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Giorgio Signorile

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Tutti i contenuti di Giorgio Signorile

  1. No no Cristiano, si tratta di un ragazzo molto preparato, autonomo (tra l'altro studia anche psicologia il che è il massimo....). Ma informandomi fra colleghi concertisti e nel web ho scoperto che la cosa(prendere betabloccanti) è molto diffusa di quanto si dice. Forse anche questo è un segno dei tempi, il divario crescente tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere, o gli altri credono che tu sia....e che qualcuno non riesce a gestire correttamente pur avendo tutti i mezzi, almeno tecnici, per farlo...
  2. Non è così semplice purtroppo, ci sono persone che hanno tanto da esprimere, frutto di tanto studio e lavoro ma per svariate ragioni non riescono a farlo come vorrebbero. Il training mentale non è un'invenzione bizzarra, è un modo per concentrarsi prima di un evento importante, lo usano gli sportivi e molti concertisti, ma è un metodo assolutamente naturale, non c'entra con la medicina, che invece c'entra col discorso betabloccanti. Parliamo di musica perchè per la resa in pubblico può essere condizionata pesantemente da fattori di ansia che generano tremori ed altro, e a volte i tempi per maturare non bastano, sono cose che si portano avanti da anni e per anni. A volte detti problemi sono frutto di insegnamenti errati a livello mentale, altre volte sono generati da una sorta di maschera che tanti si mettono nella quotidianità ma che, una volta sul palco, cade miseramente....ma, ripeto, ci sono molte persone molto oneste e studiose che purtroppo non rendono per ciò che valgono....lì si può forse intervenire
  3. Nell'occasione degli esami di diploma un allievo bravo, studioso, ma con grande difficoltà nel presentarsi in pubblico (nonostante corsi e studi sulla concentrazione e il training mentale) mi ha detto che, d'accordo col medico, sarebbe ricorso all'uso di un betabloccante, per fermare l'ansia e i tremori che lo attanagliano prima di ogni esibizione. Non conoscendo bene questo prodotto mi sono informato sul web e ho scoperto che molti colleghi lo usano normalmente, in orchestra, solisti....e riescono così a rendere per ciò che valgono. Bene, a questo punto, visto che conosco il valore e la passione del mio allievo, spero vivamente che riesca a trasmettere ciò che sa e su cui ha lavorato duramente nel modo migliore, ma mi resta il dubbio "etico" sulla validità morale dell'uso di questi farmaci, anche se in fondo non si tratta di vincere illecitamente una gara in salita ma semplicemente di dimostrare ciò che si vale, senza più ansie. Avete avuto casi analoghi, conoscete situazioni simili? ciao grazie
  4. e la miseria Ermanno hai solo più da chiedere a quanti gradi deve cuocere l'acciuga per la bagna cauda....
  5. Credo che il problema Stadio-Salotto sia in realtà un falso problema. Il discorso dovrebbe essere più spostato sul valore della Comunicazione a cui tendiamo. Sovente si parla di comunicare con la musica ma poi ci chiudiamo in un mondo impermeabile, contandoci e quasi essendo fieri di essere così pochi: chi fa tentativi di uscire dal ristretto gruppo viene additato, e quando è il caso addito pure io, come un venduto e un commerciante. Credo che dobbiamo tornare a parlarci, fra esecutori, concertisti, insegnanti, trovare un vocabolario comune su cui essere d'accordo: in questi giorni di giurie di Concorso (2400 ragazzi dalle medie musicali di tutt'Italia) ho ascoltato da parte dei chitarristi esecuzioni o pessime o molto belle, poca via di mezzo, a testimonianza di un'esasperazione del "conflitto" esistente all'interno del mondo chitarristico: chi porta la fotocopia scaricata dal sito islandese, chi lo studio di Coste, chi il brano stropicciato senza neanche titolo e chi la "suitina" barocca anche stilosa. Vi assicuro che negli altri strumenti non è affatto così, sembra che la chitarra classica sia nata l'altro ieri e che non si riesca ad essere d'accordo neanche sui requisiti di base che un alunno deve possedere dopo due tre anni di lavoro. E Comunicare allora diventa Divulgare, imparare la stessa lingua, trovare obiettivi comuni e provare a raggiungerli insieme. Se il passaggio successivo sarà suonare in uno stadio mi andrà anche bene, ma vorrei suonarci della Musica, non fotocopie stropicciate. Un caro saluto!
  6. Sto terminando di leggere il libro in questione. Mi è piaciuto per varie ragioni: innanzitutto la vastità degli autori trattati, alcuni dei quali non ho problemi a dire non conoscevo affatto, almeno come compositori per chitarra. E poi il modo personale e non distaccato con cui l'autore ha tratteggiato le vicende umane e professionali di ognuno, prendendone parte in modo sincero e non didascalico. E' sicuramente un testo utile per gli studenti, fortunati loro, ma anche per noi professionisti, un bel libro da tenere vicino anche per i consigli su un certo repertorio, sovente misconosciuto. Poi, pensando ad alcuni post di questo 3d, certo, si fanno delle scelte operative all'inizio del progetto, che portano il lavoro di compilazione di un manuale simile in una direzione precisa, l'importante è renderne partecipi i lettori, e nella prefazione è tutto scritto chiaramente. Quindi, ottimo lavoro, bravo Nuti
  7. vi confermo che si tratta di un problema di server, che tra l'altro ospitava anche un altro forum francese il Guitare classique. Quest'ultimo è emigrato altrove ed ha riaperto mentre per delcamp bisognerà attendere ancora qualche giorno probabilmente
  8. Si, inquietante perchè è il segno dei tempi. Tutti ad assimilarsi ad un pensiero comune e chi stona è fuori. Non conoscevo il caso, ma il suo giornale non lo ha difeso? il titolo è mica opera sua visto che il problema alla fine nasce da lì
  9. Bè tu la metti giù dura come se si trattasse di partire per la guerra di Libia....in realtà il concetto da far passare nel corso del tempo è di iscriversi al corso musicale, perchè è bello imparare a suonare uno strumento; ed è altrettanto importante il lavoro che si fa durante l'anno per coinvolgere i ragazzini in esperienze musicali-sonore tendenti proprio a far ascltare e provare strumenti diversi dai soliti. Poi, il fatto di scrivere sulla domanda di iscrizione al corso più di uno strumento aiuta nella distribuzione successiva. Concordo comunque con te che chitarra ha sempre un affollamento notevole, e di questo devi essere fiero, ho visto anche scuole dove a chitarra si iscrivevano pochissimi...ma non per colpa della chitarra!
  10. Il discorso di dover riempire le classi non è da vivere così "drammaticamente", come presa in giro nei confronti dei genitori ecc. Semplicemente nella graduatoria che si compila, ad es per chitarra, avrai un certo numero di alunni idonei a frequentare, ma soltanto pochi posti ogni anno (5,6,7) e quindi dovrai necessariamente inserire i primi 5,6,o 7 della lista. Gli altri potranno, se l'hanno chiesto e sono idonei anche per altri strumenti, inserirsi nelle altre classi. Tutto sta nello spiegare bene l'organizzazione e lo sviluppo del test durante un incontro preventivo con le famiglie e i ragazzi, in modo che la non ammissione al suddetto corso non sia vissuta con frustrazione. Nella nostra piccola realtà (Busca, paese di 10.000 abitanti) abbiamo dovuto organizzare un 2°corso tanta è la voglia di fare musica, e tale corso, visto che il Ministero non ce l'ha concesso, l'abbiamo creato con enti privati, comune e piccolo finanziamento delle famiglie interessate. Un saluto, ciao
  11. Innanzitutto mi fa piacere vedere che anche altri colleghi adoperino il test di Bentley. Per quanto riguarda l'orientamento strumentale: i parametri che Piero descrive per la chitarra sono assolutamente condivisibili, come per il violino è il possedere un buon orecchio e una buona capacità d'intonazione, per il flauto traverso un labbro adeguato e non un apparecchio odontoiatrico esagerato ecc Ma conta anche molto la volontà dell'alunno e la sua forte motivazione nello scegliere uno strumento anzichè un altro: non si può obbligare nessuno ed è per questo motivo che si possono scrivere nella scheda di iscrizione al corso gli strumenti in ordine di "piacere", o addirittura anche decidere di sceglierne uno solo.....ovvio che se non si sarà idonei per quello strumento non si avranno altre possibilità di entrare nel corso. Io dico sempre ai genitori di alunni non idonei al corso che devono essere comunque contenti di questi test: sforzarsi di studiare una cosa per la quale non si è portati è deleterio anche psicologicamente; noi dobbiamo misurare l'attitudine allo studio di uno strumento e i nostri criteri oggettivi sono necessariamente legati a ciò che è ora il ragazzo, a livello fisico-psicologico e, magari, alle nostre capacità di vedere oltre il semplice test, facendo tesoro della nostra esperienza e della nostra competenza. Poi a volte si sbaglia, è normale, a me è capitato e continuerà sicuramente a capitare, spero sempre meno nel tempo. Le unghie: secondo me all'inizio sono solo dannose, allontanano il senso di contatto dito-corda, ed è difficilissimo abituare l'alunno alla cura costante, anche perchè a quella età se ne fanno di tutti i colori, giustamente. Continuiamo a parlarne comunque, è interessante questo confronto professionale. Ciao!
  12. non ci ho pensato, ma il mio lavoro ultimamente è molto in evluzione, sto arrangiando altri brani per assieme e magari penserò in futuro anche a questo. Ciao grazie!
  13. Ecco il brano che ho scritto a mia moglie come regalo di matrimonio , bè da solo non bastava, gli ho aggiunto qualcos'altro.. E' una musette, io amo molto quel genere, un pò "treno che parte in un piovoso pomeriggio di novembre, dalla gare de Lyon, lei già in carrozza che saluta e lui, bagnato dalla pioggia, la vede andare via e chissà...." adieuhttp://www.youtube.com/watch?v=Vc9kuAwrikE
  14. Bel lavoro, e il pensare che quella frazioncina avrà un'opera a lei dedicata mi riempie di gioia. E' uno dei modi per tramandare la conoscenza dei piccoli e magici posti di cui il nostro Paese è pieno, posti sovente dimenticati e, come nel caso di Santa Lucia, densi di un antico sapere, custodito come un tesoro. Ecco qualche info e immagine del paesino http://www.vallidicuneo.net/coumboscuro.htm e speriamo di riuscire ad organizzare una prima proprio lì, presto.... Grazie Angelo!
  15. Cioè una chitarra svincolata da regole interpretative, insegnamenti del passato, studi filologici, che basi la sua vita e il suo evolversi sull'inventiva personale del singolo esecutore? In realtà la chitarra vive già in questa situazione Mi sembra che stia solo ora formandosi una generazione di interpreti che sa coscientemente mediare la tradizione col proprio pensiero senza far troppi danni nè al repertorio nè alla qualità dell'esecuzione stessa. Di esperimenti azzardati la storia del nostro strumento è piena, c'è bisogno di seria ricerca, svincolata da logiche di "scuole di pensiero", c'è bisogno di ricerca sul repertorio e voglia di aprirsi alle nuove pagine. Ciao
  16. Ciao Giorgio, non capisco cose c'entra il discorso sugli Studi e Preludi di HVL con il futuro della chitarra, scusa non connetto la querelle del Rospigliosi dove comunque si parlava di musica "alta" contrapposta a opere meno ehm importanti con il tuo excursus storico-filologico...riesci a farmi un esempio meno "caratterizzato" del tuo pensiero? Io per intanto non vedo un futuro della chitarra staccato dal futuro della musica in sè, sono realista e mi accorgo che ciò che sta annegando la Musica d'arte è la stessa sostanza di ciò che da tempo sta ammorbando la chitarra e la sua "evoluzione"...pressapochismo culturale, faciloneria ecc ecc Ciao
  17. Questo è il brano che ha segnato un punto di svolta nel mio modo di scrivere musica, mi ha anche dato suggestioni per il lavoro che sto compiendo ora, a volte i cambiamenti del proprio essere passano per piccoli eventi, come una sequenza di note in cui riconoscersi
  18. Ma guarda che strano....pensate che fra le prove che faccio per verificare l'attitudine al corso a indirizzo musicale vi è proprio una camminata (si si proprio una camminata lenta), ma più lenta del normale: osservo e da lì posso vedere quale controllo sul corpo hanno i ragazzi: camminare normalmente è semplice, rallentare e mantenere gli stessi equilibri e giuste tensioni è molto difficile per qualcuno. Interessante
  19. Ciao Marcello, io sono probabilmente il meno indicato a risponderti visto ciò che scrivo, ma proprio perchè amo alla follia la chitarra e continuo da una vita a studiare, e per studiare intendo Studiare, mi sento di dirti che è vero, il repertorio, lo spessore dello scritto, la "classica", ma prima, per me, c'è la persona, il perchè di una scelta; l'operato di un artista, esecutore o compositore che sia, non può essere valutato solo alla luce di ciò che fa (come sempre è una mia semplice osservazione), ma di come lo fa e del perchè lo fa. L'onestà intellettuale non può venir messa in secondo piano, neanche rispetto ad una produzione alta e nobile, perchè ne inficerebbe il senso, nascosto e inaccessibile ai più magari. Quando parli di "io ai tempi...." ti condivido in pieno, sai tu quanto, ma ho paura che così facendo perdiamo di vista degli aspetti importanti, come la comunicazione ad esempio, rischiamo di parlare per noi stessi e per i nostri simili...mi sto allontanando troppo Marcello? non so, vorrei ragionare anche sulle persone ecco, non solo sul repertorio, perchè come sai bene la testimonianza che ogni giorno facciamo quando prendiamo lo strumento e ci accingiamo a studiare-scrivere-insegnare è forte, anzi deve essere forte quanto ciò che studiamo-scriviamo-insegniamo. Aiuto mi sto incasinando ma spero di aver reso il concetto....ciao
  20. Si parla di "nuova" musica per chitarra, io scrivo così, da tempo, ma solo da poco mi sono interessato alla pubblicazione dei miei lavori, non so se questa musica, semplice e diretta, abbia un valore al di là di ciò che rappresenta per me, ma qualche soddisfazione me la sta dando, e credo che mi rappresenti bene. In realtà questo video è solo per provare iMovie del mio nuovo Mac, non prendetelo troppo sul serio, si può suonare meglio questo pezzo...ma va bene, giochiamo un pò. http://www.youtube.com/watch?v=L3P2ZvCP1_I
  21. grazie Lucio vado subito a provare ciao
  22. Il Mac è fantastico, niente da dire, tutto gira a meraviglia e anche Rosetta, l'unico font che mi dato un minimo problema, è a posto. Una domanda per chi come me è passato da poco alla mail di Mac: si può importare la rubrica di Outlock in Mail? Grazie a chi saprà darmi info!
  23. un grande del nostro strumento che se ne va, un abbraccio a te Carlo che gli sei stato così vicino nella vita
  24. Il collega Fabio Rizza ha recentemente pubblicato per la Sinfonica due raccolte di brani rinascimentali-barocchi con doppio pentagramma, intavolatura e tradizionale. http://www.sinfonica.com/italian/per_collana.php?coll=Repertorio#277 vivamente consigliati
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