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Alfredo Franco

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  1. Questo è indubbiamente uno degli aspetti più sconvolgenti, rivelatori e meravigliosi dello scrivere musica...scoprirsi attraverso l'altro. Il processo di scrittura è per me qualcosa di strano...una miscela di consapevolezza e di delirio...alla fine leggo cosa ho scritto, ma a quel punto, la musica è già altrove...aspetta di essere sequestrata.
  2. Oppure è parte della musica che sta interpretando. Credo che il nodo cruciale dell'essere interprete sia quello di saper restare all'interno di ciò che si sta suonando, esser lì con il pensiero musicale. A quel punto la paura di sbagliare non può più esistere, in quanto facente parte di un altro universo sensoriale che non riguarda l'esecuzione. In fondo si tratta di qualcosa di molto semplice...certo non lo sono altrettanto, a volte, le modalità con cui arrivarci. Sono comunque convinto che l'interprete sia una persona che vuole dire la sua e lo fa rischiando in sicurezza. Parrebbe un ossimoro ma non lo è...forse è proprio la consapevolezza del rischio che attraverso l'esecuzione si tramuta nella capacità di lasciare tutto il resto del mondo al di fuori.
  3. Beh...se fossi costretto a capire la musica attraverso l'interpretazione strumentale potrei darmi all'ippica...dato che tecnicamente sono in grado di espletare circa il 10% di ciò che elaboro mentalmente. Peggio ancora, non potrei neanche comporre, dato che ciò che scrivo, ormai, mi è in buona parte impraticabile strumentalmente e che lo faccio senza l'ausilio dello strumento. Mi sembra che la "musica" sia qualcosa di talmente vasto da permettere veramente a tutti coloro che la percepiscono più o meno in profondità un approdo possibile. Che si tratti di fare il concertista, solista o in formazioni cameristiche...l'insegnante, per menti musicalmente già preparate o per ragazzi che devono imparare a mettere le mani sullo strumento ( e quest'ultimo è secondo me un compito che richiede capacità non comuni)...il compositore...la ricerca...il critico...non c'è che l'imbarazzo della scelta per rovinarsi la vita!
  4. Nel campo della chitarra classica si vive un paradosso pericoloso, molto ben evidenziato da questo 3d, ovvero la convinzione che studiare questo strumento significhi poi fare il concertista solista. Ai chitarristi tremolanti consiglierei umilmente di darsi alla musica da camera...stare su un palco in 3 è molto diverso che starci da soli...il concertista solista è un ruolo che può svolgere adeguatemente solo chi dispone di una personalità molto particolare...è una qualità esistenziale direi...e se la paura di sbagliare è più forte della necessità di imporsi al pubblico bisogna fare altro. Senza contare che bisogna andare in giro da soli in una sequela di camere d'albergo.
  5. Ho visto che c'è un disco di un chitarrista inglese con la Leviathan Sonata. Che titoli...
  6. http://www.youtube.com/watch?v=TJxSsby6Cb4&feature=related Di certo Britten non scelse quel tema pensando alle giostre coi cavallini sul lungomare di Hastings...o forse si...mettono una bella melancolia anche loro...
  7. Esatto. Ma è un segno dei tempi, dato il barocchismo attuale, inteso come ridondanza esistenziale a far si che la ricerca della via di uscita si attui nel disperato tentativo di tendere allo spazio sconfinato dello stadio...al non luogo...piuttosto che alla ricerca della dimensione intima. E pensare che nel postmoderno grande non equivale a bello...mah...
  8. Chitarra classica e stadio...l'ossimoro è fenomenologico.
  9. uhm si. partite per violino, violoncello...e anche flauto. è l'esempio più sconvolgente della capacità mentale del definire uno spazio sonoro tridimensionale attraverso una scrittura apparentemente a due dimensioni, riuscendo a concatenare tra di loro piccoli blocchi melodici che poggiano su profondità differenti e facendo in modo che siano agganciati gli uni agli altri attraverso la definizione di note ancora che ne determinano contemporaneamente la dipendenza e l'indipendenza. è un processo di sfoltimento della tessitura estremamente moderno...e credo uno dei motivi per cui Bach è un compositore a cui tutti guardano con estrema ammirazione. traslando il tutto alla chitarra è interessante notare come anche in questo caso, la rarefazione dello spessore del materiale, se utilizzato con cognizione di causa, riesca a produrre l'effetto inverso, ovvero quello di una tessitura estremamente poliedrica. in fondo queste sei corde sono un gioco di specchi altamente borgesiano...
  10. Ne sentivo parlare su radio3...vicenda inquietante.
  11. fantastico! però manca il serpente che mangia e si allunga!
  12. Non credo all'estinzione del patrimonio sedimentato...alla fine della musica classica, o del '900, nelle sue svariate declinazioni estetiche. Sarebbe come credere alla scomparsa del greco o del latino, al rogo di Dante, di Baudelaire e di Borges. Credo invece che proprio come diceva Baudelaire, scendere fino in fondo, nell'abisso dello sconosciuto, permetta di trovare del nuovo...il che significa nuova linfa vitale, per ciò che è stato...e a questi tempi fatti di abissi bui e perniciosi non si potrà che contrapporre una risalita luminosa e fertile. Le concrezioni tecnologiche e le loro suggestioni, oggi potentissime, sono in realtà sempre state parte semioticamente fondante di qualsiasi processo artistico...dal sangue del capro colante sulla pietra della tragedia greca, al definirsi organolettico del liuto che permise di scrivere un certo tipo di musica, polifonica e contrappuntistica...e mille e ancora mille altre ancora. Quindi se si tratterà di apocalisse non potrà che esserlo come fonte di rivelazione ulteriore. In tutto questo, noi, intesi come società intenta a conservare e tramandare documenti del passato, abbiamo una pressochè infinità possibilità di successo, grazie all'uso delle tecnologie digitali. Le due componenti dunque, quella storica e quella a venire, possono tranquillamente convivere ed autoalimentarsi a vicenda, al di fuori di visioni, quelle si, legate ad una modalità circoscritta e sterile che grazie a dio non esisterà più.
  13. guarda...posso essere d'accordo se si cassa anche la ripresa del tema...andiamo direttamente alle codette...e stop!
  14. La Sonata op. 15, senza ritornello, dura poco più di 5 minuti...
  15. Noticia muy interesante...
  16. La laconicità di questi articoli è disarmante. Fosse morto un tizio-caio assurto ai fasti nazionali grazie a qualche trasmissione trash avrebbero fatto andare tonnellate di byte per decantarne la specificità della figura nel contesto postmoderno. Paese (di)sgraziato.
  17. Ginastera, Henze, Martin non sono certo compositori d'avanguardia eh...
  18. Il fatto che in un portale impostato in questo modo ci siano anche i chitarristi è tutt'altro che scontato. Al momento ce ne sono due, che sicuramente rappresentano uno spicchio qualitativamente valido e in grado di fare bella figura anche in rapporto al resto delle proposte presentate dagli altri strumentisti.
  19. Visto giusto ieri grazie al tuo link su fb. Veramente notevole. Ho ascoltato qualcosa...
  20. Tra l'altro, mi è venuto in mente che tra Foscolo e Giuliani esiste anche una sorta di contiguità esistenziale legata alla condizione di esule, all'estero per Foscolo, nel rientro forzato in Italia (con la conseguente vita grama), per Giuliani. Altra cosa che mi è venuta in mente di notte è che a "Le Grazie" di Foscolo può ben essere associata l'op.111 di Giuliani "Le ore di Apollo".
  21. Si, è piaciuto molto anche alla donna che da circa un mese non mi fa più pensare al pentagramma... se le avessi mandato il video del cinesino...non so eh... comunque...de-circostanziando...perchè i chitarristi che, giustamente, lamentano la difficoltà di raggiungere settori più ampi di pubblico, non si affidano ad esempio al mezzo del videoclip? Non sarebbe una cattiva idea quella di provare a creare, magari proprio qui, una sezione di questo tipo...con brani musicalmente impegnativi...e vedere cosa ne viene fuori...il potere dell'immagine, che ormai permea non la società ma i nostri neuroni, ha indubbiamente un grande potere nel veicolare in modo fruibile elementi complessi...e non si tratta di semplificazione...
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