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Giorgio Signorile

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  1. Ciao Antonio! e se fosse proprio il numero troppo alto di studenti che impedisce poi l'inserimento degli stessi nel mondo del lavoro? Cioè: quanti conosci che si sono diplomati in cons per scelta consapevole, amore per la musica, desiderio di realizzazione professionale e umana, e quanti che l'hanno fatto così, per fare qualcosa in più, per passione certamente ma sapendo già che non sarebbe stato un campo lavorativo? Credo che nessuno si lauri in medicina puntando al voto minimo già sapendo che poi tanto farà il postino o l'agricoltore, mentre su tanti che escono dai conservatorio la maggiornza chiuderà l'esperienza musicale proprio con l'esecuzione del proramma di diploma, perchè questa scelta non rientra a priori nel proprio interesse. Non parlo in questo caso di istruzione musicale di base, che dovrebbe essere non una scelta del ragazzo ma un obbligo formativo della scuola, ma del percorso di studi superiore, quello cosidetto Universitario. Credo di essere OT magari spostiamo questi ultimi post in altro 3d? Ciao!
  2. A volte si è talmente felici di una cosa che nasce il bisogno di condividerla, per renderla ancora più grande. Non ci sono tante parole, nè cercherei malizie. Certo, se un professionista inserisce un suo lavoro nel forum c'è anche la componente promozionale, "ascoltate e se vi piace comprate", ma lo spirito che anima la cosa deve essere sincero, la componente condivisione deve prevalere, al di là dell'aspetto economico. Pe rme è così. Suonare, scrivere musica, sono cose talmente alte che è bello far si che altri ne godano, è meglio riempire il nostro orizzonte di bellezza e magari beccarsi anche qualche critica...l'importante è esprimersi con coscienza, intelligenza e onestà.
  3. si si c'è nè proprio tantissimi!
  4. saranno sardi. Ops scusa Cristiano
  5. si si può darsi finchè diamo alla parola bravo/brava il significato di non uccidere alcuno. Di lì in poi si può discutere...
  6. w l'arte. Alè discorso chiuso, il prossimo brano lo dedicherò a lei e non ci scrivo sopra nè autore nè titolo così è più pratico usarlo...
  7. ha rimosso tutto. Vendeva persino quel mio pezzo su un sito chiamato Jaredo, due euro a botta...ho trovato un cell ma si nega facendo rispondere dalla madre, credo, che dice che non sa chi sia detta ragazza. Vabbè, spero che nel casino che si è creato l'editore abbia venduto qualche copia in più....almeno quello!
  8. A Lucio: Probabilmente avrà ascoltato la tua interpretazione e ne sarà stata affascinata al punto da ispirarsi...un pò troppo diciamo...
  9. ecco la frase: "un mio amico mi ha spacciato per suo questo brano e di suonarlo dicendomi di metterlo a mio nome che lui me lo regalava, ed io l'ho riprodotto, ignara di ciò" certo che anche la grammatica non è il suo forte...
  10. la tipa in questione mi ha scritto, dicendomi che non è colpa sua ma si tratta di un "regalo" fattole da un amico che le ha permesso di farne una sua composizione. Ha rimosso il video suonato da lei ma rimangono per ora tutti quelli suonati da altri, a cui mi ha promesso di scrivere subito per attribuire il corretto nome del compositore e titolo della composizione. Vi ringrazio della stima dimostrata
  11. si credo che avvertirò lo staff di youtube. Ma domani vado innanzitutto alla siae, ci fosse mai da guadagnarci qualcosa...grazie ciao!
  12. Qualcuno di voi ha avuto esperienze dirette o conosce come procedere in caso di plagio? io andrò alla siae dove ho depositato il brano in questione, è sufficiente? ecco il mio brano, regolarmente depositato alla siae ed edito da Ut Orpheus (scusate la qualità ero a scuola) ed ecco la ehm compositrice http://www.youtube.com/watch?v=buF_3qJRNw0&feature=related tra l'altro girano già diverse esecuzioni a cui si attribuisce a lei la paternità del brano. Quindi significa che l'ha anche messo in rete come spartito da qualche parte...
  13. in Italia nulla è più definitivo del provvisorio ahimè
  14. insegnare è difficile ma soprattutto non è obbligatorio
  15. Guarda, credo che ogni mano abbia delle possibilità e delle peculiarità proprie: ho allievi che quando suonano neanche vedo i movimenti delle dita e altri che, pur "sfarfallando" un pò troppo fanno cose notevoli tecnicamente. Semplicemente credo che ci siano regole di buon senso da seguire e quella di usare i muscoli necessari al lavoro e non altri penso sia buona: poi anche qui ci si confronta perchè se suono un arpeggio molto veloce o un tremolo userò altre tecniche che coinvolgono il movimento del "blocco dita" e non il dito singolo. Non essere amareggiato delle pche risposte: è giusto che risponda chi ha qualcosa da dire e se la sente, piuttosto che avere mille risposte che potrebbero solo confondere le idee (questo è anche il motivo per cui sfoglio un buon dizionario e non Wikipedia...). E in più le vacanze incombono...
  16. Ti sarò forse sembrato un pò brusco e superficiale nella mia risposta precedente e mi scuso. Ho visto e ascoltato i video che hai postato e non riesco bene a capire cosa ci sia di differente dalla tecnica tradizionale che la maggioranza dei chitarristi usa, se non forse il movimento "per simpatia" di certe dita quando altre si muovono, ma questa è cosa piuttosto naturale credo.
  17. E' una roba molto da americani, noi di Cuneo non capiamo nemmeno cosa ci sia da scriverne addirittura un libro. Uno suona con un dito, cercando di muovere quello e non tutta la mano, dopodichè il dito torna al suo posto o aiuta gli altri nel loro movimento assecondandoli e bilanciandoli (tipo il tremolo, in cui si cerca l'equilibrio del "gruppo" dita e non il movimento del singolo). L'America è un Paese meraviglioso. Comunque grazie dei video ciao!
  18. un brano lo si deve leggere se ha senso relativamente al proprio percorso di studio, altrimenti non solo non serve ma è dannoso. Un conto è aver voglia di fare, adeguatamente al proprio livello, un altro è tirare a fare di tutto senza sapere bene dove andare.
  19. Eugenio ha fatto un'ottima osservazione caro Andrè. Tra l'altro questo tuo passare da un brano all'altro con così tanta leggerezze, senza offesa neh, è segno di una mancanza di "percorso", come se tirassi alla cieca, come quelle farfalle che girano qui e la senza meta apparente. Dovresti come prima cosa lavorare con un insegnante che ti illustri il cammino e ti permetta di non disperdere energie e tempo. Un brano non è niente, un percorso è ciò che serve! ciao con simpatia
  20. E' tutto molto "zen"....conosci te stesso...
  21. Arpeggi nella bourrée? ci sono dei ribattuti, due o tre note consecutive ma non vederle in "forma"di arpeggio. Per quanto riguarda la diteggiatura dipende anche dall'edizione che usi, magari posta un piccolo pdf e ne parliamo
  22. e già, Cristiano dice bene... Tra l'altro con la chitarra questi bei bassi risuonano mezz'ora e creano un effetto "accompagnamento" che non è esattamenteciò che Bach voleva. almeno in questa misura. Cerca lo spartito originale e segui il fluire della musica in modo critico rispetto alla trascrizione che suoni, poi mettiti nuovamente al lavoro...ciao!
  23. mazza sti due non si fermano più....chissà a quando l'integrale delle opere di Vasco Rossi eh? Bravi, sapete quanto sia importante il vostro lavoro, fatto sempre con competenza, ricerca e simpatia (cosa che non guasta mai)...
  24. Ho avuto un alunno che, fissato con quella fantasia, ha voluto portarla all'esame, a Cuneo, e non c'è stato problema. Mi sembra un programma bello solido, tecnico, con bellissimi momenti musicali (Giuliani op 107, forse il migliore tema e var del compositore...), in bocca al lupo ciao!
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