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Giorgio Signorile

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  1. è una di quelle opere che vorresti poter star lì ore, e girargli intorno, sono figure più reali del reale nel loro straziante e umano dolore
  2. bene! insistiamo sulla conoscenza dei nostri autori storici, che rappresentano un patrimonio importante del nostro passato musicale e sociale. Tra l'altro in quella chiesa se non sbaglio c'è un meraviglioso Compianto di Niccolò dell'Arca che toglie il fiato dall'emozione..
  3. Sugli esami hai capito bene, sul discorso convenzioni meglio chiedere info alle scuole. In quanto al valore dei colleghi citati vai tranquillo, sono persone conosciute e stimate, e non lo dico per solidarietà "lavorativa"
  4. ehm la "prassi d'obbligo" di cui sopra è relativa all'esame in Conservatorio, gli altri esami possono comunque servire da banco di prova, un test importante in ogni caso. Tanto per avere un'idea qui c'è il pdf dell'ammissione al I livello del Cons di Cuneo http://www.conservatoriocuneo.it/dati/allegati/Programmi%20Esami%20di%20Ammissione%20I%20Livello.pdf
  5. più che parlare di prassi parlerei di obbligo di legge se vuoi proseguire gli studi... Anche l'istituto musicale del mio paese (Busca) ha una convenzione col Conservatorio di Alessandria, a livello di produzioni culturali et similia, ma ciò non toglie che gli esami si tebbano fare là...finchè si può...ciao!
  6. si Piero, l'Edirol arriva ora a 24 bit/96kHz. Lo uso principalmente nei collegi docenti per registrare le ca**ate di certi colleghi ops
  7. L'Edirol è fenomenale, ci fatto un cd con gli allievi di qualità sorprendente, ed è comodissimo anche per registrare on the road, ottimo acquisto
  8. Tu osserva se gli alunni che escono dall'aula sorridono, è già qualcosa. Qualsiasi esame tu sostenga in un Istituto comunale o regionale serve solo ai fini della preparazione ad un esame statale da sostenere in Conservatorio, finchè sarà possibile farlo. A meno che la scuola non sia riconosciuta tipo la l'Istituto Musicale di Aosta (credo sia parificato statale). Un recupero dopo 7 anni? dipende da quanto ci credi, dal tempo a disposizione, dal rapporto col docente, dal programma che decidete di seguire, dal fatto che tu abbia smesso del tutto o praticato un minimo...ad un adulto serio e motivato comunque basta poco rispetto ad un ragazzino più svagato e innamorato...della vita...ciao!
  9. Possibile che ogni volta rimaniate schifati se vi danno da arrangiare musica leggera? Ci si fa le ossa anche lì, eh.
  10. le risposte, I suppose, ciao!
  11. Ciao Francesco, come prima cosa verifica la posizione della sinistra durante la pressione, il dito deve essere un pò girato verso l'esterno, e premere quindi con la parte più "dura"; il pollice non esattamente dietro al dito in questione, ma sempre un pò più avanti (dietro al medio circa), altrimenti la mano è squilibrata; quando poi entrano in gioco altre dita che premono contemporaneamente al barrè controlla che siano ben a martello e vicino alla sbarretta del tasto...sovente in quella situazione si accavallano e non premono correttamente. Esercizi? inizia magari in VII posizione, i tasti sono più stretti ed è quindi è più semplice realizzare barrè sonori con minor sforzo... ad esempio: piazzi il barrè nella posizione Fa maggiore (ma al VII però quindi sarà un Si) e lo suoni facendo scivolare il pollice su tutte le corde dal basso all'acuto, 4 volte lentamente, poi fai alzare di poco la posizione mantenendo però (importante!) la posizione stessa "in aria", suoni 4 volte a vuoto quindi nello stesso modo e rimetti tutto, andando pin piano verso il capotasto... Fammi sapere ciao!
  12. o chiami un allievo un pò scarso e lo fai lavorare come dice Angelo di forbici e colla. Io faccio così
  13. ih ih avete proprio fame di nuovo repertorio vero? non vi basta più Lagrima e la prima Rossiniana? bravi! saluti dall'acquario di Cuneo ih ih ih
  14. ho potuto fotografarla stamattina, solo il frontespizio http://www.giorgiosignorile.it/public/download/ravel.jpeg
  15. Ok, ma non usare testi a caso, ti consiglio A scuola con la chitarra, di Bruno Giuffredi, ed. Sinfonica, è un valido aiuto a chi studia all'inizio, anche da autodidatta, ciao!
  16. Niente da scusare, è una situazione tipica della scrittura chitarristica, che in un pentagramma solo unisce più voci, e può creare problemi di lettura ai "novizi". Nel tuo caso probabilmente avrai due voci una superiore e una inferiore (semplificando, una di melodia e una d'accompagnamento): mentre una voce dice la sua l'altra l'accompagna e magari in alcuni momenti tace, ed ecco la pausa. Devi innanzitutto capire il discorso della polifonia e imparare a dividere le parti e a studiarle prima separatamente e poi insieme. Questo magari può servirti: http://www.dotguitar.it/zine/dida_base/sor35_2.html ciao
  17. E' disponile il volume "Sulle ali di un accordo, 9 studi per chitarra", La mia ultima pubblicazione edita da Ut Orpheus. Contiene nove studi, di media difficola, che ho pensato utili per compendiare il lavoro relativo ad alcune difficoltà tecniche come Arpeggi, Scale, Polifonia, Timbro ecc. E' un lavoro che mi ha visto molto impegnato per cercare di unire l'efficacia tecnico-meccanica alla ricerca e alla sensibilità musicale. Allego il link alla casa editrice dove potrete trovare altre info sul testo e un pdf con qualche battuta di ogni studio. L'mp3 relativo (nella sezione mp3) contiene il tema iniziale di ogni studio. Con amicizia Giorgio Informazioni: http://www.utorpheus.com/utorpheus/product_info.php?products_id=2001
  18. non saprei, io ho quella, altre non conosco
  19. Giorgio Signorile

    Corde

    però calma, lo faccio solo con quelle della chitarra che ho a scuola, tanto per non doverle cambiare una volta la settimana...per il resto cambio alla grande, e spendo una barca...
  20. Giorgio Signorile

    Corde

    io le faccio bollire qualche minuto...i bassi però sennò viene fuori una cremina
  21. e Totò? la donna è mobile e io sono mobiliere...
  22. è vero!! un classico delle fiere di liuteria! iofaccio sempre la figura del mobiliere perchè non le suono ma le batto -discretamente-un pò dappertutto e ascolto il risultato...
  23. Vai tranquillo, è più un problema per la cantante a volerle interpretare correttamente (tipo di vibrato ecc), per noi non sono molto impegnative.
  24. E poi le Canzoni di Dowland (The first booke of songes or ayres) ed. Doblinger Cinque canzoni dei trovatori, arr Farkas, ed. Berben Il meraviglioso The divan of Moses-Ibn-Ezra di Castelnuovo Tedesco (tessitura più da mezzosoprano forse...) Per riprendere Piero...i Lieder di Giuliani sono molto belli, musiche e testi per nulla banali
  25. No, niente stress. Hai 20 anni, goditeli
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