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Butterfly

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Tutti i contenuti di Butterfly

  1. Butterfly

    Ricordi...

    E' molto carino anchel'episodio al cimitero, con l'inconsolabile vedovo di Adelina (Alessandro Haber) Vabbè magari un po' pesantuccio come spirito... Butterfly
  2. Pero' l'ostia nella scollatura della sposa mi sembra un po' fasulla... Confermo invece certe benedizioni stile "secchiata di acqua santa"... Butterfly
  3. L'unica cosa che mi stupisce è che alle 3,30 del mattino ci siano 24 utenti collegati....avranno fusi orari diversi... Butterfly
  4. Mi perdonino gli stretti osservanti ma questo filmatino è troppo divertente... [Youtube] Butterfly
  5. Comodissimo per mettere le foto sul forum! Ma dov'è lo spazio per il portamatite e la stilografica? E dove metto le violette africane? Non avete idea di come fioriscano bene vicino al monitor lcd, devono essere quelle belle radiazioni elettromagnetiche Mi sembra che questo nuovo pc stimoli a utilizzare le mani come due pinze informi, insomma che specializzi poco i movimenti. Sparirà la sindrome del tunnel carpale ma sarà un bel problema per la french manicure. E poi tutte quelle ditate antigieniche sullo schermo.... Comunque non illudetevi: come al solito, la stampante si incepperà ogni volta che non dovrebbe assolutamente accadere. Butterfly P.S.: dimenticavo: manca la periferica più importante: lo scaldatazza con presa usb.
  6. L'ideale sarebbe poter seguire un cammino lineare e semplice in tutte le cose. Essere folgorati precocemente dalla consapevolezza del proprio futuro, aver chiara la propria "missione", dedicare tutte le forze a un un'unico scopo, assistere al suo compiersi, radioso e sicuro. Purtroppo la teoria e la pratica, nella realtà di molte esistenze, non sempre coincidono, l'importante è non perdere la stella del cammino. Nei momenti di maggiore fatica ricordo una frase di don Orione: "Quello che fai, fallo bene". Dallo spolverare i mobili al comporre una poesia. Qualunque sia il proprio destino, è confortante poter constatare di aver tenuto salde le mani sul timone della vita. Butterfly
  7. Il critico americano Raymond Calcraft ha forgiato la definizione di "paesaggio sonoro" per la musica di Joaquin Rodrigo che, cieco fin dalla più tenera infanzia, avrebbe - secondo Calcraft - creato nella sua musica una compensazione eviocativa del paesaggio che non poteva più vedere. Si tratta, evidentemente, di una metafora. dralig Ringrazio Fabio per la segnalazione di Wikipedia e l'interessante e documentata trattazione del tema. Mi piace particolarmente però la definizione metaforica usata da Raymond Calcraft e indicata dal M.° Gilardino. In un certo senso si potrebbe forse riconoscere un "paesaggio sonoro" anche negli autori che hanno il dono della vista ma che comunque costruiscono con la loro musica un ambiente di percezioni ed evocazioni poetiche che travalicano il vedere con i soli occhi. O sbaglio? A volte mi sembra di trovare nella musica, la stessa impressione di un paesaggio quasi informe ma pieno di colori, un po' come quando scorre velocemente, dai finestrini di un treno in corsa... Butterfly
  8. Butterfly

    Paesaggi sonori

    Che cosa sono i "paesaggi sonori"? Butterfly
  9. .... postato per errore, sorry. Butterfly
  10. Può dipendere sia dalla capacità dei metadati di essere catturati dai motori di ricerca che dall'inserimento in qualche portale tematico, ma anche dal periodo dell'anno o dallo svolgersi di qualche evento particolare legato a quell'ambito culturale. Per esempio, quando finiscono le scuole c'è un aumento di consultazioni dei siti sul proseguio degli studi o sulle opportunità di lavoro; lo stesso accade con i siti turistici o con quelli sportivi (in occasione della Coppa America i siti di vela hanno registrato un'inpennata di accessi notevole). Butterfly
  11. Pochissimi Salvo, perchè quando si fanno tante cose, il tempo subisce una compressione entropica, come in Star Trek Scherzi a parte, tutti quei lavoretti li ho fatti in quattro anni, anche con varie pause (un poco di piu', ho terminato gli studi sette mesi fuori corso). Non c'è nulla di particolarmente ammirevole nel fare qualche sforzo per mantenersi agli studi, la cosa migliore è fare magari poche cose ma bene, dedicando il gisto tempo. Mi spiace invece quando sento in tv che chi è già laureato da un pezzo sbarca ancora il lunario facendo "tapulli". Non so se la situazione sia sovrapponibile a quella degli aspiranti musicisti, però temo che con la trasformazione dei corsi in 3+2 le tasse leviteranno abbastanza... Butterfly
  12. Segnalo due concorsi di composizione, con relativo bando scaricabile: - Scadenza 16 Agosto 2007 Concorso di composizione per Iperviolino - Scadenza 10 Agosto 2007 Butterfly
  13. Per chi studia all'università ci sono i contratti delle "150 ore" e il tutorato (anche per i corsi di e-learning). Ci si può informare allo Sportello dello studente, da agosto. Molte cooperative di servizi utilizzano gli studenti in attività di assistenza agli utenti in biblioteche e musei. Superando un apposito esame presso la Regione (o il Comune) è possibile acquisire il brevetto di "Guida turistica": per chi vive in belle località è un'attività niente male e ben retribuita. Per chi studia musica sconsiglierei qualunque lavoro che metta a rischio le mani...che ne pensate? Ho lavorato per tutti gli anni di studio universitario, fin dall'estate della maturità. Andavo a lezione al mattino, in archivio o al laboratorio di restauro nelle ore del pranzo, al pomeriggio lavoravo, alla sera studiavo. Principalmente davo ripetizioni, poi ho iniziato a tradurre testi scientifici per i laureandi. Un'estate ho lavorato in una agenzia di viaggio, un'altra come aiutante in una libreria. Poi sono iniziati i contrattini per collaborare all'allestimento di mostre d'arte e a degli scavi archeologici (strizzata come un limone: sotto al sole estraevo e catalogavo reperti ceramici scrivendoci il numero di inventario con un malefico pennino da intingere nell'inchiostro di china, oppure ossa di Longobardi che un antropologo veniva a guardare da dietro un paio di occhiali spessi così). Gli studenti venivano reclutati spesso per la catalogazione O/A della Soprintendenza (non so se esiste piu'). La cosa piu' buffa che ho fatto è stata la modella per acconciature da sposa, avevo i capelli lunghissimi e una mia amica parrucchiera me li ha combinati in tutti i modi possibili e immaginabili Il lavoro più "divertente" è stato istruire i bambini ad andare in barca a vela, vedendoli imparare le regole della lealtà che vigono sul mare. Quando ho iniziato a lavorare "davvero", mi sono stupita di quanto tempo libero avessi all'improvviso Però sono riuscita a incasinarmi di nuovo con un po' di cose "volontarie" e, finalmente... la musica. Alcune riflessioni: 1) la priorità è mantenere fede al proprio percorso di studi: dosate bene le forze; 2) i lavoretti da studenti presentano svantaggi ma anche lati positivi: anche fare cose lontane dal proprio futuro lavoro aiuta, in un certo senso, ad acquisire elasticità mentale e pratica. Meno è il tempo a disposizione e piu' si impara ad organizzarlo e ne avanza sempre un po' per le cose che si amano, anzi si scopre che quel tempo sarà sempre il piu' prezioso per tutta la vita. Spero di avervi fatto sorridere con la storia dei miei "tapulli" (a Genova si chiamano così) Butterfly
  14. Soprattutto si possono leggere per la stragrande maggioranza argomenti "seri" e trattati in maniera interessante per tutti i livelli di comprensione. Alcune regole di formattazione dei messaggi hanno permesso di rendere particolarmente efficace anche la funzione "cerca". Butterfly
  15. Mumble mumble...non è proprio possibile. Mi sembra che ti sei un po' fissata. Dai su, stai calma... Butterfly
  16. Se mi incontri, vuol dire che ci sei anche tu Butterfly
  17. Da sola non ci arrivi? Butterfly
  18. Scherzi a parte, ogni gesto, anche piccolo, della vita quotidiana va fatto con buon senso. Ci sono persone particolarmente allergiche o sensibili all'inalazione di sostanze che ad altri passano del tutto inosservate. Non vorrei che Orfeo si sentisse offeso da troppe battute, in linea teorica ho capito il suo dubbio; diciamo che in un "lavoro" di rifinitura estetica delle unghie non si dovrebbero volatilizzare particelle di carta abrasiva particolarmente dannose nè per quantità nè per composizione. Starei piu' attenta invece a smalti e solventi, che a volte si utilizzano anche a scopo terapeutico, perchè pur essendo di natura cornea, l'unghia è comunque parte vivente e molto sensibile agli agenti chimici. Concordo sull'utilizzo della carta "grigia" bagnata, leviga maggiormente la rima dell'unghia ed evita appunto qualunque volatilizzazione di polvere. Ciao! Butterfly
  19. Cara Butterfly, il problema non è questo. Se tra chi si diploma con 6 e chi invece prende 10 vi sono molti punti (come valutazione del titolo) di differenza, questo stimolerà a prendere un alto voto all'esame di diploma. Se questo sistema viene cambiato e tra i due estremi si riduce ad un solo punto di differenza (teorizzo), nessuno più si preoccuperà di studiare per ottenere un voto alto, o quantomeno sarà una bella spinta alla mediocrità. Allo stesso modo se un concerto può essere valutato da 1 punto a 2 punti (e quì non teorizzo più) chi suona per il parroco nella chiesetta sotto casa (e molto, ma solo per questo tipo di "eventi") sarà notevolmente avvantaggiato rispetto a chi ha una attività di rilievo, magari meno "intensa" ma in posti professionalmente anche elevatissimi. Ho capito, Lucio, grazie. Qualcosa di analogo accade anche in altri settori, perfino in quelli scientifici, dove l'obiettività dei titoli dovrebbe essere piu' facile da definire. Certo che per l'arte è davvero molto complicato. Allora non mi resta che dire "in bocca al lupo" a tutti gli aspiranti insegnanti di musica, dai coraggio! Butterfly
  20. Ho dimenticato di darti il benvenuto, Pantera Rosa. Benvenuta! Butterly
  21. Devo ammettere di non aver mai pensato a Villa Lobos facente funzione di termocoperta. B.
  22. Mi trovi completamente d'accordo. Sembra quasi che si voglia comprimere le valutazioni per favorire chi ha meno punteggi o meno titoli. LM Scusate se mi intrometto, spero di aver capito bene. Questo sistema potrebbe servire a non considerare un voto di diploma l'unica chance di progressione nel lavoro? Anche un laureato con 108 ha più possibilità di uno con 110 e lode, se dopo la laurea scrive tre libri o fa 200 conferenze o si dimostra, per esempio, un medico pieno di intuito o un traduttore raffinato. Magari 108 l'ha preso perchè il presidente di commissione era un po'.... Non si racconta che anche Einstein avesse 3 in matematica? Il sistema dei punteggi è sempre un po' ingiusto (su questo sono d'accordo, eccome) ma forse stimola a impegnarsi in ulteriori esperienze di approfondimento del sapere e del fare, molto utili ai fini di una formazione professionale piu' matura. Il che apre forse un'altro problema...come costruire questa esperienza e poter usufruire, in modo equo, di ulteriori occasioni formative? Butterfly
  23. E vuoi chiamare Heitor uno dei pappagalli! Waller....Waller.... Butterfly
  24. Mi piace (a piccole dosi) la musica del fado portoghese e sto cercando di rintracciare un brano di cui ho il ricordo di una bella musica e un testo molto poetico. Più o meno parlava di un gabbiano che volteggiava nel cielo di Lisbona e di un amore (molto probabilmente perduto). Qualcuno lo conosce? Non è molto chitarristico come quesito, anche se del fado mi piace molto anche la parte strumentale (con vari strumenti a corde tra cui una chitarra particolare). Qualcuno è appassionato di questo genere? Si inserisce in qualche modo nella tradizione popolare o nel repertorio per chitarra? Butterfly
  25. E forse è anche una delle cause dell'effetto serra....tutti quei chitarristi che ogni giorno emettono quintali di polveri sottili nell'atmosfera (frrrzzz frrrrzzzz frrrrrzzz)...temo fortemente anche per la Cartaveder Rangialungia Butterfly
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