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Nuovi CD di musica del XX e del XXI secolo

I segni di agogica e di dinamica


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Non potevo aspettarmi altro trattamento da parte di alcune persone della community, mi pare che la vivano come una tribù, pronti ad accogliere con arco e frecce chi mette in ridicolo il loro totem.

 

Il fatto che io sia allievo del M°Catemario (e moderatore del suo forum), non mi offusca la capacità di discernimento. Nelle sue lezioni mi sono ritrovato a capire molti dettagli circa la lettura del testo. Gli stessi che mette a disposizione (ed anche lui ci vive con la musica) dei partecipanti a questo forum. Quella che lui chiama "descrizione degli oggetti" si chiama anche analisi interpretativa. Nei suoi interventi io non ravviso speculazioni onanistiche nè contraddizioni che mi è invece parso di cogliere nei messaggi di dralig.

 

Oltre al M°Catemario, mi sarebbe piaciuto ascoltare qualcosa di più concreto di un "io le cose le so, ma normalmente mi faccio pagare per dirle" anche da Gilardino e dagli altri professionisti di questo forum. Sarebbe stato bello avere altri pareri. Non uno sfoggio di sapienza dialettica su argmoenti interessantissimi, ma concretamente poco utilizzabili da un allievo come me, ma professionisti umani che parlano con cognizione confrontandosi su un testo.

 

Avrei voluto ascoltare i vari maestri spiegare come interpretare le ottave staccate e che tipo di suono ricercare facendo riferimento ad altri passi dello stesso brano o magari a brani della produzione di Castelnuovo Tedesco (magari anche quella per altri strumenti). Avrei voluto sapere qualcosa in più su cosa, concretamente, posso fare per migliorare le mie esecuzioni. Magari arricchirle di informazioni circa le indicazioni originali, mi sarebbe piaciuto, insomma, un ambiente disteso in cui ognuno contribuisca con quello che sa con gli altri, non contro gli altri.

 

Accetto di buon grado che dralig, per sua espressa volontà, non elargisca gratuitamente il suo sapere. Per chi non si accontenta delle briciole vorrei segnalarvi alcuni link di professionisti disponibili, attendibili e convincenti,che mettono il loro sapere gratuitamente al servizio di tutti.

 

Analisi musicale:

http://digilander.libero.it/initlabor/welcome.html

Armonia e contrappunto:

http://membres.lycos.fr/mbaron/index.htm

e, scusate, ultimo ma non ultimo

http://www.catemario.com

 

P.S. Ai miei vicini riserverò un bel calcio nel sedere come mi è stato insegnato dal mio maestro on-line di gentilezza e cordialità.

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Filippo!!

I calci non si danno mai. Nemmeno a chi avrebbe voluto darteli. Dimostrare rispetto solo a chi lo merita è facile. Rispettare anche chi sembrerebba non meritarlo è un'operazione che ci mette al riparo dal divenire ciò che non vogliamo.

 

Cordialmente

EC

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Non potevo aspettarmi altro trattamento da parte di alcune persone della community, mi pare che la vivano come una tribù, pronti ad accogliere con arco e frecce chi mette in ridicolo il loro totem.

 

 

Se così è, perché frequentare queste persone? C'è un precetto che obbliga i chitarristi illuminati a catechizzare i selvaggi? Non si sentono appagati nella loro civilissima polis? Quanto al mettere in ridicolo il prossimo, mi sembra fatica davvero sprecata: ci si può rendere ridicoli soltanto da se stessi.

 

 

 

Il fatto che io sia allievo del M°Catemario (e moderatore del suo forum), non mi offusca la capacità di discernimento. Nelle sue lezioni mi sono ritrovato a capire molti dettagli circa la lettura del testo. Gli stessi che mette a disposizione (ed anche lui ci vive con la musica) dei partecipanti a questo forum. Quella che lui chiama "descrizione degli oggetti" si chiama anche analisi interpretativa. Nei suoi interventi io non ravviso speculazioni onanistiche nè contraddizioni che mi è invece parso di cogliere nei messaggi di dralig.

 

Dalla mia penna e dalla mia bocca non è mai uscita una parola che fosse o che potesse essere intesa come dubitativa nei confronti del diritto di chiunque di trovarsi a suo pieno agio nello studiare con chicchessia. La Sua soddisfazione per gli insegnamenti del Suo maestro è esemplare. Quello che Le è parso di leggere nei miei messaggi è quello che Lei è riuscito a rappresentarsene, non quello che io ho scritto.

 

Oltre al M°Catemario, mi sarebbe piaciuto ascoltare qualcosa di più concreto di un "io le cose le so, ma normalmente mi faccio pagare per dirle" anche da Gilardino e dagli altri professionisti di questo forum. Sarebbe stato bello avere altri pareri. Non uno sfoggio di sapienza dialettica su argmoenti interessantissimi, ma concretamente poco utilizzabili da un allievo come me, ma professionisti umani che parlano con cognizione confrontandosi su un testo.

 

 

Chi scrive su questo forum si esprime come sa e come può. Non credo che i lettori di questo forum durino fatica nel comprendere quali siano i criteri che inducono a definire gli scritti di chi sa usare la lingua italiana con proprietà "sfoggi di sapienza dialettica". Ognuno scrive come può, e se il saperl scrivere correttamente è sfoggio, allora è sfoggio anche lo scrivere in modo approssimativo e improprio: sfoggio di ignoranza e di maldestraggine.

 

Avrei voluto ascoltare i vari maestri spiegare come interpretare le ottave staccate e che tipo di suono ricercare facendo riferimento ad altri passi dello stesso brano o magari a brani della produzione di Castelnuovo Tedesco (magari anche quella per altri strumenti). Avrei voluto sapere qualcosa in più su cosa, concretamente, posso fare per migliorare le mie esecuzioni. Magari arricchirle di informazioni circa le indicazioni originali, mi sarebbe piaciuto, insomma, un ambiente disteso in cui ognuno contribuisca con quello che sa con gli altri, non contro gli altri.

 

 

Qui, molte persone cercano qualcosa del genere, e lo trovano, altrimenti non continuerebbero a frequentare questo forum, che non imbonisce nessuno, anzi, periodicamente dà una spazzolata alla lista degli iscritti, eliminando le presenze inerti.

 

Accetto di buon grado che dralig, per sua espressa volontà, non elargisca gratuitamente il suo sapere. Per chi non si accontenta delle briciole vorrei segnalarvi alcuni link di professionisti disponibili, attendibili e convincenti,che mettono il loro sapere gratuitamente al servizio di tutti.

 

 

Io ho detto che non pubblico i miei scritti e le mie opere su Internet perché, per il momento, preferisco pubblicare con gli editori tradizionali.

Anche (ma non soltanto) per ragioni economiche, certo: non sono ricco, e amo vivere decorosamente dei proventi del mio lavoro. Ho detto che non regalo le mie opere, le quali ovviamente non sono l'unico veicolo attraverso il quale posso offrire al mio prossimo quello che ho e quello che so. Ma qui è meglio ricordare il Vangelo: non sappia la tua destra ciò che fa la tua sinistra. Plaudo comunque a coloro che offrono gratuitamente tutto ciò che hanno e che sanno: sono migliori di me.

 

dralig

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Io sono molto dispiaciuto di come è andato a finire questo topic, dove potevamo vedere professionisti e non disquisire su analisi musicale, prendendo a pretesto il Capriccio Diabolico di Castelnuovo-Tedesco.

Invece niente.

 

Gilardino, sarà sicuramente colpa mia, ma io non la riesco assolutamente a seguire. In quello che scrive non c'è niente (se non qualche frase) di analisi musicale, solo un sacco di altra roba rivestita di eloquenza, come già successe, a suo tempo, in un topic sul 5° Studio (rev.Segovia) di Sor. Oltretutto quel poco che c'è è veramente contraddittorio: una volta è per i segni, una volta no, una volta con compromesso.. però non è mai esplicito, siamo quasi nell'italica maniera de "un colpo al cerchio ed uno alla botte" oppure manca di vocabolario musicale comune a tutti. Ma preferisco pensare di essere io a non capire.

 

Con ciò, spero che qualcuno ravvivi il post con vera analisi musicale, per non andare a finire come i tanti altri di cui sopra.

Enzo, di fronte a tanta saccenza e tracotanza tu avresti reagito? come si deve rispondere in questi casi?

Io una maniera l'avrei, ovviamente, ma a quanto pare non è bene accetta in luoghi immacolati come questo...

ma se fossimo stati per strada...

 

Intanto prendo atto che, seppur giustamente incazzato, per qualificare un comportamento ingiusto ora preferisci usare termini come "saccenza e tracotanza"...qualcosa vorrà dire!

Quanto alla risposta, non chiamarmi in causa, io non ho preso parte alla conversazione, cui ho assistito da semplice spettatore. Chi invece doveva (e aveva tutte le competenze necessarie per farlo, come te del resto) , ha risposto come doveva. E, fermo restando che lo stile del Maestro è irraggiungibile (e sono sicuro che avrebbe dato la stessa risposta anche per strada) è il tipo di comportamento cui tutti dovremo tendere.

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Il problema, Filippo, è che in una community nessuno dovrebbe nemmeno pensare di mettere in ridicolo le affermazioni di un altro, e che tutto il 3D è nato un po' male, con un'iniziale accusa di infondata censura verso i moderatori e un proseguio un po' movimentato.

Peraltro non condivido assolutamente l'aggressività o le minacce in una conversazione, tanto piu' virtuale.

 

Mi permetto anche di ipotizzare (ma è proprio un'idea che mi viene così e magari sbaglio, nel caso scusatemi), che entro certi limiti è giusto e interessante chiedere ulteriori pareri e cercare lumi su un argomento, ma proprio per la manifesta competenza del proprio maestro mi pare insensato insistere tanto nel cercare di ottenere a tutti i costi delle complete dissertazioni accademiche da parte di altri docenti (che sembrano invece paradossalmente ad essere loro "sotto esame").

 

In ogni caso, mi pare di aver capito che per chi legge è davvero un po' difficile seguire tutta la questione senza poter usufruire di una sorta di "lavagna virtuale" che esemplifichi i concetti illustrati.

Non la metterei nemmeno sul piano della generosità o della scelta di sede in cui pubblicare i propri contribuiti ideativi, personalmente devo testimoniare che a me, che sono proprio una "matricola" nessuno ha mai lesinato spiegazioni anche su cose sicuramente "banali" e che a volte forse basta chiedere con un po' di semplicità.

Il link al sito di Michel Baron è già segnalato nel sito, comunque grazie è molto interessante.

 

 

 

Butterfly

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Mi permetto anche di ipotizzare (ma è proprio un'idea che mi viene così e magari sbaglio, nel caso scusatemi), che entro certi limiti è giusto e interessante chiedere ulteriori pareri e cercare lumi su un argomento, ma proprio per la manifesta competenza del proprio maestro mi pare insensato insistere tanto nel cercare di ottenere a tutti i costi delle complete dissertazioni accademiche da parte di altri docenti (che sembrano invece paradossalmente ad essere loro "sotto esame").

 

 

In ogni caso, mi pare di aver capito che per chi legge è davvero un po' difficile seguire tutta la questione senza poter usufruire di una sorta di "lavagna virtuale" che esemplifichi i concetti illustrati.

Non la metterei nemmeno sul piano della generosità o della scelta di sede in cui pubblicare i propri contribuiti ideativi, personalmente devo testimoniare che a me, che sono proprio una "matricola" nessuno ha mai lesinato spiegazioni anche su cose sicuramente "banali" e che a volte forse basta chiedere con un po' di semplicità.

 

 

Butterfly

 

Le motivazioni che spingono a iscriversi a un forum dedicato a un argomento qual è la chitarra nella musica classica riflettono giustamente la condizione di ciascuno dei partecipanti. Tuttavia, nella situazione che si crea in un forum, il contesto è originale e, a mio giudizio, persino bizzarro. In conservatorio, ci sono docenti e studenti, assegnati ai loro ruoli e ai loro obblighi, con una parte del loro comportamento e del loro rapporto già tracciata nel profilo dell'istituzione. Nelle sale da concerto, ci sono gli esecutori e il pubblico - e anche lì i ruoli sono molto ben definiti. La stessa definizione di ruoli si osserva nel campo delle pubblicazioni: autori, curatori e lettori si muovono entro un quadro "istituito". Tutto ciò scompare in un forum, dove ciascuno accede sì con la propria storia e con la propria condizione, e si manifesta infine per quel che è, ma in mancanza di una precostituzione di ruoli: tutti sullo stesso piano iniziale, tutti liberi di parlare e di parlarsi senza osservanze prestabilite, di obblighi protocollari, persino di convenzioni (la "netiquette" è ancora troppo giovane e labile per costituire un galateo).

 

Accedere a un forum è, da parte di un musicista che ha già definito una sua situazione nel mondo dei concerti, dell'editoria, della discografia, della didattica, etc., una scelta che presenta ben poche prospettive di utilità nei riguardi della propria attività e della propria carriera. Anzi, a voler essere schietti, non offre nessuna remunerazione, a chi sia già, per usare una metafora, salito a bordo. Rende invece possibili, nei riguardi di costui, manifestazioni di sentimenti negativi che, fuori dal forum, possono esprimersi soltanto nel pettegolezzo e nella maldicenza.

 

Chi ha compiuto qualcosa di valido (o comunemente ritenuto tale) ha perciò stesso accumulato, il più delle volte senza nemmeno rendersene conto, una coltre di inimicizia che inevitabilmente accompagna quello che banalmente si definisce "il successo". In passato, questo strato di odio serpeggiava- come dicevo - nei bassifondi della chiacchiera impotente. Nei forum, invece, prorompe: il chitarrista frustrato dai suoi insuccessi (caso tutt'altro che raro), il candidato bocciato a un esame, il compositore le cui opere sono state rifiutate dall'editore a cui le ha proposte, l'insegnante i cui allievi sono migrati altrove, i molestatori (quei tipi che i francesi chiamano "emmerdeurs" e gli anglo-americani "stalkers"), nei forum (soprattutto in quelli usenet, non moderati) credono di avere mano libera e, protetti (loro credono) dall'anonimato, rovesciano colate scialorroiche su coloro che odiano, invidiano, sentono (chissà perché) come nemici viscerali, come rampogne viventi delle loro miserie, e li ingiuriano in tutti i modi. Ho letto, su Andrés Segovia, nei newsgroups, calunnie di una nefandezza demenziale, e mi fermo qui, accennando soltanto alla mezza dozzina di stalkers che ho appiccicati da decenni, e che moriranno nel livore della loro gratuita e insaziabile cattiveria.

 

D'altra parte, il forum è una finestra sul mondo, è l'agorà contemporanea, e non è indizio di vitalità, di spregiudicatezza giovanile, di realismo, di fiducia nel mondo, da parte di chi abbia già onorato Dio sviluppando i proprii doni, guardare a questa piazza, o cortile, o portico, o propileo, con sufficienza (che maschera timore), con disprezzo (che maschera paura), con sentimento di rifiuto (che maschera il decadimento delle forze e della volontà di essere parte del mondo). Gli studenti si incontrano all'accademia, dove vigono delle regole, e si incontrano anche fuori, dove non ci sono regole, se non quelle comunque in atto, de jure, e dovunque ci sia civiltà, rispetto, attenzione. Il forum è uno spicchio di mondo en plein air: il non esserci è un errore. E' un errore stupido, poi, se motivato dal timore, da parte di chi "ha già un nome", di perdere l'aura di misteriosa, inavvicinabile riservatezza, ispiratrice - secondo i dettami dello star system - del comportamento di ogni vip, che non si lascia raggiungere dai comuni mortali.

 

Il forum è dunque, dal mio punto di vista, l'agorà e il mercato di quell'Atene contemporanea dove Socrate avrebbe sciabattato ogni giorno, parlando da pari a pari con chiunque gli rivolgesse la parola. L'uomo fatto che lo frequenta lo fa per curiosità e per spirito di servizio: vuole vedere con i suoi occhi il mondo che scorre, ascoltare la gente che parla, dire quel che può dire, come la situazione suggerisce e permette. Non è il luogo dove si scrivono opere. E' il luogo dove ci si ritrova tra amici e conoscenti, nei momenti di riposo, tra un lavoro e l'altro, e si cerca, anche nel rilassamento, di non perdere tempo.

 

dralig

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Il problema, Filippo, è che in una community nessuno dovrebbe nemmeno pensare di mettere in ridicolo le affermazioni di un altro, e che tutto il 3D è nato un po' male, con un'iniziale accusa di infondata censura verso i moderatori e un proseguio un po' movimentato.

Peraltro non condivido assolutamente l'aggressività o le minacce in una conversazione, tanto piu' virtuale.

 

Mi permetto anche di ipotizzare (ma è proprio un'idea che mi viene così e magari sbaglio, nel caso scusatemi), che entro certi limiti è giusto e interessante chiedere ulteriori pareri e cercare lumi su un argomento, ma proprio per la manifesta competenza del proprio maestro mi pare insensato insistere tanto nel cercare di ottenere a tutti i costi delle complete dissertazioni accademiche da parte di altri docenti (che sembrano invece paradossalmente ad essere loro "sotto esame").

 

Veramente Filippo è stato oggetto di minacce reiterate, non il contrario. Era lui che qualcuno voleva prendere a calci nel sedere e fargli anche di peggio...

 

Ed in quanto a mettere in ridicolo le affermazioni altrui ce n'è più d'un esempio...

 

 

Vorrei fare una piccola puntualizzazione. Non sarò certo io a mettere sotto esame alcunchì. L'affermazione di dralig "non accetto lezioni da nessun chitarrista" è unica in tal senso. Nè io nè, mi pare, altri abbiamo mai rifiutato una lezione da parte di chicchessia. Ho ringraziato ogni volta che mi è stata data una informazione (cortesia che molto spesso non mi viene ricambiata) ed ho molte volte sollecitato incontri e scambi di opinioni. Questo perchè, avendo a che fare con realtà meno avvelenate di quella chitarristica italiana, ho potuto notare che è possibile mettere insieme musicisti diversi e farli parlare in un clima piacevole e disteso anche quando sono su posizioni estetiche molto diverse.

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L'affermazione di dralig "non accetto lezioni da nessun chitarrista" è unica in tal senso. Nè io nè, mi pare, altri abbiamo mai rifiutato una lezione da parte di chicchessia.

 

Questo è un esempio di estrapolazione. Io ho scritto, testualmente:

"Quindi, riassumendo, io non prendo lezioni di fedeltà al testo da nessun chitarrista al mondo, dico nessuno."

 

Nessuno deve sforzarsi per evincere che il campo nel quale dichiaro di non accettare lezioni da nessun chitarrista è ben delimitato, cioè quello della fedeltà ai testi - alla quale ero stato esortato. Stante il fatto che il risultato dei miei lavori sui testi musicali è di pubblico dominio dal 1970 - quando feci dare alle stampe "Platero y yo" e i "Caprichos de Goya" di Castelnuovo-Tedesco, e si è arricchito, otto giorni fa, della pubblicazione della "Sonata - Omaggio a Boccherini" con riproduzione in facsimile del manoscritto originale dell'autore, vorrei sapere, ora, chi, tra i chitarristi di questo mondo, ha compiuto un lavoro di recupero, di restaurazione e di pubblicazione di opere il cui testo era stato in precedenza manipolato, tale da abilitarlo a impartirmi, in tale ben tracciato perimetro, lezioni. Nomi e cognomi.

 

dralig

 

 

 

dralig

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lei deve dire piu che altro quante cose sono state (ri)trovate e mai pubblicate! (non c'entra nulla ma mi andava di dirlo!)

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lei deve dire piu che altro quante cose sono state (ri)trovate e mai pubblicate! (non c'entra nulla ma mi andava di dirlo!)

 

Ritrovate da chi?

 

dralig

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