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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

Cosa si pensa prima di suonare in pubblico?


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Conosco solo il Secondo Concerto.

A proposito di questo, non mi fa impazzire. Preferisco il Concerto per pianoforte (suonato da Pollini).

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Conosco solo il Secondo Concerto.

A proposito di questo, non mi fa impazzire. Preferisco il Concerto per pianoforte (suonato da Pollini).

 

Allora, vai un po' indietro e procurati una buona incisione del primo concerto, in genere snobbato come opera giovanile. C'è un tema, lì, che non dovrebbe risultarti del tutto sconosciuto. Pollini, benissimo. Perfetto. Ma ascolta anche altre incisioni. Stephen Kovacevich, per esempio. In ciascuna c'è qualcosa che nelle altre non c'è. E così uno si "compone" mentalmente la sua interpretazione ideale, anche se non suona.

Comunque, si raggiunge il massimo quando si riesce ad apprezzare ugualmente (stando sempre nei concerti per violino) il concerto di Berg e il concerto di Kachaturian. Non so se mi spiego...

 

dralig

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Ecco, Bartok, non lapidatemi, è una lacuna che devo colmare.

 

Mi sono accostato più volte alla sua musica senza mai riuscire a carpirne il senso profondo.

 

Ultimamente ho orecchiato in radio una sua cosa di cui non ricordo il titolo ma sono rimasto molto affascinato dalla sovrapposizione dei piani sonori, un po' come mi successe anni fa con il Magnificat di Bach.

 

Il fatto è che c'è tanta bella musica da conoscere...ci andrebbero 12 vite, non una.

 

Ora mi sono messo a riascoltare Brouwer, cosa che non facevo da molto tempo, e ho scoperto che non mi dispiace affatto...alla fine servirebbero 24 vite non 12, perchè ovviamente bisognerebbe ritornare anche su ciò che non si è colto.

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E così uno si "compone" mentalmente la sua interpretazione ideale, anche se non suona.

 

dralig

 

Che è sempre la migliore.

 

Servirebbe un ammenicolo digitale in grado di trasformare il pensiero in onde sonore per potersi poi ascoltare il pensiero pensato.

 

Sarebbe anche molto utile in fase compositiva...ovviamente tra 50 anni sarà dipsonibile sul mercato.

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Non è del tutto pertinente, ma ho sentito parlare di un sistema di interrogazione di una banca dati informatizzata di file musicali e relativi spartiti, che verrebbero resi ricercabili attraverso il riconoscimento vocale delle prime note, accennate da un utente al microfono. Vi risulta possibile? Non mi ricordo se rientra negli studi di informatica applicata ai disabili, scusate se avessi scritto qualche eresia...

 

 

 

Butterfly

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Non è del tutto pertinente, ma ho sentito parlare di un sistema di interrogazione di una banca dati informatizzata di file musicali e relativi spartiti, che verrebbero resi ricercabili attraverso il riconoscimento vocale delle prime note, accennate da un utente al microfono. Vi risulta possibile?

 

Si, è l'ultimo telefonino di due note marche mondiali che hanno collaborato alla creazione di questo gioiellino tecnologico.

 

Saluti

Giovanni

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Non è del tutto pertinente, ma ho sentito parlare di un sistema di interrogazione di una banca dati informatizzata di file musicali e relativi spartiti, che verrebbero resi ricercabili attraverso il riconoscimento vocale delle prime note, accennate da un utente al microfono. Vi risulta possibile?

 

Si, è l'ultimo telefonino di due note marche mondiali che hanno collaborato alla creazione di questo gioiellino tecnologico.

 

Saluti

Giovanni

 

La ricerca a cui faccio riferimento io si svolgerebbe nell'ambito di un progetto al quale partecipano un dipartimento di ingegneria che si occupa di robotica, un altro dipartimento di neuroscienze e il conservatorio della mia città, ma non conosco nessun dettaglio; non so se sia correlato a qualche ricerca sui dispositivi informatici per i disabili (tipo riconoscimento vocale).

Scusate l'off topic.

 

Tanto per trovare un collegamento con l'oggetto del 3D, ho letto anche che attraverso particolari tipi di PET sarebbe possibile far riconoscere a un computer le istanze di pensiero che si stanno formulando, in base alle diverse attivazioni delle zone cerebrali, anche se per ora solo a livello molto generico e sperimentale (sempre a scopo medico riabilitativo).

Forse un giorno si potranno in questo modo studiare anche la paura e le altre emozioni, anche se lo trovo un po' asettico... :roll:

A volte mi manca un "mondo semplice".

 

 

 

Butterfly

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A volte mi manca un "mondo semplice".

 

Tutto ciò che ci circonda è semplice. Molto più semplice di quanto immaginiamo.

E' l'essere umano che lo ha reso e lo rende sofisticato, difficile e apparentemente incomprensibile.

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Ri-scusate l'intromissione, con questa ho concluso.

 

Il progetto a cui faccio riferimento io, invece, è gia' in commercio.

E' un "semplice" telefonino della SonyEricsson.

Basta pronunciare, o fare ascoltare due/tre semplici note all'oggetto in questione e lui si connette automaticamente in rete alla ricerca del file musicale...

 

Possiamo "trasformare gli alberi"..., figuriamoci in abiti scientifici cos'altro faremo.

 

Saluti

Giovanni

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