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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

La chitarra classica a che punto è?


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Un John Williams che in
concerto suona Koyunbaba e Sakura var. cosa crea se non un diffuso malcontento?

 

Non direi proprio. Glieli ho sentiti suonare in marzo 2006 al Teatro Massimo "Vincenzo Bellini" di Catania ed ha incantato il pubblico.

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Mi fa piacere , in primis perchè il pubblico è rimasto incantato e Lei ( credo di intuire) pure , poi perchè conferma le mie opinioni sull' impegno del Maestro che da almeno 2 anni propina la stessa paccottiglia con amplificazione da rockstar e ride....oh come ride!!

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Di ridere non ride, è vero, ansi, quando è uscito dal retro ed ha dovuto firmare degli autografi a circa una decina di persone, arrivato all'ottava,

sembrava non ne potesse più...

 

Proprio io, sopra, ho detto che John Williams non ha carisma, ma, artisticamente e come repertorio non si discute. Se non sbaglio, ha inciso una ottantina di cd di chitarra classica...

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E i maestri? Quelli che mandano ai concorsi ragazzotti ridicoli e fanno silenzio sulle esposizioni al mondo di filmati raccapriccianti su Youtube?

 

Ciao Nocturnal come va il solfeggio? Stai ripassando?

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Non era un riferimento personale al Maestro Diodovich ed alla sua attività didattica ,anzi sarei lieto di sapere chi siano i suoi allievi e cosa fanno.

Era una critica alla presunzione generale di innocenza dei '''professionisti'' e dei maestri riguardo alle esibizioni, concorsi o concerti o filmati e perchè no

interventi nei vari forum da parte dei dilettanti che spesso sono loro allievi.

Quanto al repertorio temo che ci siano ben poche speranze, a meno che non si voglia credere che l' abbrutimento in atto non sia finalizzato a diffondere il verbo del Tango en Skay e di Koyunbaba per raccattare interesse e consensi. Una volta adescata la massa forse si potrà tentare di

convogliarla verso la Musica. Non si sa mai....

 

Nocturnal

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In tutta franchezza non capisco cosa c'entrino le composizini citate con l'onestà intellettuale di chi le suona. Ognuno potrà avere il suo gusto, il suo repertorio, il suo stile? O tutti dobbiamo suonare le stesse cose facendo finta che ci piacciano pure?

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Tango en Skay e di Koyunbaba per raccattare interesse e consens

 

Nel programma di un recital, va benissimo suonare qualcosa che sia di impatto verso pubblico (di solito si mette alla fine). L'importante è il livello globale del programma. E a tal fine, le composizioni che Lei ha citato non mi sembrano affatto così scadenti.

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Mai detto che si debba suonare tutti la stessa musica.

Però sono convinto in modo assoluto che un musicista arrivato ad essere considerato un leader del movimento chitarristico debba proporre nei suoi concerti qualcosa che sia di esempio e di stimolo per gli altri musicisti.

Se consideriamo che il pubblico dei concerti di Williams è formato in gran parte di chitarristi, questo lo ho verificato di persona, questo pubblico secondo me si aspetta

di più, anzi molto di più . Se ascolto un Maestro mi aspetto un impegno

ed un programma di concerto che siano una lezione per tutti.

Non pretendo di essere nel giusto , ricordo solo un concerto di Aldo Minella

di parecchi anni fa, altra musica in tutti i sensi.

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Tango en Skay e di Koyunbaba per raccattare interesse e consens

 

Nel programma di un recital, va benissimo suonare qualcosa che sia di impatto verso pubblico

 

Da dove arriva questa necessità di "impattare"?

Non sarebbe meglio incuriosire il pubblico con un programma intelligente, studiato e stilato con cura che lasci da parte l'effetto speciale per concentrarsi sulla qualità?

 

Un pubblico che ha bisogno del 'pezzo d'effetto' per apprezzare il concerto (senò, perchè 'alla fine?' Per lo zuccherino?) non può essere ritenuto un punto di riferimento per la scelta del repertorio.

 

Che poi, come fa giustamente notare Giorgio Signorile, ognuno di noi abbia tutta la libertà del mondo per poter suonare ciò che vuole è ovvio e indubbio. E ci mancherebbe anche dell'altro.

Ma per favore, evitiamo di mascherare la scelta di un programma costruito per incantare l'audicence di Maria de Filippi dietro la patetica scusa che "il pubblico ha bisogno di brani d'effetto".

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Mai detto che si debba suonare tutti la stessa musica.

Però sono convinto in modo assoluto che un musicista arrivato ad essere considerato un leader del movimento chitarristico debba proporre nei suoi concerti qualcosa che sia di esempio e di stimolo per gli altri musicisti.

Se consideriamo che il pubblico dei concerti di Williams è formato in gran parte di chitarristi, questo lo ho verificato di persona, questo pubblico secondo me si aspetta

di più, anzi molto di più . Se ascolto un Maestro mi aspetto un impegno

ed un programma di concerto che siano una lezione per tutti.

 

Sono perfettamente d'accordo con lei.

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