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Cristiano Porqueddu

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Tutti i contenuti di Cristiano Porqueddu

  1. Il tuo atteggiamento è estremamente positivo e va coltivato. Per migliorare la lettura a prima vista leggi tutto quello che ti capita tra le mani degno di essere definito musica e leggi la musica soprattutto senza strumento (in treno, sul bus) immaginando la tastiera.
  2. Lo facevo anche io a 13/14 anni ma avevo insegnanti che non erano in grado di comprendere il significato di questa curiosità e strappavano (letteralmente) gli spartiti non-autorizzati. Io lo faccio a 38 anni?, è grave? Per nulla. Io lo faccio da sempre. L'unica differenza è che alla sua età, chiunque si azzarda a cestinare uno spartito che hai il piacere di leggere senza essere stato "autorizzato" potrebbe subire una mandazione se non un bel ceffone.
  3. Lo facevo anche io a 13/14 anni ma avevo insegnanti che non erano in grado di comprendere il significato di questa curiosità e strappavano (letteralmente) gli spartiti non-autorizzati. E' meglio aprire un thread ad-hoc, debonis86. L'argomento di questo è la nuova edizione dei Preludi di Heitor Villa-Lobos curata da Zigante.
  4. Mi hanno appena inviato il link a questa splendida Candid Camera. Lo specchio inesistente. http://www.youtube.com/watch?v=GLAfq9KKGDU
  5. Sta per essere pubblicato dalle Editions Orphée un'opera di Giulio Regondi recentemente riscoperta. La revisione è basata su un manoscritto trovato nella collezione di Karl Scheit. "Air varié de l’opera de Bellini - I Capuleti e i Montecchi - for solo guitar." Riporto testualmente dal sito ufficiale delle Editions Orphée: This first edition of Giulio Regondi’s Air Varié de l’opera de Bellini I Capuleti e i Montecchi is based on a manuscript found in the collection of Karl Scheit, now preserved in the library of the Universität für Musik und Darstellende Kunst — the Music University of Vienna. This manuscript, was copied in 1854-1865 by Josiah Andrew Hudleston (1799-1865) and presented as a gift to Madam R. Sidney Pratten. It contains more than 500 pages of music in two volumes. The piece was composed in 1845 for Regondi’s pupil, a certain Miss Donovan of Dublin. Regondi is known to have played this piece in his concerts during the 1850s and it was highly acclaimed by the critics. The monumental style of the introduction — a kind of dramatic overture – appears to be strongly influenced by the opera fantasies of Sigismund Thalberg (1812-1871). Thalberg and his rival Franz Liszt developed a new type of “Opernfantasie” that goes far beyond simple variations or potpourris for entertainment, but delves deeply into the characters and the spiritual world of the works. Airs by Bellini were often on the programs of Regondi’s concerts in the 1840s, not only on the guitar but also on the concertina. Themes from Bellini’s operas were most popular in the guitar repertory of the nineteenth century. The air L’amo tanto, e m’è si cara used in this composition is from the opera I Capuleti e i Montecchi by Vincenzo Bellini. It was also used by Padovetz (op. 13), Pettoletti (op. 17), and Neuland op. 21. Without doubt, Regondi’s version is the most refined of all. A truly exciting discovery! J. A. Hudleston, the man responsible for preserving this music, was among the most interesting figures of the nineteenth century British guitar world. He maintained a close amicable relationship with the leading guitarists in England at the time, Giulio Regondi and Madame R. Sidney Pratten. He was, now we know, the original dedicatee of the Regondi Etudes. He was an avid collector of guitar music, a remarkable feat considering that he spent most of his adult life in India. L'acquisto sarà disponibile a breve dalla pagina http://www.editionsorphee.com/solos/reg-bellini.html Per informazioni: Editions Orphée, Inc., 1240 Clubview Blvd. N. Columbus, OH 43235-1226 TELEPHONE: (614) 846-9517 FAX: (614) 846-9794 EMAIL: m.ophee@orphee.com
  6. E continui a farlo debonis86! E' una cosa che oltre aumentare la sua conoscenza del repertorio le consente di perfezionare ulteriormente lettura a prima vista. Senza dimenticare il piacere di leggere un nuovo testo.
  7. Ho fatto pubblicare la notizia in Home Page dove rimarrà visibile per qualche giorno. Grazie per la tua disponibilità. Buon lavoro CP
  8. Certo. Basta un po' di attenzione alla scrittura, Paolo. Per lo stesso identico motivo. Bada bene, è un consiglio che ti do perché musicalmente non ti conosco. Personalmente (ma ad un allievo non lo suggerirei mai) preferisco il [p] su tutte le corde rivestite (come accade per molti studi di Gilardino dove è richiesto l'arpeggio semplice [p i m a m] sulle corde 6a, 5a 4a e 3a e che sempre sulle mie mani diventa [p p p i p] con il glissato del pollice sulle corde. Vedi 'Trenodia'.) In questo caso devi lavorare a lungo sulla tua abilità di gestione del suono del pollice (in particolare la fase di svincolo) che deve poter essere modificato a tuo piacimento a seconda delle esigenze. E' un lavoraccio ma se ti impossessi di questa tecnica avrai un sensibile miglioramento della tua tavolozza sonora. Buon lavoro.
  9. Il brano è Sonata di Edison Desinov, composta da (Toccata, Berceuse, Souvenir D'espagne) pubblicata nel 1981 dalle edizioni Sikorski
  10. Se ci fai caso, akaros, il compositore mette in evidenza la nota iniziale della sestina. Se usi la legatura discendente sulla seconda sestina rischi di perdere il tactus e accentuare note che non hanno altro scopo che quello del sottofondo musicale.
  11. piccola distrazione Mi sta bene. Ecco cosa accade a chi fa copia-incolla senza controllo! http://www.metroroma.it/MetroRoma/HTML/IT/News/ANSA/Spettacolo.htm?id=318306 http://notizie.alice.it/notizie/scienze_e_tecnologie/2007/10_ottobre/27/l_ultima_cena_di_leonardo_online,13367160.html?pmk=rss http://www.provincia.mi.it/scopronews/ultimissime_dall_ansa.html?id=225046 Non ci si può fidare neanche dell'Ansa.
  12. Tema e variazioni con armonie country e jazz. L'idea di fondo non è malvagia e sembra poter dare buone idee per lo sviluppo che, ahimè, cade spesso e volentieri in soluzioni ovvie. Eseguito al tempo indicato dall'autore, tecnicamente non è semplice ma ci sono molte fasi di riposo che consentono la ripresa del fiato.
  13. A occhio mi sembra meglio Il principio di non ripetere mai le dita sulla stessa corda è in generale valido ma ci sono casi dove è necessario ripetere (eccome!), anche dopo accordi ribattuti in sequenza, note con lo stesso dito della mano destra.
  14. Credo che Paolo si riferisca al 'Nocturne' (non 'Nocturnal').
  15. Li trovi qui: http://www.guitargallerymusic.com/
  16. L'Ultima cena di Leonardo appare su Internet, e lo fa ancora meglio che nell'originale del refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano. Su http://www.haltadefinizione.com si puo' infatti trovare un'immensa fotografia di oltre 16 miliardi di pixel dell'Ultima cena. Cliccando sull'immagine si possono vedere ingranditi particolari anche di pochi millimetri, impossibili da osservare ad occhio nudo. Diventa cosi' accessibile la celeberrima pittura, che si puo' ammirare a Milano solo a piccoli gruppi.
  17. Il catalogo Pocci contiene tutte le informazioni che Le servono. Comunque, dubito assai che esista una letteratura per clarinetto basso e chitarra. Esisterà qualche pezzo. dralig Ecco il link al Catalogo Pocci onLine: http://www.cristianoporqueddu.com/catalogopocci/CatalogoPocciMain.htm
  18. Stai scherzando? In IT il pagliaccio/mostro è solo una icona usata dal cinema. Nel libro (leggìlo) il vero mostro è l'età che avanza, il tempo che passa e i sogni che smarriscono i contorni per essere seppelliti nella vita reale. Non scherziamo per favore. Non sono certo dei capolavori di letteratura ma da qui a dire che 'non c'è la storia' mi sembra una esagerazione priva di fondamento. Dici il Re-Animator del 1985 di Stuart Gordon? O il Re-Animator 2 di Yuzna? Entrambi sono tratti da un racconto di Howard Phillips Lovecraft e sono dei veri e propri festival dello splatter. Wishmaster. Filmetto da cinema di second'ordine con tanto di finale scontato. Non è un horror ma una mostra di trovate e invenzioni che intrattengono lo spettatore. Finale-macello e film finito.
  19. A 11 anni leggevo King, Barker, Poe (che imparai presto a disprezzare) Siccome pare che frequenti alcuni amici che amano questo genere di film, soprattutto una coppia a me tanto cara, sto leggendo anche io King e precisamente " quattro dopo mezzanote", così giusto per conoscere 'sti registi... Qualcuno di voi sa bene che non ho la televisione in casa, per cui i film, quando mi va, vado a vederli comodo comodo al cinema... Dico: ma non sono meglio i cartoni? Stephen King regista? E allora io sono un profondo conoscitore del cinese antico. Stephen King è un pessimo regista e con l'horror lontano dal suo Word Processor non ha nulla a che vedere. "Quattro dopo mezzanotte" è una delle sue migliori raccolte di racconti. Il Fotocane mi è rimasto impresso.
  20. Il fatto, amico mio, è che l'età di un adolescente non ha nulla a che vedere con la sua maturità celebrale. e te la potevi risparmiare. Faccio finta di non averla letta.
  21. Si terrà a Milano (in vari luoghi della città), l’8, il 9 e l’11 novembre, la prima edizione del “Milano Guitar Festival”, il festival organizzato da Energie Multimediali con la direzione artistica di Ezio Guaitamacchi e con il patrocinio della Provincia di Milano. Il programma della prima edizione presenta tre giorni dedicati alla chitarra con incontri, seminari e concerti destinati a tutti gli appassionati ma anche ai semplici curiosi. Il programma dei concerti prevede anche il ritorno del grande chitarrista spagnolo di flamenco Paco de Lucia, venerdì 9 novembre h. 21 al Teatro dal Verme di Milano. Per informazioni, tel. 019 802026 http://www.energiemultimediali.it
  22. A 11 anni leggevo King, Barker, Poe (che imparai presto a disprezzare) e avevo un gusto particolare nel provare paura: scendevo appositamente solo e al buio le scale di casa per vedere fin dove la paura poteva arrivare. Organizzavo nottate horror con mio fratello e tre o quattro amici del quartiere nella cucina rustica di casa mia che iniziavano alle 20.00 e terminavano alle 7 del mattino. Le maratone, oltre a quantità immani di pop corn, bibite e dolcetti includevano ovviamente visioni ininterrotte di 5/6 film selezionati con cura (conoscevate Fangoria? I fumetti Acme? Allora Internet non esisteva e le riviste erano l'unico modo di ottenere informazioni sul mondo del cinema) ovviamente dal sottoscritto durante i mesi precendenti. Ma ero sotto un controllo educativo costante e molto rigoroso di due genitori pressoché unici che sapevano con esattezza quello che si poteva e non si poteva concedere. Oggi le attenzioni educative dei bambini/adolescenti di 8-14 anni sono affidate alle strutture scolastiche (ho nipotini che rientrano da scuola alle 19.00! Datemi del tradizionalista ma per me è letteralmente una scemenza) dove il suggerimento o la dritta del il coetaneo - il/la compagnetto/a di turno - ha più valore del consiglio dell'insegnante o tutore. Proporre un film come "La casa dei mille corpi" ad un bambino di 11 anni, oggi, è come mettergli in mano un'arma da fuoco.
  23. Per evitare il divieto ai minori di 18 anni il distributore ha preteso il taglio di molte scene che saranno però presenti sul dvd. Il target del genere horror è proprio la fascia adolescenziale ( 12-17/18 ). Personalmente preferirei la strada di Rob Zombie: niente taglio e bollino VM18.
  24. Si. Da sempre. Anche tu un amante di Argento oppure sei più per gli splatter? Tenebre e Suspiria li guarderei a ripetizione... Ora voglio andare a vedere la Terza Madre, speriamo ne valga la pena... Argento è il padre di un genere di film horror che persino lui ha smarrito, ma nonostante tutto rimane tra i registi che preferisco per le scenografie e ambientazioni. Alcune pecche (serie) sui cast (a parte la Connelly e qualche altra punta negli anni d'oro) e - soprattutto - trame ultimamente disastrose (Il Cartaio, La sindrome di Stendhal). Vedremo se la madre delle lacrime riporterà le cose al loro posto. Lo splatter da solo è noioso (Fulci, D'Amato, Henenlotter e via discorrendo) ma è necessario in alcuni casi (vedi il film in oggetto) per dare forma e corpo alla paura. Lo scontro delle auto in Grindhouse - A prova di morte di Quentin Tarantino (che anche se di horror ha ben poco) è un palese esempio dove la tensione impostata pian piano e lentamente esplode in immagini raccappriccianti (ricordo d'essere tornato a casa a 30 all'ora dal multisala) necessarie al film. Cosa invece non necessaria in The Blair Witch Project dove la fantasia di chi guarda fa tutto il resto.
  25. Sei sicuro di volerlo sapere?
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