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studio e analisi Quante Canzoni Catalane ha trascritto Miguel Llobet?
Marcello Rivelli ha risposto a Giorgio Signorile nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Sisi Alfredo, nella mia libreria Llobet e Barrios...(l'opera completa della Zen-On giapponese) "sparano" da paura..sono entrambe di un giallo incredibile..nonostante gli anni..sono sempre"verdi".. non si scuriscono.. le vedo da cento metri... marc -
studio e analisi Quante Canzoni Catalane ha trascritto Miguel Llobet?
Marcello Rivelli ha risposto a Giorgio Signorile nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Si..preparo l'armonico con l'indice e suono con il pollice per dare maggiore sonorità...cosi posso anche usare un attacco di polso..volendo..."fissando"...alla Carlevaro.. ... marc -
studio e analisi Quante Canzoni Catalane ha trascritto Miguel Llobet?
Marcello Rivelli ha risposto a Giorgio Signorile nella discussione Altre discussioni sul repertorio
si Giorgio, come ha detto AG sono le stesse..io sto studiando su entrambe le versioni (per il prossimo concerto dove le eseguirò integralmente) e non ho trovato differenze, infatti escludo soltanto le tre che ho citato perchè non sono..."catalane"...e quindi ne eseguirò 13..ma le diteggiature si...sono identiche e importanti, infatti..per la caratteristica scrittura timbrica che possiedono... marc p.s. La Chanterelle pubblicò anni fa un bel cofanetto contenente l'opera integrale di ML e..così..mi feci un bel regalo...immagino esista ancora...copertina gialla e fascicoli ben stampati...cambia solo l'ordine delle cancion rispetto alla edizione spagnola...ma....il contenuto... -
studio e analisi Quante Canzoni Catalane ha trascritto Miguel Llobet?
Marcello Rivelli ha risposto a Giorgio Signorile nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Plany 1899 La filla del marxant 1899 El testament d'Amelia 1900 Canco del lladre 1900 Lo rossinyol 1900 Lo fill del rey 1900 L'hereu riera 1900 El mestre 1910 La nit de Nadal (El desembre congelat) 1918 La filadora (1918) La pastoreta (1918 circa) La preso de Lleida (1920 circa) El noi de la mare (non datata, autorship in dubbio). dralig Nell'edizione che posseggo della Chanterelle delle opere di M. Llobet sono riportate "16 Folksong Setting", oltre a quelle citatre da AG ci sono -Leonesa -Estilo Popular n.1 -Estilo Popular n.2 ma.. immagino non siano Catalane ma solo "popolari"...quindi le Catalane" restano.. 13.. appunto. mr -
Pubblicazione su A. Schoenberg
Marcello Rivelli ha risposto a Marcello Rivelli nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
concordo... dimenticavo...visto che sta venendo fuori una bibliografia tutta schoeberghiana i "modelli per principianti di composizione" ... complementare, ma molto utile, a "elementi di composizione"... certo è utile a questo punto distinguere la didattica dello Schoenberg austriaco da quello universitario californiano Si Fabio, bel volumetto "i modelli per principianti" e soprattutto anche le note annesse di AS sui suoi presunti allievi .. e la finalità del corso californiano però ammetto che in Italia non aveva molta simpatia questo libro.. (almeno anni fa quando lo proponevo) ma io ho sempre curiosato di..."nascosto"... e lo trovo decisamente interessante come i suoi "esercizi preliminari di contrappunto" che a volte scandalizzano alcuni ma..che a me piacciono...bello quando dice che un musicista che non legge le partiture non è un..musicista (a proposito della lettura nel setticlavio) ... con simpatia mr -
Pubblicazione su A. Schoenberg
Marcello Rivelli ha risposto a Marcello Rivelli nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Marcello (visto che il titolo Maestro le pesa ) ha in parte ragione quando dice che sono spinto alla lettura del manuela di AS per interesse e perché testo imprescindibile per chi studia (anche per passione, come me) musica; ero (e lo sono tuttora) intenzionato nel contempo allo studio dell'armonia, e credevo che ciò potesse essere realizzato proprio grazie al testo di cui sopra. Lei non lo considera un testo "di avvio"; posso chiederle come mai questo Suo parere? Grazie. L'armonia solitamente si studia in forma "ridotta" nei corsi ordinari di strumento del Conservatorio, chiamata anche armonia complementare (cultura musicale generale) e invece come materia principale nei corsi di composizione. Solitamente il manuale di AS si studia nei corsi principali ( a dire il vero neanche tanto dipende dagli insegnanti) nel senso che bisogna avere già delle basi di teoria e armonia (almeno complementare) per comprendere appieno le teorie di AS, ma questo ripeto, dipende dal proprio bagaglio personale. Forse come primo approccio è sicuramente meglio il Piston o se non si hanno ancora delle nozioni base il Marenco (ad esempio) oppure il Farina, il De Ninno...ecc... ma questo non toglie che è un testo da "leggere" quanto prima per il suo interessante contenuto che va oltre la sola materia armonica. E' sicuramente un testo da leggere e conoscere assolutamente ma affiancato da libri "normali" ... anche per capire perchè sono normali gli.."altri"... testi... con simpatia m -
Pubblicazione su A. Schoenberg
Marcello Rivelli ha risposto a Marcello Rivelli nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Il titolo e l'edizione è giusta..potrebbe essere fuori stampa, in effetti. Nel libro che ho citato all'inizio del post ci sono comunque degli articoli apparsi sul testo che tu cerchi più altri inediti. mr -
Pubblicazione su A. Schoenberg
Marcello Rivelli ha risposto a Marcello Rivelli nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
mhhh...rimango dell'idea, per esperienza personale, che è necessario semplificare...l'armonia tonale non è cosa trascendentale e, sempre per esperienza, credo di aver perso troppo tempo appresso a teorie dei gradi, funzionali, dei bassi, schenkeriane.... molto bello...pensare che è stato proposto solo recentemente in italiano mi inquieta (visto che è del 62 ) dai un occhio a questo...proprio ben fatto procurati subito questa magische schachtel qui contiene una miriade di cosette tra cui una copia di un quaderno di esami con un bel soggetto di fuga, esercizi di analisi, correzioni di esercizi di armonia e di sviluppi vari (in linea con elementi di composizione...) assolutamente..lo si critica, ma per carità, nel limite della critica che si riserva alle cose intelligenti e meravigliose...stiamo parlando di Schoenberg mica di Allevi p.s. x l'analisi dello Schoenberg non dodecafonico è molto interessante il testo di Mastropasqua : "L'evoluzione della tonalità nel XX secolo" ed clueb Grazie mille, davvero interessante!! provvedo subito agli acquisti.. (mi caccerà definitivamente mia moglie di casa una volta per tutte ..con tutti i corrieri che bussano a casa!! dico che è colpa..tua marcello -
Pubblicazione su A. Schoenberg
Marcello Rivelli ha risposto a Marcello Rivelli nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Infatti Fabio, io penso che Paolo si riferisse alla "lettura" del manuale in quanto libro di sicuro interesse, ma forse (mi corregga Paolo se ho inteso male) non intendeva usarlo come testo di "avvio". Concordo con te sulle funzioni strutturali dell'armonia, come testo eventuale da usare ma..sempre dopo una sana incursione magari su un buon De Ninno che..non guasta mai.. non trovi? Il Manuale di AS è semplicemente bellissimo ma a differenza del Piston che si può affrontare anche da "subito" (ma anche lì ho qualche dubbio, se non si ha una più che buona infarinatura se non delle ottime basi dell'armonia complementare almeno) di sicuro non è un testo per "iniziare", anche se è uno dei pochi che spiega alla fine il "senso delle cose" al di la delle regole, appunto. Conosci il testo di Leonard G. Ratner, Armonia ? (a me piace) lo trovo ancora più in là di.. Piston.. P.s. No, non conosco i suoi quaderni d'esame, solo gli appunti che sto trovando nelle varie pubblicazioni, ultima quella che ho segnalato all'inizio del post, certo intuisco che tra "il dire e il fare"... del resto AS rimane uno dei più affascinanti compositori (cosa che molti stentano a credere) nella scrittura "anche" tradizionale, dimostrando di scrivere in modo eccellente. La sua produzione prima "dell'illuminazione" è a dir poco affascinante, non trovi? musica corale ad esempio... con simpatia m 2 p.s. mi diverto spesso a far ascoltare i Drei Klavierstücke 1894 [Three pieces for piano] I. Andantino II. Andantino grazioso III. Presto ad amici pianisti e...quando dico che è AS..rimangono..buffo eh? povero AS è stato proprio condannato ad essere considerato come la "peste" dalla..gente -
Pubblicazione su A. Schoenberg
Marcello Rivelli ha risposto a Marcello Rivelli nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
ne parlavo giusto qualche tempo fa con un amico... è sconsigliabile studiare armonia sullo Schoenberg... è un bellissimo testo, certamente...lettura imprescindibile per oogni musicista che voglia comprendere al meglio questo straordinario compositore. Ma francamente, quando arriva alla modulazione ai toni lontani (che in realtà te la sottointende dall'inizio alla fine)....cioè...abbiamo capito dove vuoi arrivare...uff...la cosa più bella di questo manuale rimangono gli ultimi due periodi...difficilmente compresi da chi non ha mai avuto il desiderio di ripercorrere certe vicende musicali dal dopoguerra a ieri... meglio allora, per rimane su Schoenberg, "funzioni strutturali dell'armonia"...più sintetico e conciso... per cui, acquistalo pure, ma per armonia ti conviene studiare sul Piston (che poi l'affronta sul repertorio, non in astratto) e sul De La Motte, per il suo approccio storicistico (anche se è necessario familiarizzare con la simbologia funzionale che non sempre è chiarissima...) Ben detto fabio, possiedo tutti e tre i testi...quello di Schoenberg è un pò, tutto sommato, un dialogo sull'armonia, e più in generale sulla sua concezione di musica (perchè tutto è finalizzato, come egli stesso afferma nella premessa, a dimostrare che la tonalità non è l'unica via)...il Piston è chiarissimo in ogni sua parte, per chi è formato alla scuola napoletana sarà un pò complicato all'inizio, ma poi ci si abitua con la numerica, l'unica cosa che fa un pò pena sono i bassi...strutturati un pò male come cammino armonico, a mio avviso a questo meglio il Koeschlin (anche lui a volte scrive fesserie madornali, scolasticamente parlando. Questo avviene quando invece di fare scuola, inizia a fare il compositore... ). Il De la Motte sembra scritto in codice criptato...però è davvero utilissimo per scrivere in stile. Questi tre libri sono un bel punto di partenza per chi vuole imparare l'armonia. Francesco Forse bisognerebbe fare una distinzione tra armonia complementare (Cultura musicale generale), armonia principale (che si studia nel corso di composizione) e tra stile "scolastico" e "artistico"...non credete? con simpatia mr -
Pubblicazione su A. Schoenberg
Marcello Rivelli ha risposto a Marcello Rivelli nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Va benissimo senza il M°, Paolo, invece per quanto riguarda AS, come ti ha già risposto benissimo AG, aggiungerei solo che ogni cosa che ha scritto merita di essere letta, come ad esempio "Analisi e pratica musicale" ed. Einaudi, che contiene degli scritti interessanti e con contenuti molteplici sui vari aspetti che riguardano la musica, non solo tecnici ma davvero interessanti per la sua "maniera" di esporre le sue idee appunto. Un altro testo molto utile è "Elementi di composizione musicale" ed. Suvini Zerboni, ma ripeto qualunque cosa abbia scritto ha il dono di essere piacevolmente attraente e stimolante. Quando si ha a che fare con un vero musicista...succede. Per chi vuole (e non conosce) curiosare sull'opera di AS propongo questo link interessante http://www.schoenberg.org/9_webradio/jukebox.htm'>http://www.schoenberg.org/9_webradio/jukebox.htm dove è possibile ascoltare tutta la sua opera in streaming-audio...e altri link che ho trovato interessanti... (come si è capito, forse è uno dei miei musicisti preferiti) http://www.schoenberg.org/ http://www.maurograziani.org/wordpress/archives/378 con simpatia mr p.s. ascoltate la Serenade op. 24 con la chitarra..(bellissima)... Conoscevo già il sito dell'Arnold Schoenberg Center, ma non ho mai capito come fare per ascoltare in streaming le opere del compositore. Occorre qualche programma particolare? Io uso iTunes della Apple (che mi sembra possa essere usato anche con Windows), ma immagino che si possano usare anche altri lettori. L'unica cosa è che bisogna essere on-line per ascoltare i file. mr -
Pubblicazione su A. Schoenberg
Marcello Rivelli ha risposto a Marcello Rivelli nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Va benissimo senza il M°, Paolo, invece per quanto riguarda AS, come ti ha già risposto benissimo AG, aggiungerei solo che ogni cosa che ha scritto merita di essere letta, come ad esempio "Analisi e pratica musicale" ed. Einaudi, che contiene degli scritti interessanti e con contenuti molteplici sui vari aspetti che riguardano la musica, non solo tecnici ma davvero interessanti per la sua "maniera" di esporre le sue idee appunto. Un altro testo molto utile è "Elementi di composizione musicale" ed. Suvini Zerboni, ma ripeto qualunque cosa abbia scritto ha il dono di essere piacevolmente attraente e stimolante. Quando si ha a che fare con un vero musicista...succede. Per chi vuole (e non conosce) curiosare sull'opera di AS propongo questo link interessante http://www.schoenberg.org/9_webradio/jukebox.htm'>http://www.schoenberg.org/9_webradio/jukebox.htm dove è possibile ascoltare tutta la sua opera in streaming-audio...e altri link che ho trovato interessanti... (come si è capito, forse è uno dei miei musicisti preferiti) http://www.schoenberg.org/ http://www.maurograziani.org/wordpress/archives/378 con simpatia mr p.s. ascoltate la Serenade op. 24 con la chitarra..(bellissima)... -
Pubblicazione su A. Schoenberg
Marcello Rivelli ha pubblicato una discussione in Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Volevo segnalare l'interessante testo a cura di Anna Maria Morazzoni (che mi sono regalato l'altro giorno in una libreria di Roma) su A. Schoenberg: molto interessante per i vari articoli inediti inseriti (la maggioranza) oltre ad altri già apparsi in precedenti volumi. ARNOLD SCHOENBERG STILE E PENSIERO SCRITTI SU MUSICA E SOCIETA' Editore: IL SAGGIATORE Pubblicazione: 12/2008 Numero di pagine: 704 Prezzo: € 35,00 ISBN-13: 9788842809593 ISBN: 8842809594 ed anche: Leggere il cielo. Diari (1912; 1914; 1923) di Schönberg Arnold (che non sono riuscito a trovare ma...) ed infine: Testi poetici e drammatici editi e inediti di Schönberg Arnold mr p.s. per gli amanti del grande compositore... -
A scuola con la chitarra di Bruno Giuffredi
Marcello Rivelli ha risposto a Bruno Giuffredi nella discussione Altre discussioni sulle pubblicazioni
Volevo fare anche io i mie complimenti al maestro Giuffredi. La sua pubblicazione rientra tra le mie preferite nell'ambito in cui opero prevalentemente, (ma non solo) la scuola secondaria ad indirizzo musicale. In questa fascia si ha la necessità di avere un testo che contempli (per me) una serie di argomenti che vanno dalla tecnica basiilare alle prime composizioni e ad una ricca antologia (ma) di autori che reputo importanti per il nostro strumento (oltre allo sguardo verso gli autori moderni) per poi prendere il largo nelle altre opere didattiche e non una volta che l'alievo inizia a..volare... ed anche il fatto di non far comprare (a questa tipologia di alunni) diversi libri all'inizio riuscendo a risolovere il problema di avere materiale ricco e vario con un solo libro. Ottimo testo che ho adottato già da tempo dopo averlo scoperto. Sarò felicissimo di acquistare subito anche la nuova edizione. con stima mr -
Consiglio testi su prassi esecutive
Marcello Rivelli ha risposto a relayer nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Potresti partire dalla consultazione di alcuni testi "storici" come: -Saggio di Metodo per la tastiera_L'interpretazione della musica barocca di Carl Philipp Emanuel Bach a cura di Gabriella Gentili Verona, edizioni Curci; -Johann Joachim QUANTZ, Trattato sul flauto traverso. -L'ornamentazione ovvero L'arte di abbellire in musica di Nunziata Bonaccorsi, Armelin Musica_Padova.. mr -
Chitarra e bambini
Marcello Rivelli ha risposto a Taltomar nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Si Neuland, infatti il "tempo-lezione" è la vera strategia che ritengo fondamentale, e soprattutto sono d'accordo con il tempo.Ho verificato che a volte 10 minuti sono molto più costruttivi che...sessanta..e soprattutto sono convinto che all'inizio il piccolo allievo debba "studiare-giocare" con l'insegnante fino a che scatti da solo quel desiderio di "ripetere-imitare" il gesto piacevole anche a casa...più che lezione singola o privata io vedrei bene un vero piccolo laboratorio fino a una certa età...anzi forse..( o meglio senza forse) la classica lezione collettiva è sicuramente funzionale e ottimale proprio per la fascia d'età dei più piccoli fintanto che siano in grado di poter sviluppare un minimo di autonomia... sono molto interessato a questa cosa...ho un "chiodo" che mi gira nella testa da tempo di formare un piccolo ensemble di piccoli musici (non è certo un'idea originale, so bene che esitono i vari metodi Suzuky e altro) ma io voglio .... cercare di gettare delle "basi" di musicalità qualitativa prima che... la nostra società si sovrapponga con la sua .."qualità"..e renda vano ogni tentativo di.... la metodologia vera e propria dell'organizzazione del "Momento" della "lezione-gioco-laboratorio" credo sia la chiave per poter aver successo..con questi piccoli creativi..la sua organizzazione-svolgimento..io osservo spesso i gesti che fanno spontaneamente e cerco di "inserirmi" nel loro vocabolario gestuale...è semplicemente eccezionale...mio figlio legge le semiminime, le minime,le crome sule corde a vuoto ma..non sa cosa sono le figure musicali, le note..ma sa che un mi al quarto spazio corrisponde alla prima corda e lui la suona in rapporto al valore e io cerco di "chiudermi" la bocca ogni volta che sono portato a rispondere alle sue stravaganti domande con il "mio" bagaglio culturale..e cerco (con fatica ) di sintonizzarmi il più possibile con Lui.. e con il suo linguaggio emozionale ricchissimo... accidenti, un vero master in tempo reale..dove però l'allievo sono io con simpatia m -
Chitarra e bambini
Marcello Rivelli ha risposto a Taltomar nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Si Giorgio, la "trappola" più pericolosa è proprio l'organizzazione dello studio.. che sia quotidiana a piccole dosi ma al tempo stesso non pesante per il bambino..che non diventi una cosa noiosa.. l'idea dei piccoli concerti davanti a i genitori e altro..mi piace..infatti assume quel giusto stimolo di ricevere soddisfazioni-gratificazioni da ciò che si sta facendo al momento.. con simpatia m -
Chitarra e bambini
Marcello Rivelli ha risposto a Taltomar nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Nella mia piccola esperienza con i bambini dai 6 anni in su..ho potuto notare che a volte basta un'apparente sciocchezza a intralciare il percorso educativo, la chitarra "sbagliata" intesa nelle non giuste proporzioni, il "dolore" alle dita della mano sinistra se la tastiera dello strumento è piuttosto dura..e soprattutto i "loro" tempi che sono del tutto differenti dai nostri.. il riuscire a coinvolgerli e utilizzare la loro concentrazione-entusiamo dirigendola a buon fine..d'altra parte ci sono altre cose splendide come vedere le mani che si "posano" naturalmente sullo strumento come se fossero impostate da.. sempre.. insomma è un bellissimo e magico momento, quello di riuscire a fare lezioni con i bambini ma..basta un passo falso...(e spesso quando c'è ne accorgiamo) può essere..troppo..tardi... io uso spesso il metodo della Ricordi Sirindina per i piccoli..ma non è tanto il problema del testo, (possono essere tutti ottimi) ma piuttosto saper scegliere il momento adatto al piccolo discente... e soprattutto approfittare di questo "momento" di curiosità e interesse spontaneo del bambino per una vera educazione ritmica, melodica e della musica stessa...lo stesso linguaggio teorico è molto complesso per l'età a cui ci riferiamo e quindi il nostro bagaglio di conoscenze chitarristiche va messo totalmente in discussione se riferito a quella fascia d'età... vi sono dei punti importanti ceh forse andrebbero presi in considerazione: 1) può essere sempre idoneo un genitore che insegna al proprio figlio? (in teoria si..anzi.. ma?) 2) come vi prospettate il percorso strumentale_musicale adattato alla fascia di età in questione? 3) non pensate che una certa pre-preparazione sia fondamentale dal punto di vista ritmico, dello sviluppo dell'orecchio e altro prima dell'approccio vero e proprio sullo strumento? (a meno che esso diventi la scusa per sviluppare queste abilità e solo dopo in un secondo momento si possa pensare ad un vera educazione strumentale...) non so ma...temo sia più facile insegnare in un Master... non credete? con simpatia m -
studio e analisi Il Novecento e la chitarra
Marcello Rivelli ha risposto a Paolo_ nella discussione Altre discussioni sul repertorio
permettemi un OT.. ecco il dilemma della nostra epoca...non solo per Segovia temo che non possa entrare il dramma... ma molti credono di risolverlo...amplificando? se prima non esiste nel tessuto..interiore? e cioè..la musica (il repertorio) scusate..potete anche cancellare (dopo aver letto ovviamente) con simpatia m -
Dinamiche e tempi moderni
Marcello Rivelli ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
E' proprio di questo che parlo. Il silenzio di un bosco, visto che usi questa locazione, non è il silenzio di una sala da concerto, di un auditorium. Il vento, gli uccelli, l'assestamento degli alberi. Eppure nessun fastidio. Sala da concerto: un colpo di tosse e la concentrazione può subire uno scossone, il bisbigliare di due maleducati ci fa perdere il diminuendo. E' possibile pensare che nonostante tutto, il silenzio 'assoluto' - quello che cerchiamo anche nelle registrazioni - intorno alla musica non sia poi così importante? Il "silenzio" è una delle caratteristiche più affascinanti che fanno parte dello strumento chitarra, ma a mio modesto avviso molti dimenticano che la chitarra non sarà mai un pianoforte e/o chissà quale altro strumento...è cosi difficile accettare che la chitarra possiede la magia di poter "sussurrare" sonorità speciali e agire in uno "spettro armonico e timbrico" negato a molti altri strumenti? quanta musica è stata scritta con questa speciale caratteristica di sfidare il "silenzio"..riuscendoci alla perfezione...avete dimenticato la luminosità dei Drei Tentos di Henze? la stessa Royal Winter Music?...che sfida le tenebre con un caleidoscopio di luci incredibili, la musica di Takemitsu..ma potrei continuare per molti altri autori, no? e...allora perchè ci si ostina a voler far suonare la chitarra come un pianoforte...non è meglio cambiare strumento se si ha questa esigenza? un compositore ha a disposizione una tavolozza di colori e "fantasmi" sonori quando scrive...e non scende a compromessi quando ha una idea precisa del suono che vuole trasmettere... perchè il pubblico (e i chitarristi che non lo educano soprattutto) non si rende conto che il concerto è la somma dei loro "suoni" più quello che l'interprete sta per comunicare loro..? è cosi difficile capire che il "luogo" appartiene all'interprete come il programma che sta per eseguire e se questo non è per niente idoneo non si risolve niente amplificando o mettendo delle persone che non sanno ascoltare interiormente e porgersi nei confronti della musica e dello strumento, credendo di risolvere il tutto..alzando il volume!!!??? si può "urlare" anche senza suono o...sbaglio? mi sembra che l'arte pittorica ci sia riuscita... Edvard Munc ne sapeva qualcosa o sbaglio?... con simpatia m -
studio e analisi Tenebrae factae sunt, Angelo Gilardino
Marcello Rivelli ha risposto a giacomoguitar nella discussione Altre discussioni sul repertorio
Una volta..tanti anni fa in quel di Trivero sentii un chitarrista suonare un brano...il chitarrista era Lorenzo Natalini e il brano (ne venni a consocenza dopo) era il primo tempo_ Canto di Tenebrae Factae Sunt che scoprii essere del Magister..ho ancora i brividi di quella esecuzione, di quel suono e di quella musica... inutile dire che due minuti dopo ero nella stanza di colui che l'aveva suonata per "rubargli" letteralmente la musica.. .. qualcosa di quella magia l'ho ritrovata nel secondo tempo della seconda sonata anche se ... ovviamente diversa ma...di una cosa sono sicuro però...non ho sentito più altre esecuzioni cosi.... non me ne vogliano gli altri..ma...LN...era/è un...mago del suono.... con simpatia m -
Consigli su testi base per composizione
Marcello Rivelli ha risposto a Rossano Evangelisti nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
e da leggere subito dopo l'ottimo testo di Bettinelli, per avere una panoramica non solo teorica, il simpatico volumetto a cura di Reginald Smith Brindle La Composizione musicale Orientamenti didattici Ricordi Collana di Analisi Musicale 135974 m -
La chitarra assente nelle orchestre famose
Marcello Rivelli ha risposto a TavolaAbete nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
Mario Castelnuovo Tedesco Concerto in Re op.99 1-Allegretto 2-Andantino alla romanza 3-Ritmico e cavalleresco-Quasi Andante-Tempo I Siegfried Behrend Gitarre Berliner Philarmoniker Reinhard Peters Deutsche Grammophon RESONANCE Stereo-427 214-2 insieme al Concerto de Aranjuez ed al Concerto Serenata para Arpa y Orquesta eseguito da Nicanor Zabaleta insieme alla Radio-Symphonie-Orchester Berlin ... marc -
Come si svolge il corso di composizione al conservatorio?
Marcello Rivelli ha risposto a Guitar Hero nella discussione Comporre per chitarra
Le materie fondamentali nel corso tradizionale come avrai potuto vedere dal link che ti ha postato il M° Bonaguri sono principalmente l'armonia, il contrappunto e la fuga che sono le strutture portanti per tutto il corso, anche se formalmente si fermano al compimento medio. Durante tutto il corso devi (dovresti) dominare le varie forme di scrittura strumentale e vocale, dalla "semplice" romanza o pezzo per pianoforte fino a forme più complesse quali sonate, musica da camera e sinfonica (orchestrazione) in forma progressiva fino agli ultimi anni. Il problema pianoforte per i chitarristi è alquanto famoso, essendo il corso strutturato su programmi che prevedono quale mezzo di "lettura" appunto il pianoforte, e dura per ben nove anni il corso di lettura della partitura dove si studiano una serie di "cose" quali dalla semplice lettura di un brano corale nelle chiavi antiche a quartetti e partiture orchestrali da camera e sinfoniche. Insomma il pianoforte era il "computer" di oggi ed è basato su una pratica tanto più funzionale un tempo e forse meno oggi, nel senso che non necessariamente non si diventa compositori se non si sà suonare il pianoforte, questo vale ovviamente solo per il corso ordinario, ma è innegabile una sua utilità pratica e funzionale ( e il non "suonarlo" non significa comunque non conoscerlo e non saper scrivere per esso cosa, che alla fine in qualche modo riporta al problema iniziale). E' una storia infinita tra la valenza della sola analisi a favore/sfavore della "pratica" strumentale...ognuno ha la sua storia...del resto la storia è piena di non pianisti che hanno scritto musiche meravigliose no?.. Considera che esistono anche i corsi sperimentali di I livello e II livello, di cui il I, in tre anni ma non conosco benissimo i programmi, devi fare una ricerca sui vari siti dei Conservatori per vedere i programmi di studio. con simpatia m -
Premio 'Hall of Fame GFA 2009' per Angelo Gilardino
Marcello Rivelli ha risposto a Cristiano Porqueddu nella discussione Quattro chiacchiere e voci di corridoio.
..."tempo presente e tempo passato sono forse entrambi presenti nel tempo futuro e il tempo futuro è contenuto nel tempo passato"..... congratulazioni Magister m