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Alfredo Franco

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  1. Anche io fui testimone di un evento simile ad un concerto di Yepes. Ad un certo punto si alzò e se andò per tornare dopo una decina di minuti...fu un concerto piuttosto ondivago...ricordo che rimasi favorevolmente colpito dalla qualità del suono, suono che nei dischi non ho mai apprezzato...dal vivo aveva una corposità notevole...ma la concentrazione sembrava andare e venire...come se ci fosse, latente, un incontrollabile elemento disturbante pronto a fare capolino... comunque è uno di quei concerti che ricordo.
  2. Ma vedi Waller, il fatto di possedere delle capacità musicali innate non è tutto per chi si vuole occupare di musica classica; occorre anche studiare un po' di teoria proprio perchè, a differenza degli altri generi musicali, è una musica scritta che non può prescindere dal testo. La cosa ti tornerà comunque utile.
  3. Alfredo Franco

    Alhambra 5P nuova che frusta

    Leggendo il titolo del 3d ho pensato che l'alhambra avesse messo sul mercato un modello sadomaso!
  4. No, aspetta, i rasgueados superflui sono quelli che circolano innumerevoli in una serie interminabile di composizioni improbabili dove l'equivalenza spagna-nacchere è lo zenit del pensiero musicale. Quelli di Turina sono appunto pochi e crudi, nudi come gli altri modelli di scrittura che usato e che vengono purtroppo letti come folkloristici. Forse, tra i compositori segoviani, Turina è quello che meglio è riuscito a definire una scrittura chitarristica pertinente. E non mi dispiacerebbe leggerla privata di batteria.
  5. Ho l'impressione che paghi lo scotto di un presunto spagnolismo da cartolina. Tra tanti rasgueados superflui quelli essenziali sono troppo crudi per essere apprezzati.
  6. no dai, aiuuuuuuuuuuuuuuutoooooooooooooooooooo
  7. http://www.musikserver.at/dietmarkres/ era lui? questo era il cd che avevo e persi...
  8. Uhm, bella definizione, effettivamente è un lavoro che all'ascolto risulta estremamente appetibile, ma come dici, per l'interprete il lavoro è enorme! Certo, il testo shakespiriano che gli sta dietro (e suoi fantasmi) invoglia ad immergersi nella musica. Che lavorone.
  9. Mah, io ho un paio di dischi di Christensen (Llobet e Sarenko) e li trovo molto belli. Certo che il lavoro di Henze è di una difficoltà notevole, anche nella lettura, se lo stesso Bream che ne fece richiesta si arrese in fase di registrazione è tutto detto. Ps. mi piace molto come inizia, quel maestoso FA sulla sesta corda...è già un'idea notevole, altri avrebbero più scopertamente usato il MI...
  10. Mi potete suggerire una buona registrazione delle 2 sonate di Henze? Avevo un cd suonato da un chitarrista tedesco ma l'ho perso in qualche trasloco... Bream le incise o no?
  11. Vedi, io credo che Mozart, in alcune sue composizioni, sia la dimostrazione più evidente dell'incomprensibilità della musica. Una serie dodecafonica di Schoenberg e il suo sviluppo, mi risultano molto più comprensibili di certe melodie mozartiane che, se lette sul pentagramma mi fanno dubitare di ogni tentativo di classificazione storica o stilistica...non mi basterebbe una quantità di volumi di analisi musicale equivalente al peso dell'enciclopedia britannica per spiegarne il senso ultimo. Ma devo anche dire che da piccolo mi appropriavo frequentemente dei dischi mozartiani che i miei genitori tentavano di nascondere negli armadi per salvarli dalle mie manine inesperte nel maneggiare il giradischi.
  12. Forse stiamo parlando di due aspetti differenti che riguardano lo stesso problema. E' un fatto appurato che parte del pubblico rifiuti o accetti di ascoltare le composizioni in base alla loro collocazione temporale, sulla musica contemporanea il rifiuto è a priori, scatta automaticamente l'equivalenza contemporaneo-difficile. Ho citato il quintetto mozartiano come esempio della stupidità di un simile ragionamento, io non ho nessuna certezza che sia stato scritto alla fine del '700 se non per la sua datazione che però, a mio modo di sentire quel quintetto diventa un dato marginale.
  13. Avevo letto che si trattava di una composizione per liuto ed archi, evidentemente i biografi hanno preso una cantonata...mi sembrava oltremodo strano che con quell'organico nessuno avesse fatto una trascrizione per chitarra...
  14. Ha fatto capolino nel 3d su de Falla...le sue opere per chitarra, benchè esigue quantitativamente, sono esemplari dal punto di vista stilistico...mi pare che nella scrittura per chitarra abbia colto la possibilità di essere essenziale senza risultare banale...i modelli impiegati si rincorrono, semplici ma efficaci. Se da Falla è la notte Turina è il mezzogiorno assolato? Non conosco il quartetto per archi e liuto...
  15. Si, è vero. Classificare l'arte in base al tempo è una stupidaggine. Fermo restando che ogni tempo ha il suo (o i suoi) stile, è evidente che le forme di espressione artistica lo rappresentano solo in parte e sono invece a volte sorprendentemente atemporali. Chi dice, ad esempio, che il Quintetto in sol minore di Mozart è un lavoro di fine '700, non solo dice qualcosa di banale, dimostra anche di non essere in grado di trascendere il dato sensibile attraverso la musica.
  16. Sta di fatto che quel trio sembra scritto non nel primo novecento, ma direi dopodomani.
  17. Ma tu te li vedi i chitarristi dell'epoca alle prese con la scrittura schoenberghiana? Non voglio dire idiozie ma ho l'impressione ci fosse un baratro tale tra il linguaggio dodecafonico e le capacità di lettura e interpretazione dei chitarristi da rendere il tutto impossibile. Magari Schoenberg e Webern hanno fatto un esperienza poco felice in questo ambito e non hanno rituenuto opportuno ripeterla...non hanno avuto voglia di scrivere per un ipotetico chitarrista del futuro... Forse il solo Segovia avrebbe letto una pagina per chitarra sola di Schoenberg in maniera convincente...lo penso in relazione a quei rari momenti nei quali i suoi amati compositori si sono avventurati nei pressi dell'atonalità...
  18. Ma, io credo che la chitarra veicoli una memoria storica che le appartiene. Che questa memoria sia, per quanto riguarda il novecento, maggiormente figlia dell'Impressionismo piuttosto che dell'Espresssionismo, è un dato di fatto che probabilmente dice qualcosa sulla natura dello strumento. L'homenaje di de Falla, allora, è un traguardo ma anche il cominciamento di un cammino. L'apporto più significativo nell'ambito dodecafonico, per quanto mi riguarda, è quello di Santorsola, ma si tratta di una dodecafonia decisamente più materica e sanguigna di quella tedesca.
  19. Potresti (o potrebbe qualcuno) delucidare questo aspetto? Lo trovo estremamente interessante, anche in relazione alle parole cho ho speso (grazie inconscio), parlando della fantasia di Sor.
  20. Quel che non ha senso è fare di Arnold ed Igor un duo di idioti.
  21. Ho comprato un cd dove David Starobin interpreta la Fantasie Villageoise op. 52 di Sor. Io penso che questo compositore sia stato francamente bistrattato e che considerarlo un semplice emulo di Mozart, cosa che purtroppo si sente ripetere spesso, equivalga a rendere stupida e banale la sua opera. Questa Fantasia presenta degli aspetti decisamente molto moderni, non solo rispetto alla produzione media chitarristica dell'800 ma anche in relazione all'estetica dei grandi compositori del tempo. La struttura formale episodica, che si dipana attraverso un vero e proprio atto narrativo (e non descrittivo...), presenta degli aspetti sorprendenti: la campana che Sor evoca con l'uso degli armonici, l'omofonia della linea melodica simboleggiante un canto all'unisono di una comunità in preghiera, contrastano in maniera francamente inquietante con l'episodio di festa di paese che li precede e che ad un certo punto riappare in maniera impertinente per essere subitamente azzittito. Io credo che un compositore in grado di portare a termine con successo un'idea di questo tipo, debba essere tenuto nella giusta considerazione, storica ed estetica. Non sarà poi un caso che la Fantasia in questione sia una delle più misconosciute... Scusate l' OT ma non volevo farmi scappare questa riflessione.
  22. Hai scritto della parole bellissime. Un giorno, qualcuno si prenderà la briga di raccogliere tue riflessioni, cartacee e digitali.
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