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Cristiano Porqueddu

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Tutti i contenuti di Cristiano Porqueddu

  1. ssssssffffffzzzzzzz in gergo chitarristico detto anche "Lo stappamento della Coca Cola."
  2. Pienamente d'accordo sul fatto che non sia cosa per tutti ma secondo me si sta equivocando un elemento fondamentale dello studio. Non si deve pensare alla tecnica come ad un bagagliaio di soluzioni pre-confezionate. La tecnica è uno studio che aiuta e forma la mente nella ricerca di nuove soluzioni e nello sviluppo di quelle esistenti. Sarebbe come studiare matematica e avere la pretesa di studiare tutte le soluzioni possibili per ciascun tipo di problema: uno studio per l'analisi di una funzione rimane tale per tutte le funzioni. Pretendere di mettere dentro la testa la soluzione specifica di milioni di funzioni singole è oltre che impossibile anche ottuso. Idem con la tecnica. Non abbiate la pretesa di lavorare su tutti i passaggi possibili immaginabili usati nel repertorio della chitarra ma cercate, piuttosto, di imparare a risolvere situazioni nuove applicando un genere di mentalità sviluppata con l'ausilio di esercizi meccanici e ripetuti. Diffidate - e mi ripeto ancora - di chi studia ore ed ore cercando di spingere il metronomo a 200. Serve a nulla.
  3. Beata te. Per chiarire brevemente...non è nemmeno che mi diverta sempre pazzamente , ma penso che quando non si ha più voglia di rispondere a un bambino che ti chiede dove va a finire il sole quando tramonta, Io credo che siamo decisamente finiti off-topic. Parlavamo di tecnica chitarristica non di bambini che chiedono come nasce il fratellino. Riportiamo, per favore, la discussione sui binari corretti.
  4. Non credo proprio visto che ha avuto risposte piuttosto esaustive. Beata te. Giusto il titolo, perchè credo che nel contesto specifico, fortunatamente, non siamo costretti a essere o percorrere strade controvoglia.
  5. Come hai giustamente fatto notare, questo forum non ha la pretesa di "formare" ma esiste per discutere di argomentazioni legate al repertorio originale per chitarra, agli avvenimenti importanti del panorama chitarristico e così via. Ci sono aree dedicate alla tecnica per chitarra e ai consigli specifici proprio per questo motivo: indirizzare domande specifiche su passaggi o brani ben determinati onde evitare discussioni generiche sulla "Tecnica Assoluta" sulla "Tecnica Definitiva" e così via. Troverete, come potete verificare, la disponibilità di tutti - professionisti e non - a elargire consigli e suggerimenti. Che io mi ricordi, da sempre ci si scontra su argomentazioni legate al metodo migliore, agli esercizi più utili e così via e se sono stufo io a 30 anni di sentire un certo genere di domande (sempre, eternamente le stesse) figuriamoci chi lavora con lo strumento da più di mezzo secolo. Le domande orientate alla tecnica devono essere più specifiche e orientate alla soluzione di uno o più problemi e postate nell'area apposita del forum. Fatto questo, un utente furbo prima di domandare "Come limare le unghie" o come "Fare più veloci i legati" o come "Aumentare la velocità di un passaggio con il tocco appoggiato" usa la funzione "Cerca" del Forum per vedere se l'argomento è già stato trattato. Nella maggior parte dei forum dedicati alla chitarra le discussioni legate alla tecnica sono identiche, di una noia mortale e terminano sempre in una serie di risposte che sono sempre le stesse. Creiamo una F.A.Q come ha fatto il R.M.C.G. (newsgroup internazionale di Chitarra Classica) e affrontiamo discussioni più stimolanti. Buona domenica a tutti.
  6. Ciao Luigi e bentornato sul forum CP
  7. Neanche per sogno, Andrea. Il tuo "152" è un risultato non un fattore di studio. E' l'arrivo non il percorso. A meno che non voglia fare del tuo "Colibrì" uno stupido fuoco d'artificio atto a sorprendere il pubblico beota.
  8. Chiedi a Gilardino. Ti saprà spiegare.
  9. Non ci siamo capiti, Harry. Nel mio precedente messaggio invito AndreaGonzales a lavorare sulla tecnica senza fare gare con il metronomo. Hai mai fatto atletica? Se si sai a cosa mi riferisco. Se no ti garantisco che se parli con un atleta vero (centometrista, salto in lungo, salto con l'asta...) questo ti spiegherà che il segreto della sua "velocità" sta nel controllo di ogni passo, ogni movimento; nella posizione delle mani a terra prima dello sparo dello starter, nella gestione dei singoli respiri prima del salto. Ma ti pare che un centometrista sta tutto il giorno a correre come un forsennato per il campo? Farà sicuramente i suoi allunghi ma il segreto del suo successo è incentrato nel controllo che ha di ogni singolo muscolo. Così per i musicisti. Chi cerca di migliorare il proprio virtuosismo tecnico-meccanico (intendendo la capacità di eseguire un passaggio di notevole difficoltà ad alta velocità) sbattendo la testa "contro il muro" tutti i giorni e cercando di "battere" il tichettìo del metronomo dovrebbe dedicarsi a passatempi meno stressanti e che gli garantiscano maggior tranquillità. Che poi il sottoscritto selezioni un determinato tipo di repertorio non ha nulla a che vedere con quello che è stato detto sopra. Il risultato che ottieni con uno studio intelligente è sempre positivo. Anche se, in fondo, mi spiace molto quando leggo che hai "potuto ammirare una tecnica sfavillante" Evidentemente non sono stato abbastanza bravo.
  10. Per rendere inutile la tecnica si deve cercare di portare al massimo la velocità degli esercizi. E' un modo ottimo per fare in modo che tutti i principi di movimento, controllo e precisione vadano a farsi friggere. Il movimento ed il pensiero meccanico associato all'esercizio durante la sessione giornaliera di tecnica deve essere tale da consentire il completo controllo e dell'esercizio e della sua pulizia e precisione. I musicisti usano la tecnica come il pittore usa la tavolozza e i pennelli. Ve l'immaginate un pittore che si chiede a che velocità deve mescolare i colori? O uno scultore che si chiede quanti nanosecondi devono passare tra l'accensione e lo spegnimento del suo forno? Non ha alcuna importanza con quanta velocità fai le tue scale diatoniche o la tua scala cromatica: è molto più importante che da questi esercizi tu possa trarre beneficio in termini di compostezza e sicurezza. La velocità e le gare con il metreonomo sono per le scimmie da circo che evidentemente non hanno altro da chiedere al loro strumento. Lasciate le corse pazze i cani da corsa, in tondo, per raggiungere l'osso.
  11. Mirko, per piacere, leggi il manifesto del forum. Articolo 9. Sui Forum, bacheche elettroniche e Newsgroup l'utilizzo del carattere MAIUSCOLO per un intera frase o parola è molto sgradito. Equivale ad URLARE. Per mettere in evidenza una parola o un concetto si utilizzi la formattazione bold nella barra degli strumenti sopra l'area che contiene il testo del messaggio. Chiedo a tutti la massima collaborazione nel rispetto di queste semplici regole.
  12. L'ho corretto, monch.
  13. Fantesia? Monch, che autore?
  14. Riporto qui l'intervento di kokis80: E' esattamente da quando ho iniziato a frequentare questo forum che sono venuto a conoscenza di questa terribile patologia. Di solito quando mi trovo di fronte a queste "scoperte" (con tutti le relative reazioni emotive usuali per chi dedica molto tempo allo studio di uno strumento e vorrebbe diventasse la sua professione) la paura e l'angoscia iniziale si tramutano in voglai di conoscere il "nemico", per capire se e come è possibile, arginarlo, prevenirlo, sconfiggerlo. Purtroppo non sono medico e di amici medici ne ho pochi e tutti specializzati in altri campi (potevano andare a medicina anzi che a giurisprudenza tutti gli altri?), quindi l'unico modo che ho per capire è il fai da te sulla rete. Questa è una delle ultime cose che ho trovato sul web, vorrei condividerla con voi e (forse in un eccesso di ottimismo) magari aprire un nuovo spiraglio di speranza a chi soffre di questa "peste" terribile. Non avvo ancora sentito parlare e gli ultimi studi sembrano incoraggianti.Riporto l'articolo: Di distonia si parla quando determinati gruppi muscolari si contraggono in modo involontario, ricevendo dal cervello segnali non appropriati per attivarsi. Riguardano spesso solo una parte del corpo (distonia focale), ad es. le palpebre (blefarospasmo) oppure i muscoli del collo (torcicollo spasmodico). La terapia più efficace consiste nell'iniettare nei muscoli affetti tossina botulinica, che induce una temporanea e parziale paralisi del muscolo comportando così un notevole miglioramento dei sintomi, spesso fastidiosi o invalidanti. Distonie possono essere causate da movimenti articolati e ripetitivi e manifestarsi anche nell'ambito di particolari professioni che richiedono una spiccata manualità, si conoscono ad es. il cosiddetto 'crampo dello scrivano' oppure il 'crampo del musicista'. La distonia focale del musicista è un disturbo particolarmente insidioso in quanto ostacola la prestazione artistica di chi suona il pianoforte, il violino, il flauto o altri strumenti e può comportare serie difficoltà fino a causare la fine della carriera. Insidioso anche perché spesso non riconosciuto come tale per molti anni e perché i musicisti sono pazienti difficili in quanto generalmente insoddisfatti da un successo solo parziale della terapia oppure perché l'indebolimento dei muscoli può comportare nuove difficoltà di movimento. Questo studio pubblicato sull'ultimo numero di Neurology cerca di incoraggiare riportando l'esperienza ottenuta con 84 musicisti trattati all' Institut für Musikphysiologie und Musikermedizin di Hannover in Germania. Il 70% dei musicisti ha sperimentato un miglioramento della performance artistica, un terzo dei musicisti ha continuato la terapia per più di tre anni (le iniezioni sono da ripetere circa ogni 3 mesi quando si perde il loro effetto). Lo studio è accompagnato da un editoriale che cita l'esperienza di Leon Fleisher, famoso pianista statunitense la cui carriera è stata frenata all'età di 36 anni per una distonia che causava la flessione involontaria dell'anulare e del mignolo della sua mano destra appena iniziava a suonare. Fleisher è comunque andato avanti e si è specializzato sul repertorio pianistico per la mano sinistra (basti pensare al celebre Concerto di Ravel) vincendo vari premi per le sue performance particolari. Solo nel 1995, quasi 30 anni dopo, l'avvento della tossina botulinica gli ha permesso di ritornare all'uso pieno delle due mani. Il suo ultimo CD infatti si intitola "Two Hands", Due Mani, ed è nella sua bellezza artistica un vivo esempio di come la determinazione personale e le moderne opportunità terapeutiche possano complementarsi per risolvere con successo disturbi neurologici altrimenti invalidanti. il link è http://www.neurologia.it/2005/01/26.html
  15. Il forum è aperto a chiunque intende discutere di chitarra classica. Non ha alcuna importanza il livello di preparazione.
  16. Ciao Mario. Ti do il benvenuto sul Forum Italiano di chitarra classica. Ho visto che hai personalizzato il tuo profilo. Per favore, prendi visione del manifesto del forum. Grazie per la tua visita e buona permanenza.
  17. Battutaccia ad hoc: non oso pensare ai problemi di imbarco sugli aerei Alitalia.
  18. Angelo Gilardino 'Works for Guitar 2002-2004, Il nuovo CD di Giulio Tampalini. _Tracklist_ Sonata del Guadalquivir (2004) I – Memorias II – Leyendas III – Lejanías Sonata Mediterranea (2004) I – Cipressi (Ricordo di Mario Castelnuovo-Tedesco) II – Ninna nanna (Ricordo di Salvatore di Giacomo) III – Pini sul mare (Ricordo di Giuseppe Casciaro) Colloquio con Andrés Segovia (2002) Catskill Pond - A Fantasy-Sonatina for Guitar (2003) I – Trees II – Heavens III – Waters Tríptico de las visiones (2002) I - Lejano y legendario (“La gruta de los Profetas” de Antonio Muñoz Degrain) II – Místico y profundo (“El Convento de Santo Espíritu de Segovia” de Aureliano de Beruete) III – Tibio y luminoso (“Almendros en flor” de Dario de Regoyos) Info: www.giuliotampalini.it
  19. Precisamente. Non è cosa facile ma neanche complicatissima. L'approccio deve essere di natura radicale, ovvero, non avere alcuna pretesa di esecuzione immediata. Come esercizio giornaliero per lo sviluppo della tecnica, è utile usare un dito della mano sinitra per volta sulla sola prima corda e farlo scorrere dal primo al dodicesimo tasto con un continuo portamento. Con la mano destra, utilizzando le dita indice e medio in modo alternato, intervenire sulla corda mentre il dito raggiunge la posizione corretta nella pressione del tasto. Tra gli altri, uno è l'elemento principale da verificare con attenzione, ossia, che la mano sinistra non effettui fermate ma che il movimento sia fluido come un lungo e lento glissato. Buon lavoro.
  20. E' una tecnica che raramente trova applicazione in altri brani ma è senza dubbio la soluzione ideale per i passaggi in questione. Un esempio su tutti la penultima variazione del Terzo Tempo. E' molto meglio utilizzare questa tecnica per rendere il movimento musicale più fluido eliminando completamente le legature chitarristiche.
  21. Si, certo, Frederic ma lo fa in modo talmente limpido e ovvio che reinventare l'acqua calda mi sembra uno spreco di energie.
  22. Differenze notevoli no ma Paganini non scrisse tutte quelle note e accordi. La maggior parte dei passaggi sono monodici (specialmente nel primo tempo). L'edizione Suvini Zerboni contiene, tra l'altro, anche il manoscritto che ti consiglio di leggere.
  23. L'edizione Suvini Zerboni è quella che rispetta di più l'originale. Ho usato quella per la registrazione ed è quella di riferimento per le mie interpretazioni in pubblico.
  24. X Dalmi,vedo che ti sei appena scritto,eppure ha già mandato due messaggi uno più idiota dell'altro,evita di continuare cosi............. Non corre il rischio di continuare, tamada.
  25. Questo genere di espressioni non sono gradite sul Forum. Vieni ammonito e allontanato per 24 ore.
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