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Butterfly

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Tutti i contenuti di Butterfly

  1. Ciao Yohei, ti scrivo le url di alcuni negozi on line, così puoi farti un'idea delle caratteristiche dei diversi modelli e dei prezzi. Se pensi di studiare con un certo impegno, cerca di acquistare uno strumento che abbia la tastiera in ebano, non dovrebbe essere necessario aumentare di tanto il tuo budget. Riceverai sicuramente ancora altri consigli più competenti del mio. Che bella giornata quando si esce per andare ad acquistare una chitarra! http://www.lastanzadellamusica.com/home_ita.htm http://www.kappaeffe.it/catalogo.asp?scat=14&cat=22 http://www.musichousebari.it/strumenti_musicali.asp?idsot=16 http://www.daminellipietro.it/Chitarre_Classiche-C1-C.music http://www.musikalia.it/it/italiano.htm? http://www.zecchinimusica.it/site/strumenti.php?IDSTRUM=CHT http://www.scavino.it http://www.emporiomusicalesenese.it http://www.avonmusic.com/webprody/allclassiche.php http://en.woodbrass.com/GUITARE+CLASSIQUE+PROFESSIONNELLE+CUENCA+60P http://www.staffordguitar.com/shop/alhambranew.asp http://www.websaiten.ch/ http://www.benelly.nl/Scripts/prodList.asp?idCategory=4 http://www.yamaha-europe.com/yamaha_europe/italy/10_musical_instruments/30_guitars_basses_amps/20_acoustic_guitars_classic/10_acoustic_guitars_classic/index.html Butterfly
  2. Ciao Yohei, benvenuto. Butterfly
  3. Ma no Francesco.... Riccardo ha scritto 40/45...hai ancora ben 4 anni per essere "nuovo" Cristiano invece praticamente è ancora da scartare (nel senso di togliere la carta di imballaggio) In quanto alla pittura....Raffaello aveva 25 anni quando dipinse la Scuola di Atene... Butterfly P.S. Non vorrei che Riccardo si offendesse...si scherza solo un po'...
  4. Convegno internazionale di studi "Antonio Vivaldi. Passato e futuro" L'Istituto Italiano Antonio Vivaldi della Fondazione Giorgio Cini di Venezia organizza il Convegno internazionale di studi, Antonio Vivaldi. Passato e futuro, che avrà luogo a Venezia, sull'Isola di San Giorgio Maggiore, dal 13 al 16 giugno 2007. Il Convegno, che si propone di stilare un bilancio del lavoro finora compiuto su Vivaldi e tracciare le linee guida di quello futuro, si articolerà in cinque sessioni destinate ad abbracciare le principali aree della ricerca vivaldiana: aspetti biografici e documentari (coordinatore: Pierluigi Petrobelli); 1) la musica strumentale e la musica vocale sacra e da camera (coordinatore: Michael Talbot); 2) la musica vocale teatrale (coordinatore: Reinhard Strohm); 3) rapporti fra musicologia vivaldiana, 4) esecuzione e ricezione (coordinatore: Roger-Claude Travers); 5) problemi di catalogazione e cronologia (coordinatore: Peter Ryom). In vista del Convegno, l'Istituto Italiano Antonio Vivaldi intende stimolare nuove ricerche, invitando studiosi e ricercatori a partecipare con contributi e comunicazioni che affrontino argomenti fino ad oggi poco noti, o sviluppino indagini in campi già esplorati. Si suggeriscono qui di seguito alcune delle tematiche su cui gli studiosi sono invitati a indirizzare la propria attenzione: - problemi di datazione e cronologia; - Vivaldi e la committenza centro ed est-europea; - zone d'ombra della biografia; - la formazione culturale di Vivaldi; - Vivaldi e il contrappunto; - i pasticci vivaldiani; - la sonata per violino in relazione ad altri violinisti-compositori; - le edizioni di raccolte miscellanee a stampa: - cronologia e ricezione; - la musica per fagotto di Vivaldi; - rapporti tra opera e concerto; - l'evoluzione stilistica e strutturale nelle arie d'opera vivaldiane; - i rapporti tra il primo Tutti e il primo Solo nei concerti solistici; - l'influenza vivaldiana sugli altri compositori, locali e stranieri; - l'attività delle istituzioni musicali veneziane all'epoca di Vivaldi; - scenografie e scenografi del Teatro S. Angelo e dei teatri vivaldiani; - i cantanti di Vivaldi; - temi politici e filosofici nelle opere; - Vivaldi partecipe di tendenze intellettuali?; - una «cerchia vivaldiana» di operisti veneziani (Brusa, Pescetti, Galuppi, Cordans, etc.)? Le proposte di partecipazione, corredate dai sommari, dovranno pervenire entro il 28 febbraio 2007 presso l'Istituto Italiano Antonio Vivaldi per essere vagliate dal Comitato organizzatore del convegno Info:segreteria.vivaldi@cini.it http://www.cini.it/italiano/00home/eventi.html#viv -------------------------------------------------------------------- Butterfly
  5. Corso di Filosofia dell'interpretazione musicale Date: dall'8 Marzo al 17 Maggio 2007 (40 ore) Sede: Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” di Mantova Quota di iscrizione: 35 Euro Concepito come stretta integrazione fra ambito teoretico (Margherita Anselmi, docente di Pianoforte presso il Conservatorio di Mantova) e ambito pratico (Vittoria Lìcari, docente di Arte Scenica presso il Conservatorio di Mantova), il corso si propone di venire incontro a una crescente e diffusa esigenza di comprensione dell’atto interpretativo, inteso sia come momento privato legato alla quotidianità dell’interprete, alla sua interiorità e al suo vissuto, sia come evento pubblico situato in una dimensione decisamente fuori dal quotidiano. Sarà indagato il grado di coinvolgimento del corpo nell’atto interpretativo secondo la via tracciata da Serge Wilfart attraverso il suo specifico metodo di analisi, costruzione e armonizzazione psico-corporea; sempre in prospettiva wilfartiana, ci si confronterà con i più vari fenomeni di autopercezione, di autocomunicazione e di disposizione esterna (particolarmente importante in una prospettiva che prevede, come momento centrale, la comunicazione al pubblico, l’autoesposizione). Si insisterà, in particolare, sul ruolo centrale che il lavoro sulla voce e sul respiro riveste nell’ambito della ricerca della propria autenticità e nell’accettazione di sé stessi, premessa fondamentale per raggiungere un livello interpretativo che ponga in adeguato equilibrio la soggettività dell’esecutore con l’oggettività della prassi esecutiva. Si cercherà inoltre di considerare da un punto di vista filosofico e storico il ruolo dei riflessi corporei sulla memoria musicale, i modi di comunicazione involontaria e l’enorme mobilitazione di forze inconsce o sopite nell’atto interpretativo, ricettivo e didattico; l’interpretazione sarà indagata in prospettiva arendtiana, come bisogno di autoesposizione e, a monte, come sottoinsieme della più vasta e nobile categoria di azione. Saranno anche toccate tematiche relative al processo di apprendimento e a quella forma di immedesimazione-imitazione (in greco: mìmesis: impersonazione, travestimento) che coinvolge pure, quale “forza irresistibile e divina” ogni forma di interazione emotiva fra artista esecutore e pubblico. Fondamentale, in ambito teoretico, sarà pure la delicata questione del ruolo del senso dell’udito e dell’unicità non ingannevole della voce umana; entrambe le dimensioni sono confinate, da Platone sino ai nostri giorni, in una sfera decisamente secondaria rispetto alla facoltà contemplativa, sola garante di una visione oggettiva e universale del Tutto: verranno studiati i riflessi di una tale concezione sulla storia dell’interpretazione (con l’aiuto di videocassette e DVD) ed esaminate le prospettive alternative. Obiettivo primario è pertanto la tematizzazione dell’interpretazione musicale come problematica esistenziale ed estetica insieme; l’interpretazione è intesa come evento e stile di vita in grado di coinvolgere l’uomo nella sua totalità. Il corso si articolerà in 40 ore: le prime 32 ore saranno riservate alle lezioni delle due docenti (16+16), da considerare, in un certo senso, introduttive alle 8 ore della giornata finale, che vedrà la partecipazione di Annarosa Buttarelli e di Chiara Zamboni (docenti, rispettivamente, di Ermeneutica Filosofica e di Filosofia del Linguaggio presso l’Università di Verona) e l’intervento dell’attrice Roberta Carreri, dell’Odin Teatret di Eugenio Barba. Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di frequenza. Il corso si terrà presso il Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” di Mantova, secondo il seguente calendario: giovedì 8 marzo sabato 17 marzo giovedì 22 marzo sabato 31 marzo giovedì 19 aprile sabato 21 aprile giovedì 10 maggio sabato 12 maggio giovedì 17 maggio Tutti gli incontri avranno luogo presso l’Aula “Ettore Campogalliani” del Conservatorio, in Piazza Dante n°1, tranne quello del 17 maggio, che si terrà presso l’Auditorium “Claudio Monteverdi”, in via Conciliazione. Gli orari dei primi otto incontri saranno i seguenti: - il giovedì dalle ore 12 alle ore 14 lezione pratica e dalle 14.30 alle 16.30 lezione teorica; - il sabato dalle ore 12 alle ore 14 lezione teorica e dalle 14.30 alle 16.30 lezione pratica. INFO: Segreteria del Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” – Piazza Dante, 1 – Mantova – Tel. 0376 324636/323201 (Signora Rossana Mazzoleni). Vittoria Lìcari vittorial56@yahoo.it http://www.conservatoriomantova.com/cms/ ---------------------------------------------------------------- Butterfly
  6. ...non sanno quel che si perdono..... Butterfly
  7. Acc.... le "forze chitarristiche" quarantenni sono già pensionabili? Butterfly
  8. Ciao Antonio. Butterfly
  9. Mi fa molto piacere Francesco, aspetto un resoconto dettagliato. Butterfly
  10. Butterfly

    Galina Vale

    Il valore complessivo di un musicista non viene sminuito dal fatto che non si condivida o risulti palesemente errata la sua proposta di interpretazione o esecuzione tecnica di un brano. Se in quella lezione Dyens ha pronunciato delle inesattezze, non si può ritenere una lezione positiva. Ti faccio un altro esempio: uno studente viene interrogato e sbaglia tutto ma si giustifica dicendo "però l'argomento l'ho studiato tanto". Secondo te il suo lavoro è valutabile positivamente? Mettiamola così, e poi concludi la tua discussione col M.° Gilardino (nella quale mi sono intromessa a causa della più classica e insopportabile tendenza femminile a intromettersi nelle discussioni altrui ), scrivi meno volte la parole "umile" ma prova a praticare questa virtù più spesso. Uffa Butterfly
  11. Butterfly

    Galina Vale

    Manu, sai ho notato anche io che spesso scrivi nei tuoi messaggi frasi che fanno riferimento all'umiltà con cui esprimi un tuo parere, peraltro molto deciso. Qualche volta, ma non offenderti, mi ha fatto un po' sorridere perchè i tuoi "umilmente" mi ricordavano un incrocio fra il ragionier Fantozzi e Uria Hipp del David Copperfield (personaggio da brividi e quanto mai attuale...) ma poi ho pensato che fosse un "modo di dire"... Ora, poichè l'arte è materia vastissima e ardua e difficilmente si può conoscere tutto o essere certi di "azzeccare" una valutazione, più che una dichiarazione di presunta umiltà, può risultare chiaro e sincero per chi legge, avvertire la reale disponibilità di mettersi in gioco affermando il proprio pensiero, "giusto" o "sbagliato" che sia. Galina Vale non verrà a cercare nessuno con il mattarello, se scriviamo che suona di schifo, nè regalerà a me il suo boa di struzzo viola perchè ho scritto che mi sembra brava (ma che peccato, eheheh!). L'importante è o essere in grado di circostanziare e giustificare le proprie asserzioni in base a una reale capacità critica (che può essere data solo dalla conoscenza e dall'esperienza) oppure non lanciarsi in crociate, nel bene o nel male, solo perchè "a pelle" un interprete non incontra i nostri gusti, mimetizzando giudizi ben marcati dietro a una umile incertezza che non esiste realmente in chi scrive. L'unica cosa della quale è lecito, anzi doveroso scusarsi, secondo me, è il "non conoscere", perchè per formulare giudizi sarebbe auspicabile essere consci della materia che si affronta e averla studiata molto. Se una cosa non ti piace, Manu, scrivilo tranquillamente e senza scusartene, perchè comunque per chi legge è chiaro che sei convinto di essere nel giusto. Perchè far credere di non esserne sicuro o di non voler offendere il destinatario della critica o contrariare chi può pensarla diversamente? Anche nel topic sulla masterclass di Roland Dyens, abbi pazienza: prima elenchi una serie di affermazioni decisamente discutibili da parte del musicista e poi concludi scrivendo che comunque sul brano di Sor ha fatto un gran lavoro, apprezzabile e stimabile. Se pensi che abbia detto delle inesattezze, come puoi ritenere questo suo lavoro apprezzabile? Un pochino più di coerenza e di slancio, dai Manu. Anche se a volte si fa qualche figuraccia scrivendo delle stupidaggini, si passa la vita ad imparare. Non succede nulla, credimi, e la vera umiltà è capirlo.... Come fai a scrivere "secondo il mio umile parere" e poi rivolgerti a un musicista di professione apostrofandolo con un "E' sicuro di sentirsi bene?" Ma Manu, tu stai bene? Con simpatia....però riflettici un po'.... Butterfly
  12. Butterfly

    Galina Vale

    Mi correggo: procede di bolina, ma non stretta e sta sopravento (forse c'è un pochino di appoggio del motore per stabilizzare l'andatura). Fa dei giri concentrici e ogni tanto le vele sono al lasco. Prevedo solo qualche difficoltà in caso di una virata d'emergenza (il video deve essere registrato a più riprese, troppo lungo spiegare perchè). Scherzi a parte, magari non ve ne importa niente ma se a qualcuno è capitato, converrà con me che ascoltare musica classica (quella della chitarra in particolare) nel "silenzio" del mare aperto è veramente molto molto bello. Butterfly
  13. Francesco, che gaffe, scusami. Prendilo come un buon auspicio! Ultimamente dimentico spesso in che giorno della settimana mi trovo, devo soffrire di una specie di jet lag da terraferma... Butterfly
  14. Butterfly

    Galina Vale

    Facevo una riflessione ma non vorrei essere fraintesa. Se è come dici tu, Giulio, trovo un po' riduttivo (non riesco a trovare un termine più appropriato in questo istante) che per affermare la propria presenza scenica un'artista debba ricorrere a questa specie di travestimenti in maschera, come se la sola forza della musica non bastasse. Dipende da uno specifico modello culturale, da una tradizione che non conosco o da scelte squisitamente personali? Insomma non dico vestirsi di sacco ma quasi non si vede la chitarra in mezzo a tutti quei farpalà Butterfly P.S. Anche sul natante avrei qualcosa da ridire, comunque saggiamente non procede di bolina... è già qualcosa
  15. ...e altri il cui gesto segue, anziché precedere, l'orchestra, che per fortuna suona da sola. dralig ...è vero allora, perchè mi è capitato di assistere a qualche concerto in cui non capivo se l'orchestra era molto intraprendente o ero io a non capire nulla! Potrebbe dipendere dal fatto che i musicisti sanno a memoria le loro parti? Perchè sinceramente a volte succede anche a me quando suono qualche duetto a lezione Però scusa Francesco, non è un po' come per i pianisti che comunque suonano in maniera indipendente con le due mani? E' sicuramente un "ramo" della musica affascinante, anche se personalmente non apprezzo molto l'aria di sacralità della quale si circondano alcuni famosi direttori d'orchestra del nostro tempo. Un bel po' di anni fa mio padre cercò di insegnarmi a solfeggiare osservando i movimenti del direttore d'orchestra che appunto con la bacchetta e la mano destra indica il tempo ai musicisti, mentre (se non ricordo male) con la sinistra compie dei gesti più energici che servono a definire il "colore" del brano. Poi c'è tutta la tecnica che serve a ordinare le "entrate" dei vari strumenti, insomma queste cose le saprete meglio di me, però il ricordo di quella specie di disegnino nell'aria, simile a una farfalla che fa il direttore d'orchestra battendo i 4/4 non l'ho mai scordato. Butterfly P.S. Non avevo davvero mai letto niente sulle ariette di Giuliani con le parole di Metastasio, autore peraltro molto poco studiato a scuola e invece molto interessante. P.S. off topic per Francesco: chissà il concerto di ieri come è stato bello!
  16. Butterfly

    Galina Vale

    Navigando su youtube ho visto alcuni filmati della chitarrista ucraina Galina Vale. A dire il vero, inizialmente sono rimasta incuriosita dalle mises a dir poco bizzarre della musicista ma ascoltando con più attenzione i brani, mi è parsa veramente brava. Cosa ne pensate? Indico alcune url: Dombra, di Vladimir Slavsky Tarantella di Rossini Fuoco, di Roland Dyens http://www.youtube.com/watch?v=dpQs7rNVZuI&mode=related&search= http://www.youtube.com/watch?v=FtKVZbpsHN4, Concerto d'Aranjuez, di J. Rodrigo http://www.youtube.com/watch?v=1OHX07FDAo8&mode=related&search= Alfonsina y el mar http://www.youtube.com/watch?v=kigeM4d79LQ&mode=related&search= ce ne sono diversi altri, con musiche di vari autori. Essendo appassionata di vela, quello che mi è piaciuto di più però è questo: http://www.youtube.com/watch?v=KGzNCeNjXG8&mode=related&search= anche se non credo che l'ambiente marino faccia molto bene alla chitarra... Qui c'è il sito della musicista: http://www.galinavale.com/ Butterfly
  17. Ho ascoltato su youtube (si tratta di un file audio) tre canzoni per voce e chitarra di Mauro Giuliani, inetrepretate da Elisabeth Parcells e Felix Justen. Non ricordo nulla a proposito di questi brani di Giuliani, qualcuno ha la pazienza di illuminarmi? Ecco i titoli, tratti dalle "Ariette", op. 95 di M. Giuliani: - Ombre amene, amiche piante - Fra tutte le pene - Quando sarà quel dì Grazie! Butterfly P.S.: Avevo scritto op. 94, mi ha segnalato il numero corretto dell'opera il M.° Zigante, che ringrazio.
  18. Devo crederti sulla fiducia Cristiano, eppure quando guardo due artisti (restando in campo musicale) anche se interpretano lo stesso brano, la differenza che vedo tra loro supera sempre il 2%. Certamente il talento può (e deve) essere coltivato e sviluppato con una buona tecnica, mentre la tecnica, da sola, pur se perfetta, non riesce a trasmettere quello che è per me l'arte: poesia, forza e anche magia (non quella del coniglio dal cilindro, ovviamente, anche se in un certo senso anche quella è una tecnica consapevole), ciò che la distingue cioè da un buon artigianato. Comunque ho capito il senso delle tue parole e concordo. Butterfly
  19. ....dipende da dove mi trovo quando suonano alla porta. In alcuni casi è sempre meglio indossare comunque qualcosa Dai scherzo. Ci sto lavorando molto sulle legature, capisco cosa vuoi dire, è che quando le faccio io si vedono. Comunque secondo me l'eleganza del gesto nei musicisti è frutto di una tecnica perfetta ma forse anche di qualcosa di innato e di personale, altrimenti tutti suonerebbero allo stesso modo. O sbaglio? Butterfly
  20. i movimenti sono così minimi che non riesco a capire dove sono i legati. Forse dovrei guardare il video con lo spartito? Sembra che il suono venga fuori senza sforzo, da solo, come per magia... Butterfly
  21. "sottoposti all'ascolto della musica" sembra che gli venga fatto l'aerosol Quando si hanno dei bambini attorno, è piu' facile che siano loro a "sottoporre" te...ad ogni genere di ascolto Butterfly
  22. Potrebbe esserti utile la funzione "Segnalibri" che si trova in alto, nel menu. Tiene conto delle discussioni alle quali hai partecipato e delle risposte dei topic che controlli. Butterfly
  23. Ahi ahi...questo Ciccio proprio non me lo ricordavo... sono rimasta a Minnie col vestito della festa e a Gastone e alle bellissime parodie dei classici... Butterfly
  24. Ciccio di Walt Disney? "Chi era costui?" Butterfly
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