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Alfredo Franco

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  1. Non mi pare, almeno non nei lavori di Giuliani che ho letto. Il temino è quello do do re re mi fa mi re, giusto?
  2. Bene, allora continuatelo a casa vostra.
  3. Veramente si tratta di una contrazione grammaticale tipicamente ottocentesca, non ha invento nulla.
  4. Uno dei miei sommi diletti consiste nel guardare le vendite, sulle reti locali, di arte contemporanea. Sono trasmissioni molto più interessanti degli show che passano sulle tv nazionali e i piazzisti risultano più affabili dei famosi presentatori. Mentre le guardo mi domando su quali pareti andranno ad appendersi oli, disegni, acquarelli, macchie d'inchiostro...chi siano gli acquirenti e quale la loro competenza...
  5. Attento Neuland, ora qualcuno risponderà che la Ramirez cinese ha un suono differente rispetto a quella vera. E' po' ellittica, ma credo si colga.
  6. Io penso che la tua musica possieda un forte grado di teatralità, o per dirla meglio, sia fortemente caratterizzata da una presenza di drammaturgia teatrale. Non mi riferisco, ovviamente, al gesto plateale, assolutamente assente, ma al contrario, al fatto che siano percepibili figure, o fantasmi di figure, cha hanno forte presa sull'ascoltatore: quelle evocate nei tuoi Studi, di musicisti, pittori e poeti, sono presenze avvertibili che si palesano all'ascolto e alla lettura. Nei cromatismi credo siano più sfaccettate....come in una sorta di caleidoscopio che le scompone e quindi più "ardue" nel rivelarsi.
  7. Ormai, con la giustificazione del post-moderno, l'arte è diventata una massa informe sulla quale è impossibile esprimere un giudizio di valore senza essere tacciati di integralismo. E l'idea che grazie alla banalizzazione, o alla semplificazione di un fenomeno complesso si possa giungere alla verità è diventata la bandiera di questo modo di approcciarsi al sublime. Io sono invece sempre più convinto che solamente attraverso una riflessione attenta su questa pervasiva tabula rasa culturale sia possibile discernere il senso delle cose.
  8. Beh, anche io ho iniziato grattando la chitarra elettrica nel gruppo delle medie, poi mi sono messo a scrivere canzoni, poi ho studiato chitarra classica, poi (da qualche anno) composizione. E' un percorso niente affatto raro al giorno d'oggi...
  9. Concordo con Cristiano. La musica di Dowland è qualcosa di troppo prezioso e raffinato per essere dato in pasto ad un rockettaro con velleità trascendentali.
  10. Beh, vuol proprio dire che per vedere la neve dovrò trasferirmi in Sardegna, dato che ormai anche quella al nord latita.
  11. Bellissimi, anche graficamente. Bendito machine è un capolavoro.
  12. Ho messo qualche foto nella mia "galleria personale". Non sarebbe male usare un po' di più questo servizio offerto dal forum. Saluti.
  13. Come diversivo situazionista non sarebbe una cattiva idea: metter su una bella fondazione di compositori viventi dati per morti.
  14. Un chilometro di autostrada...
  15. So che c'è un cd della Naxos con le 3 Sonate op.21, che sono dei buoni lavori, interpretate da Richard Savino. Anche queste su Itunes.
  16. Gli interpreti sono ottimi: Leopoldo Saracino e Massimo Palumbo. Comunque i cd sono solo 8...e i prezzi della Brilliant decisamente appetibili. Ho visto che sono anche disponibili su Itunes. http://www.musicweb-international.com/classrev/2004/Mar04/carulli.htm
  17. Se ti può interessare, la Brilliant ha messo in commercio l'integrale per chitarra e fortepiano: 10 cd.
  18. Ah, sembra bizzarra la cosa.
  19. Una partitura eccezionale. Bellissima anche la resa scenografica e l'utilizzo di Dreyer. Ne farete un dvd?
  20. Fermi tutti! Non considero Carulli un poco di buono, quanto un compositore molto discontinuo. Anzi, credo non esista esempio più rappresentativo della figura del musicista in bilico fra artigianato ed arte. A pagine eccellenti se ne alternano altre talmente mediocri da far sorgere il sospetto, come scrive Dralig, che la committenza abbia avuto un ruolo determinante nella riuscita della pagine lasciateci.
  21. No. E non credo che sia suo nemmeno quell'orrendo concerto per violino e orchestra che gli è stato attribuito. dralig Lo sto ascoltando adesso; una vera porcheria! Certamente non l'ha scritto Sor; mi ricorda piuttosto, nella pochezza dell'orchestrazione e nell'ovvietà dei temi, certe banalità tipiche di un Carulli.
  22. Che dire, i complimenti possono suonare superflui. Semplicemente, io credo che con questo progetto realizzato, tu abbia arricchito di un tassello fondamentale ed indelebile la storia della chitarra classica. Quindi te li faccio, complimenti.
  23. E' un compositore, Paganini, che sembra divertirsi a cavalcare il filo del rasoio. Rimestava in un pentolone trafugato dalle cucine di qualche bordello genovese o parigino e da quel minestrone ci cavava della roba di una tale qualità che avrebbe spedito Carulli all' hopital per eccesso di trascendenza.
  24. Sono due giorni che ho in loop le Sonate di Paganini. Il mio vuole essere un consiglio a tutti quei chitarristi che ancora le considerano opere minori. Dal punto di vista formale presentano degli aspetti estremamente interessanti: la giustapposizione dialettica del primo movimento, dove Pagagini sembra voler arrivare tramite un cut-up di formule meccaniche tipiche dell'estetica ottocentesca ad un risultato di apparente improvvisazione è perfettamente bilanciato dal secondo, ritmicamente definito e basato sul binomio basso-melodia. Poi, dal punto di vista melodico, nella sua lapalissiana semplicità, Paganini riesce sempre ad identificare la nota perno che svincola la frase dall'ovvio. Bravissimo Zigante a delineare il carattere di ogni Sonata, e a focalizzare aspetti differenti di apparenti similitudini. Dimenticavo, altro punto a favore di queste composizioni è l'idea di chitarra come entità poetica specifica lontana dal modello di ricalco orchestrale.
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