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Giorgio Signorile

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  1. ho letto con molto interesse (anche il racconto di Marcello ), e mi sembra di cogliere una precisa indicazione: sii te stesso. Con intelligenza, sensibilità, amore, ma sempre sii te stesso. E allora riesco a pensare che possano convivere gli "insegnamenti"di Angelo con l'attenzione a volte un pò pesante ma credo sincera di Fabbri per il presente (intendendo per presente l'attenzione "mercato"). Alla fine ognuno fa le proprie scelte in base al suo percorso, umano ed artistico. Ora prove saggio natalizio argh...nel frattempo ci penso...
  2. a questo deve pensare un musicista prima cominciare una carriera? prendo spunto dalla frase di un utente (Fernando) per proporre il "tema". Io dico di no, perchè sono un inguaribile sognatore, ma nel momento in cui con naturalezza la "carriera" diventa di una certa importanza è giusto porsi il problema. Ma la parola che ho usato, naturalezza, sta per me a significare che il tutto deve avvenire perchè non se ne può fare a meno, è un processo naturale, e la naturale conclusione è quindi una razionalizzazione del percorso e degli obiettivi da raggiungere. Per il concertista sarà la ricerca di un repertorio in cui essere vero, protagonista, interprete fidato, per un compositore sarà la ricerca di un editore con cui realizzare progetti comuni, non pagine d'album, con un dialogo sereno, costruttivo anche nell'analisi delle possibilità quantomeno di non rimetterci, per ambo le parti. Per un insegnante sarà la costruzione della propria professionalità con un cosciente lavoro di studio, aggiornamento, autocritica, ascolto....cose che alla fine pagano, anche in termini economici (capiamoci...nessuno diventa miliardario ma si può vivere bene). Riuscire a coniugare passione-lavoro-guadagno è il massimo, ma per me il super massimo è riuscire a raggiungere questo traguardo con naturalezza e rispetto del proprio ideale di partenza. Mi è venuto da scrivere questi pensieri leggendo un 3d dove si parlava di pubblicazioni e compositori "in erba" che si sentivano traditi nelle promesse fatte loro. Non entro però in quel merito, ho, ripeto, preso solo una frase che Fernando aveva scritto, in mezzo ad altre affermazioni. Ciao
  3. Un testo del 2002 che ho rispolverato e riletto con attenzione. Al di là dell'utilità pratica per il docente, molto bello e utile anche per uno studente. Ve lo consiglio col cuore info: http://www.edt.it/shop/dettaglio.php?isbn=887063616X
  4. sono davvero stupito di questo casino, e sono sempre più felice di essere un cane sciolto (qualcuno dirà cane e basta), che ama ragionare con la propria testa. Su questo libro il "dialogo" è iniziato ancora prima che chiunque lo leggesse, e le critiche sono nate da mancanze vere o presunte di personaggi appartenenti ad una scuola anzichè ad un'altra, al di là del loro reale valore musicale. Poi scopro che in certe riviste si viene "assunti" grazie alla propria fede in una o in un'altra sponda chitarristica e ciò viene fatto senza neanche porsi il problema della futura credibilità dei contenuti. Esorto Gigi dall'evitare questo triste incarico e continuare a scrivere ciò che pensa così, liberamente, senza darsi ad un "padrone". Pensaci ciao
  5. Bè il titolo non è che....insomma....qui sovente si parla di note e chitarra....è abbastanza normale, comunque perchè non trascrivi tu, così unisci utile al dilettevole, è facile: registratore, quaderno, matita, gomma. Play, pause, rewind. Le bionde trecce - mi do# do si si....che suggerimento...vai ciao!
  6. è un peccato però che li facciano sempre suonare in locali senza sedie
  7. http://www.giornaledellamusica.it/news/?num=104187 è quantomeno bizzarro? Mi spiego: non è che non ci sia nulla da studiare, per carità, armonia, ritmica, composizione melodica, arrangiamento...ma mi chiedo se è giusto che un Conservatorio investa in questo settore anzichè darsi da fare per incrementare qualitativamente i corsi "tradizionali", che ne avrebbero bisogno altrochè. Molti alunni dei Conservatori non frequentano concerti, non ascoltano altro che il loro strumento, conoscono poco di ciò che capita attorno alla Musica studiata, dobbiamo arrenderci a quest'evidenza e cambiare direzione? fare cioè ciò che abbiamo sempre trovato triste: andare "incontro all'utenza" facendo tenere a quell'utenza le redini del carro? non voglio pensare che sia solo una trovata per avere iscritti...
  8. non c'è neanche caso di parlarne. Si prende e basta, grande lavoro!
  9. per sicurezza in questi giorni chiedo ad amici editori e ti faccio sapere, tanto per avere un altro parere
  10. ciao Alessandro, benvenuto e complimenti per la tua attività, Metodo compreso!
  11. cerca nel sito della stanza della musica, troverai molto della produzione per quartetto. Io ho suonato molto Brouwer, paesaggio non ricordo più di dove, con pioggia, a cose molto belle di Kleynjans, Rak (la rumba è molto divertente) Duarte ( Going dutch è un classico, sempre bello ed evocativo) ecc ecc ciao!
  12. oh yes gli hai cambiato persino il titolo...
  13. bè bè attento però, il brano l'ha scritto Albeniz...
  14. ma per originale cosa intendi? l'originale "vero" è per pianoforte...
  15. Bè non è una gara. Bisogna costruirsi, con l'insegnante è meglio, un programma preciso. La Bourrée così da sola, isolata, è un pezzo, che può dare soddisfazione ma finisce lì: mentre inserita nella suite ha una forza diversa, ha un senso preciso. Se sei in possesso della tecnica e della conoscenza adeguata prova a parlare al tuo insegnante dell'Allemanda, tanto per continuare nello studio della 996, ma, ti ripeto, è un consiglio che mi pento quasi di dare: costruisci un percorso, non correre qua e là! cia, con simpatia sempre
  16. sono d'accordo.......ops.....ho fatto spam
  17. l'importante è sempre sapere cosa si sta facendo e saperlo giustificare musicalmente. Lo dico proprio in riferimento al topic, è ovvio che in La m suona meglio, e va benissimo così, se poi conosco, almeno conosco, che è scritta in un'altra tonalità è decisamento meglio. In Bach ci sono cose che suonano meravigliosamernte sulla chitarra, ciaccona in primis, soprattutto nella versione scritta e interpretata da Segovia (nonostante il colore sia molto "Segovia" e poi anche Bach...qui è unico e insuperato secondo me) e altre tremende, tipo la Giga della 996, tutta stretta in posizioni chiuse, difficili da rendere con stile e gusto...
  18. Un programma di diploma devi sentirtelo anche "affettivamente", per cui se hai scelto quei brani, bene, significa che ti stanno bene addosso. L'unica cosa che trovo un pò sbilanciata è la Fuga di Bach nei confronti della proposta contemporanea: quest'ultima molto impegnativa, tecnicamente e culturalmente, com'è giusto che sia ad un esame finale, mentre la Fuga è, pur nella grandezza della forma e nella bellezza del tema, l'opera di Bach più semplice (parlando sempre da diploma). Ma è solo una piccola osservazione, se ti senti bene con la musica che hai scelto benissimo, buon lavoro!
  19. Certo Angelo, a quel punto si rischia davvero il penale credo. Nella mia esperienza non ci sono casi simili ma solo concerti affettuati alle Sagre della castagna al vino, effettuati da conoscenti...ben imbarazzanti da valutare...e programmi scritti con word probabilemte dal proprio pc...
  20. Allora agirei senza aspettare oltre, la leggerezza (non uso altri termini) con cui certa gente lavora è terrificante
  21. Faccio l'avvocato del diavolo. Il punteggio artistico è dato soprattutto sulla base di programmi di concerto esibiti. E se nel frattempo (tra il 2006 e il 2009) si scopre che quei concerti erano finti o non corrispondevano a ciò che stava scritto sul programma o altro? i scuso col collega in questione, non mi riferisco a lui nella fattispecie ma mi è capitato in dette commissioni di vedere cose davvero bizzarre in quanto a titoli artistici, potete ben immaginare... Ripeto, la butto lì ma senza rtiferirmi direttamente al caso in questione
  22. fateci sapere l'esito, in bocca al lupo, e siate sereni!
  23. Cari colleghi, vi auguro un ottimo inizio di anno scolastico, spero possiate continuare realizzarvi in questa bellissima professione che è l'insegnamento, a prescindere da tutti i problemi che ci portiamo dietro Auguri anche a tutti gli studenti! Alè!
  24. oltre al riposo ti consiglio per esperienza personale (lussazione spalla) impacchi quotidiani di mezz'ora circa di argilla verde (la trovi già preparata diluita in tubi), un paio al giorno. E' un rimedio naturale ai dolori articolari e scheletrici
  25. spero vivamente per te che sia sempre possibile Ma non demoralizzarti nel caso tu non riesca ad entrare in Conserva. Non ci sono mai molti posti e le richieste sovente abbondano. L'importante è che tu creda in ciò che fai, a prescindere dal "contenitore" in cui lo fai (mazza che frase sibillina e a doppio senso eh eh) ciao!
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