Vai al contenuto
Novità discografiche:

Giorgio Signorile

Membri
  • Numero contenuti

    612
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    12

Tutti i contenuti di Giorgio Signorile

  1. A cuneo fra qualche giorno c'è la fiera delle castagne, può essere utilizzata come combustibile, l'abete profuma molto e insaporisce il gusto
  2. in effetti certe posizioni erano un pò durette per un essere normale....
  3. infatti la mia osservazione era riferita proprio al fatto che l'alunno, all'insaputa dell'insegnante,.....
  4. Per quanto riguarda il momento fisico del confronto, la lezione, l'ascolto, il parlare insieme sono assolutamente d'accordo con te Cristiano. Ma voglio vedere e ascoltare l'altra persona, nella fattispecie l'alunno che mi chiede consiglio Mi faccio invece degli scrupoli quando conosco solo virtualmente il ragazzo, non ne conosco il percorso, non l'ho mai ascoltato...ecco, in questi casi mi faccio dei problemi: penso a certi testi-tosti, i lavori di tecnica di Biscaldi ad es, i primi che mi vengono in mente, sovente consigliati appunto "per fare tecnica"...lì è pericoloso il consiglio, perchè se va in mano a chi non ha la preparazione tecnica adatta allo studio possono insorgere problemi, anche fisici, alle mani... Quindi, sono assolutamente favorevole a che i miei alunni frequentino corsi e stage con persone fidate ma se sapessi che chiedono lumi in un forum circa il repertorio di studio...un pò mi preoccuperei...o forse sono solo un pò troppo legato a vecchi schemi mentali? Ciao
  5. A parte concordare con le opere consigliate da Bonaguri trovo sempre un pò imbarazzante, nell'ambito de un forum, ricevere richieste di questo tipo. Fossi l'insegnante e scoprissi che un mio allievo chiede consigli ad altri un pò patirei...ma se li chiede significa che non trova soddisfazione nel mio insegnamento, o non ci capiamo...ed è meglio allora parlarsi, avviare nuove relazioni, confrontarsi insomma. Il programma di studio è un percorso che l'insegnante disegna insieme a te, certe tappe sono prefissate, altre sono personalizzate in base ai gusti; è difficile per chi non ti conosce suggerirti un'opera anzichè un'altra: se lavori bene, ad esempio, di tecnica (e devi perchè è un VII), l'op 107 è un ottimo lavoro, per l'Elegiaca devi essere molto padrone del senso interpretativo ecc...parlane e fidati del tuo insegnante, credo sia la cosa migliore, ciao!
  6. E' già acquistabile? curiosità, gli unisoni sono da suonare su più corde o si ribattono? l'effetto di questo "accompagnamento" arpeggiato mi sembra molto bello e interessante
  7. Ho visto che al prossimo convegno di Alessandria il caro Pino Briasco, mio Maestro nei primi anni studio, riceverà un "premio per la didattica", chitarra d'oro 2008. Bene, sono davvero felice, perchè ci sono persone che lavorano una vita con semplicità, serietà, amore, senso etico e sovente per questa loro modestia sfuggono alle cronache e alla conoscenza del pubblico. E Pino Briasco, per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di essere suo alunno, incarna un senso di "affetto" per l'insegnamento e per il suonare che lo rendono una figura rara nel nostro ambiente. I miei ricordi più belli, i primi saggi, i concerti con il suo classico repertorio e il suo tocco...sarà che gli anni passano e si tende a guardare al passato sempre con più dolcezza e melanconia....ma avevo voglia di ricordare a tutti questa bella figura di didatta e chitarrista, fiero di averlo avuto come Maestro e di esserne amico.
  8. Se stai studiando il tremolo hai bisogno di brani adatti allo studio della tecnica e non già brani da concerti. Cimentati con Feste Lariane di Luigi Mozzani, chitarrista e compositore nostrano della prima metà del 900, formato (il brano non il compositore) da un bel tema con due variazioni di cui la seconda in tremolo. Ciao!
  9. ho detto Chiedo scusa per il mio turpiloquio, ho detto cose gravissime e prive di ogni fondamento. Mi defilo da questo post a testa china
  10. Tra l'altro, le cosidette Antologie per ragazzi non è detto che debbano contenere solo musichette per adolescenti in calore tipo www mi piaci tu o simili, possono starci, anzi, devono starci musiche più adatte al livello, ma sempre Musiche, non menate (ora mi incazzo anch'io cavolo)
  11. sono frasi brutte, indegne di chi svolge un "lavoro" nobile, che guarda al bello, come il nostro. Non volevo entrare in questo discorso, il Bacio, Allevi, Fabbri ecc, tanto si ridicono sempre le stesse cose, ogni volta, ma sei davvero stato maleducato e prepotente, scusa se te lo dico. E poi basta, ogni volta che intervieni devi per forza parlarti addosso, e i tuoi libri e le tue dediche e i tuoi editori e che caspita, che roba noiosa, dai!
  12. Vedo con interesse che le due idee didattiche (o forse la stessa alla fine...) vengono fuori: privilegiare la parte tecnica "fine a se stessa" e/o lavorare sul repertorio. Le due sezioni, a seconda dell'insegnante, possono integrarsi benissimo oppure per niente. L'importante è capire che ogni cosa studiata va a confluire nel proprio bagaglio culturale, che la scala non è solo una sequenza arida di note ma una successione melodica, che i movimenti acquisiti nello studio delle scale formano poi la tecnica per affrontare futuri brani ecc...Sembra di dire banalità ma magari non è così e fermarsi, pur nel rispetto del programma, a lavorare sul minimo garantito forse non è la strada giusta... Ma ciò che conta è sempre che l'insegnante abbia le idee chiare su dove portare l'alunno e sul come farlo, ognuno ha la sua didattica e la sua metodogia che, fino a prova contraria, va rispettata...
  13. I nostri programmi d'esame sono facilotti rispetto a quelli di altri strumenti, leggasi violino e pianoforte ad es, quindi non sarà male prepararle tutte. Nel caso specifico dell'esame è comunque possibile studiarne alcune nelle tonalità a te più agevoli, scriverle nel programma ed eseguirle a richiesta. E' la legge che lo consente, a prescindere ( )
  14. ho delle lacune nella grammatica bestiali...ma ho avuto il maestro unico, ecco motivata la mia osservazione eh eh è vero, il problema che mi faccio è quello di abbandonare un'esperienza ventennale dopo 100 giorni dall'insediamento di un ministro: quali consiglieri avrà ascoltato, chi avrà relazionato in favore e/o contro un'idea ecc..sicuramente nessun collega, come sempre le riforme passano sopra al corpo docente, che assiste ormai assuefatto a qualsiasi cambiamento, proprio sapendo che ciò che importa è insegnare, educare, fare bene il proprio lavoro, a prescindere da chi comanda sopra (altrimenti avremo già cambiato lavoro...) Ciao!
  15. L'ho letto prima delle vacanze, come preparazione alla spiaggia credo anche sia la cosa miglire scritta da Baricco, ma qui vado OT.
  16. Bè dai non esageriamo, almeno voglio sperare che ci sia un tale disegno sotto... La cosa che contesto assolutamente è la non voglia di cercare chiarezza analizzando seriamente i problemi, ma tirare righe per cancellare e tornare a situazioni precedenti, anzichè evolversi...è contrario alla natura, tutto si evolve, cambia, prende forma, non torna indietro...
  17. Vent'anni fa nelle scuole elementari veniva introdotto il team didattico formato da 3 insegnanti (aperto all'aggiunta di altre figure) in modo da offrire agli alunni figure maggiormente formate e specializzate negli insegnamenti specifici. Vent'anni di lavoro, sperimentazioni, conferme, crescita, evoluzione. Et voilà, quest'esperienza umana e didattica passata al vaglio del ministro in pochi mesi di "studio" viene cassata per tornare alla figura del maestro onnisciente, che conosce le basi del linguaggio verbale, quello informatico, matematico, l'inglese, il francese ecc e soprattutto sa insegnare tutto....La nostalgia per il tempo andato può farci dire "ma quando ero piccolo avevo un maestro solo e ho imparato tanto...", ma sono anni fa, tempi diversi, esigenze diverse...la cosa che mi rattrista, parlando solo di scuola, è questo bisogno di distruggere le esperienze passate perchè scelte dal governo passato e sostituire....cosa?un mondo fatto da grembiulini e maestri unici...perchè l'Italia deve sempre distinguersi dal mondo?un pò di normalità mai??scusate
  18. C'era una volta il west, Sergio Leone Charles Bronson, osservando i soprabiti di Jason Robarts e dei suoi sgherri Ho visto tre spolverini proprio come questi tempo fa. Dentro c’erano tre uomini, e dentro agli uomini tre pallottole. Il barista Lionel Stander e Claudia Cardinale Cosa posso fare per voi, signora? Vorrei avere dell’acqua, se non vi dispiace. Acqua? Oh, vedete, qui è dal tempo del diluvio universale che nessuno ha più voluto saperne dell’acqua! Gabriele Ferzetti a Henry Fonda Era proprio necessaria quella strage? Ti avevo detto solo di spaventarli. Chi muore è molto spaventato. Per me un film come pochi altri. Vederlo, ascoltarlo...mi commuovo tra musica ed immagini...visto almeno 20 volte, ma rivederlo sempre è un obbligo
  19. dimostra ciò che sai fare, non è un discorso di livelli. E' un'ammissione e non c'è un programma scritto. Altro è fare una conferma ad un anno preciso, ma semplicemente per entrare suona ciò che sai suonare meglio, prapara un programma comprendente una parte tecnica e una di repertorio e vai, ciao!
  20. Ho visto ora che suoni HVL, Lauro ecc, ma non hai mai studiato seriamente la tecnica, coè tutte le scale di Segovia o Chiesa , arpeggi di Giuliani, scale note doppie -solo per restare nel programma "ministeriale"- ecc... ma anche il repertorio di studi tradizionali da abbinare ai lavori più corposi, tipo Giuliani op.111, Carcassi op.60, Sor...
  21. Urca suoni da tre anni e fai sta roba? complimenti! Comunque all'esame ammissione puoi portare anche solo il giro di Do, fatto bene, non è un'esame di valutazione ma di ammissione. Certo che se qualcuno porta il giro di Do e di Sol bene poi ti frega. A parte gli scherzi suona qualcosa che sai bene, in tutti i sensi, dove ti senti padrone di tecnica e interpretazione ,qualche minuto di Musica e lascia Villa Lobos e Lauro. In un contesto così -ma anche sempre- conta fare della Musica e non dei pezzi, ciao!
  22. Dice bene Fernado. Ogni livello ha la sua tecnica e i suoi obiettivi. Il tuo maestro ti ha dato sicuramente del lavoro adatto, seguilo. Se poi vuoi fare altro...magari prima dicci a che anno sei, cosa suoni (e come)...mettersi a dare consigli a qualcuno che va già a lezione da altri è imbarazzante...ciao!
  23. non c'entra nulla col concerto, ma l'autore dello scritto pare quel commentatore dei cinegiornali degli anni 30-40 di cui ogni tanto si sente qualcosa nei documentari, non ricordo il nome....quel tono aulico, curioso negli anni 80!
  24. urca del 17502? e chi è lo scrittore? un viaggiatore del tempo? un klingoniano?
  25. un'idea della vita umana? per qualcuno il paesaggio non è neanche troppo bello...
×
×
  • Aggiungi...

Informazioni importanti

Usando il Forum dichiari di essere d'accordo con i nostri Terms of Use.