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Alfredo Franco

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  1. Bella osservazione, sulla cancellatura e sullo stile di questa.
  2. i compositori sono generalmente molto più propensi a dedicare qualcosa alle amanti piuttosto che alle madri. mi pare che ciaicoski (scusate se lo scrivo così) avesse una sorta di venerazione morbosa per la propria madre, forse le ha dedicato qualcosa.
  3. pace all'anima sua sapevi che è morto qualche settimana fa? si, ho letto. ora il mercato si impenna. a volte mi faccio delle sedute di arte in tv che rasentano la nevrosi.
  4. dai è facile: pianoforte, 39 anni. A spanne (senza consultazioni): è la Sonata per cello e piano? dralig yes! http://www.rtsi.ch/trasm/argerich/welcome.cfm?lng=0&ids=493&idc=6211
  5. dai è facile: pianoforte, 39 anni.
  6. beh, forse si, ma non è fondamentale, mi sembra roba accessoria.
  7. Non direi, sapere che tipo di mutande porta un compositore non è rilevante ai fini della composizione, sono cose private.
  8. Lo si potrebbe spacciare in qualche vendita televisiva come uno dei lavori fondamentali di qualche pittore contemporaneo, Vedova, ad esempio. Se fosse opera mia mi resterebbe ben poco da vivere dato che il compositore morì a 39 anni. Lui però aveva già scritto tutto, io ancora poco. Confidiamo nell'Eterno.
  9. A me fa venire in mente il monolito di "2001 a space odyssey". Comunque è chiaro che chi vuole scrivere oggi per chitarra deve fare i conti con l'opera di Gilardino. E starne alla larga, anche per timori reverenziali, non è certo una soluzione.
  10. Certo è che alla fine dei 5 volumi il cubo finale diventerà importantissimo per tutti i chitarristi che vogliono accostarsi agli studi. Non trovate? Credo che questo "cubo" sarà molto di più.
  11. Nella tua musica l'effetto è causa... Quando lessi per la prima volta la prefazione di Dogson contenuta in apertura del primo volume dei tuoi studi, mi dissi - oh, bella scoperta, anche io so scrivere delle cose che fanno subito pensare alla chitarra -. Eppure, quanto tempo ci vuole a volte per capire una verità evidente; quanto tempo ci ho messo a capire che quella immaginaria chitarra esiste grazie all'idea musicale che le sta dietro, prima, e che questa è la differenza trascendentale tra un compositore e un ginnasta delle dita. ps. per lo stregone, no grazie, magari Jung avrebbe qualcosa da dire al riguardo.
  12. questo 3d mi ha fatto venire in mente che devo ancora comprare il II e il III...chissà perchè poi... nel IV c'è un omaggio a Couperin? mi ricordo di una sezione da suonarsi con l'unghia tipo plettro che produceva un suono da clavicembalo straniato...è che ho perso il volume in qualche trasloco...insomma, spero non sia stata una visione...
  13. è la visione americana dell'esistenza: primeggiare, essere il numero uno, essere vincente, sempre e comunque.
  14. ah si ecco, me lo volevo procurare...è ancora in commercio?
  15. il tomo dei tomi... il fatto è che questo è il manuale di un compositore, non di un insegnante di armonia... il manuale di un compositore che ha teorizzato e storicamente messo in crisi il linguaggio tonale... poi, da come ne abbiamo parlato, non vorrei che passasse l'idea di Schoenberg come "barboso barone della musica" che dallo scranno sentenzia sulle leggi dell'armonia, perchè in realtà il suo approccio è assolutamente antiaccademico e a tratti anche polemico nei confronti delle teorizzazioni precedenti. seguire una mente così complessa richiede molta pazienza.
  16. L'armonia non è una roba facile e di conseguenza non esiste un manuale facile. Di manuali di armonia ne esistono migliaia, io ho studiato quello di Schoenberg e sono riuscito a farmi venire l'orticaria a causa della meticolosità teutonica dell'esposizione. Non che non mi sia servito, ma fondamentalmente, dovessi comporre seguendo la logica di Schoenberg, (parlo ovviamente di logica nell'applicare le regole armoniche non dell'armonia in sè), mi verrebbe l'orticaria ogni volta che fisso un'idea sul pentagramma. Le parti discorsive comunque sono molto interessanti e facilmente avvicinabili.
  17. Che è sempre la migliore. Servirebbe un ammenicolo digitale in grado di trasformare il pensiero in onde sonore per potersi poi ascoltare il pensiero pensato. Sarebbe anche molto utile in fase compositiva...ovviamente tra 50 anni sarà dipsonibile sul mercato.
  18. Ecco, Bartok, non lapidatemi, è una lacuna che devo colmare. Mi sono accostato più volte alla sua musica senza mai riuscire a carpirne il senso profondo. Ultimamente ho orecchiato in radio una sua cosa di cui non ricordo il titolo ma sono rimasto molto affascinato dalla sovrapposizione dei piani sonori, un po' come mi successe anni fa con il Magnificat di Bach. Il fatto è che c'è tanta bella musica da conoscere...ci andrebbero 12 vite, non una. Ora mi sono messo a riascoltare Brouwer, cosa che non facevo da molto tempo, e ho scoperto che non mi dispiace affatto...alla fine servirebbero 24 vite non 12, perchè ovviamente bisognerebbe ritornare anche su ciò che non si è colto.
  19. Ne ero certo. Ero certo che prima o poi sarebbe successo; avrebbero cominciato a rimasterizzare i dischi dei Beatles per far suonare Abbey Road come Thriller. In realtà questo cd è qualcosa di leggermente diverso: rimonta una serie di pezzi utilizzando ciò che la tecnica di oggi mette a disposizione, in pratica George Martin ha fatto un po' di ordine di tutta la cianfrusaglia trovata negli armadi di Anthology. Sul sito è possibile ascoltare quattro canzoni e nonostante la scarsa qualità dello streaming il risultato è piuttosto impressionante. Qualcuno, inevitabilmente, storcerà il naso pensando alla mole di denaro che girerà attorno a questa operazione; personalmente credo che il principio del remix, del montaggio delle tracce sia uno dei punti di forza della musica rock ( anchè perchè altrimenti l'album più enigmatico della microstoria del rock, Smile di Brian Wilson, non avrebbe ragione di esistere...che poi non sia stato terminato se non in una versione posteriore di 37 anni è un altro paio di maniche). Chissà come suoneranno queste canzoni alle orecchie dei ragazzini di oggi, assufatti alla porcheria di mtv, mi si rizzano i capelli nel pensare a cosa sia diventata la musica leggera...forse le troveranno strane... Aspettiamo allora il Natale 2008 per l'uscita di Please please me, il primo disco di questa nuova band di Liverpool di cui si vocifera molto bene. http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2006/11_Novembre/08/beatles.shtml
  20. perdona la terribile battuta ma è il caso di dire che hai messo le pezze al 3d.
  21. la musica è un mistero, questo semplice dato di fatto permette ad alcuni bambini di sondare l'insondabile. il problema è dei genitori che poi ne fanno un fenomeno da baraccone.
  22. con queste idee esoteriche da applicare alle dita Schumann si stroncò la carriera pianistica.
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