Vladimir Inviato 9 Novembre 2007 Group: Membri Topic Count: 37 Content Count: 621 Reputation: 1 Joined: 19/12/2005 Status: Offline Device: iPhone Inviato 9 Novembre 2007 Anche il mio insegnante di composizione privato non ama la musica seriale (e men che meno la musica d'avanguardia), ma sa apprezzare il valore di queste pagine, scritte da musicisti immensi (se si considera che la Passacaglia di Webern era un lavoro di scuola).
Mago Inviato 9 Novembre 2007 Group: Membri Topic Count: 11 Content Count: 171 Reputation: 0 Joined: 25/08/2006 Status: Offline Autore Inviato 9 Novembre 2007 Cari amici Mi permetto di parlarvi della mia personale esperienza in materia di musica che necessiti di uno studio particolare per essere apprezzata. Bene , io all' inizio del mio percorso musicale trovavo semplicemente inascoltabile la musica di Schoenberg e i suoi derivati (sui nomi non mi dilungo) . Naturalmente non il primo Schoenberg la cui musica meravigliosa mi emoziona sempre. Spinto da un giovanile e non ancora sopito rigore intellettuale ho iniziato a leggere e documentarmi in tutti i modi possibili , ascolto di nastri , dischi, esecuzioni dal vivo , lettura dei pochi spartiti in circolazione ,colloqui con Maestri ed ho ottenuto un' importante conquista : ho compreso , almeno in buona parte, le ragioni e le tecniche della musica dodecafonica e suoi derivati. Il risultato è stato quello di apprezzare sinceramente, rimanendo spesso stupito , il titanico sforzo intellettuale operato per comporre rimanendo fedeli alle regole partorite da chi non voleva più rimanere nell' ambito della musica tonale. Grandioso , intelligente e tecnicamente superbo , lo dico con tutta l' ammirazione possibile. Ma purtroppo all'ascolto è cambiata solo la mia consapevolezza di quello che sto ascoltando. L'effetto del ribrezzo originale non cambia. E' pur vero che oggi si tratta di ribrezzo consapevole e che riuscire a seguire con cognizione , seppure modesta, le acrobazie seriali fornisce una certa soddisfazione ma finisce qui. Nel gigantesco corpus della musica colta occidentale pre-atonale ci sono talmente tanti capolavori a me sconosciuti e altrettanti di cui non ho approfondito la conoscenza che , in tutta sincerità , preferisco dedicare a ciò che sento vicino gli anni che il Fato mi vorrà ancora concedere. Ho pagato il mio tributo di impegno ad un ' importantissima parte della cultura musicale del '900 .Beato chi ne gode , lo dico con un pizzico di invidia ,davvero. Nocturnal Non metto in dubbio il fatto che è coraggioso e complicato voler uscire dalle classiche regole per entrare nella dodecafonia. Dico solo che non bisogna stupirsi del fatto che non piace. Forse è migliore una cosa più semplice ma che presenti un armonia di note. Il pezzo di Barrios La Cathedral è armonico è bello in tutte le sue forme, note che vanno daccordo tra loro e con gli accordi, sonorità fantastiche e passaggi spettacolari. La musica secondo me è questa. Poi è vero, purtroppo, se si vuole inventare qualcosa di nuovo (specialmente di questi tempi) bisogna sempre sovvertire tutto, cambiare e cambiare. Forse la foga è proprio questa : bisogna arrivare ad un risultato diverso perchè si pensa che tutto sia gia stato scritto. Invece non è vero, le idee (anche in ambito tonale) sono infinite e c'è ancora strada da percorrere in quell'ambito e tanta.
Nocturnal Inviato 9 Novembre 2007 Group: Membri Topic Count: 2 Content Count: 18 Reputation: 0 Joined: 28/04/2006 Status: Offline Inviato 9 Novembre 2007 Posso suggerirti un' altra Cathedral con sonorità fantastiche e lo spettacolare uso del fischio umano quale strumento solista. Si tratta di ''Winchester Cathedral'' , brano di culto degli anni'60 eseguita dalla ''New Vaudeville Band''. Cercalo in rete , rimarrai stupefatto.
Mago Inviato 9 Novembre 2007 Group: Membri Topic Count: 11 Content Count: 171 Reputation: 0 Joined: 25/08/2006 Status: Offline Autore Inviato 9 Novembre 2007 Posso suggerirti un' altra Cathedral con sonorità fantastiche e lo spettacolare uso del fischio umano quale strumento solista. Si tratta di ''Winchester Cathedral'' , brano di culto degli anni'60 eseguita dalla ''New Vaudeville Band''.Cercalo in rete , rimarrai stupefatto. E' orripilante (ovviamente non è che alcuni pezzi di musica colta sono solo i meno belli, c'è tanta brutta musica anche nell'ambito tonale solo che se sento disarmonia c'è una ricerca, se invece è una musica tonale è ancor più grave ) Meglio La Cathedral di Barrios Una bella versione è quella di Berta Royas Fantastica. Quel Barrios ha proprio colpito nel segno. Anche Usher Walz è molto bella suonata da Williams. Insomma due pezzi SuperIper Magnifici.
Ospite Nicola Mazzon Inviato 10 Novembre 2007 Inviato 10 Novembre 2007 Il pezzo di Barrios La Cathedral è armonico Ah ecco... note che vanno daccordo tra loro e con gli accordi Sapessi...è da una vita che si conoscono tra di loro le note...pensa che il si è la più giovane...
Cristiano Porqueddu Inviato 10 Novembre 2007 Group: Ammministratori Topic Count: 865 Content Count: 3653 Reputation: 227 Joined: 14/11/2005 Status: Offline Device: Windows Inviato 10 Novembre 2007 Possiamo, per favore, ritornare in-topic?
Mago Inviato 10 Novembre 2007 Group: Membri Topic Count: 11 Content Count: 171 Reputation: 0 Joined: 25/08/2006 Status: Offline Autore Inviato 10 Novembre 2007 Scusate ma l'argomento non è chiuso. Il Maestro Gilardino mi ha detto che : con il tempo la gente cambierà idea sulla musica colta. Affermazione a cui ho dato ragione, e qui ho un po' sbagliato nel darla. Ho ripensato a numerosi artisti del passato che hanno fatto la fame (vedi lo stesso Joplin) vivendo di musica. Oggi Joplin è ricalcato da quasi tutti gli artisti, registi, prestigiatori, chitarristi, ecc ecc. Penso (riferito ai classici) che Mozart hai suoi tempi non era conosciuto anche alle Hawai ma solo dalle sue parti. Se avesse avuto internet probabilmente il risultato internazionale e universale gli veniva conferito immediatamente. Ma non penso che questo sbalzo sia stato perchè la gente ha cambiato idea, ma penso che sia stato perchè la gente all'epoca aveva pochi mezzi di comunicazione per diffondere tale musica e tale idea. In poche parole, la gente non ha cambiato opinione ma ha avuto soltanto mezzi per conoscere questa musica, vuoi con la tv, stampaggio spartiti, internet, ecc ecc. Al giorno d'oggi infatti è tutto più veloce, per conoscere una cosa ho mille mezzi per poterla conoscere anche se si trova nei buchi neri !!! (adesso esagero ) Oggi tutto è comunicato e quindi non si ha bisogno di 1000 anni per cambiare idea. Ma l'idea che cambia la si può vedere da subito perchè la può ascoltare tutto il mondo.
Mago Inviato 10 Novembre 2007 Group: Membri Topic Count: 11 Content Count: 171 Reputation: 0 Joined: 25/08/2006 Status: Offline Autore Inviato 10 Novembre 2007 Allora spiegami le differenze tra la seriale e la dodecafonica. E spiegami cosa c'è di diverso tra la suonata del G. (non mi ricordo come si scrive mi spiace e sto gia' scrivendo la risposta quindi non posso consultare i topic precedenti) o l'elogio dell'arbartro o noche oscura, rispetto alla composizione suonata dal trio S.Orsola. Non voglio le differenze interpretative ma capire.......perchè non ho ancora capito niente Poi.......se io invento una regola che è quella di fare una volta il do, una il do# poi il fa e poi fab. E metto delle regole fisse, potrei essere l'inventore di un nuovo genere ? In modo che tutti i compositori che verranno (se vogliono fare lo stile magocafonico) devono stare in quel giro li.
Mago Inviato 10 Novembre 2007 Group: Membri Topic Count: 11 Content Count: 171 Reputation: 0 Joined: 25/08/2006 Status: Offline Autore Inviato 10 Novembre 2007 Allora spiegami le differenze tra la seriale e la dodecafonica. Però cerca di seguire. Tra serie/seriale e dodecafonia c'è piu di una una differenza. Per semplificare diciamo due differenze principali. La prima, terminologica. La dodecafonia implica l'utilizzo di tutti e dodici i suoni della scala cromatica. In questo senso si differenza dall'eptafonia, l'utilizzo di sette suoni, che è quello tradizionale del sistema diatonico tonale. Non sono gli unici due sistemi di riferimento per i compositori. Per esempio alcune analisi hanno rivelato l'utilizzo di un sistema ottatonico in Stravinsky (per esempio quella famosa della scala che alterna tono, semitono, tono, semitono, tono, semitono ecc). E molti altri ancora. Nella dodecafonia, quindi il compositore decide di utilizzare tutti e dodici i suoni della scala cromatica. In che ordine? La maniera attraverso cui il compositore decide di mettere in successione questi suoni caratterizza quella che si chiama serie. Una serie può assumere "infinite" forme, ognuna con le sue regole. Il "precetto" della serie dodecafonica più "ostica" prevede l'utilizzo di una sequenza di intervalli, come dicevo già all'inizio del 3d, che non rimandi l'orecchio alle attrazioni tipiche tonali. Non tutte le serie dodecafoniche osservano questo precetto naturalmente, anzi. Il concerto per violino di Alban Berg prevede la serie seguente: Sol, sib, re, fa#, la, do, mi, sol#, si, do# re#, fa...vedi le triadi minori e maggiori? (Sol, sib, re) - (re, fa#, la) - (la, do, mi) - (mi, sol#, si) Invece, in Webern, accade un'altra cosa e ci avviciniamo alla seconda differenza. Come vedi si è sempre parlato (precisiamo, teorizzato) solo di altezze, mai di durate, ritmi, dinamiche, timbri. Così come la serie ordina la successione di altezze della scala cromatica, in Webern la serie comincia anche a ordinare la successione di durate, dinamiche e timbri differenti. Webern usa il concetto di serie non solo come elemento per scegliere delle altezze della scala cromatica. Detto in modo corretto (quello che alcuni definiscono da puzza sotto il naso...averne di merda da annusare così) in Webern la serie diventa elemento strutturale attraverso cui comporre interi movimenti di composizioni. Tutto ciò fu poi rigorosamente organizzato in uno studietto per pianoforte di Olivier Messiaen del 1949, Mode de valeurs ed d'intensités, nel quale ogni altezza aveva la sua durata, la sua intensità il suo timbro. Il brano colpì non poco due giovani compositori, allora allievi di Messiaen: Pierre Boulez e Karlheinz Stockhausen. Costoro cominciarono così a comporre utilizzando non solo serie di altezze, ma serie di durate, di intensità, di timbri...quindi, veniamo alla seconda differenza, storica, questi cominciarono a comporre musica seriale, la cui tecnica compositiva è conosciuta come serialismo integrale, appunto. Divenne un imperativo categorico comporre così, tanto da rinnegare persino la prima dodecafonia, quella che si concedeva la libertà di scelta della serie di altezze senza estendere il concetto agli altri parametri del suono. In realtà il tentativo, l'esperimento, durò solo per qualche composizione, nelle mani dei maestri (Boulez, Nono, Stockhausen, Berio, Maderna), un po di più, in quelle degli epigoni. Questo molto brevemente e ciò che puoi trovare su qualsiasi manuale di storia della musica. Spero sia chiaro. La serie, poi, non si esauì soltanto in queste esperienze europee. Differenti, un po piu complesse, furono quelle americane, per esempio di Milton Babbit e Elliot Carter. E spiegami cosa c'è di diverso tra la suonata del G. (non mi ricordo come si scrive mi spiace e sto gia' scrivendo la risposta quindi non posso consultare i topic precedenti) o l'elogio dell'arbartro o noche oscura, rispetto alla composizione suonata dal trio S.Orsola. Non voglio le differenze interpretative ma capire.......perchè non ho ancora capito niente Della Sonata del Guadalquivir non ho la partitura quindi non posso dire nulla, ne avanzare paragoni. Ne Noche Oscura ne l'Elogio dell'albatro c'entrano nulla con la dodecafonia o con il serialismo. Nulla c'entra il serialismo integrale con la musica di Gilardino. Ci mancherebbe che qualcuno, oggi, componesse ancora come cinquant'anni fa. Poi.......se io invento una regola che è quella di fare una volta il do, una il do# poi il fa e poi fab. E metto delle regole fisse, potrei essere l'inventore di un nuovo genere ? No. Hai definito una semplice regola: nell'ambito di una quarta hai scelto due altezze da cui muoverti per semitono. Questa regola è finalizzata all'idea musicale che vuoi esprimere? Se si, lo potrà comunicherà solo la composizione che reca traccia di questa intuizione. Su quella, potremo esprimere dei giudizi. Grazie della spiegazione. La scala che dici all'inizio è l'ottofonica ? Ma la successione di Berg può essere miscugliata ? Nel senso di non partire sempre da una stessa nota ? Se al posto di sib metto (si)e basta si spezza la dodecafonia ? Ma sta serie può essere fatta un po' a caso secondo me......... allora supponiamo che stasera voglia comporre...... io faccio sto sequenza Do# Si Sol La La# Sol# Si Mi Do Re Re# Sol# Ho fatto una dodecafonia ? (spero nessuno risponda ...."no hai fatto una cazzata" ) Devono avere tutti lo stesso intervallo ? Oppure no ? Perchè dici che ci hanno pensato dopo a far la struttura, a quanto pare è il compositore a decidere come vuole la durata, timbri, ecc o no ? E questo c'era gia in partenza.....o no ? NB Dammi una dritta per comprare un libro di scorciatoie ! Perchè dici "ci mancherebbe che uno componesse come 50 anni fa" che cosa c'è di male ? Perchè allora la dodecafonia è un genere vero e proprio ? (prendendo in considerazione l'ultima mia domanda a cui hai risposto) Dove sta l'intuizione ? Perchè dici che Do Do# Fa Fab non è una regola nuova ? Scusa un attimo potrei inventare un genere in cui si deve comporre solo in quella maniera li ? O no ?
Mago Inviato 10 Novembre 2007 Group: Membri Topic Count: 11 Content Count: 171 Reputation: 0 Joined: 25/08/2006 Status: Offline Autore Inviato 10 Novembre 2007 La scala che dici all'inizio è l'ottofonica ? quale? Ma la successione di Berg può essere miscugliata ? Nel senso di non partire sempre da una stessa nota ? non, non puo essere miscugliata Ma sta serie può essere fatta un po' a caso secondo me......... quanto basta per creare quei capolavori ne più ne meno conta il risultato, non l'intuizione del metodo Perchè dici "ci mancherebbe che uno componesse come 50 anni fa" che cosa c'è di male ? perchè è musica, quella rigidamente seriale integrale, che ha esaurito il suo potere comunicativo nell'arco di alcune composizioni. Gli stessi compositori già a partire dalla metà anni 50 cominciarono a percorrere altre strade. Perchè allora la dodecafonia è un genere vero e proprio ? (prendendo in considerazione l'ultima mia domanda a cui hai risposto) Dove sta l'intuizione ? Perchè dici che Do Do# Fa Fab non è una regola nuova ? Scusa un attimo potrei inventare un genere in cui si deve comporre solo in quella maniera li ? O no ? ti ho già risposto Hai definito una semplice regola: nell'ambito di una quarta hai scelto due altezze da cui muoverti per semitono. Questa regola è finalizzata all'idea musicale che vuoi esprimere? Se si, lo potrà comunicherà solo la composizione che reca traccia di questa intuizione. Su quella, potremo esprimere dei giudizi. La scala tono semitono tono semitono non si dice anche ottofonica ? Vedi, io ho capito grazie alla tua spiegazione (o almeno la maggior parte) ma non mi sembrano delle strutture importanti. Anzi, sembrano più dei vicoli ciechi. Ad un tratto tutto finisce perchè non c'è più niente da dire. Comunque anche Berg non ha inventato nulla di nuovo in quanto triadi maggiori e minori erano già state inventate prima. O no ?
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora