon artigianato - perché di questo si tratta - per darle forma. Per inciso, ho appreso proprio stamattina dal suo sito internet che ha terminato una Sonata per chitarra (in pubblicazione) e si tratta di una forma musicale che necessita di padronanza nello scrivere; al di là di questo è certo che qualsiasi sia il suo obiettivo Tortora lo sta raggiungendo con le proprie gambe, conscio che a volte è necessario stare da soli per comprendere la qualità del proprio lavoro.
  3. Non è indispensabile ma aiuta nella distribuzione attraverso i canali dei singoli rivenditori. A parte il discorso ecologista che metto da parte per questioni di manifesto (ma non si possono nascondere centinaia di tonnellate di carta stampate e tenute in magazzino quando invece è possibile distribuire lo stesso identico prodotto in formato elettronico e lasciare che l'utente a sua discrezione stampi o meno con abnormi risparmi su trasporti e semplificazioni inimmaginabili a livello di logistica) trovo che sia un sistema che prima di quanto immaginiamo si affiancherà all'autonomia dello scrittore/compositore/saggista (fai tu) che, capace di creare dei semplici documenti elettronici (peraltro con possibilità di interazione che tutti conosciamo) potrà con poche centianaia di euro distribuire il suo prodotto su scala davvero globale. Vantaggi? Svantaggi? Ci si potrebbe scrivere un libro. E magari distribuirlo in formato .lit (eBook) o .pdf Tu che ne pensi?
  4. Conosco i brani di Van der Staak, Domeniconi e Bogdanovic. Direi, decisamente, di preferire l'ultimo. Non ho mai sentito nominare l'opera che cita "Common Time" di Annette Kruisbrink.
  5. Non conosco personalmente Giorgio Tortora ma è possibile ascoltare alcuni dei suoi lavori proprio su YouTube. Ad esempio, Variazioni su un tema canadese: http://it.youtube.com/watch?v=KGqN3hJP98A
  6. Ciao Stefano, benvenuto sul Forum Italiano di Chitarra Classica. Ti invito a prendere visione del Manifesto e personalizzare il tuo account inserendo, se lo desideri, un avatar. Ti ricordo che qui non paghi i caratteri che scrivi e ti chiedo la cortesia di evitare abbreviazioni da sms ('ke' invece di 'che', ad esempio) che rendono i post di difficile lettura. Grazie e buona permanenza. CP
  7. Saggia osservazione.
  8. Parlo per me, ovviamente: non esiste nessuna caccia alle streghe. Voglio solo evitare che in un Forum dove ho il ruolo di uno degli amministratori l'affermazione che la musica di Allevi porterà giovamento alla chitarra rimanga senza risposte che merita. La carriera scolastica di uno studente (architettura, musica, medicina, letteratura, fai tu) ha degli obiettivi. Dieci anni - l'equivalente di un corso di scuole medie superiori e laurea - di studio sulla musica antica, dell'Ottocento, del Novecento, sulla prassi esecutiva e sulla tecnica, sull'analisi, sull'armonia e così via per poi suonare trascrizioni di colonne sonore appare come il noleggio di un tir per trasportare una seggiola. Ognuno fa ciò che ritiene più utile e soddisfacente e se lo fa con onestà intellettuale raggiungerà una realizzazione personale che nessun cachet potrà ripagare. Ma è necessario far comprendere a chi si accosta alla musica che non è tutta musica e che come per la letteratura, la pittura, la fotografia, il cinema, esistono diversi livelli e idiomi come esistono diversi livelli di creazione e fruizione e che il fatto che un prodotto sia apprezzato o meno dal pubblico non ha niente a che vedere con la sua qualità.
  9. Lo è, Ermanno, e lo sappiamo bene. La cultura e la conoscenza non si lavano via con una melodietta da telenovela accompagnata da un'intera orchestra all'unisono.
  10. Un bel salto, da Allevi a Pollini. Non male. Spero che il percorso includa alcuni (molti) passaggi intermedi. I giovani abituati alla musica spazzatura non hanno alcuna intenzione di passare dagli Abba a Prokof'ev ed è bene che chi tenta di usare la chitarra classica per avere un pubblico da rockstar prenda atto di questo. I giovani interessati a Llobet, Tarrega, Brouwer, Pujol, Gilardino, Ponce, Paganini ci sono eccome! Ed è a loro che l'attenzione di chi stila un programma di studi deve andare. L'operazione di marketing sfacciato e di distribuzione a tutti i costi ('piace al pubblico e quindi lo suono') è utile solo a chi vende i biglietti. Il repertorio, da questo genere di operazioni-polpettone, non trae alcun giovamento, anzi, fa si che uno strumento venga ingiustamente snobbato dalle società di concerti e le case discografiche fatichino ad accettare distribuzioni internazionali di progetti discografici.
  11. Non credo che nessuno abbia il tempo e la voglia di 'prendersela' e la sua analisi, Ermanno, è precisa e lucida. Credo invece che sia opportuno che in una piattaforma dove si parla di musica classica per chitarra ci si prenda la briga di perdere qualche secondo per dare una dimensione propria ad affermazioni campate in aria, anche perché - almeno per quanto mi riguarda - è più difficile stare zitti che dire ciò che si pensa. Leggere che Allevi ha una produzione musicale notevole è buffo, lo sappiamo tutti, ma è pericoloso per tutti coloro che si avvicinano alla musica passando da uno studio serio: trovarsi di fronte una affermazione simile e nessun intervento in contraddizione può persino incuriosire. L'ho detto e non mi stanco di ripeterlo anche per chi non ha avuto occasione di leggere thread in merito: non ho assolutamente nulla contro Allevi, ciò che scrive o il suo mestiere. Lo fa benissimo e ottiene ciò che vuole. E' un venditore di se come pochi altri e ha mostrato un acume imprenditoriale non comune nel campo della musica in Italia. Buon pro gli faccia.
  12. io sono per la maestra (unica e mitica) e il grembiulino Si, ma a quadretti bianchi e celesti o tinta unita? E il fiocco? Tsk, tsk...
  13. Avevo capito bene. Purtroppo.
  14. Un nuovo editore si affaccia a settembre sul mercato musicale italiano. Si chiama Volonté & Co srl, ha sede a Milano ed è stato fondato da Marco Volonté, milanese, 43 anni, una lunga esperienza in campo editoriale e discografico in Emi, Warner e in Carisch dove è stato direttore generale e amministratore delegato. Volonté viene affiancato da Beppe Andreetto, già consulente editoriale Carisch e direttore editoriale in Bmg Ricordi. La Volonté & Co. opererà su più territori, con un’attività rivolta alla pubblicazione di spartiti e manuali di didattica. La società si presenta al mercato con importanti accordi editoriali siglati con Faber Music per l’utilizzo in esclusiva del repertorio Emi internazionale, con Alfred Publishing per la rappresentanza in Italia, Francia e Spagna delle sue pubblicazioni, con la Fondazione De André, con Antonello Venditti per la rappresentanza in esclusiva dei suoi cataloghi e con Alessandro Colombini per i cataloghi Wiz e Muvicom (che contengono succcessi di Ron, Edoardo Bennato, Michele Zarrillo). Volonté ha inoltre firmato con Carisch un accordo di collaborazione nell’ambito della distribuzione e realizzazione di prodotti in co-produzione, che prevede il lancio di nuovi autori di didattica musicale. Per informazioni, http://www.volonte-co.com, tel. 02-45473285. Notizia presa da http://www.suonare.it
  15. Ho sempre interpretato i programmi di conservatorio come un punto di partenza non come un punto di arrivo. Ho avuto la sfortuna di avere a che fare con insegnanti babbei (e con il senno di poi posso dire anche gravemente ignoranti in materia) che non sopportavano questa mia tendenza a star fuori dalle righe. Chi si avvicina alla musica cercando di portare a termine il compitino nel modo più semplice possibile (e in questo caso si tratta di una delle prove più formative per un allievo di II o III anno per iniziare a prender confidenza con la scrittura di diteggiature, memoria e escursione orizzontale della cordiera) dovrebbe dedicarsi alle gare di tappi di bottiglia.
  16. Ma si che ho capito, Roberto. Mica è un testo di Dostoevskij. Grazie del consiglio ma, come ben sai, prima di parlare di qualcosa ne prendo atto personalmente. Le parole che dico e scrivo scaturiscono solo da esperienza diretta non "da un pezzo ascoltato casualmente in tv". Ti invito, di rimando e sperando di fare cosa gradita, a leggere i Caprichos di Goya di MCT prima di dire che Allevi ha una produzione notevole alle spalle. Buon lavoro.
  17. Studiarle tutte, dalla prima all'ultima, maggiori, minori melodiche e minori armoniche. Leggerne una al giorno e in meno di tre/quattro mesi sono tutte pressoché sistemate.
  18. Vergogna. Questi, poi, sono i personaggi si lamentano poi che i conservatori non funzionano? Che si mettano a lavorare, piuttosto.
  19. Spero proprio di no, Roberto. E' l'artista che deve scegliere il proprio percorso indipendentemente da tutto il resto. Quando il pubblico detta le regole l'artista (musicista, pittore, scrittore, scultore) è morto. La chitarra ha bisogno di tutto fuorché di brani da piano bar ma sono d'accordo sul fatto che è necessario per uno strumento - per la chitarra come per qualsiasi altro - che il suo repertorio cresca in termini qualitativi.
  20. Che non esistano più meccanismi di scelta stilistica mi sembra un'affermazione davvero audace, Giorgio.
  21. Non basta, RobPanzelli. Per poter esprimere un'opinione è fondamentale argomentarla o rischia di apparire uno slogan da curva sud. Ci spieghi il perché di questo punto di vista; solo in questo modo il suo parere guadagnerà in peso specifico e potrà forse dare adito a discussioni costruttive.
  22. Consigliatissima. http://www.sisweb.com/micromesh/
  23. Ecco il link: http://www.guitarandluteissues.com/summit/summit.html
  24. Non è scusabile. Può non piacerLe, può criticare la Sua esecuzione - se ne ha i motivi e gli argomenti - ma non può ingiuriarlo sul piano personale, attribuendogli una patologia mentale. Si scusi immediatamente per questa scorrettezza ed eviti in futuro di esprimere apprezzamenti che riguardano la sfera privata delle persone: è inammissibile. dralig http://www.cristianoporqueddu.it/forumchitarraclassica/viewtopic.php?p=35221#35221
  25. Esorto a non rispondere a questo iscritto, che in un altro thread ha pesantemente ingiuriato un grande concertista, fino a quando non si sarà pubblicamente scusato del suo comportamento. dralig [OT] La triste verità è, ancora una volta, l'incapacità di saper collocare correttamente termini, avverbi, aggettivi e persino nomi di malattie in un discorso coerente. L'incapacità di dare peso alle parole che si utilizzano come se 'schizofrenico' fosse uno sberleffo, un buffetto. L'utente Mantilio, evidentemente e per sua grande fortuna, non ha mai avuto a che fare con persone affette da malattie neurologiche e usa la parola come un maglio per dare una forma più consistente e visibile alla sua sommaria affermazione ma questo, in mezzo a persone civili, non è tollerabile. [/OT]
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