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Cristiano Porqueddu

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Tutti i contenuti di Cristiano Porqueddu

  1. Mirko, potresti essere più chiaro? Quale è la domanda?
  2. L'utente whatsup è stato espulso dal Forum Italiano di Chitarra Classica.
  3. Ciao Paolo ti do il benvenuto sul Forum Italiano di Chitarra Classica. Puoi personalizzare il tuo avatar dalla pagina del tuo profilo. Ti invito a prendere visione del regolamento. Ti auguro una buona permanenza.
  4. Ottime indicazioni tamada, grazie.
  5. Benvenuto sul Forum Italiano di Chitarra Classica. Puoi personalizzare il tuo avatar dalla pagina del tuo profilo. Prendi visione del regolamento e buona permanenza.
  6. V Variazione Timbrica? Lo stesso motivo ripetuto per sei o sette volte con timbri diversi? Non mi sembra, a livello compositivo, molto interessante. Se ti riferisci, invece, alla grande potenzialità di escursione timbrica di uno strumento, questa è utilizzata per dare colore alle composizioni e profondità dimensionale all'ascolto ma non per "variare" un tema. Idem come sopra per tutti gli altri "tipi" di variazione che hai citato che sono in realtà gli attrezzi dell'artigiano per comporre musica.
  7. 4 note?? Ludwig van Beethoven Quinta Sinfonia in Do minore op. 67. http://it.wikipedia.org/wiki/Sinfonia_n._5_(Beethoven)
  8. Il file è online nell'area mp3 del Forum.
  9. Ho diviso il thread perchè in questo modo possiamo risalire facilmente all'argomento in futuro. Non si tratta di glissati - nella musica di Gilardino non mi risulta l'uso di questa tecnica - ma di portamenti. Gilardino diteggia tutto ciò che scrive con grande cognizione di causa e nella fattispecie il portamento è (come in b6) un aiuto per cambiare la posizione. Presta attenzione al tema della voce inferiore e ti consiglio di usare il 2 sul Mi (5a corda), il 4 sul FA# (sempre 5a corda) facendo vibrare il più possibile il bicordo DO-SI anche sopra il FA#. Questo accade, se ci fai caso, anche in tutti gli altri movimenti della battuta ma nelle esecuzioni si ascolta spesso il bicordo DO-SI che ha un singhiozzo (causato dal cambio di posizione) mentre tutte le altre note intermedie (SI (2a corda), SI (2a corda) e SI (armonico XII° sempre 2a corda) vibrano sopra la melodia principale. Posto subito, se ti serve, l'mp3 nell'area download.
  10. La forma "Variazioni" è una delle più importanti e complesse forme compositive. Grosso modo puoi iniziare il tuo approfondimento da queste coordinate. Abbiamo due grandi categorie di Variazione. Variazione ornamentale è quella che nell'attuarsi mantiene inalterati, o quasi, gli elementi ritmico melodici del tema e si limita ad aggiungere delle complicazioni. Un esempio di ascolto sono i redobles e le deferencias dei vihuelisti o la maggior parte delle Variazioni dei compositori-chitarristi della seconda metà dell'Ottocento. Le variazioni, in questo secondo caso, essendo trattate in forma di pure ornamentazioni non toglievano al pubblico la possibilità di riconoscere il tema e questo provocava compiacimento. Parentesi d'obbligo: quando fin troppo spesso si critica il modo di "variare" di Mauro Giuliani ci si dimentica che il compositore di Bisceglie era anche un concertista e uno dei suoi principali obiettivi era quello di comporre per il pubblico ed avere successo. Giuliani, lo sappiamo bene, avrebbe potuto scrivere variazioni di ben altro tipo ma rimane legato alle variazioni ornamentali. Prendi come esempio le variazioni sul tema di Haendel dello stesso Giuliuani: per ben 5 variazioni va avanti con lo stesso identico motivo. Chiusa parentesi. Variazione Figurata o Amplificata prende il tema e lo strasforma dall'interno sostituendone il motivo o elementi del tema stesso con nuovi elementi, propri del compositore, che assomigliano al tema ma non lo sono più. Esempi ovvii di variazione figurata sono le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach (dove dopo un semplice tema di sarabanda veniamo letteralmente condotti a spasso per oltre 40 minuti e alla fine vi viene riproposto il tema iniziale. E la cosa, te lo assicuro, è di incredibile effetto) o sempre di Bach la celebre Ciaccona. Da ascoltare sono le variazioni di Ludwig Van Beethoven (http://www.lvbeethoven.com/index_It.html) sul tema (affatto elaborato e ricco di prospettive...) di Diabelli. Beethoven spesso usava temi molto semplici e spesso piuttosto banali per comporre opere monumentali: signori, colui che compone un'intera sinfonia con uno dei temi principali di 4 (!) note di cui 3 sono identiche credo non lasci dubbi sulla natura geniale del suo creare musica. Ancora, sempre sulle variazione figurata, ascolta Johannes Brahms, le terrificanti (per chi le esegue e delizia per chi le ascolta) variazioni per pianoforte (che lui chiama Studi per Pianoforte) sul tema del celebre Capriccio n.24 di Niccolò Paganini. Per quanto concerne il nostro strumento devo aggiungere un piccolo nota bene. Sopra ho scritto che nell'Ottocento erano utilizzatissime le variazioni di tipo ornamentale ma un compositore adopera una forma intermedia tra i due tipi di variazione (ornamentale e figurata). Questo compositore è Fernando Sor. Egli, se ci fai caso, mantiene sempre gli schemi ritmici e armonici del tema: se un tema è di 8 battute la variazione è di 8 battute, se il tema è in levare, la variazione è in levare e così via. Ma talvolta, per alcuni elementi del tema, sostituisce un motivo personale, senza però allontanarsi dal fulcro del motivo principale. I personaggi, in soldoni, sono sempre gli stessi ma sono mascherati. Pensa alle variazioni op.9 sul tema del Flauto Magico di Mozart. Ecco. Da queste coordinate puoi iniziare ad espandere il tuo studio e il tuo approfondimento. Una cosa utile che ogni buon musicista colto dovrebbe fare è anche una approfondita analisi del tema che viene variato. Conoscerne l'origine, il contesto musicale e storico e, ovviamente, il compositore.
  11. Ciao Andrea. Benvenuto sul forum italiano di chitarra classica. Prendi visione del manifesto del forum e buona permanenza.
  12. Link ad un sito web che ha raccolto tutte le trascrizioni per chitarra delle opere di Johann Sebastian Bach disponibili su Internet per il download gratuito http://alan.melvin.com/
  13. E' stato pubblicato il primo cd del giovane chitarrisata australiano Jacob Cordover vincitore del primo premio al Concurso Internacional de Guitarra 'Festival de Córdoba' Il titolo del CD è Stélé. Tracce del disco: Leo Brouwer (1939): El Decamerón Negro Joaquín Rodrigo (1901 - 1999): Invocación y Danza Hommage à Manuel de Falla Carlo Domeniconi (1947): Koyunbaba Leo Brouwer: Hika In Memoriam Toru Takemitsu Peter Sculthorpe (1929): From Kakadu Phillip Houghton (1954): Stélé Dal link https://store.cdbaby.com/cd/cordover si può ascoltare una demo del CD, il 2º movimento "Dervish" della composizione di Phillip Houghton che da il nome al disco. Maggiori informazioni sul chitarrista sul suo sito ufficiale: www.jacobcordover.com Visualizza tutto segnalazione CD
  14. Non è un problema di carta di identità, Antonio, ma di elasticità mentale e fisica. Sono sicuro che Matrix01 sa bene - non sono certo io a dirlo - che un certo genere di attività (tra cui quella concertistica) va iniziata in giovane, giovanissima età salvo casi rarissimi e isolati. Il suo entusiasmo e perseveranzam tuttavia, lo porteranno senza dubbio ad una grande soddisfazione personale: è questo l'augurio che gli faccio.
  15. Ciao e benvenuto. Prendi visione del Manifesto del forum. Ti ricordo che puoi modificare il tuo avatar dalla pagina del tuo profilo personale una volta effettuato il Login. Buona permanenza.
  16. Prassi estremamente frequente dove l'impiegato di turno cerca di dettare le regole del repertorio da eseguire e persino in modo presuntuoso come a dire "questa è una mia idea" o "questo repertorio non l'hai mai sentito" (completamente giustificati poi eventuali sbadigli nell'elencazione delle solite tiritère musicali) Un'ottusità che nasconde impreparazione e pigrizia mascherati da "scelta di repertorio" o "preferenze musicali" (sempre le stesse da generazioni) invece del tutto inesistenti. L'interprete propone (sempre la stessa roba)? Il direttore artistico dispone. O non dispone e chiama un altro interprete. Semplice no?
  17. Che noia. Come i CD doppi, tripli, quadrupli che ogni anno escono con qualche etichetta sempre diversa e raccolgono sempre ed eternamente gli stessi pezzi sotto titoli come "Top Classica" "Classical Forever" e via discorrendo. Peggio per chi li compra. E ancora peggio per chi sceglie di interpretare un brano perchè incluso in queste patetiche ed inutili classifiche.
  18. Non c'è bisogno del via libera Gaetano. L'area di Download è a disposizione di tutti gli iscritti del forum.
  19. Assolutamente d'accordo Francesco. Siamo perfettamente in linea. Aggiungo che un vero professionista dovrebbe anche scegliere il proprio repertorio con spirito critico e con profonda analisi e sbattersene altamente della "moda" o del fatto che una composizione è presente o meno in un dato momento nel repertorio di chi registra per la Sony Records o per la EMI o per Deutche Grammophon.
  20. Più che grave è mortalmente noioso. Non riesco a capire come ci si possa definire concertista e proporre per anni e anni lo stesso identico repertorio (composto da una decina di brani tratti dal solito elenco di 30/40) e lamentarsi del fatto che nessun direttore artistico gli mostri un minimo di attenzione. Se i "grandi teatri" non propongono concerti di chitarra non è certo per colpa della disattenzione dei direttori artistici. Se la si smettesse di presentare lo stesso trito e ritrito repertorio probabilmente qualcuno si girerebbe a guardare da questa parte. Se la si smettesse di lamentarsi e invece di piagnucolare perchè nessuno consente 45 minuti di spazio in una rassegna per l'esecuzione di patetiche trascrizioni e ci si mettesse a lavorare seriamente probabilmente il nostro strumento riguadagnerebbe i palcoscenici che gli competono. Se la si smettesse di cercare l'audience con robetta composta in un paio d'ore e la complessità musicale di uno degli esercizi del secondo volume del Sagreras qualcuno probabilmente, prima di eliminare i concerti per chitarra dai cartelloni, ci penserebbe due volte. Ma sono discorsi già detti e ascoltati. La cosa da fare adesso è una: mettere il fondoschiena su una sedia e lavorare. Altrochè.
  21. Sarebbe, Capo d'Astro, come guardare prima il film tratto dal libro e poi leggere il libro stesso. La musica va letta proprio come si fa con le parole dei testi. Non è buono dover associare anche una sola singola nota ad una visione non propria anche perchè si toglie il gusto all'interprete di sapere "come va a finire".
  22. Certo. L'inferno non è poi un posto così brutto da abitare.
  23. Scelta impossibile. I gusti e le attenzioni mutano in continuazione. Posso dire quelli che mi hanno soddisfatto appartenenti all'ultimo ordine: Hummel Johann Nepomuk Sonata per violoncello op.104, Trio op.22 e op.35, Quartetto op. postuma; Micaela Comberti e Simon Standage, violino; Jane Rogers, viola; Pal Banda, violoncello; Alexander-Max Susan Fp. ACDC Let There Be Rock edizione deluxe rimasterizzata. Franz Liszt: B-A-C-H Variations, Piano Sonata Pianoforte: Markus Groh Il cd contiene anche la Sonata in si minore S 178 e Totentanz for Piano, S 525.
  24. Compra lo spartito e ascolta le interpretazioni sullo strumento originale. Acquista una trascrizione valida e procedi alla correzione degli strafalcioni/tagli/libertà prese dal trascrittore. Dunque inizia la lettura. Nada más. Mi permetto di suggerirti di impiegare le tue energie per leggere anche repertorio originale. C'è molta, moltissima musica.
  25. Aggiungo la "Ninna Nanna", secondo movimento della Sonata Mediterranea di Angelo Gilardino. Una visione caleidoscopica di una melodia di memorie lontane.
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