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Alfredo Franco

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Tutti i contenuti di Alfredo Franco

  1. Anche io,sornionamente, mi permetto di suggerirti di presentarti all'esame con le copie delle edizioni dell'800. Una bella massa voluminosa di carta...
  2. E' colpa di Alda Merini, poteva aspettare una settimana ancora prima di morire, o farlo qualche giorno fa. Non si può certo pretendere che i quotidiani virtuali tolgano spazio al servizio sul grande fratello o sulla caviglia lussata del calciatore. Anche perchè, se così fosse, Pasolini sarebbe ancora fisicamente vivo.
  3. Sono stato stringato...per fortuna è venuto in soccorso il buon Marcello.
  4. Dai Cristiano...
  5. no no è un tema talmente ben strutturato che è impossibile non riconoscerlo. il contrappunto, prima o poi dovrò mettermi a studiare seriamente anche quello...
  6. Riconosciuta alla prima battuta. tzè.
  7. Dato che non sono un genio devo essere un alieno. Non ci sono altre spiegazioni. Ogni volta che mi capita di ascolatare lavori contemporanei dedicati alla chitarra, ma purtroppo la disamina può estendersi ad altri organici più nobilmente blasonati, non posso esimermi dal domandarmi cosa abbia in testa certa gente quando ferma sulla carta, o meglio su Finale, i propri imput creativi. I lavori che ho ascoltato oggi si distinguevano, nella loro indistinguibilità, per l'uso reiterato di interminabili pedali sui quali appoggiare una manciata di virtuose scalette, per l'ecletticità dei linguaggi utilizzati all'interno della stessa composizione (il che, inevitabilmente, comporta sezioni brevi il cui compito sembra quello di dover sempre sorprendere l'ascoltatore per una qualche presuta forma di contrasto stilistico), per un'idea di chitarra vche prevede le prime tre corde come perno melodico su cui appoggiare il resto della baracca: i bassi fanno i bassi, e il resto serve a riempire il panino. Ripeto, devo essere un alieno, perchè ad ascoltare un armonia ridotta a delle fondamentali su cui già Mozart nutriva dei dubbi (solo che lui scriveva nel '700...) io mi annoio. Sto li, e aspetto che succeda qualcosa, aspetto fiducioso qualcosa che possa sorprendermi, aspetto una sequela di seconde fatte sulle ultime due corde, per avere la conferma che scrivere per chitarra non è come scrivere una colonna sonora....ma niente...parte la batteria effettistica...un po' di frittura sulle corde basse ci sta sempre bene, è come il fritto di pesce, non lo puoi rifiutare. Che palle.
  8. Sono lavori scritti bene, musica che non strizza l'occhio ai seducenti compromessi. Non c'è da stupirsi, quindi, se siano relegate all'angolino che oggi spetta alla musica di qualità.
  9. [OT] E dove sono? [/OT] al momento nell'hard disk del mio mac.
  10. Ovviamente ognuno è libero di agire come crede, ma la rete non è tutta uguale, nel senso che non è l'autostrada da molti descritta. Io ho pubblicato su questo forum e non altrove le mie composizioni perchè certo della qualità dello stesso e degli utenti che vi partecipano. La cosa serve anche a farsi conoscere, è anche una sorta di "investimento" a venire. Oltretutto la difficoltà tecnico-stilistica dei miei lavori ne impedirebbe la pubblicazione da parte di qualsiasi editore cartaceo il cui intento primario è ovviamente guadagnare Anyway, ai 7 studi pubblicati se ne sono aggiunti altri 5...
  11. Regalo? Allora mi suona come una bella "donazione" da parte di qualche invidioso di Giorgio...
  12. Luigi Attademo ha optato per una differente soluzione, molto interessante. Comunque, la natura delle variazioni in questione è talmente epidermica da rendere pleonastico qualsiasi tipo di congettura metronomica...sarebbe meglio concentrarsi sul risultato formale generale, indipendentemente dalla scelta fatta per la singola variazione. E magari sottolineare il percorso di metamorfosi melodica su cui si basa tutto il lavoro. Giuliani era un bel furbetto...
  13. Ma si arriverà, un giorno, a qualcosa di definitivo sul corpus di composizioni tarreghiane? Mi sembra che regni ancora una discreta confusione...non vorrei sbagliarmi, ma...
  14. http://www.cristianoporqueddu.it/forumchitarraclassica/viewtopic.php?t=3511
  15. Mah...penso che l'ostacolo principale, alle tue speranze, sia ancora rappresentato da una corposa concezione della storia della musica a senso unico. Lo spazio per le belle soprese ci sarebbe, come no...un bel volume sui compositori chitarristi del primo '800 ad esempio, tanto per restare in ambito chitarristico, declinato alla luce della nuova ricerca musicologica sarebbe veramente molto utile, credo... Cosa ne sappiamo, effettivamente, del ruolo della chitarra in quei decenni? Le solite due righe striminzite messe ad introduzione delle poche pagine seguenti... Poi penso ad un altro volume sulla letteratura "segoviana" che tenga conto di tutto quel ben di dio uscito dai cassetti della fondazione... E via dicendo...ci sarebbe solo da sbizzarrirsi...vabbè aspettiamo il prossimo saggio sul Don Giovanni...
  16. Complimenti al Maestro dall'Ara per il prezioso libro. Come dice Fabio, libri di questa qualità, scritti con competenza e conoscenza della letteratura, sono più che mai indispensabili.
  17. Leopardi si sarà anche fatto legare alla sedia. Alle scuole, pure a quelle alte, si dimenticano però di dire che morì per un indigestione di gelato.
  18. E' un (piccolo) brano decisamente sopraffino quello di Hindemith. Ed è un vero peccato che sia rimasto l'unico...almeno con Henze, fra letteratura solista e musica da camera, non abbiamo fatto la stessa magra figura...
  19. Datemi pure dell'egoista ma spero proprio di no. Spero che Gilardino continui ad arricchire il repertorio della chitarra e non di altri strumenti. Mi pare un'aspirazione più che condivisibile. Il punto non è, secondo me, per "cosa" scrive un compositore, quanto "perchè" lo fa. In campo strettamente pianistico, ad esempio, direi che esiste una tale mole di letteratura di qualità da rendere superfluo un apporto ulteriore da parte di un compositore così idiomaticamente definito quale Gilardino è. Perchè, parlando fuor di metafora, alla chitarra ed alla musica con chitarra serve davvero ancora molta buona musica, e credo che una volta tanto, la sequela di ritardi stilistici succedutisi nei decenni abbia trovato un punto di volta in ciò che alcuni compositori stanno scrivendo oggi per questo strumento. In questo senso la chitarra è uno strumento ben più vitale e proiettato al futuro rispetto all'arciblasonato pianoforte. Io invece spero, molto più modestamente, in un lascito di una dozzina di quintetti per archi e chitarra. Non mi pare una richiesta esosa.
  20. Segnalo questa pregevole incisione dei "Caprichos" di Mario Castelnuovo-Tedesco Per quanto mi riguarda mi pare la più convincente fra quelle apparse finora sul mercato. Tracklist: Disc 1 Castelnuovo-Tedesco, Mario 24 Caprichos de Goya, Op. 195 1. No. 1. Francisco Goya y Lucientes, Pintor (Francisco Goya y Lucientes, Painter) 00:03:50 2. No. 2. Tal para qual (Two of a kind) 00:03:57 3. No. 3. Nadie se conoce (Nobody knows oneself) 00:02:02 4. No. 4. Ni asi la distingue (Even so he cannot make her out) 00:01:54 5. No. 5. Muchachos al avio (The boys getting ready) 00:02:37 6. No. 6. El amor y la muerte (Love and death) 00:03:57 7. No. 7. Estan calientes (They are hot) 00:02:04 8. No. 8. Dios la perdone: Y era su madre (God forgive her: and it was her mother) 00:03:40 9. No. 9. Bien tirada esta (It is nicely stretched) 00:02:59 10. No. 10. Al Conde Palatino (To the Count Palatine) 00:02:51 11. No. 11. Y se le quema la casa (And he's burning down the house) 00:02:45 12. No. 12. No hubo remedio (Nothing could be done about it) 00:06:28 Disc 2 Castelnuovo-Tedesco, Mario 24 Caprichos de Goya, Op. 195 1. No. 13. Quien mas rendido (Which of them is more overwhelmed) 00:02:34 2. No. 14. Porque fue sensible (Because she was sensitive) 00:04:12 3. No. 15. Si sabra mas el discipulo (Perhaps the pupil knows better) 00:03:42 4. No. 16. Brabisimo! (Bravissimo!) 00:02:50 5. No. 17. De que mal morira (Of what ill will he die) 00:04:56 6. No. 18. El sueno de la razon produce monstruos (The sleep of reason produces monsters) 00:05:15 7. No. 19. Hilan delgado (They spin finely) 00:03:24 8. No. 20. Obsequio a el maestro (Gift to the master) 00:03:43 9. No. 21. Que pico de oro! (What a golden beak!) 00:02:31 10. No. 22. Volaverunt (Off they flew) 00:01:47 11. No. 23. Linda maestra! (Pretty teacher!) 00:03:03 12. No. 24. Sueno de la mentira y inconstancia (Dream of lying and inconstancy) 00:05:27 Maggiori informazioni: https://www.naxos.com/catalogue/item.asp?item_code=8.572252-53 Leggi la scheda di questo/a novità discografica
  21. Ricordo che ascoltai la Sonata n.1 in un concerto di Marco de Santi, mi pare ad Orbassano...fu il mio primo incontro "live" con la musica del Maestro, del quale ammiravo, oltre alla musica, la prosa fluida che ero solito leggere sul Fronimo. Fu anche la prima volta che lo vidi in carne ed ossa, ma non osai rivolgergli la parola. D'altronde cosa avrei potuto dirgli? Che ero uno studente di chitarra? Lo ricordo seduto su una panchetta, mentre sbuffava, immerso in altri pensieri. Tantò bastò per tenermi alla larga.
  22. Dasvidania Tovarish
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