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Conservatori: una testimonianza politica


Angelo Gilardino
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Dall'articolo di Nando della Chiesa che ha dato origine al thread cito:

 

"Così come poco basta ai docenti per il rinnovo dei loro contratti, e che

oggi si sentono comunicare senza appello che i soldi che c'erano se ne sono

già andati tutti via per il rinnovo dei contratti della scuola."

 

"E altrettanto esprimono i sindacati; i quali, umiliati nelle loro

(modeste) richieste, minacciano il blocco delle attività."

 

"Basti considerare che a otto anni dalla promulgazione della legge il reclutamento dei docenti avviene ancora in base ai criteri delle scuole medie: anzianità di servizio, handicap, malattie, figli a carico ( ...) la parola merito è tabù. Un metodo accanitamente difeso dai sindacati con la complicità del Ministero"

 

Vorrei semplicemente rimarcare la ragionevolezza di queste osservazioni, che credo ampiamente condivisibili.

 

Certo, ribadisco che è legittimo pensare diverso - e faccio ammenda per quell'"insultante" di troppo - ma che sulla deplorevole situazione economica dell'insegnamento professionale della musica in Italia siano d'accordo praticamente tutti, da destra a sinistra, qualcosa vorrà pur dire. ("D'accordo" almeno in teoria: l'unams sostiene che gli altri sindacati in realtà ci starebbero ad un rinnovo contrattuale a costo zero...).

 

D'altra parte, pur nella legittimità di opinioni diverse, che in forum specialistico si sostenga che i nostri docenti di conservatorio se la passano fin troppo bene e dovrebbero tirare la cinghia un po' di più, mi pare oltretutto abbastanza autolesionistico: ci pensano già i politici a trattarci male, se andiamo a dire che va anche troppo bene e bisognerebbe che ci trattassero un po' peggio - e nessuno controbatte - allora sarebbe meglio chiudere il forum prima che qualche politico per caso legga queste cose e si senta legittimato anche da noi a procedere...

 

E'sul sito web del Corriere di oggi la cifra media di 19.861 dollari annui dei salari italiani, tra i più bassi d'Europa, dopo Spagna e Grecia. Non credo che lo stipendio iniziale di un docente di conservatorio sia chissà dove rispetto a questa cifra.

 

Certo, chi insegna in conservatorio in Italia sta oggettivamente meglio di chi insegna alle medie ad indirizzo o alle scuole civiche; uniamo le forze, io direi, per migliorare le condizioni di tutti, piuttosto che litigare tra noi...

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Non voglio difendere a spada tratta le azioni di tutti gli iscritti ma l'anonimato è un diritto di chi si iscrive soprattutto per dire ciò che si pensa nascondendosi dagli altri.

Anonimo è il nome che si da a chi non esiste.

...

Il forum ormai è diventato uno strumento che da sempre più spazio a chi voce non ha. E' diventato il nuovo strumento dei poveri, dei senza nome, dei vagabondi.

 

L'argomento nickname è stato dibattuto varie volte, ma forse sarebbe meglio cambiare il regolamento, piuttosto che offendere.

Quello che sostanzialmente urta è che spesso la riconoscibilità di chi scrive è indipendente dalla sua firma e che basta un po' di "orecchio" per riconoscere uno stile, letterario o musicale.

 

 

Butterfly

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Dall'articolo di Nando della Chiesa che ha dato origine al thread cito:

 

"Così come poco basta ai docenti per il rinnovo dei loro contratti, e che

oggi si sentono comunicare senza appello che i soldi che c'erano se ne sono

già andati tutti via per il rinnovo dei contratti della scuola."

 

"E altrettanto esprimono i sindacati; i quali, umiliati nelle loro

(modeste) richieste, minacciano il blocco delle attività."

 

"Basti considerare che a otto anni dalla promulgazione della legge il reclutamento dei docenti avviene ancora in base ai criteri delle scuole medie: anzianità di servizio, handicap, malattie, figli a carico ( ...) la parola merito è tabù. Un metodo accanitamente difeso dai sindacati con la complicità del Ministero"

 

Vorrei semplicemente rimarcare la ragionevolezza di queste osservazioni, che credo ampiamente condivisibili.

 

La figura e l'operato di Dalla Chiesa sono molto controversi, come forse saprai.

Facile unirsi al coro dei "lamentatori", al quale noi abbiamo il diritto di appartenere, essendo i diretti interessati, ma da un sottosegretario, e dalla politica in generale, ci si dovrebbe aspettare soluzioni e non l'elenco dei problemi.

Mi sembra che oramai ci siamo talmente abituati a questo genere di politica e di politicanti, che ormai non ci facciamo più neanche caso!

LM

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Io non sono entrato sulla figura e l'operato di Dalla Chiesa, ho solo detto che condivido alcuni giudizi.

 

In quell'articolo il sottosegretario faceva appello al suo governo per reperire fondi, non so se potesse fare molto altro, ma almeno l'appello era condivisibile.

Qualcuno sa se poi i soldi sono arrivati (temo di no) o han fatto il chilometro d'autistrada, o né l'una né l'altra cosa?

 

Ho visto sul sito dell'unams un loro appello di ieri a tutti i partiti perché dicano ora cosa intendono fare, dopo, per noi ( contratto, riforma ecc.)

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Io non sono entrato sulla figura e l'operato di Dalla Chiesa, ho solo detto che condivido alcuni giudizi.

 

In quell'articolo il sottosegretario faceva appello al suo governo per reperire fondi, non so se potesse fare molto altro, ma almeno l'appello era condivisibile.

Qualcuno sa se poi i soldi sono arrivati (temo di no) o han fatto il chilometro d'autistrada, o né l'una né l'altra cosa?

 

Ho visto sul sito dell'unams un loro appello di ieri a tutti i partiti perché dicano ora cosa intendono fare, dopo, per noi ( contratto, riforma ecc.)

 

Il problema, caro Piero, è nell'atteggiamento di alcune forze sindacali, che pretendono di traghettare tutto il personale docente nell'area universitaria senza un minimo di verifiche e di controlli. Il governo in scadenza ha nicchiato senza dire di no, e così faranno anche i prossimi governi.

 

dralig

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Ma la legge di riforma di precisosu questo cosa dice? Purtroppo non lo so, ma mi pare si parlasse di una immissione di tutti gli attuali titolari di cattedra in una speciale "nicchia" ad esaurimento; di fatto al momento tutti i docenti posssono essere o sono impiegati nell'insegnamento dei primi e secondi livelli, possono far parte del consiglio acacdemico, firmano i libretti d'esame eccetera... Personalmente sarei favorevole ad una verifica periodica del livello e dell'attività dei docenti.

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Sarebbe auspicabile detta verifica, ma temo porterebbe a conseguenze disastrose,

ad una sorta di "conservatoriopoli" dato ciò che ho visto accadere in alcuni conservatori.

 

Che l'Italia sia in una situazione economica particolarmente difficile è chiaro a tutti,

ma che a lamentarsi siano categorie che ancora si salvano dal degrado generale mi crea un certo disagio.

 

I 20.000$ medi sono ben lungi dalla situazione reale di moltissimi lavoratori che, per raggiungere quel netto, lavorano 40h (fasulle perchè in caso di aziende private, contratti a progetto e quant' altro sono molte di più).

 

L'invito è a mettere il naso fuori dall' Idillio dei conservatori e rendersi conto che c'è gente che per 1000€ al mese ci lascia la vita o, nella migliore delle ipotesi, rinuncia ad una qualità minima della vita stessa.

Non parlo solo della classe operaia, ma certamente anche di quella dato che senza di essa non esisterebbe null'altro, tantomeno le accademie.

 

I governi per il momento nicchiano giustamente dato che ci sono ben altre priorità in questo momento, non ultima riparare al disastro di cui è stata capace la Moratti.

 

Volete che l'arte abbia un ruolo meno marginale?

Benissimo, non potrei essere più d'accordo: spargiamola.

Comportarsi come bambini capricciosi che si lamentano perchè non possono avere il gameboy di ultima generazione, dimenticando che il proprio vicino rischia lo sfratto ogni giorno, non ci porterà a nulla e non ci fa certo onore.

 

Vi ricordo anche, dato che l'argomento è stato saltato a piè pari, che il sommerso è parecchio, ed è una questione morale che prima o poi toccherà affrontare.

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Devo dar ragione a The Storyteller. Il problema sta nelle ore lavorative più che nella retribuzione mensile, perchè non si possono pagare 18 ore lavorative settimanali con 1.199,39€ al mese (al primo anno di servizio...), piuttosto che (questo si dovrebbe un attimo far riflettere) 2.079,43€ dopo 35 anni di insegnamento...I docenti universitari a cui i docenti di Conservatorio (giustamente) si paragonano, fanno lezione, hanno gli orari ricevimenti, spesso e volentieri fanno ricerca ecc. A me non sembra che un docente di Conservatorio passi più di un giorno e mezzo alla settimana in Conservatorio...Io stesso, sarà per mio carattere, seppur riuscissi ad arrivare ad insegnare in un Conservatorio, non mi lamenterei mai dello stipendio, perchè saprei che è esagerato per quello che mi viene richiesto. Tutto qui, che sia basso a prescindere, su quello concordiamo tutti, ma è basso come lo sono tutti gli stipendi dei lavoratori dipendenti statali e non.

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Che dire?

Prendo atto che in un forum di musicisti non c'è accordo su una cosa riconosciuta abbastanza pacificamente ovunque, e cioè sul fatto che la funzione docente, e in particolare negli istituti di alta formazione musicale, è ridicolmente misconosciuta, anche dal punto di vista economico, nel nostro paese. Forse non ci sarà nemmeno l'accordo sul declino della nostra università, che scioccamente scimmiottiamo col nostro tre più due, sulla mancanza di stanziamenti adeguati per la ricerca, sulla fuga dei cervelli all'estero, sull'emergenza educativa.

Un po' di anni fa la diversa situazione nei conservatori permetteva che avessimo tra i docenti di conservatorio un musicista come Bruno Canino; adesso lui insegna all'estero, in compenso abbiamo capito che il vero problema sono le fotocopie, Emule ed il sommerso...

 

Ci ho provato, ma non insisto perché più si va avanti e peggio è, le mie ragioni mi pare di averle espresse chiaramente e in lungo e in largo.

Spero, per tutta la categoria, che né Nando della Chiesa né altri politici o futuri governanti abbiano letto questo thread, e ribadisco la mia disponibilità a far fronte comune con chi invece intendesse far qualcosa per migliorare la situazione di tutti.

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Che dire?

Prendo atto che in un forum di musicisti non c'è accordo su una cosa riconosciuta abbastanza pacificamente ovunque, e cioè sul fatto che la funzione docente, e in particolare negli istituti di alta formazione musicale, è ridicolmente misconosciuta, anche dal punto di vista economico, nel nostro paese. Forse non ci sarà nemmeno l'accordo sul declino della nostra università, che scioccamente scimmiottiamo col nostro tre più due, sulla mancanza di stanziamenti adeguati per la ricerca, sulla fuga dei cervelli all'estero, sull'emergenza educativa.

Un po' di anni fa la diversa situazione nei conservatori permetteva che avessimo tra i docenti di conservatorio un musicista come Bruno Canino; adesso lui insegna all'estero, in compenso abbiamo capito che il vero problema sono le fotocopie, Emule ed il sommerso...

 

Ci ho provato, ma non insisto perché più si va avanti e peggio è, le mie ragioni mi pare di averle espresse chiaramente e in lungo e in largo.

Spero, per tutta la categoria, che né Nando della Chiesa né altri politici o futuri governanti abbiano letto questo thread, e ribadisco la mia disponibilità a far fronte comune con chi invece intendesse far qualcosa per migliorare la situazione di tutti.

Caro Piero,

il mio intervento su Nando Dalla Chiesa era inteso solo a stigmatizzare l'atteggiamento di alcuni politici-politicanti che, lo ripeto, dovrebbero avere il ruolo di "risolutori" di problemi e non quello di elencatori.

E tralascio il fatto che Dalla Chiesa ha operato, nei fatti e non nelle chiacchiere a parole scritte sui giornali, in maniera a volte inqualificabile nei confronti della nostra categoria.

 

Per il resto non posso che essere d'accordo con te ed in completo disaccordo con chi giudica il lavoro e la sua retribuzione come un tot a ora, possibilmente uguale per tutti, testimonianza di una cultura che ha portato un appiattimento professionale che nella scuola e nelle università, oramai licealizzate, ha raggiunto vette impensabili.

 

"Ma cosa vogliono 'sti docenti di conservatorio che guadagnano uno stipendio niente male lavorando solo due giorni alla settimana?", questa in sintesi la domanda più frequente da parte di chi, non avendo la capacità di capire l'importanza della cultura in una società, vede la figura dell'insegnante di conservatorio come quella di un qualsiasi impiegato di un qualsiasi ufficio.

 

La generazione dei nostri insegnanti era composta in massima parte da professionisti, a volte Artisti, che erano "anche" insegnanti e che, nel loro ruolo di docenti, avevano modo di trasmettere la loro "abilità" professionale.

Oggi sembra, per le persone di cui sopra, che l'attività di un docente di conservatorio debba essere tutta racchiusa in ciò si fa all'interno del conservatorio.

Caro Ciccio, l'esperienza che io maturo "sul campo" - e che hai avuto modo di apprezzare nel concerto di qualche tempo fa a Matera - e lo studio che mi porta a suonare a quei livelli, costituiscono tutto il mio "portato" di musicista e, soprattutto, ciò che posso trasmettere come docente ai miei alunni. Se avessi insegnato sei giorni alla settimana e non avessi mai avuto il tempo per studiare e per fare concerti, dischi o pubblicazioni - in parole povere per essere un musicista -, nel giro di qualche anno sarei diventato un semplice impiegato qualsiasi.

 

E magari per qualcuno non avrei potuto nemmeno fare alcuna rivendicazione economica, perché appartenente comunque ad una categoria che non annovera morti caduti sul lavoro. :!::roll:

 

Che tristezza.

LM

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