cla Inviato 27 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 19 Content Count: 139 Reputation: 0 Joined: 10/05/2006 Status: Offline Inviato 27 Settembre 2007 Se posso permettermi di dire la mia, da chitarrista dilettante e frequentatore (non assiduo a dir la verità) di concerti, non vedo cosa ci possa essere di male o degradante, nel proporre un programma che affianchi a brani particolarmente impegnati, magari contemporanei, lavori di qualità che possano incontrare il favore anche dell'ascoltatore meno preparato. Non vedo cosa ci sia di così drammaticamente sbagliato, se questo riflette la personalità e le inclinazioni dell'esecutore. Ciao
Cristiano Porqueddu Inviato 27 Settembre 2007 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 27 Settembre 2007 Non vedo cosa ci sia di così drammaticamente sbagliato Niente, cla, proprio niente. Lo dico dall'inizio della discussione: ognuno suona, fa ed è quello che vuole essere. L'importante è esserne coscienti quando ci si confronta con l'esterno.
OmarGiacinto Inviato 27 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 2 Content Count: 35 Reputation: 0 Joined: 15/09/2007 Status: Offline Inviato 27 Settembre 2007 si pero' vi immaginate 2 ore di musica atonale!oddio!
Maurizio Pennisi Inviato 27 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 13 Content Count: 129 Reputation: 0 Joined: 06/05/2006 Status: Offline Device: iPad Autore Inviato 27 Settembre 2007 A questo punto, sarebbe per me importante chiedere il parere del M° Gilardino sul livello artistico delle composizioni di Albeniz, Domeniconi, Lauro. Sono veramente di un livello così basso? Mi scuso per la richiesta qualora il Maestro ritenga di non rispondere. Con stima, Maurizio.
Giorgio Signorile Inviato 27 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 70 Content Count: 612 Reputation: 41 Joined: 10/02/2007 Status: Offline Device: Macintosh Inviato 27 Settembre 2007 Maurizio suvvia se a te piace una cosa te la suoni, a che ti serve la benedizione? Ognuno ha il suo spazio, ognuno fa le sue scelte. Per me qello che conta è essere coerenti con se stessi e onesti. Ho avuto un grande insegnante, Pino Briasco, non era (è ) un John Williams e neanche un Julian Bream, ma è un uomo vero, umile, con idee ben precise, coerente e cosciente del proprio essere. Tra le altre cose mi ha insegnato quanto sia importante cercare di dimostrare ciò che siamo con onestà e semplicità, ma anche con determinazione e coraggio. Alè, ciao!
Maurizio Pennisi Inviato 27 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 13 Content Count: 129 Reputation: 0 Joined: 06/05/2006 Status: Offline Device: iPad Autore Inviato 27 Settembre 2007 Hai ragione, Giorgio. Infatti non cercavo la benedizione. Io continuerò a suonarli... Vorrei, effettivamente, a questo punto il parere del Maestro per mia curiosità e preparazione, visto che comunque professionisti di un certo livello hanno detto che queste composizioni non sono idonee ad entrare nelle grandi realtà chitarristiche. Ciao, grazie.
OmarGiacinto Inviato 27 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 2 Content Count: 35 Reputation: 0 Joined: 15/09/2007 Status: Offline Inviato 27 Settembre 2007 Maurizio Pennisi sono dalla sua parte,il nostro repertorio va ampliato,ma la gente conosce solo l'1% del repertorio che per noi è scontato.
Andrea Ferrario Inviato 27 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 11 Content Count: 75 Reputation: 3 Joined: 26/04/2006 Status: Offline Device: Windows Inviato 27 Settembre 2007 A mio parere, non c'è una musica giusta ed una sbagliata, suonare Koyunbaba o Asturias non è un reato contro nessun tipo di strumento. Li chiamiamo brani ad effetto (anche se per Asturias il problema è più che altro etico, non è la musica grandiosa di Albeniz ad essere in discussione ma il valore di una trascrizione) come lo erano, quando furono scritti, le Rossiniane di Giuliani, la Rapsodia Argentina di Manjon, le Variazioni sul Carnevale di Venezia di Tarrega fino ad arrivare alla Sonata di Ginastera. Ciò nonostante suonare questo genere, questo tipo di repertorio non suscita nessun tipo di polemica. Avere in repertorio l'Omaggio ad Hendrix di Domeniconi sì. Non capisco.
Maurizio Pennisi Inviato 27 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 13 Content Count: 129 Reputation: 0 Joined: 06/05/2006 Status: Offline Device: iPad Autore Inviato 27 Settembre 2007 Maurizio Pennisi sono dalla sua parte,il nostro repertorio va ampliato,ma la gente conosce solo l'1% del repertorio che per noi è scontato. Grazie, sono perfettamente daccordo.
Maurizio Pennisi Inviato 27 Settembre 2007 Group: Membri Topic Count: 13 Content Count: 129 Reputation: 0 Joined: 06/05/2006 Status: Offline Device: iPad Autore Inviato 27 Settembre 2007 A mio parere, non c'è una musica giusta ed una sbagliata, suonare Koyunbaba o Asturias non è un reato contro nessun tipo di strumento. Li chiamiamo brani ad effetto (anche se per Asturias il problema è più che altro etico, non è la musica grandiosa di Albeniz ad essere in discussione ma il valore di una trascrizione) come lo erano, quando furono scritti, le Rossiniane di Giuliani, la Rapsodia Argentina di Manjon, le Variazioni sul Carnevale di Venezia di Tarrega fino ad arrivare alla Sonata di Ginastera. Ciò nonostante suonare questo genere, questo tipo di repertorio non suscita nessun tipo di polemica. Avere in repertorio l'Omaggio ad Hendrix di Domeniconi sì. Non capisco. Perfetto, Andrea. Ciao.
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