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tecnica, velocità e rilassatezza...


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Non ha detto una parola fuori posto, Monch. Sono d'accordo su tutto.

 

Si ma per chi inzia proprio da zero?

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Non ha detto una parola fuori posto, Monch. Sono d'accordo su tutto.

 

Si ma per chi inzia proprio da zero?

 

Non è certo da un forum che si costruisce un metodo di studio, Liolanda.

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Non capisco (riferimento ai post di Dralig) questa consuetudine di prendere esempi dai più disparati settori ed applicarli al mondo chitarristico, sicuramente serve a visualizzare il proprio concetto con maggiore chiarezza ma non credo sia così realmente applicabilea a livello reale, o perlomeno non sempre.

 

Lei ammette che il ricorrere ad esempi allogeni può servire a chiarire concetti relativi all'arte della chitarra, e ritiene che talvolta ("non sempre") essi siano applicabili. Il che vuol dire che ne capisce la funzione.

Ma premette il contrario ("Non capisco"). Ci pensi sopra. Nel frattempo, sarà meglio che ciascuno seguiti ad argomentare i proprii discorsi con i mezzi di cui dispone, e non cerchi di mettere fuori gioco quelli altrui.

 

 

 

 

Riferito al post del M° Diodovich.

Io credo che occorre differenziare tra uno Yamashita e un Micheli, e scindere anche da chi si vuole imporre principalmenter per il proprio virtuosismo e viceversa chi vuole proporsi con altre doti più musicali e spostare l'attenzione in chi vede in un Micheli il virtuosismo come punto principale e non coglie invece il suo bellissimo fraseggio, l'aiuto della riscoperta di pezzi originali e tanto altro. Rispetto tutti i pareri per carità

 

Rispetti, oltre ai pareri, anche gli artisti. Siamo tutti d'accordo nell'ammirare l'arte di Lorenzo Micheli, e io al riguardo non arrivo qui a professarmi adesso. Per fare questo, tuttavia, non abbiamo alcuna necessità di restringere i meriti di un musicista - Yamashita - che ha dimostrato di voler ben altro che imporsi principalmente per il proprio virtuosismo. Gli dobbiamo rispetto, anche se non ci piace il suo modo di suonare: disconoscergli di essere un interprete sensibile e intelligente, oltre che di una enorme generosità nel suo impegno riguardo il repertorio, è cosa ingiusta.

 

dralig

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Non credo di aver mancato di rispetto a nessuno, ho solo voluto fare una distinzione ed esprimere il mio pensiero, non ho dato valenza negativa assoluta al M° Yamashita, dico che a mio parere spinge molto anche nella scelta dei brani sul suo essere virtuoso, forse non dico il vero? Parliamo di concertisti ad altissimi livello e non ho risposto per difendere un Micheli che non ne ha bisogno ma per puntualizzare un mio pensiero che va al di la dei nomi, ho scelto Micheli perchè è l'artista che meglio conosco tra i citati. Spero vivamente sia arrivato anche il significato del messaggio e che l'attenzione non sia stata posta solo sui nomi citati, altrimenti torniamo al discorso iniziale che si focalizza sulla cornice e non sul paesaggio.

 

Non era un attacco nei suoi confronti ripeto che capisco l'uso dei paragoni per chiarire un pensiero. Mi sono probabilmente epresso male. Quello che non capisco era l'esempio specifico e se legge anche più avanti credo di portare a termine di spiegare il mio pensiero usando io stesso un paragone quindi cercando con lei un dialogo, non trova?

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Comunque stiamo al gioco: certo è verissimo che i poeti non parlano di grammatica, ma se proprio vogliamo fare il paragone con musicisti potremmo dire che nemmeno i musicisti discorrono del valore di una croma. La grammatica è immota, una croma è e sempre avrà lo stesso valore, la tecnica può essere in continuo movimento,

 

Il punto non è stabilire più o meno improbabili relazioni tra le parti del discorso grammaticale e gli elementi del discorso musicale. La similitudine che io ho adoperato ha - più semplicemente e sensatamente - un altro scopo. quello di rilevare che, mentre negli altri campi della creazione artistica lo scambio di idee si sviluppa su alcuni assiomi (si dà per scontato che ciascuno disponga di una preparazione di base, ad esempio in campo letterario un perfetto dominio della lingua), tra chitarristi questo assioma non esiste, e continua ad affiorare, nei loro discorsi, la tecnica strumentale (che dovrebbe essere risolta dai tempi del primo apprendistato), sia come ossessione di fondo che come mezzo di distinzione. Tutto ciò è, dal punto di vista culturale, anomalo e, se posso dirlo, un po' ridicolo. Sottolineando questa anomalia, io non ho affatto postulato che il discorso in atto debba interrompersi (non ho il mandato, né l'animus, del censore) e tanto meno ho negato l'importanza del dibattito su aspetti formativi o evolutivi della tecnica: a questo riguardo, spero, mi si farà credito di non essermi speso soltanto in quattro chiacchiere su un forum.

 

Quindi, non si scambi, per favore, una mia osservazione di carattere culturale - la tendenza dei chitarristi a feticizzare la tecnica e a farsene, da una parte una coda di paglia e dall'altra un trofeo da neo-ricchi - con una mia esortazione a smetterla di parlare di tecnica: forse, di parlarne in un certo modo, questo si.

 

dralig

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non ho dato valenza negativa assoluta al M° Yamashita, dico che a mio parere spinge molto anche nella scelta dei brani sul suo essere virtuoso, forse non dico il vero?

 

Quale scelta degli brani di Yamashita state parlando? Quello che suona e registra oggi , o quello di 25 anni fa?

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Quello che non si dovrebbe fare in una community come questa è invece postare domande tipo

"Che lunghezza devo avere le unghie?"

"A quanto fate le scale?"

e via discorrendo.

Sono domande che non hanno ne' capo ne' coda, ripetute e stra-ripetute e alle quali non vi è risposta se non puramente soggettiva e quindi inutile a chi vuole imparare.

.................

 

Vorrei evitare, come accade in tutti i forum dilettantistici, di leggere domande nelle quali si chiede cosa mangiate prima del concerto, che cosa bevete dopo il concerto e con quale sapone vi fate la doccia prima del concerto.

 

Il forum è aperto a chiunque intende discutere di chitarra classica.

Non ha alcuna importanza il livello di preparazione.

 

preso da: http://www.cristianoporqueddu.it/forumchitarraclassica/viewtopic.php?t=1216

 

Scusami Cristiano, ma non posso non notare una certa mancanza di coerenza.

Se si accetta il presupposto che ad un forum possano accedere tutti coloro che vogliono parlare di chitarra, con qualunque livello di preparazione, bisognerebbe accettare anche che vi siano domande simili che, se per musicisti come te e me possono sembrare non avere né capo né coda, per alcuni altri ("Non ha alcuna importanza il livello di preparazione") possono anche rivestire un particolare interesse.

 

Magari potrebbero essere queste le occasioni per far capire a questi chitarristi come domande poste in questa maniera non hanno alcun senso e che certi problemi possono trovare soluzioni solo se inseriti in un contesto più ampio e non banalmente ridotti a "quante ore studiate al giorno?"

Ma naturalmente spiegandoglielo, non certo escludendoli dalla possibilità di porre le loro domande.

 

Esimersi da questo ruolo, esimersi dal fare qualcosa per far "crescere" tanto dilettantume che oggi vediamo un po' dovunque, è una scelta. Secondo me sbagliata.

Direi anche nei confronti di quei forum che tu chiami "dilettantistici" ai quali spesso si rivolgono proprio le persone che non hanno una minima cultura specifica di base, e che sono spesso preda, proprio su quei forum, dei tanti professorini o improvvisati maestrini che vi scorrazzano, con tanto di corollario di organizzazione di "Master" fatte sui primi preludi di Carulli.

 

Se questa è la scelta, però, bisognerebbe inserire una dicitura ben chiara nel manifesto del forum: "Attenzione, questo è un forum di professionisti, non ve ne uscite con domande del tipo...", altrimenti chiunque si sentirà autorizzato a chiedere qualsiasi cosa.

Del resto, se non ci sentiamo di farlo, non è detto che bisogna sempre rispondere in prima persona a domande che non riteniamo "importanti" o poste nella giusta maniera; può sempre farlo qualcun altro degli utenti del forum, se ne avrà voglia perché certo nessuno lo obbliga.

 

Un abbraccio,

LM

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Scusami Cristiano, ma non posso non notare una certa mancanza di coerenza.

 

Ciao Lucio e grazie per il tuo intervento.

La mia coerenza è tutt'altro che assente.

 

Le due affermazioni non si scontrano affatto.

 

La risposta ad una domanda talmente generica (alla quale, sottolineo ancora una volta, è stata data risposta in modo esaustivo e come al solito con il massimo entusiasmo) includeva anche un richiamo al fatto che spesso e volentieri a questo genere di domande ("Come limi l'ungha dell'anulare", "A quanto fai le scale" e così via) possono essere date risposte altrettanto banali e soggettive.

I forum di chitarra classica sparsi per il web sono letteralmente sommersi da questo genere di domande e le risposte sono sempre (giustamente) inutili e soggettive a meno che qualcuno non abbia davvero intenzione di indicare il modo di limare le unghie della mano destra.

 

Se rileggi interamente il post, ho infatti invitato a postare un determinato tipo di problema tecnico nell'area apposita: accedere alle "Discussioni Generiche" e domandare a circa 400 iscritti "Come sedersi per fare più veloce la ciacciona" o "Cosa mangiare prima di suonare la musica del Novecento" è oltre che inutile anche dispersivo.

 

Il mio invito è quello di dare una indicazione particolare del problema tecnico (per il quale, ancora una volta, esiste una sezione apposita, ampia e visitata più di tutte le altre da quel che risulta dalle statistiche del forum) dal quale, evidentemente, si risalirà al generale.

 

Che il forum poi, sia aperto a tutti coloro che desiderano partecipare indipendentemente dal livello di preparazione, credo non sia neanche da mettere in discussione: è sufficiente leggere le domande e le risposte date a tutti da tutti.

Ma da qui a restare a guardare (ancora) mentre si domandano sempre ed eternamente le stesse cose, ce ne passa.

Non è una limitazione, Lucio, è solo un tentativo (che andrà a buon fine con la collaborazione di tutti) di mettere le discussioni al loro posto ed evitare, in futuro, la creazione di thread con le stesse domande e le stesse risposte.

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Magari potrebbero essere queste le occasioni per far capire a questi chitarristi come domande poste in questa maniera non hanno alcun senso e che certi problemi possono trovare soluzioni solo se inseriti in un contesto più ampio e non banalmente ridotti a "quante ore studiate al giorno?"

Ma naturalmente spiegandoglielo, non certo escludendoli dalla possibilità di porre le loro domande.

 

Stiamo facendo proprio questo, in questo momento.

Non trovi?

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Direi anche nei confronti di quei forum che tu chiami "dilettantistici" ai quali spesso si rivolgono proprio le persone che non hanno una minima cultura specifica di base, e che sono spesso preda, proprio su quei forum, dei tanti professorini o improvvisati maestrini che vi scorrazzano...

Esimersi da questo ruolo, esimersi dal fare qualcosa per far "crescere" tanto dilettantume che oggi vediamo un po' dovunque, è una scelta. Secondo me sbagliata.

 

Ciao Lucio,

Il tuo messaggio e il successivo spiegano bene l’impronta del forum, piu’ che il suo manifesto ufficiale. Grazie per le precisazioni e scusate l'off topic.

E’ vero che ai forum “dilettantistici” si rivolgono spesso "le persone che non hanno una minima cultura specifica di base". In senso strettamente musicale però. Per questo può succedere che anche la disamina su cosa mangiare prima di una esibizione pubblica o un esame, sicuramente banale per dei musicisti di professione, possa diventare interessante e istruttiva se dibattuta con un medico o un biologo, anche se la loro esperienza di chitarrista si limita a qualche concerto nella sala parrocchiale.

 

Viceversa, può capitare di restare ammirati e di leggere sicuramente con interesse i contributi di artisti di spicco e di vasta cultura, ma anche di essere colti da una sconfortante caduta delle braccia quando si leggono, da parte di qualche studente di musica per esempio, certe elucubrazioni sulle presunte scelte stilistiche di un poeta del Settecento che si inserirebbero già male in una lezione all’aperto di una classe di terza media. Ecco perciò quale può essere il valore aggiunto di una partecipazione piu' ampia a un forum e la valorizzazione delle diverse "umanità" (in questo senso ho citato il termine), al di là che le diverse sezioni possano prevedere la trattazione di argomenti tecnici a livello di una professionalità musicale piu' avanzata.

 

Il “dilettantume” che vedi ovunque, a un certo punto talvolta opera una scelta e cerca, nel suo piccolo, di fare un salto di qualità approcciandosi a uno studio difficile e lungo, con umiltà, pazienza e consapevolezza dei propri limiti.

In questo senso, non sentendosi tutto sommato né carne né pesce, può magari trovare piu’ rilassante partecipare a confronti di idee semplici ma condivise con sincera simpatia e "amicizia" virtuale, piuttosto che ritrovarsi a subire il superficiale giudizio di ragazzi molto giovani che probabilmente in alcuni casi, con tutto il rispetto e i migliori auspici per il prosieguo dei loro studi musicali, se posassero la chitarra e passassero davanti allo studio professionale di qualcuno di quei dilettanti, altro non sarebbero che ragazzi che camminano.

 

…. Del resto, se non ci sentiamo di farlo, non è detto che bisogna sempre rispondere in prima persona a domande che non riteniamo "importanti" o poste nella giusta maniera; può sempre farlo qualcun altro degli utenti del forum, se ne avrà voglia perché certo nessuno lo obbliga

 

E’ quello che accade sovente nel sistema universitario e che alimenta, a mio parere, un livello sempre piu’ basso di formazione. Meno si sa e piu’ è opportuno chiedere e farlo ai migliori. Sono certa che anche tutti voi avete fatto così, per diventare bravi come siete.

Con simpatia.

 

 

Butterfly

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